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Selezioni Nazionali 2021
ge_aldrig_upp
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18 febbraio, 2021 - 12:29
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Krishoes ha detto

"Kemama" mi piaceva, però questa secondo me è più convincente, ha più appeal e quindi migliori chance di qualificazione. Mi mette il buon umore ogni volta che la sento, il sorrisone in faccia proprio, e mi è entrata in testa dal primo ascolto.heart

Concordo! Tra l'altro Kemama era nella mia bottom5 del 2020, quindi da lui proprio non mi aspettavo NULLA. Invece son rimasto positivamente sorpreso dalla direzione che ha voluto prendere con questa, che fin da subito ho trovato più interessante e se vogliamo anche affine ai trend musicali che funzionano in questo momento anche al di fuori dell'Eurovision clap2

ge_aldrig_upp
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21 febbraio, 2021 - 1:10
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Stasera sabato 20 febbraio (anche se ora che scrivo è già domenica 21) si è tenuto il primo vero Super Saturday della stagione eurovisiva, con un totale di tre scelte e sei show per complessive sei ore di intrattenimento excitedexcited

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La Finlandia ha riproposto l'ormai familiare finale nazionale Uuden Musiikin Kilpailu (UMK) con format analogo a quello del 2020 anche se con qualche cambiamento di sorta: niente pubblico, sette proposte in gara invece di sei, Antti Tuisku alla conduzione e uno split 75/25 fra voto del pubblico e sette giurie internazionali. Per la verità si sarebbe potuto dire che l'aumento dei brani fosse dovuto all'inclusione forzata nel cast del vincitore dell'anno passato Aksel Kankaanranta, che comunque è stato il primo rappresentante del 2020 a venire "detronizzato" in una finale nazionale con altri partecipanti (dopo stasera potrebbe essercene almeno un altro, ma ne parleremo meglio domani)

Le voci della vigilia vedevano una lotta a due tra la band Blind Channel e il trio hip hop Teflon Brothers, per l'occasione accompagnato dalla vocalist svedese Anneli Magnusson AKA Pandora (già in gara al Melodifestivalen 2003 e 2004). Effettivamente queste sono state le due canzoni che si sono piazzate alle prime due posizioni, ma la sorpresa è stata nelle proporzioni del trionfo dei Blind Channel: la loro Dark Side ha raccolto QUATTROCENTOSETTANTANOVE punti (pari a oltre il 54% del televoto su sette proposte) contro i 150 di I Love You dei Teflon. Precedentemente i Blind Channel avevano anche vinto il voto delle giurie, conquistando il massimo punteggio in quattro su sette.

La classifica finale vede quindi vincitori con 551 punti i Blind Channel, band di genere post-hardcore originaria di Oulu e composta dai cantanti Joel Hokka e Niko Moilanen, dal chitarrista Joonas Porko, dal bassista Olli Matela, dal sampler/precussionista Aleksi Kaunisvesi e dal batterista Tommi Lalli. I componenti della band sono anche gli autori del brano, che si intitola Dark Side ed è un pezzo nu-metal da primi anni '00 con influenze rap.

Classifica completa:

1. Blind Channel, Dark Side - 551 punti (479 televoto + 72 giurie)
2. Teflon Brothers x Pandora, I Love You - 180 (150 + 30)
3. Ilta Fuchs, Kelle mä soitan - 150 (101 + 49)
4. Oskr, Lie - 115 (53 + 62)
5. Aksel Kankaanranta, Hurt - 108 (52 + 56)
6. Danny, Sinä päivänä kun kaikki rakastaa mua - 60 (38 + 22)
7. Laura Põldvere, Play - 13 (9 + 4)

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Mi ripeto per l'ennesima volta, ma NRK ha portato a casa un'edizione super memorabile del Melodi Grand Prix: grande varietà di generi e situazioni, tante proposte competitive, show corti e super godibili, zero riferimenti al COVID e un trio di presentatori super collaudato e affiatato (Kåre Magnus Bergh, Ronny Brede Aase e Ingrid Gjessing Linhave). Il pubblico norvegese ha apparentemente gradito e trovo che questo esperimento (che come ricorderete doveva soltanto celebrare il traguardo dei 60 anni di MGP tagliato l'anno scorso) possa davvero perdurare nel tempo e andare nei prossimi anni a insidiare il primato del Melodifestivalen come selezione nazionale più attesa e seguita dagli eurofan.

