Innanzitutto chiedo scusa per aver trascurato questo topic, purtroppo febbraio è stato un mese strapieno di impegni e c'è sempre qualcosa che salta per primo Torno a commentare parlando del primo Super Saturday dell'anno che si è tenuto ieri sera: oltre alle finali nazionali di Ungheria, Polonia e Malta abbiamo anche avuto semifinali in Svezia, Lituania, Slovenia ed Estonia, entrando pienamente nel vivo di una stagione eurovisiva che finora non ha offerto ancora tantissimo

UNGHERIA

In Ungheria per il sesto anno a questa parte si sono affidati all'A Dal, una bella e ben organizzata selezione nazionale spesso rovinata da scelte scellerate (2013, 2015 soprattutto). Trenta canzoni erano state ridotte a otto in due round di selezioni, e queste otto sono state come tradizione prima scremate a quattro da una giuria, poi sottoposte al giudizio del televoto per trovare la vincitrice. Al secondo turno sono passati Joci Pápai con Origo, seguito da Zävodi + Olivér Berkes - per dovere di cronaca i miei preferiti  - con #háttérzaj, terze a pari merito la veterana della competizione Gigi Radics con See It Through e la sostenutissima dalla giuria Gina Kanizsa con Fall Like Rain. Per soli due punti non è entrata in superfinale una delle favoritissime della vigilia, Gabi Tóth (& Freddie Shuman feat. Begi Lotfi) in una decisione che non è andata per niente giù al pubblico ungherese, anche se magari non ai livelli degli spagnoli di settimana scorsa.

Per fortuna gli ungheresi hanno potuto consolarsi con la scelta finale, destinata al televoto per il 100%, premiando il 35enne di origine rom József "Joci" Pápai con la canzone Origo (Origine), scritta e composta da lui stesso medesimo. Joci ha debuttato nel mondo della musica partecipando alla seconda edizione di Megasztár (dove fra l'altro era in gara sia contro la Tóth che contro uno dei giurati), per poi rilasciare una mezza dozzina di singoli nell'ultima decade.

POLONIA

Pure svegliandosi un po' tardi, la Polonia è riuscita a portare a casa un'altra edizione del Krajowe Eliminacje - forse un po' raffazzonata a livello di proposte in gara ma comunque godibile. Evitabile più che altro sarebbe stata la presenza di Doda, una delle leggende viventi della musica polacca, che in un medley di tre minuti ha distrutto nell'ordine Heroes (2015), My Number One (2005) e Waterloo (1974) - però la presenza di Michał Szpak, ottavo classificato all'Eurovision 2016, ha abbastanza risollevato le sorti della serata.

Il metro di giudizio della competizione era il classico split 50/50 fra una giuria di cinque componenti e il televoto. Come abbastanza prevedibile dopo la sua performance, Kasia Moś ha dominato il voto della giuria prendendo il massimo da ognuno dei cinque membri - riuscendo poi ad arginare la rimonta dell'inutilissima Carmell vincitrice del televoto piazzandosi alle sue spalle e vincendo con un margine confortevole su Rafał Brzozowski che aveva portato una delle canzoni più brutte e paracule della storia della musica. Carmell ha chiuso la sua corsa al terzo posto davanti ad Isabell Otrębus-Larsson, che non ha potuto granchè malgrado il pezzo fosse firmato da due leggende del calibro di Fredrik Kempe e David Kreuger.

Troveremo quindi all'Eurovision Kasia Moś, 29enne di Ruda Śląska, con la canzone Flashlight scritta e composta da lei stessa assieme a Pete Baringger e Rickard Bonde Truumeel.

MALTA

Il Malta Eurovision Song Contest ha pensato bene quest'anno di rivoluzionarsi lasciando intatta la formula, ma permettendo di decidere il vincitore al televoto che per tanti anni era stato messo talmente da parte da essere relegato tipo a decidere il 16% del risultato finale. Sedici canzoni si sono sfidate per il diritto di rappresentare Malta a Kiev, e per la prima volta in tanti anni il risultato finale è stato davvero sul filo di lana fino all'ultimo.

Ha vinto Claudia Faniello, 28enne di Qawra che quest'anno era al suo nono tentativo di rappresentare l'isola mediterranea (ininterrottamente dal 2006 al 2013, poi pausa di tre anni per arrivare al 2017). Come miglior piazzamento finora aveva il secondo posto del 2012 alle spalle di Kurt Calleja, e il secondo e terzo posto (giustamente, idea furbissima quella di portare due canzoni nella stessa selezione) del 2008. Il fratello Fabrizio aveva rappresentato Malta nel 2006 con I Do, classificandosi ventiquattresimo e ultimo in finale con un solo punto.

La canzone che Claudia porterà a Kiev si intitola Breathlessly ed è scritta e composta da Philip Vella, Sean Vella e Gerard James Borg. Per poco più di 400 voti (4,996 contro 4,544) ha avuto ragione di Janice Mangion con Kewkba (Stella) prima canzone in maltese a giocarsi la vittoria al MESC da tempo immemore, mentre al terzo posto con 2,502 voti si è piazzato Kevin Borg - già celebre per la vittoria dell'edizione 2008 di Swedish Idol.