Utente
7 agosto, 2013
New Shoes - Paolo Nutini
Cosa c'è di meglio che un paio di scarpe nuove per lasciarsi alle spalle i pensieri negativi? È praticamente la mia filosofia di vita
Le scarpe sono in assoluto il mio capo d'abbigliamento preferito... Spesso scelgo il mio outfit in base alle scarpe che mi va di indossare, anche in base all'umore della giornata. E non nego che in tanti momenti tristi della mia vita, ho trovato terapeutico l'acquisto di un paio di scarpe nuove. Ammetto di averne tantissime paia, ma per me non sono mai abbastanza
Con il suo motivetto allegro e il suo testo scanzonato, New Shoes è la canzone perfetta se si cerca un ascolto spensierato e che porti un po' di allegria e buon umore.
Utente
30 aprile, 2020
L A M B
The Silence in Between
Per “introspezione” ho scelto questo brano perché… fin dal primo ascolto ho percepito subito una grande empatia con il concept del testo, in relazione a questo stato d'animo, e con l’atmosfera sonora che lo accompagna.
Can you hear the silence in-between?
Can you feel the love that's always been?
Il testo si apre con due domande precise che mettono subito l’ascoltatore nella condizione di interrogarsi, inducendolo a compiere una riflessione intima.
Tutto esiste perché esiste il suo contrario. Così come il vuoto acquista un senso in relazione alla forma e l’ombra in relazione alla luce, il silenzio assume un significato profondo in relazione al rumore.
Personalmente, mi capita spesso durante la quotidianità di ricercare attimi di silenzio in cui riflettere e schiarirmi le idee.
Quei momenti di pausa e il silenzio che ne deriva rappresentano per me l’occasione ideale per ritrovare il focus sulle cose realmente importanti.
È inevitabile, poi, pensare a quante volte “quelle cose realmente importanti” siano date talmente per scontate da non vederle neppure. Presenze impercettibili nelle nostre vite, di cui ci rendiamo conto solo nel momento in cui quel “rumore bianco” che, costantemente, accompagna il flusso degli eventi si interrompe. In quel preciso istante, è possibile realizzare davvero la presenza di qualcosa o qualcuno che, in realtà, è sempre stato attorno a noi, ma quasi offuscato ai nostri occhi.
Catturare la magia che si crea in quell’istante introspettivo, in cui un'ipotetica luce illumina gli elementi per renderli noti alla coscienza, e trasferirla in parole non è affatto semplice, eppure, a mio avviso, in questo testo i Lamb ci sono riusciti utilizzando una serie di immagini, per lo più sensoriali, che sostanzialmente vogliono significare come, immersi nel silenzio, l’introspezione induca quel fondamentale passaggio dall'inconscio alla ragione, creando un processo impossibile da spiegare, ma relativamente facile da percepire.
Speaking with no sound
Treading on no ground
Love like an ocean
Resting in motion
Touching in no time
Seeing with no sign
Light bursts in waking
Dream forms in making
Per quanto riguarda l'aspetto sonoro del brano, trovo che l’atmosfera creata dal contesto musicale, che si apre con poche note di piano e un tappeto di archi, sia la cornice ideale per ricreare un mood introspettivo e apprezzo molto il modo in cui Lou Rhodes, interprete del brano, vi si introduce “in punta di piedi”, con una delicatezza tale da creare un dolce contrasto con la potenza delle domande poste.
Un ulteriore aspetto, a mio avviso, interessante di questo brano è l'uso delle dinamiche, con le aperture di archi che, a tratti, si intensificano per sottolineare alcuni passaggi del testo, così come l'introduzione di un coro a sorreggere la voce principale nel momento in cui quest'ultima pronuncia i versi legati ad alcune immagini, come a volerne amplificare il significato.
Il brano ha una struttura circolare e si conclude con la domanda iniziale, concedendo all'ascoltatore un outro di circa 30 secondi in cui è possibile ascoltare alcuni versi sussurrati accompagnati da un magma sonoro appena percettibile che, nella mia personalissima interpretazione, immagino voler rappresentare i pensieri che vagano nella mente.