Breve riassunto delle puntate precedenti: in finale si affrontavano 12 canzoni, 6 prequalificate per scelta della produzione, 5 vincitrici delle semifinali e 1 ripescata in un girone di ripescaggio del tipo "o tutto o niente". Il format prevedeva i soliti tre giri di voto via app, con una prima scrematura da 12 a 4, una seconda da 4 a 2 e una superfinale fra le due superstiti.

Anche qui la gara si preannunciava come una vera e propria lotta a due tra i KEiiNO (vincitori nel 2019 e 6° all'Eurovision di Tel Aviv, vincendo tra l'altro la classifica del televoto) e TIX (artista alternative pop attualmente ai vertici delle classifiche di vendita). La top4 e poi la top2 hanno rispettato appieno i pronostici degli scommettitori, con KEiiNO e TIX che in breve hanno regolato la competizione dei redivivi Jorn (rientrati in gara lunedì sera dal girone di ripescaggio) e dei Blåsemafian feat. Hazel (assurti al rango di outsider dopo l'appoggio di una congregazione di pentecostali dalle posizioni omofobe e liberticide). Non c'è stata storia nello scontro a due: TIX ha portato a casa quattro "regioni" su cinque e sconfitto i favoritissimi KEiiNO con un distacco di quasi centomila voti, guadagnando il titolo e il diritto di rappresentare la Norvegia sul palco di Rotterdam.

Andreas Haukeland in arte TIX ha 27 anni, viene da Bærum ed è un cantante, musicista e produttore estremamente affermato in Norvegia e fuori (vanta fra i crediti una presenza come autore in Sweet But Psycho di Ava Max, #3 FIMI e triplo disco di platino anche in Italia). Il suo nome d'arte deriva dai "tic" che gli provoca la sindrome di Tourette, malattia di cui ha sempre sofferto e della cui awareness si è posto come sostenitore (oltre che di una serie di problematiche legate al suicidio e alla salute mentale). Il brano vincitore si intitola Fallen Angel, è scritto da lui stesso medesimo assieme al fratello Mathias e ad Emelie Hollow ed era stato originariamente presentato in gara in lingua norvegese con il titolo di Ut av mørket (Fuori dal buio).

E niente, so che tanti stanno già criticando la scelta ma dopo lo sgomento iniziale (che avevo espresso anche in questo topic) trovo che sia una proposta valida, sensata e che porta anche un forte senso di "rivalsa" dal momento che i tabloid norvegesi hanno schernito TIX e la sua proposta tirando in ballo il suo aver raccontato di aver sofferto di problemi di salute mentale. Vederlo commuoversi al momento della proclamazione è stato un momento molto bello e trovo che musicalmente il brano possa avere una sua dignità e una sua ragion d'essere sul palco dell'Eurovision heart

https://youtu.be/k7RkLcBT4_U

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Già dalla notte dei tempi la Spagna ha confermato per il 2021 lo stesso artista che aveva selezionato internamente per il 2020: Blas Cantó, 29enne cantante ed ex membro della boyband AURYN.

La scelta del brano è stata operata in una "finale nazionale" fra due proposte presentate dallo stesso team che aveva prodotto Universo, il brano che Blas avrebbe dovuto presentare quest'anno. Le due canzoni (Memoria e Voy a quedarme) sono state sottoposte a un voto pubblico della durata di dieci giorni, che ha avuto il suo climax stasera con una serata di gala condotta da Tony Aguilar, Julia Varela e Víctor Escudero agli studi televisivi di Prado del Rey. Blas ha eseguito i due brani e duettato con: Vanesa Martín, Nia Correia, Andrés Suárez, Cepeda, Roi Méndez e le due ex rappresentanti spagnole Edurne (2015) e Pastora Soler (2012).

