Se avete seguito questo topic dalle origini sapete quanto poco sia d’accordo col sistema di voto di A Dal, una selezione che da otto anni ha garantito all’Ungheria un record di qualificazioni PERFETTO ma al prezzo di alienare il pubblico anno dopo anno - con la giuria che sistematicamente ha fatto il possibile per cancellare le preferite del popolo e propellere le proprie favorite.

Quest’anno è successo esattamente questo, con tante favorite della vigilia eliminate nei primi due turni (ne abbiamo già parlato over and over) e un epilogo se possibile ancora più scandaloso. La finale ha funzionato come gli ultimi anni, con i giurati che hanno scelto le 4 superfinaliste fra gli 8 superstiti – e memori dell’esempio dell’anno scorso, dove la canzone che non volevano ma che era entrata come quarta ha poi vinto tutto il cucuzzaro, hanno ben pensato di mettersi d’accordo e spingere fuori gara le due favorite del pubblico (The Middletonz e Gergő Szekér) mandando avanti il loro favorito Joci Pápai assieme ad altri tre inutili e assistendo soddisfatti alla sua prevedibile vittoria. La scelta è stata sì del pubblico, nessuno può dire nulla in merito, ma con tutte le favorite fatte fuori penso che in condizioni normali Joci non sarebbe entrato nei primi 5

Torna quindi a rappresentare l’Ungheria all’Eurovision József "Joci" Pápai, 37enne cantante, doppiatore, chitarrista e rapper di etnia rom già ottavo all’Eurovision 2017 con Origo (Origine). Il brano che presenterà a questo giro si intitola Az én apám (Mio padre) ed è scritto e composto da Joci assieme a Ferenc “Caramel” Molnar. Nell’ultimo round ha battuto gli Acoustic Planet con Nyári zápor (Pioggia d’estate), Bence Vavra con Szótlanság (Rimanere senza parole) e Bogi Nagy con Holnap (Domani).

Buona democrazia a tutti!

Anche in Ucraina ci son stati problemi con la giuria, ma per problemi ben diversi: Jamala (una dei tre giurati, che voi sicuramente ricorderete come vincitore dell’Eurovision 2016 con 1944) ha deciso di improvvisarsi paladina della giustizia e del patriottismo ucraino ed ha massacrato diversi concorrenti di cui si conosceva l’orientamento filorusso. La favorita della vigilia MARUV è stata costretta ad affermare davanti a tutti che la Crimea è parte dell’Ucraina (poiché Jamala ha obiettato che all’Eurovision potrebbe ricevere la stessa domanda da un qualsiasi giornalista) mentre è stato fatto a promettere a Yulia Yurina, componente russa del gruppo YUKO, che in caso di vittoria sarebbe stata disposta a rinunciare alla cittadinanza russa – con annesso tutto un giro di polemiche fra gli opinionisti sulla liceità di avere un cantante di nazionalità russa come rappresentante ucraino.

Alla fine la giuria non ha penalizzato troppo per motivi politici, piazzando le Freedom Jazz (purtroppo inferiori all’iconica esibizione di settimana scorsa) al primo posto, MARUV al secondo e gli YUKO al terzo. Il pubblico ha ribaltato la situazione, piazzando MARUV in prima posizione davanti ai Kazka (redivivi favoriti della vigilia) e alle Freedom Jazz. La classifica combinata ha visto MARUV vincitrice con 11 punti, davanti alle Freedom Jazz con 10 e a Kazka con 8.

Vince dunque Hanna Korsun AKA MARUV, 26enne cantante di Pavlograd, con il brano Siren Song scritto e composto da lei stessa medesima. O forse no, perché pare che il broadcaster UA:PBC abbia deciso di sospendere l’assegnazione del titolo finché MARUV non accetterà ufficialmente di firmare un contratto con un tot di condizioni riguardo alla sua partecipazione come rappresentante ucraina. Il motivo del contendere è il fatto che MARUV è un’artista molto famosa in Russia e si è spesso esibita lì, cosa che per molti ucraini “mina l’integrità territoriale della nazione”.

Buona democrazia (e due) a tutti!

In Danimarca si è tenuto anche quest’anno, con le solite modalità, il Dansk Melodi Grand Prix dalla solita location della Jyske Bank Boxen di Herning. A condurre c’era Johannes Nymark dei Lighthouse X, affiancato da Kristian Gintberg che ha sostituito Annette Heick.

Le dieci canzoni in gara sono state ridotte a tre da un primo turno giudicato al 50% dal televoto e al 50% da una giuria di cinque membri; lo stesso meccanismo ha eletto il vincitore nella superfinale a 3.

Ha vinto con il 42% delle preferenze Leonora Colmor Jepsen, 20enne cantante e pattinatrice di livello europeo, davanti a Julie e Nina che hanno raccolto il 35% e Sigmund Trondheim che ha portato a casa il 23%. Il brano che Leonora porterà in Danimarca si intitola Love Is Forever, è scritto e composto da Lise Cabble (già autrice di Only Teardrops di Emmelie de Forest, canzone vincitrice dell’Eurovision 2013), Melanie Wehbe (meglio conosciuta come la ragazza di Mariette) ed Emil Lie, ed è una ballata soffice ed inoffensiva in inglese, francese, tedesco e danese.

E niente, era la mia scelta dal giorno 1 e son contentissimo della sua vittoria quindi

Si è tenuta stasera anche la finale lituana, che sapevamo da un bel po’ vivere della sfida fra Monika Marija (partita con 2 canzoni, di cui lei stessa ne ha ritirata una dopo le semifinali pagando una multa) e Jurijus Veklenko (accusato di aver reso pubblica la sua canzone prima della deadline del 1° settembre 2018 ma lasciato in gara).

I favori del pronostico erano tutti per Monika ma Jurijus è riuscito a sovvertirli, vincendo sia il televoto (24 694 voti contro 20 977) che il voto della giuria. Jurijus ha conquistato la vittoria con 24 punti davanti ai 20 di Monika (che quindi ha buttato via ben due brani, oltre al danno pure la beffa) e ai 16 della band Antikvariniai Kašpirovskio Dantys. Da notare come televoto e giuria abbiano prodotto la stessa identica classifica dal primo fino all’ottavo posto

A meno di decisioni particolari da parte dell’EBU, il rappresentante lituano a Tel Aviv sarà Jurijus Veklenko, 28enne di Klaipeda, con il brano Run With The Lions scritto e composto da Ashley Hicklin (già autore di Me And My Guitar di Tom Dice, la canzone con cui il Belgio tornò in finale dopo cinque anni di fallimenti nel 2010), Eric Lumiere e Pele Loriano.

Edre ha detto
Dico solo che per seguire le news su queste finali ho aperto Twitter e beccato un @ge_aldrig_upp infervoratissimo, e non vedo l'ora di sapere cosa abbia da dire su Maruv 

Personalmente non era decisamente la mia scelta, però a bocce ferme riconosco il potenziale (anche se gli eurofan l'hanno pompata in modo esagerato) e son contento che abbia cercato di migliorare l'esibizione fra semifinale e finale. Devono sicuramente lavorare sul rendere il tutto sensuale e non volgare, se ce la fanno la cosa può avere il suo perché (ma le Freedom Jazz erano iconiche e mi mancheranno a prescindere )