Una voglia assurda: trovo molto cacofonica la voce di J-Ax nei ritornelli, e questo è un dettaglio che qui emerge in maniera più netta rispetto alle sue precedenti hit. Avrei affidato le parti cantate ad una voce che le rendesse più accattivanti (per quanto possibile) e meno fastidiose. Fin quando cita Brunori Sas tutto bene, altri concetti invece li trovo proprio di cattivo gusto, come quello di tirarsi giù il costume e fare "l'elicottero". Non che mi aspettassi un livello lirico più alto da lui. Per il resto, il solito business man che sa quali corde toccare, ma a me piace ogni estate di meno rispetto alla precedente. 

Bugie meravigliose: la trovo super funzionale ad un target di pubblico analogo a quello dei Me Contro Te, e quindi di giovanissimi. In quanto tale non mi sento di giudicarla negativamente, è giusto che ci sia spazio per tutti nel panorama, e che si vada a coprire anche la fascia pre-adolescenziale. Io non la riascolterò nemmeno se mi pagano, ma prendo atto del fatto che abbia un suo pubblico e lo rispetto.

Ridere: se c'è una canzone che più di ogni altra presente in questa setlist associo alla quarantena, è questa, e non solo per richiamo visivo. Per me siamo lontani dai fasti di Verdura & Co, la trovo un attimino meno indie nell'attitude e più universale, però effettivamente riesce a trasferire bene la sua malinconia travestita d'estate. Ni.

Sour Candy: non so quanto sia estiva, ma poi, tra parentesi, è così importante questo fattore? Per me l'estate non è uno stato d'animo nella musica ma solo una mera collocazione temporale, nulla di più. Pertanto premierei le canzoni belle in quanto tali, e non necessariamente quelle più leggere da "balli di gruppo da stabilimento balneare da urlare con lo spritzettino in mano". So che la tendenza generale privilegerà queste ultime, e non discuto se sia sbagliato o giusto, ma se lo facessi anch'io non sarei me, non mi apparterrebbe. Sour Candy è molto più di questo, è il perfetto esempio di come sviluppare un campionamento con professionismo e creare un nuovo pezzo pop con i controfiocchi, pertanto la appoggio a pieni voti.

Non mi basta più: per me è la canzone più atroce di questa semifinale, non riesco proprio ad empatizzarci neanche impegnandomi. Quindi passerà a mani basse. 

Think About Things: da una parte mi fa piacere che un pezzo eurovisivo 2020, col pretesto di essere adatto ad una stagione, sia stato riscoperto e perfino apprezzato, a quanto leggo. Dall'altra parte, come ogni anno ho seguito con interesse il percorso di avvicinamento alla manifestazione, conosco questo pezzo da gennaio, e non l'ho mai particolarmente amato. Però, sì, meglio TAT di una Feker Libi, se non altro ha attinto ad un filone musicale non banale. In ogni caso approvo il rischio e se venisse ripagato, non mi dispiacerebbe troppo: potrebbe essere una shocking qualifier, ne ha tutto il potenziale.

Tusa: passabili le parti che non richiamano il mondo latino.

Good Times: davvero un peccato che Boogieman sia stata rilasciata relativamente presto, l'avrei trovata super funzionale ad occupare la slot "Ghali" nel contest. Questa non mi fa strappare i capelli ma è meno peggio di altre, è spensierata senza essere eccessivamente stucchevole.

X: non male il nuovo singolo dei Maroon 5.

Banlieue: uno dei picchi positivi. Talmente lontana da ciò che ci propinano oggi a livello di tormentone estivo, da essere una perla. Spero che il periodo di rilascio e la sua chart run non ne condizionino la performance qui. Premiamo la validità, chi se ne frega del feedback ricevuto.

Be Kind: mi lascia poco, e mi dispiace perché, conoscendo la lead singer, avrei proprio voluto che mi piacesse di più, a scatola chiusa pensavo che avrebbe avuto meno difficoltà.

Versus: occorre stabilire il contesto e definire il metro di paragone. Se dobbiamo raffrontare questa canzone al potenziale che Sissi ha mostrato nel suo breve percorso a X Factor, poteva indubbiamente fare di meglio. Se invece, come auspico, il confronto è con le canzoni di questa semifinale, Versus per me è una spanna sopra altre considerate perfino dei punti fermi.