I risultati sono stati dati ad inizio show in modalità "carte di Maria" (nel senso che si sapeva che c'era un brano avanti 72 a 28, ma non quale) e alla fine nella forma tradizionale, con Voy a quedarme (Resterò) che ha prevalso su Memoria 58 a 42. Il brano è una ballad ed è scritto da un pool di autori che include Blas stesso assieme a Leroy Sanchez, Daniel "Dangelo" Ortega e Dan Hammond.

Krishoes
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21 febbraio, 2021 - 11:28
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Primo super saturday! E che super saturday.

Sulla Finlandia alzo le mani. "Dark side" è la classica proposta che mi fa pensare subito "well, I guess there's room for everyone" ma è un mio limite grande da sempre con quel genere. Di fronte a quel risultato astonishing al televoto posso solo tacere.lmao

Forse ha proprio ragione Ge, in giro c'è il grande revival dei generi che andavano forte nei primi anni Duemila e io non riesco ancora a intercettarlo o a rendermene conto. D'altronde sono passati venti (20!) anni, e siccome nella musica tutto torna ciclicamente prima o poi, ci sta che oggi ci si rifaccia a quel momento lì.

Detto ciò, giusto che all'ESC ci sia spazio anche per queste proposte che solitamente sono molto lontane dall'immaginario musicale del contest (ma mi è parso di capire che in questo caso anche gli eurofan la sostengano) e avrà anche i suoi votanti, quindi good for them. Col tempo e gli ascolti la apprezzerò anche io.

Poi ci sta la scelta perché si va a inserire in una sorta di tradizione consolidata di proposte rockettare portate in gara dalla Finlandia in vari anni.jamming

---

Sulla Norvegia ci sarebbe tantissimo da dire.rofl

La vittoria dei KEiiNO ci poteva anche stare perché obiettivamente la proposta era solida in ambito eurovisivo, però non dobbiamo nascondere la testa sotto la sabbia ed evitare di dire che questa "Monument" è stata concepita come il remake di "Spirit in the sky", seguendone pedissequamente la struttura.

Un comeback troppo repentino, dai, non c'è stato nemmeno un ESC di mezzo (sigh). Mancava la genuinità della precedente. Mi spiace solo che ora gli eurofan non si riprenderanno mai più dal meltdown che li sta facendo schiumare sui social e ci martorieranno gli zebedei da qui a maggio con 'sta storia che sono stati robbed.

Non posso però dire che abbia vinto la proposta migliore in gara al posto loro.mutoLui è famosissimo in Norvegia, poi la sua storyline tra sindrome e redemption dopo il trattamento brutale della stampa e dei recensori ci sta tutta, i risultati su Spotify li aveva avuti, quindi la vittoria era abbastanza telefonata, ma ci sono mille cose che non vanno qui.

Partiamo dal fatto che con quella messa in scena tra ali gigantesche, catenacci dorati e angeli neri che gli gravitano intorno sembra un joke act fatto e finito. Una roba di un cringe che la metà basta. La versione ripulita e aggiornata della cafonata portata in scena dall'Azerbaijan al debutto nel 2008. Io sono curiosissimo di vedere la giuria dove piazzerà la Norvegia quest'anno.

Poi prendiamo la canzone in sé e pensiamola scevra dalla gara che ha vinto, da chi è lui, i successi in classifica, la storia personale. Ok è orecchiabile e caruccia, ma è di un cheesy pazzesco, e va bene che non va al Premio Tenco, ma il testo fa accapponare la pelle.lmaoAvrei preferito la mantenesse in norvegese, almeno ci sarebbe stato il fascino della lingua nazionale.

Mettiamo che una nazione a caso, che ne so, la Moldavia o il Belgio, se ne fosse uscita all'improvviso con questo pezzo scelto internamente. Quali sarebbero state le reazioni? Bottom 5 in semi e caterva di ultimi posti nelle top youtube (che otterrà invece perché ha battuto i KEiiNO e non per la canzone lol). Non penso meriti la qualificazione, per ora, poi vediamo cosa esce fuori.sadida

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La Spagna ha fatto il minimo indispensabile premiando il 5 invece del 4. Mi puzza proprio di ventiseiesimo posto in finale.deadbanana3