Di seguito aggiungo la versione originale (che, se potete, vi consiglierei di ascoltare in cuffia e a occhi chiusi, per coglierne al meglio tutte le sfumature) e vi propongo anche una versione acustica, a mio avviso altrettanto toccante, in particolare pensando che è stata registrata durante questi mesi di lockdown, con tutto ciò che comporta tale condizione. In questa seconda versione, la voce di Lou è accompagnata al piano da Andy Barlow, l'altra metà che compone il duo britannico dei Lamb.
E nel caso foste appassionati, come me, di strumenti etnici, condivido [a questo link] anche una versione strumentale in cui la melodia del brano è suonata con una kora, un'arpa originaria dell'Africa occidentale.
Utente
7 agosto, 2013
"Return to innocence" è un invito a vivere la propria esistenza senza reprimere le emozioni e farsi limitare dagli stereotipi imposti dalla società, che ci dice come agire e ci etichetta.
Negare i sentimenti equivale a negare il vero io. Per sconfiggere la paura del giudizio è necessario guardarsi dentro, riconciliarsi con il bambino che alberga nel nostro inconscio e non ha timore di mostrarsi nella sua fragilità e nella sua purezza.
Il canto in lingua amis che si ripete nel corso del brano esprime con tutta la sua forza il bisogno catartico di abbandonare le sovrastrutture e raggiungere la vera libertà: l'essere fedeli a se stessi e ritornare alla spensierata e infantile innocenza, il periodo in cui è lecito esprimersi apertamente e i piccoli gesti significano il mondo.
---
...Non aver paura d'esser debole,
non essere troppo fiero d'esser forte,
guarda solo nel tuo cuore, amico mio
e sarà come tornare te stesso,
il ritorno all'innocenza.
Se ne hai voglia, inizia a ridere,
se devi, inizia a piangere,
sii te stesso, non nasconderti,
credi soltanto nel destino.
Non preoccuparti di quello che dice la gente,
segui solo la tua strada,
non mollare e sfrutta l'occasione
di ritornare all'innocenza.
Non è l'inizio della fine,
è il ritorno a te stesso,
il ritorno all'innocenza...
STRIP - Little Mix ft. Sharaya J
- Spensieratezza -
Cosa c'è di più bello e liberatorio di poter essere sicuri di noi stessi, del nostro corpo, dei nostri difetti e del poterlo urlare al mondo? Le Little Mix, con Strip - pezzo scritto da loro e uno di quelli a cui le ragazze stesse sono più affezionate del loro intero repertorio - celebrano proprio tutto questo. Un inno alla body-positivity, all'accettazione di noi stessi, all'armonia interiore ed esteriore da valorizzare e ammirare quando tutto il resto sembra voler fare il contrario.
Il video, ideato e diretto dalle ragazze, enfatizza alla perfezione il messaggio della canzone. Una grande festa spensierata (in cui compaiono anche le mamme di Jade, Leigh-Anne, Perrie e Jesy), un'unione di tutte le forme e di tutte le sfumature che purtroppo non vengono celebrate abbastanza nella vita di tutti i giorni.
'Cause I love what's under it
Rub off all your words, don't give a uh, I'm over it
Jiggle all this weight, yeah
You know I love all of this
Finally love me naked, sexiest when I'm confident
Well, I say I'm beautiful, it's my committee
Say we too provocative
Still look at me, look at me, look at me, yeah
Come for my girls, you blind
Daily Mail ratin', mañana a la noche
I don't owe you nothin'
Nah, I don't give a, no, not anymore
Love it, love it, love it
If you got a big ass, grab it, grab it grab it
Grab it, grab it (Ah-ooh)
If you got nothing, babe, rock it
It's your life, go get it, if you want it
Lovin' my figure like, aw, yeah
When I'm slim or I'm thick, I'm like, aw, yeah
Swear I'ma kill 'em like, ah
Take off all my make-up
'Cause I love what's under it
Rub off all your words, don't give a uh, I'm over it
Strip!
Jiggle all this weight, yeah
You know I love all of this
Finally love me naked, sexiest when I'm confident (Ah, ah, ah, ah)
I ain't scared anymore
My body outta control (Strip!)
Baby, I know that you love dis, dis, dis, dis
I know I'm a hot bitch, bitch
Gotta do what you want
If they love it or they don't (Strip!)
I know you ain't ready for dis, dis, dis, dis
Baby, take it off (Strip!)
Da-da-da, da-da-da-da-da
Da-da-da, da-da-da-da-da
Don't give a damn if it's a man or a woman
Wanna talk about colour?
