Ho apprezzato qualcosa in ognuna delle 5 setlist del ripescaggio, penso che abbiano parlato un po' di più dei cinque capisquadra, avendo l'occasione di approfondire ancora più intimamente i loro gusti. Giusto una l'ho ritenuta più debole delle altre quattro, ma non sono stato troppo pedante con i voti.

Mi complimento con Alabama per il passaggio, deserved perché è deserved e gliel'ho detto ormai in tutte le lingue ; detto ciò, un po' temo la sfida con lui, perché colgo, percepisco, annuso un desiderio comune di riscatto e un tifo che la metà mi basterebbe , ma spero di difendermi bene e di potermela giocare ad armi pari. Uno sputo, lo 0,5 ha separato finora le nostre medie, per cui mi piace poter pensare che sarà una sfida combattuta e che ce la giocheremo fino all'ultimo decimale, senza che nessuno di noi parta avvantaggiato. In ogni caso sarà una bella storia e mi divertirò, non vedo l'ora di mettervi al corrente del fil rouge che ho pensato per questa sfida e spero che le mie canzoni possano parlarvi quanto parlino a me. 

Buona fortuna anche gli altri due semifinalisti, ormai due pezzi di cuore anche loro! 

Il nucleo concettuale intorno al quale si sviluppa la mia setlist della semifinale è l'amore, un terreno spinoso e facilmente banalizzabile se trattato in maniera stucchevole, spero dunque di essere riuscito a intercettarlo e a inquadrarlo su più livelli. Mi soffermerò su diverse accezioni del termine, perché ritengo sia un collante emotivo che si riversa in più ambiti, e si declina in svariate forme e manifestazioni, anche se per bombardamento mediatico lo riconduciamo al mero legame tra soggetto A e soggetto B. In realtà è molto più di questo, lo definirei quasi un implemento del concetto di simbiosi che si innesta verso una determinata realtà, che non necessariamente è un interlocutore in carne ed ossa.

Marianne Mirage mi permette con questo lugubre scenario notturno di introdurre il tema, denunciando l'amore per il denaro, un amore patinato, in cui si inganna il patner in crime, o comunque un collaboratore, per meri fini opportunistici, un amore sviscerato col solo obiettivo di realizzarsi professionalmente. Un tema più che mai attuale, se consideriamo ciò che avviene nelle agenzie del mondo dello spettacolo: si costruisce un amore per finzione al fine di coordinare un business e favorire una maggiore liquidità. Ma stavolta c'è il rovescio della medaglia: è Lucifero a soccombere.

Joan Baez mette la sua voce da usignolo al servizio di un brano etereo che altro non è che un'ode all'ambiente, il ritratto di un profondo amore per la natura, un brano crepuscolare, una background song, che ti culla e che ti permette di contemplare il suolo non urbano e di fonderti con esso. Non a caso è stata inserita nella colonna sonora di 2002: la seconda odissea, un film fantascientifico del 1972 a tema ambientalista. Il mio amore sarà indossato quando voleranno le rondini.

Marco Mengoni celebra la creatività e la bellezza in una delle sue canzoni più ispirate, La casa azul, che si configura come manifesto dell'amore per l'arte. E per farlo utilizza la nitida immagine di Frida Kahlo, che ha riversato nella pittura il suo sfogo creativo, trasformando il proprio tormento in bellezza visiva e utilizzando l'arte come unica finestra sul mondo. Può la bellezza trascinarci via, se l'arte è una bugia che dice la verità?

I Florence and the Machine, che ho chiesto in prestito alla alessandrino music company (patteggiando già la suddivisione delle royalties ), parlano in Cosmic love dell'interruzione dell'amore umano, un amore che si sostanzia in una ricerca unilaterale che non trova quella corrispondenza necessaria per essere alimentato. Vivendo nel limbo dell'oscurità, F. è diventata parte di essa, perché ha accettato di non poter condurre l'altra persona verso la luce. Una contrapposizione tra luci ed ombre che viene visivamente proiettata anche nel videoclip, oltre che dalle metaforiche e poetiche immagini del testo. Ho preso le stelle dai tuoi occhi, e poi ne ho fatto una mappa e sapevo che in qualche modo avrei trovato la via del ritorno.

SBTRKT mette il suo suono enigmatico e ipnotico (con il loop di uno dei synth più pazzeschelli che io abbia mai ascoltato) al servizio di un pezzo che evidenzia con l'opportuna alienazione dalla realtà il concetto di amore per la dipendenza. L'abuso di sostanze stupefacenti è la principale via per l'autodistruzione, e la protagonista, conscia di ciò, mette a disposizione tutto ciò che ha per ottenere in ogni caso il piacere che solo l'utilizzo di quella sostanza tossica può ingenerarle: è disposta a farsi lentamente divorare pur di ottenere quell'attimo di estasi. 

semota ha detto
@edorf ammetto che un pochino mi era dispiaciuto rubarti quella canzone ma sapevo che Noemi ne aveva molte altre di valide. Infatti avevo pensato anche ad Amen anche se volevo qualcosa da Made in London per me il suo album più bello.

Guarda, anche io reputo "Made in London" il suo miglior CD  però trovo che sia anche giusto mostrare diverse sfaccettature dell'artista e se Acciaio rappresenta una Noemi più contemporanea, Amen rappresenta una Noemi per certi aspetti aspetti più classica dove trovo però che risalti la sua anima da "stornellatrice romana"  intesa nel senso più nobile del termine.

Noemi ha un timbro, una voce, un graffio adatto per cantare determinate parole, versi molto concreti: " squali, puxxane, sangue, cemento ecc.."

E si legava con un sottile fil rouge all'idea di disillusione che pervade tutte le mie 5 scelte: disillusione nei confronti del mondo (Amen), delle aspettative personali( The Greatest),  dell'amore(Be Free), del corteggiamento(Can't Catch Me) e dei sogni o meglio incubi di Vessel che sono destinati ad infrangersi quando ci si sveglia

Per i biglietti vediamo  Facciamo un altro gruppo che non ho ancora visto dai così si ribecchiamo, tanto tu ne conosci a bizzeffe   

Allora ci conto