BlueBlau
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21 febbraio, 2021 - 13:02
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un po' mi ammazza che in Norvegia le prime quattro sono tutte state svelate alla prima semifinalelmao nonostante tutto mi aspettavo i KEiiNO vincere tutto il cucuzzaro anche nella loro versione jury friendly quindi un po' sorpreso lo sono. la vincitrice non era la mia preferita del lotto (prima ci sono Raylee, Witch Wood, Kiim, la stessa Monument) ma non mi dispiace per quanto la preferisco nettamente in norvegese e la messa in scena lascia molto a desiderare a essere gentili. Mi ha fatto molto piacere rivedere Ulrikke, di quelli non confermati a oggi una di quelle che mi manca di piùpiango2

In Finlandia il primo pensiero è stato povero Aksel visto che sembrava che il campione in carica fosse Erikaheart e neanche si è confermato (giustamente direi, meglio l'anno scorso che a lungo andare mi era pure cresciuta tanto). La vincitrice ci sta e non mi dispiace per nulla nonostante non sia nulla di nuovo, e direi che possono anche fare molto bene considerando la loro semifinale e i precedenti (Softengine e Lordi, anche se parliamo di una vita fa) 

per il resto Spagna inaspettatamente preferivo universo, almeno era memorabile. qua a stento le ricordavo entrambe. Repubblica Ceca mi piace più di Kemama che si era persa nel mucchio, ma devo inquadrarla un pochino. Croazia apprezzabile per quel che è e senza grosse pretesesadida

Krishoes
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21 febbraio, 2021 - 14:02
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BlueBlau ha detto
Mi ha fatto molto piacere rivedere Ulrikke, di quelli non confermati a oggi una di quelle che mi manca di piùpiango2

Io non ero uno di quelli saliti sul carro di "Attention", anzi, però mi è spiaciuto molto non rivederla in gara soprattutto considerando che non avrebbe offerto la copia carbone della entry precedente (Aksel can you hear me?).

Il grande cambio di genere rappresentato da "Falling apart" sarebbe stato un bel twist e a mio parere un posto in top 4 in finale al MGP l'avrebbe agguantato facilmente, poi non so cosa sarebbe successo per la top 2 e vittoria, bisogna tenere conto del sentiment (... che in Finlandia non ha praticamente smosso mezzo voto) e se avrebbe influito sul risultato finale. Ora occhi puntati sulle Mamas in Svezia ed Uku in Estonia, sono curioso.

Ah, questo discorso del dispiacere lo posso fare anche con il Portogallo. Capisco che lì funzioni diversamente da altre selezioni, e il Festival da Cançao sia il loro Sanremo, scevro da condizionamenti eurovisivi, oltre al fatto che si ponga in primis come manifestazioni per autori che presentano i loro pezzi, e non gli interpreti, ma un posticino ad Elisa l'avrei riservato.

Peccato davvero, "Na ilha" è toccante, dolcissima.piango

ge_aldrig_upp
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23 febbraio, 2021 - 11:44
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Krishoes ha detto

Il grande cambio di genere rappresentato da "Falling apart" sarebbe stato un bel twist e a mio parere un posto in top 4 in finale al MGP l'avrebbe agguantato facilmente, poi non so cosa sarebbe successo per la top 2 e vittoria, bisogna tenere conto del sentiment (... che in Finlandia non ha praticamente smosso mezzo voto) e se avrebbe influito sul risultato finale. Ora occhi puntati sulle Mamas in Svezia ed Uku in Estonia, sono curioso.
 

É pur vero che già nel 2017 si era presentata con una uptempo (che personalmente all'epoca trovai orrendina, ma tant'é)

ge_aldrig_upp
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23 febbraio, 2021 - 12:16
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VARIE ED EVENTUALI/6

🇪🇪 Estonia

Tra giovedì 18 e sabato 20 si sono tenute le due semifinali dell'Eesti Laul, partito sotto i migliori auspici dagli studi ETV di Tallinn con Tõnis Niinemets e Grete Kuld alla conduzione. É stato uno show abbastanza godibile e se il preascolto dei brani aveva destato qualche perplessità in merito al basso livello generale, c'è da dire che almeno per quanto mi riguarda son riusciti a mettere insieme un cast discreto e che sembra crescere col tempo excited In ognuna delle due semifinali gareggiavano 12 brani, di cui 4 passavano il turno grazie alla classifica combinata di giurie e televoto mentre 2 venivano ripescate tramite un ulteriore round solo televoto.