It's the skin that I'm in, yeah
I get from my mama (Uh-huh)
I'm a woman, don't test me
Baby, I'm growing, my stretch-marks are sexy
I don't owe you nothing
Nah, I don't give a, no, not anymore
Love it, love it, love it (Facts)
If you got a big ass, grab it, grab it grab it
Grab it, grab it (Ah-ooh, fat)
If you got nothing, babe, rock it
It's your life, go get it, if you want it
Take off all my make-up
'Cause I love what's under it (Huh!)
Rub off all your words, don't give a uh, I'm over it
Strip!
Jiggle all this weight, yeah
You know I love all of this
Finally love me naked
Sexiest when I'm confident (Ah, ah, ah, ah)
My body outta control (Strip!)
Baby, I know that you love dis, dis, dis, dis
I know I'm a hot bitch, bitch (Strip!)
Gotta do what you want (Girl, yes)
If they love it or they don't (That's right)
I know you ain't ready for dis, dis, dis, dis (Sharaya J)
Baby, take it off
Don't less social media tear you apart
H.B.I.C., I'm Banji in charge
I'm ready and I got a hundred bars
I don't care if you got a hundred cars
I don't care if you got a hundred mil'
'Cause even if you had a hundred deals
That money won't buy you what confidence will
Got juice (Got juice), take a sip (Take a sip)
I'm so (Uh-huh), serious (What, what?)
Lil' Mix in a mix period (Period)
Still a cover girl, even with no makeup
Live your best life, even with your A-cups
I ain't gotta act, I just gotta be me
Put me on a track, I'ma ride like Kiki (Ayy)
Take off all my make-up
'Cause I love what's under it
Rub off all your words, don't give a uh, I'm over it
Strip!
Jiggle all this weight, yeah
You know I love all of this
Finally love me naked, sexiest when I'm confident
'Cause I love what's under it
Rub off all your words, don't give a uh, I'm over it
Strip!
Jiggle all this weight, yeah, you know I love all of this
Finally love me naked
Sexiest when I'm- (Ah, ah, ah, ah)
Strip!
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Dove - Pillar Point
"And let a different love song pass your lips"
Se la Serenità è riuscire a convivere con i propri pensieri, la Spensieratezza consiste nella capacità di lasciarli andare, anche solo per il tempo di una canzone.
In questo senso, Dove per me rappresenta la canzone in grado di farmi accartocciare i problemi e di lanciarli al vento, la canzone in grado di farmi passare i cinque minuti. Un momento liberatorio per dimenticare tutto, per prendere la vita per il verso da cui non l'afferro quasi mai.
Sin dalle prime note è impossibile non mettersi a ballare, o semplicemente ad ancheggiare o muovere le braccia. Io solitamente non ballo, ma questa canzone mi smuove, in uno spensierato slancio di sano menefreghismo e di buon umore che alla fine non riesco a resistere.
Il testo è un invito a lasciarsi andare all'amore, senza paura, senza starci troppo a pensare. Una frase in particolare mi fa semplicemente impazzire.
"Lascia che una nuova canzone d'amore ti attraversi le labbra"
Per me ha proprio il sapore di un "Apriti alla vita!". Volta pagina! Cambia prospettiva! Buttati! Cosa te ne frega di farti mille problemi? La vita è piena di possibilità se sei pronto ad accoglierle.
Come la persona che me l'ha consigliata, a tutti quelli a cui ho consigliato Dove, ho sempre consigliato di ascoltarla guardando il video, che è una vera e propria botta di carica e di vita.
La protagonista del videoclip è la danzatrice filippina Kia LaBeija. Oltre ad essere un'artista poliedrica e affascinante, dea nell'arte del vogueing, Kia è un'attivista per le cause LGBTQ+ e per ciò che concerne l'informazione e la prevenzione dell'HIV, ma anche contro i pregiudizi ad esso legati. A Kia è stato diagnosticato all'età di 3 anni, causato da una trasmissione madre-figlia, madre che ha perso quando aveva 14 anni.
Vederla ballare con quell'energia per le strade colorate di Bogotà, per il meraviglioso mercato, vedere il modo fiero con cui, nel senso buono, se ne strafotte di tutto, mi fa sentire così bene, mi fa apprezzare un modo diverso di rispondere alla vita, affrontandola con la voglia di goderla senza troppe esitazioni.