Secrets: la conosco, è molto passata dalla John Reed Radio, la radio (internazionale) della McFit. Non la trovo memorabile, ma nemmeno così scarsa come si evince da altre recensioni. 

Roses (Imanbek Remix): posto che preferisco il mood ossessivo che trasuda la versione originale di SAINt JHN, questo remix non lo disdegno, proprio perché ha delle sfaccettature dark che lo diversificano dalla solita "operazione remix", le tinte cupe rendono quest'esperimento abbastanza nelle mie corde.

Girlfriend: al netto del testo super adolescenziale, questa R&B song da perfetto sottofondo di Zara si lascia comunque ascoltare, scorre via bene. Non aborro come chi mi ha preceduto.

Houseparty: tanto orecchiabile quanto meh. La voce è sempre piacevole, per carità, la canzone decisamente meno. Temo di non esserne troppo sorpreso.

Heaven On My Mind: lo considero un intermezzo di questa semifinale, appena terminata l'ho già dimenticata.

Superclassico: non c'è molto da dire, è una canzone realizzata con criterio, ben confezionata, c'è un racconto, c'è uno sviluppo, le transizioni funzionano anche a livello di arrangiamento oltre che di narrativa. Vedete che non serve essere estivi per funzionare anche in estate? Se non passasse, lo riterrei anomalo. 

Supalonely: è tra le canzoni, insieme a Versus, che ho consigliato quando era ancora libera e non prenotata. La trovo un manicaretto godibile, forse più adatta a chi vive in un mondo di unicorni che in un mondo di disagi da esorcizzare, però tutto sommato è un anestetico più forte di quello di Arisa. Rasserena.

How You Like That: l'alto budget del video, sicuramente sfarzoso, è proporzionale all'incredibile successo di visualizzazioni ottenuto. Si fanno le cose in grande, non c'è dubbio, il problema è che forse sono io fuori tempo massimo e l'avrei apprezzata di più con qualche anno in meno.

Ur So F**king Cool: non la conoscevo ma BlueBlau è garanzia di qualità, in tutti i contest in cui partecipa porta sempre proposte super valide e, nel peggiore dei casi, comunque interessanti. Non rimango deluso neanche stavolta: il pezzo è figo, a prescindere da quanto la voce di lei sia già un marchio di fabbrica e lo nobiliti. L'arrangiamento impreziosito dall'uso intelligente e parsimonioso dei synth rappresenta un ulteriore valore aggiunto nell'atmosfera musicalmente soffusa del pezzo. Penso che tutti i tasselli si incastrino bene, è una canzone che voterei come se non ci fosse un domani se mi trovassi in questa semifinale.

Liberi: alcuni passaggi testuali, conoscendo alcuni trafiletti della storia di edorf, mi hanno toccato. Premesso ciò, mi sembra una canzone matura, di quelle che possono facilmente fare incetta di consensi in un pubblico più nostalgico. Raf dà sempre un tocco raffinato alle canzoni, mi sembra che ci sia un ampio senso di misura tra il suo mondo e quello di Danti. Rovazzi inutile e svalutante nel complesso, ma il risultato finale è appetibile.

Say So: sì, l'estetica dance anni '70 ha il suo perché, Los Angeles ha un fascino sempiterno, l'impressione però è che il genere a cui attinge e i riferimenti mi piacciano più dell'effettiva realizzazione. Lei ha il giusto temperamento, ma la sua voce fatico ad associarla a quelle atmosfere funk. Mi ha convinto a metà, ho le mie riserve.

Karaoke: una canzone, per l'appunto, idonea al karaoke, tutti ormai ci cantano sopra. Perfetta per un pubblico senza pretese, che dalla musica ricerca intrattenimento e svago e non ispirazione e qualità. Perché di quest'ultima, qui ne ascolto proprio poca. Vorrei poter dire "non la riascolterò", ma temo di non avere scampo e di essere costretto a farlo controvoglia perché è sparata a tutto volume ovunque. 
 

Le mie qualifiers: Ur So F**king Cool, Banlieue, Versus, Superclassico, Supalonely, Sour Candy (riserve: Roses, Liberi)

Pronostico: Good Times, Say So, Karaoke, Non mi basta più, Superclassico, Tusa (possibile outsider: Think about things)