Nella prima semifinale (giovedì 18 febbraio) la classifica combinata ha premiato Karl Killing, Egert Milder (4° classificato l'anno scorso), Koit Toome (rappresentante estone nel 1998 e nel 2017 assieme a Laura Põldvere con l'iconica Verona) e il trio formato da Ivo Linna, suo figlio Robert e la band Supernova. Il televoto ha aggiunto Hans Nayna (cantante originario delle Mauritius e stabilitosi in Estonia dopo esserci rimasto bloccato a causa del lockdown dovuto alla pandemia) e il duo hip hop/reggaeton formato da Andrei Zevakin e dal rapper Pluuto ( heart )

Nella seconda semifinale staccano invece il biglietto il campione in carica Uku Suviste, Jüri Pootsmann (rappresentante estone all'ESC 2016 con Play, arrivò ultimo in semifinale), Kadri Voorand e il duo vocale Suured tüdrukud (formato da due famosissime vocal coach che hanno ricoperto il ruolo di backing vocalists in una quantità di proposte estoni all'Eurovision). Il pubblico salva Sissi (figlia di Dave Benton, 1/3 del gruppo con cui l'Estonia vinse l'Eurovision nel 2001) e il gruppo REDEL (2/6 dei Winny Puhh, iconici terzi classificati all'Eesti Laul nel 2013).

Note di colore: non hanno passato il taglio gli Alabama Watchdog, una band alt-rock che si presentava con l'omonima Alabama Watchdog - un pezzo dove mettevano in scena opinioni anti-vax e transfobiche coprendosi dietro alla foglia di fico della parodia. La cosa shockante è che proprio la giuria li aveva inseriti nella rosa dei quattro meritevoli di passare il turno mess

Inoltre aggiungo che la canzone con cui Uku Suviste si è presentato in gara (The Lucky One) è apparentemente in violazione delle regole dell'Eesti Laul in quanto presentata come coscritta da Uku assieme a Sharon Vaughn - in ossequio alla regola che vuole ogni brano firmato da almeno un 50% di autori estoni - ma nei crediti ufficiali su Spotify il cantante non compare ed è sostituito da Dimitris Kontopoulos, autore eurovisivo che abbiamo imparato a conoscere degli anni come uno dei più prolifici e di successo (due volte secondo e due terzo in nove partecipazioni).

🇵🇹 Portogallo

Sabato sera si è tenuta anche la prima semifinale del Festival da Canção, che contrariamente alla tradizione si tiene quest'anno a porte chiuse in diretta dagli studi RTP di Lisbona. Si sono presentate in gara le prime dieci canzoni, con cinque ammesse alla finalissima del 6 marzo tramite combinazione di giuria e televoto.

Si qualificano per la finale i favoritissimi Karetus + Romeu Bairos con il pezzo fado urban Saudade (Nostalgia), a cui si aggiungono Valéria Carvalho (fado classicissimo al limite dello stereotipo), Sara Afonso (ballad lenta), il gruppo The Black Mamba (ballad lenta e agée in stile Beatles) e Fábia Maia (ballad lentissima)

🇧🇬 Bulgaria

Victoria Georgieva, già scelta come rappresentante bulgara nel 2020 e subito confermata nel 2021 dopo un tira e molla dovuto alla ricerca di finanziamento da parte del broadcaster BNT, ha lanciato un progetto molto originale per selezionare la propria canzone in gara a Rotterdam.

É stato infatti rilasciato un EP dal titolo a little dramatic, con all'interno una rosa di sei canzoni fra le quali verrà effettuata la scelta a partire dai giudizi degli eurofan. Potete ascoltare i brani (ed esprimere i vostri pareri su ogni singola proposta) qui.