Amore, dimmi cosa hai fatto
Non ho tempo per preoccuparmi di chi hai baciato
Ho trascorso tutto il giorno
In una foschia che svaniva
Dici che ci sentiamo sconnessi
Ma dammi ancora un po' di tempo
Tornerò in un mese
So che non ti piace aspettare
Ma questo amore non è una corsa
Allora prendi l'orologio che hai al polso
Nascondilo in un cassetto e lascia che non esista
Brillerò nella tua ombra
Finché non ti sentirai sveglia
Non c'è strada che correrei senza curve
Ti andrebbe di avvicinarti alla svolta?
E lascia che una diversa canzone d'amore ti attraversi le labbra
Oppure potremmo naufragare con la nave
Senza l'amore
Sei solo una colomba stupefatta
Sei solo una colomba stupefatta
Lasciami indugiare nei tuoi sogni
Ci sono tutti gli altri ragazzi, ma io sono quello di cui hai bisogno
Sei nei miei pensieri
Ma è abbastanza?
Tutte le canzoni che potrei cantare
Per dimostrarti che è quello che sento
Cambierebbero qualcosa?
Non importa in che direzione soffia il vento
Sai che sto tornando a casa
Non c'è strada che correrei senza curve
Ti andrebbe di avvicinarti alla svolta?
E lascia che una diversa canzone d'amore ti attraversi le labbra
Oppure potremmo naufragare con la nave
Senza l'amore
Senza l'amore
Senza l'amore
Sei solo una colomba stupefatta, una colomba stupefatta
Senza l'amore
Senza l'amore
Senza l'amore
Sei solo una colomba stupefatta
Una colomba stupefatta
Senza l'amore
Senza l'amore
Sei solo una colomba stupefatta
Una colomba stupefatta
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Per introspezione ho scelto il secondo singolo estratto dall’album di debutto di Sasha Sloan (Only Child), uscito il 16 ottobre di quest’anno.
House With No Mirrors è una riflessione toccante e brutalmente onesta sulla lotta contro le insicurezze e sull’imparare ad accettarsi e a trovare conforto dentro di sé. Esplora queste insicurezze che una donna, o chiunque altro, deve affrontare nei momenti di autocritica e le pressioni sociali che influenzano il bisogno di perfezionismo quando tutto ciò che qualcuno sta cercando di essere è semplicemente un essere umano.
Sasha ammette che fin da bambina non ha mai amato il suo aspetto, questo l’ha portata a combattere contro un disturbo alimentare e un dimorfismo corporeo per molto tempo, mettendo a dura prova le sue relazioni più strette e rovinando tanti bei momenti della sua vita.
Sasha scrive e sogna come vivrebbe e chi sarebbe se gli specchi e l'idea di plasmare se stessa in base al pensiero delle altre persone fossero inesistenti:
If I lived in a house with no mirrors
where the walls didn’t talk back at me
maybe I’d dream a bit bigger
if there was nothin’ to see
Accompagnata da una sola chitarra e da leggeri tocchi di pianoforte, la fragile voce di Sasha cerca di entrare nel cuore dell’ascoltatore condividendo la sua vulnerabilità.
Probably be a better daughter
I'd jump in a pool without thinking twice
Take off my shirt like one of the guys
I would save a lot of money
I would say when I was hungry
I'd throw on some jeans, not know the size
Walk out the door and not wanna cry
If I lived in a house with no mirrors
Where the walls didn't talk back at me
Maybe I'd dream a bit bigger
If there was nothin' to see
If I lived in a house with no mirrors
Where the walls didn't pick me apart
Maybe my skin would be thicker
If I lived in a house with no mirrors
I'd be louder, I'd be honest
Probably wouldn't be self-conscious
I'd go to a party, not care who was there
Not spend an hour pickin' what to wear
Would've never dyed my hair blonde
I'd have sex with all the lights on
And I wouldn't pull away from his touch
If he said I was pretty I'd think that I was
Where the walls didn't talk back at me
Maybe I'd dream a bit bigger
If there was nothin' to see
If I lived in a house with no mirrors
Where the walls didn't pick me apart
Maybe my skin would be thicker
If I lived in a house with no mirrors
Maybe I'd sleep a little better at night
Yeah, I wonder what I'd be like
If I
Where the walls didn't talk back at me
Maybe I'd dream a bit bigger
If there was nothin' to see
If I lived in a house with no mirrors
Where the walls didn't pick me apart
Maybe my skin would be thicker
If I lived in a house with no mirrors
Yeah, I wonder what I'd be like
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"Love in the Dark"
Jessie Reyez
Per introspezione ho deciso di portare nuovamente un brano che parla di morte. Love in the Dark, per me, è un brano molto strano quanto a significato. Leggendo il testo, non si riesce a capire chiaramente di chi o cosa si stia parlando: potrebbe sembrare una dedica ad una persona amata che non c'è più (come suggerirebbero la seconda strofa e il bridge), potrebbe sembrare una metafora sulla fine di un amore (come suggerirebbe la prima strofa), potrebbe sembrare un brano in cui si dichiara amore fino alla fine dei propri giorni (come suggerirebbe il ritornello). Ma a ben vedere non è niente di tutto ciò.