dive into unknown
T/M: Victoria Georgieva, Lukas Oscar, Pauline Skött, Borislav Milanov, Peter St James
growing up is getting old
T/M: Victoria Georgieva, Maya Nalani, Helena Larsson, Oliver Björkvall
imaginary friend
T/M: Victoria Georgieva, Cornelia Wiebols, Irma Eriksson Wadström, Oliver Björkvall
phantom pain
T/M: Victoria Georgieva, Helena Larsson, Oliver Björkvall
the funeral song
T/M: Victoria Georgieva, Helena Larsson, Christopher Samuels, Nellie Fors, Oliver Björkvall
ugly cry
T/M: Victoria Georgieva, Billen Ted, Martin Masarov

Miscellanea

In settimana verranno rivelate le scelte interne di 🇨🇾 Cipro (Eleni Tsagkrinou, El Diablo, 24 febbraio), 🇩🇪 Germania (Jendrik Sigwart, I Don't Feel Hate, 25 febbraio), 🇮🇪 Irlanda (Lesley Roy, Maps, 26 febbraio) e 🇸🇮 Slovenia (Ana Soklič, 27 febbraio).

🇸🇲 San Marino, originariamente prevista per la giornata odierna, ha preferito rimandare tutto all'8 marzo (alcuni suggeriscono per colpa dell'ennesimo cambio in corsa sadida )

Oblivion.
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24 febbraio, 2021 - 10:57
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Ventaglio di scelte poco entusiasmanti nelle ultime due settimane, non me ne è piaciuta una. Da una parte non sono troppo dispiaciuto per il mancato passaggio dei KEiiNO, perché, a fronte di una canzone poco memorabile, avrebbero contribuito a monopolizzare il televoto come l'ultima volta. Dall'altra parte trovo la canzone di TIX asettica e dozzinale, se non ci fosse quello staging e se non fosse targata Norvegia non avrebbe la minima chance di qualificazione (tolgo dal peso lordo la sua storia personale, i vari problemi e il successo commerciale perché sono fattori di cui l'Europa non terrà conto). Mi tocca intenderlo come quota emotiva, come visual song, e provo comunque e salvare il salvabile: al netto di tutto, non è neanche tra i peggiori rappresentanti so far. lol

Uhm, un ni per la canzone della Finlandia, il genere per me non è superato ma la canzone in sé sì, ha una struttura compositiva troppo classica e prevedibile, e il growl finale non basta ad attribuirle particolarità. Mi spiace perché ho amato i Lordi e ho amato gli AWS (a proposito, R.I.P. Örs piango), ma questa quota rock non aggiunge e non toglie niente al territorio già percorso dal genere.

Croazia, per usare un eufemismo, non incontra il mio gusto, ma mi sto accorgendo che all'interno della bolla sta prendendo il largo, anche più di quanto si poteva immaginare nel momento in cui è stata annunciata. Spero sia solo un fuoco di paglia, perché al momento la ritengo superiore soltanto alla canzone messy della Spagna.

Sospendo il giudizio sulla Repubblica Ceca, perché ci sono dei passaggi che mi piacciono anche, gli "Oooh my god, oh my god" (nel momento della ripetizione, non nell'inciso), ed altri sparsi abbastanza meh. Carina l'idea del video citazionista, simpatico e conciliante l'intero progetto, sarà il momento "su il morale!" dell'ESC 2021 e c'è urgente bisogno di canzoni di questo tipo in una setlist così cospicua, non so se sia fino in fondo my cup of tea.

So far, pienamente soddisfatto solo da Ucraina e Francia.

Krishoes
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24 febbraio, 2021 - 11:21
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ge_aldrig_upp ha detto

Krishoes ha detto
Il grande cambio di genere rappresentato da "Falling apart" sarebbe stato un bel twist e a mio parere un posto in top 4 in finale al MGP l'avrebbe agguantato facilmente, poi non so cosa sarebbe successo per la top 2 e vittoria, bisogna tenere conto del sentiment (... che in Finlandia non ha praticamente smosso mezzo voto) e se avrebbe influito sul risultato finale. Ora occhi puntati sulle Mamas in Svezia ed Uku in Estonia, sono curioso.
 

É pur vero che già nel 2017 si era presentata con una uptempo (che personalmente all'epoca trovai orrendina, ma tant'é)
  

Cambio di genere rispetto ad "Attention" naturalmente e sì, questa definirla orrendina è farle un complimento ripLei poi irriconoscibilesurprised

ge_aldrig_upp
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25 febbraio, 2021 - 15:55
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Occupiamo la giornata con le scelte interne delle due nazioni che pur decidendo di non effettuare una selezione nazionale, hanno deciso comunque di dare il benservito ai rappresentanti del 2020 talpa

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Negli ultimi anni Cipro ha saputo guadagnarsi un ruolo preponderante nel panorama eurovisivo giocandosi la carta del pop femminile di facile presa, rappresentato dalla potentissima etichetta discografica greca Panik Records che negli ultimi 3 anni ci ha dato Fuego di Eleni Foureira e Replay di Tamta. Il giochetto si è un po' spezzato l'anno passato, quando la scelta di Sandro Nicolas - che sembrava a mio avviso voler tirare in tutt'altra direzione - era stata accolta molto freddamente dai fan e dalla stampa specializzata.

Con l'edizione 2021 RIK ha pensato quindi di tornare alle "origini" e di riproporre un'artista molto conosciuta nel microcosmo della musica ellenica: spazio quindi a Elena Tsagkrinou, 26 anni, originaria di Atene, cantante e conduttrice TV, celebre soprattutto per la hit del 2019 San lava (Come la lava). Il brano si intitola El Diablo (Il diavolo), è un palese rip-off di Bad Romance di Lady Gaga ed è scritto da Thomas Stengaard (autore di Only Teardrops di Emmelie de Forest, vincitrice dell'ESC 2013 per la Danimarca, ma anche di You Let Me Walk Alone di Michael Schulte (Germania 2018) e Sister delle S!sters (Germania 2019)), Laurell Barker (tanta roba al Melodifestivalen ma soprattutto She Got Me di Luca Hänni), Jimmy "Joker" Thörnfeldt e OXA (semifinalista nella nona edizione di The Voice of Germany)

Godetevi pure il video ufficiale, che si caratterizza per l'estetica aggressiva e il product placement DELICATISSIMO (shampoo Head & Shoulders, smalto unghie Blue Sky) lol

https://vimeo.com/516267047

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Anche la Germania ha deciso di mollare la scelta del 2020 (Ben Dolić) e operare una nuova selezione tramite scelta interna. A conquistare il biglietto per Rotterdam è stato Jendrik Sigwart, 26enne cantautore e polistrumentista di Amburgo, che con il suo brano I Don't Feel Hate (scritto da lui accompagnandosi con l'ukulele (cit.) e prodotto da Christoph Oswald) ha sbaragliato la concorrenza delle varie proposte in gara ottenendo un voto medio di 11.82 punti su 12 nei due panel che hanno contribuito a scegliere il brano, il più alto mai ottenuto nella storia di questa selezione.

Thomas Schreiber, Head of Entertaiment per il broadcaster tedesco NDR, ha dichiarato che la performance registrata da inviare a Rotterdam in caso di "piano D" sarà realizzata in Lituania e sarà ideata con la collaborazione di Marijanas Staniulėnas, già coreografo dei The Roop.

John Lewis
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26 febbraio, 2021 - 13:11
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È il momento di commentare le ultime uscite:

Cipro non mi ha deluso, mi aspettavo una canzone danzereccia e molto pop, non dovrebbe avere problemi ad andare in finale, i fan euro visivi infatti la stanno accogliendo bene (non ci ho visto Bad Romance, bensì Zara Larson ban).

La Germania che mi combina? No commento, proprio orrenda e mi dispiace perchè l'anno scorso mi piacque abbastanza.

L'Irlanda mi piace più di quella dell'anno scorso, che per quanto carina, sembrava uno scarto di Victorious.

ge_aldrig_upp
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28 febbraio, 2021 - 0:41
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Una delle poche nazioni che sembrava aver preso seriamente in considerazione l'ipotesi "ritiro" per il 2021, l'Irlanda ha deciso alla fine di compiere la scelta più comoda e confermare la cantante scelta internamente dodici mesi fa - Lesley Roy, 34enne cantante pop/rock di Balbriggan resa celebre nel 2008 dalla one hit wonder Unbeautiful (diventata hit paneuropea e arrivata persino negli USA).