Love in the Dark è una riflessione personale sulla mortalità, senza essere legata necessariamente a un avvenimento. Parla di come noi ci relazioniamo ad essa, sia quando si tratta della nostalgia e dolore nel perdere persone care, sia quando si tratta della paura di fronte al fatto che un giorno qualcuno che amiamo non ci sarà più. A ben vedere, la canzone non è una dedica a qualcuno, ma una riflessione utile per sé stessi.
Ho scelto di giocare questo brano in introspezione perché trovo che la relazione di ognuno di noi con la morte sia una tematica estremamente personale e introspettiva. Un qualcosa da interiorizzare, che porta a riflettere su sé stessi, sull'amore verso chi ci circonda, sul proprio posto nell'universo. Tutti, in diverse forme, ci relazioneremo con la fine di un'esistenza, è un qualcosa che siamo portati a pensare tanto da diventare parte di noi.
But I think that you are made of stardust
Unconditional, you put up with so much
I can never repay the way you love
Back to the sky, we all have to fly back home, back home
The sweetest goodbyes are never with smiles at all
And your heartbeat has taken the draw
Could you try to look around?
I'll be there to pull you back up
I'm nothing without you
I won't leave you alone
There's love in the dark
(I'll be there)
(I'll be there)
There's love in the dark
(I'll be there)
(I'll be there)
And listen to your songs play in my head
'Cause I hate the silence, it's the only thing I get
I wish I could hear your voice once again
And your heartbeat, all of the small things, oh, oh
The sweetest goodbyes are never with smiles at all
And your heartbeat has taken the draw
Could you try to look around?
I'll be there to pull you back up
I'll be around you
I'm nothing without you
And I can't leave you alone
There's love in the dark
(I'll be there)
(I'll be there)
That you showed me, that you showed me, yeah
And I thank God for everything
That you showed me, that you showed me
And your heartbeat has taken the draw
Could you try to look around?
I'll be there to pull you back up
I'll be around you
I'm nothing without you
And I can't leave you alone
There's love in the dark
Utente
8 febbraio, 2020
Jonathan Bree ft. Princess Chelsea
Pur rimanendo nell'ambito della corona, passiamo dal King (Krule, ndr) alla Princess (Chelsea, ndr). E niente, la cagata l'ho detta subito così siamo pace, ma non voglio deludervi, quindi vi spoilero che ne seguiranno altre. Dopo aver fatto la corte per tutto il contest a diverse proposte dal sapore vintage, è finalmente arrivato il mio turno di scendere in campo con una produzione che ha echi e retrogusto d'altri tempi, ma che io definirei in realtà senza tempo. Sì, perché questa canzone puzza di 1963 ma è stata rilasciata nel 2020, è fuori da ogni logica di mercato odierna perché chi mai rilascerebbe una nenia così oggi? Qualcuno per cui la musica è più che l'inquadramento di un trend vigente e qualcuno che, dopotutto, mette al primo posto il divertimento senza imporsi delle regole di fruibilità circoscritte.
Per spensieratezza ho posato il fiasco e ho deciso di prendermi poco sul serio, perché intendo lo stato d'animo come totale disimpegno, una sorta di evasione dell'intelletto, è quel momento in cui i pensieri vengono messi in stand-by per far posto alla leggerezza senza l'oscillazione di quel pendolo impazzito che è la ragione. Non sento ragione. Non sento l'esigenza di aver ragione. Non ragiono proprio. Quando mi abbandono senza indugi al trascendentale, un piccolo grande guilty pleasure musicale prende vita.
Princess Chelsea è per naturale vocazione un'esemplare di svampita non standardizzato e non ancora scientificamente riconosciuto, ma è sicuramente un surrogato di buon umore, di gusto per il naïf, di temperamento sbarazzino, di attitudine leggera, di totale svincolamento dal sociale. Una chiara manifestazione di very bad taste, graziosa sì ma, come direbbe Kassa, fuori da ogni grazia. Una scelta. Jonathan Bree, in tutto ciò, è un musicista serio (e qui vi ho ficcato uno dei miei famigerati contrasti), con la maschera perché fa più figo e radical chic, che, per l'occasione, suona millemila strumenti come nulla fosse prendendo vita in corpi diversi, mentre lei, un'innocua creaturina, al centro della scena, canta come se fosse posseduta da Satana. E niente, è il fulcro della mia idea di spensieratezza, messa nero su bianco (letteralmente lol). Un brano vocalmente ostico e tendenzialmente proibitivo al servizio di un un sentimento di totale evasione dalle responsabilità del quotidiano, di scostamento da ogni possibile retropensiero. A cuor leggero, come deve essere il peso emotivo di chi può concedersi il lusso di essere spensierato.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
SORROW - PLÀSI
[Impossibile trovare l'immagine]
Per questa categoria ho scelto il brano che più mi immerge in un mood introspettivo. Introspezione vuol dire guardarsi dentro, esplorare i propri sentimenti, i propri pensieri... il proprio dolore.
Questa canzone per me ha un significato davvero profondo perché quel dolore sbiadito di cui si parla sento di averlo vissuto. Guardarsi dentro è facile, ma a volte capire la provenienza dei sentimenti non lo è altrettanto. C'è stato un periodo in cui mi guardavo, forse anche troppo, nell'intimità, che era abitata soltanto da dolore e paura, ma non riuscivo a capire la provenienza di quello stato d'animo.
There's a sorrow, but I don't know why
Purtroppo capita di vivere emozioni che non sai spiegarti, seppur queste abbiano sempre una ragione. Tu pensi che la tua vita stia scorrendo normalmente e poi ecco spuntare dal nulla il vuoto, un senso di abisso e di soffocamento a cui però non sai dare spiegazione. E invece quello è solo un campanello d'allarme che ti vuole avvertire di qualcosa che non va nel tuo percorso.
There's a sorrow and I don't know how I could try
There's a sorrow and I don't think you will survive
Ti sembra di non poter uscire da questo stato di tristezza permanente, ma piuttosto di andare sempre più a fondo, senza possibilità di "sopravvivere".
L'introspezione è un atto importante quando riesci a dominare i tuoi sentimenti e sai chi sei, ma può essere anche un momento molto doloroso in cui prendere atto delle contraddizioni che ti abitano e del senso di smarrimento in cui vivi.
Oltre al significato, personale e non, però, trovo che il brano abbia le atmosfere adattate per immergersi nei propri pensieri e per vivere la propria intimità. La delicatezza della melodia con la chitarra e della voce di Plàsi ti cullano e ti trasportano nei tuoi pensieri. Inoltre, quel mmmh mmmh (capitemi) del ritornello per me è totalmente immersivo, mi ricorda l'OM dello yoga.
Vi lascio con un'esibizione live in acustico.
Utente
7 agosto, 2013
Deluxe – Egoraphobia
[Spensieratezza]
Questo brano è stata la mia guilty pleasure dell’estate scorsa. È un brano senza troppe pretese che mi trasmette positività, leggerezza, spensieratezza appunto. È una canzone molto incoraggiante, che ascolterei volentieri la mattina per iniziare la giornata con il sorriso perché ha un’innata capacità di risollevare l’umore, tanto da essermi ritrovata più volte ad ascoltarla durante il lockdown. E a proposito: ecco una loro versione live durante il lockdown:
Pur nel suo essere pop e scanzonata, ha comunque delle peculiarità che la contraddistinguono, a partire dal timbro molto particolare della carismatica frontwoman Liliboy, dalla commistione tra l’accento francese e la lingua inglese e dall’uso di una strumentazione arricchita dall’aggiunta della tromba (e ammetto che l’assolo di tromba, che nel video ufficiale possiamo notare da 2:36, è ciò che preferisco del brano).
Doing it, Doing it
Kind of wrong, Kind of wrong
Is better than, Better than
Not at all, Not at all
Al di là della melodia così positiva, trovo interessante, in ottica spensieratezza, il testo. È un inno a provarci, a lanciarsi nelle cose, anche a costo di sbagliare. È un messaggio positivo, un invito a vivere la vita seguendo anche il nostro istinto, senza lasciarci sempre frenare dalla paura di sbagliare perché poi il rischio è quello di rimanere con il rimpianto.
Utente
30 ottobre, 2015
All'arrembaggio - Sigla One Piece
Quando penso alla spensieratezza penso alla mia infanzia libera da problemi. E uno dei ricordi più forti che ho è quello dei cartoni animati che ogni giorno guardavo all'ora di colazione e della merenda. Per questo motivo ho scelto di portare una sigla. Nell'immenso repertorio di queen Cristina D'Avena e king Giorgio Vanni ho scelto di portare la prima sigla di One Piece nella versione completa della Queen. Ho scelto proprio questo pezzo tra tutti perché mi dà proprio senso di spensieratezza, di entusiasmo e di avventura con i propri amici, la ciurma.
Utente
6 dicembre, 2019
FrancescoBianconi ha detto in un'intervista alla stampa
Parla del rapporto padre/figlio, sulla difficoltà di “uccidere” i padri, in senso figurato ovviamente, ossia di slegarsi dai padri la prima volta in cui si diventa padre a propria volta. Bisognerebbe slegarsi dai padri dai giovani, altrimenti ci si identifica e non accade più. È una canzone sul complesso di Edipo, una canzone psicoanalitica.
Francesco Bianconi, Assassinio dilettante
E' la storia personale di Francesco condita di citazioni musicali e di metafore squisite: dalla frustrazione da piccino con un salto temporale si ritrova lui stesso padre intento a cullare la figlia.
La mia di storia è ancora da scrivere, io un figlio non l'ho ma è fortemente desiderato e nei progetti dell'immediato futuro. Non so con esattezza nemmeno se io sia pronto a recidere i legami, a considerarmi come un padre e non più solo come un figlio. E' una canzone che mi fa pensare. Quel che mi chiedo più spesso è: Come sarò da papà affidatario? Lui si comporterà con me come io facevo con il mio di papone? Ne sarò capace? Io sarò bravo come il mio?
Utente
7 agosto, 2013
Entro ora in tempo per leggere Nace chr mi uccide sempre
Ho scelto Figlia di Vecchioni dopo una riflessione di MrNace che ricordo di aver letto durante il mio Record Company.
Non ho mai avuto istinto paterno, e credo sia un bene visto l'andazzo in Italia sul tema. Ma nell'anno in cui il mio papà è stato peggio che mai, nell'anno in cui ho dovuto essere per la prima volta meno figlio e più sostegno per lui, nell'anno in cui ho scoperto di volergli più bene di quanto si possa dire, ho risentito questo pezzo che mi fece sentire lui per la prima volta quando ero piccolo; se avessi un figlio, penso che gli direi più o meno le parole che Vecchioni ha dedicato alla sua Francesca:
Non voglio che tu sia felice
Ma sempre contro
Finché ti lasciano la voce
Diranno: "Non ti agitare, che non serve a niente"
E invece tu grida forte
La vita contro la morte
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Mi sorprende non vedere Every Woman di Vagabon, era tra i miei preferiti in serenità.
Ma in compenso mi fa piacere siano passati The Sea dei Morcheeba, in cui la voce di Skye non può che trasmettere pace, e Sunrise di Norah Jones, famosissima ma intramontabile.
Ovviamente grazie mille per aver votato la mia Water ❤
Per angoscia ho fatto fatica a fare una classifica perchè in realtà non ho trovato molti pezzi angoscianti, ma fortunatamente sono passati due pezzi bomba, Elisa Lam e Thanatos.
Utente
7 agosto, 2013
Merci beaucoupE bravi a tutti i passati!
Molto d'accordo con i risultati di Serenità B, sono passati due dei miei bonus e anche gli altri due brani erano lì lì per prenderne uno.
In Angoscia B apoteosi (una delle mie categorie preferite dall'inizio del gioco!). Cinque brani della mia top 6. Non ce l'ha fatta "Alone, Omen 3" di King Krule che ho trovato pazzesca.
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