La canzone selezionata quest'anno si intitola Maps, riprende un po' il solco già tracciato l'anno scorso con Story Of My Life ed è scritta da Roy assieme a Lukas Hällgren, Philip Strand, Normandie, Deepend ed Emelie Eriksson. Hällgren è un compositore abbastanza attivo nella scena ESC: ha scritto She Got Me di Luca Hänni (4° all'ESC 2019 per la Svizzera) ed ha conquistato due volte la finale del Melodifestivalen, nel 2018 con All The Feels di Renaida e nel 2020 con Talking In My Sleep di Paul Rey. Deepend (Falco van der Aker) è un producer olandese specializzato nel genere deep house.

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Anche la Slovenia ha approfittato della circostanza sfavorevole per cancellare la tradizionale selezione EMA (Evrovizijska Melodija) e confermare internamente la vincitrice dell'anno scorso Ana Soklič, 37enne cantante di Savica con alle spalle una carriera quasi ventennale.

Il brano doveva inizialmente essere scelto all'interno di una selezione pubblica fra diverse proposte, ma si è poi deciso di limitare questa trasmissione alla presentazione di una scelta effettuata internamente da una giuria. A vincere fra quasi 200 candidati è stata Amen, ballata anthemica a sfondo simil-religioso scritta dagli autori della scorsa vincitrice Voda (Ana stessa più Bojan Simončič) assieme a Žiga Pirnat e Charlie Mason - quest'ultimo già autore dei testi di diverse entry eurovisive, fra cui Rise Like A Phoenix di Conchita Wurst, Beauty Never Lies di Bojana Stamenov ma anche L'amore è femmina (Out of Love) della nostra Nina Zilli sorpreso

E niente, rido un po' in primis perché Ana ci ha un po' trollato tutti promettendo una uptempo per mesi e poi portando la più classica delle ballad, ma soprattutto perché con questo brano ha rovinato del tutto la scelta dell'Austria che qualche giorno fa aveva annunciato per metà marzo la presentazione di un brano dallo stesso identico titolo messmess

***

🇵🇹 Portogallo

Stasera si è svolta anche la seconda serata del Festival da Canção, con RTP che pure in un clima abbastanza triste e desolato sta provando a portare a casa un'altra edizione di questa vera e propria istituzione nazionale. In gara c'erano dieci canzoni, scremate a cinque dal solito split 50/50 di giurie e televoto (a risultati ovviamente secretati)

Hanno staccato il biglietto per la finalissima di sabato prossimo le due favorite principali alla vittoria di tutto il baraccone - Por um triz (Per un pelo) di Carolina Deslandes e Dancing With The Stars di NEEV. A loro si aggiungono Joana Alegre con l'autobiografica Joana do mar (Joana del mare), EU.CLIDES con VOLTE-FACE (Voltafaccia) e Pedro Gonçalves, già sesto nel 2017, con Não vou ficar (Non tornerò)

BlueBlau
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28 febbraio, 2021 - 18:43
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sabato povero di selezioni, fa strano dover usare un solo schermo 

Parto da Cipro che dopo una breve parentesi torna sul sicuro, cioè tentare di ripetere il successo di Eleni. Preferisco questa a Running anche con tutti i riferimenti. Personalmente subito dopo il podio di Lituania Francia Ucraina c'è questa

L'Irlanda mi piace più quest'anno ma a livello di risultati penso avrebbe avuto più possibilità l'anno scorso. Story of my life ce la vedevo a strappare un decimo posto in semifinale, questa la vedo perdersi nel mucchio.

Sulla Germania sono combattuto. è del tipo che sul lungo stanca e finisci per non sopportarla più e sono sicuro che da qui a maggio non vorrò ascoltarla neanche per sbaglio ma non riesco a odiarla del tutto. Curioso di vederla in scena comunque anche se non penso vada meglio del solito soprattutto se la Russia conferma i little big 

per chiudere la Slovenia, la più grande delusione al momento visto che salvo solo Ana stessa come cantantesadida 

ah la cosa che più aspetto sabato prossimo è vedere se chiudiamo prima noi o i portoghesilol

ge_aldrig_upp
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6 marzo, 2021 - 15:11
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Due giorni ricchi di selezioni interne: fra giovedì e venerdì hanno presentato il brano in sei (Belgio, Moldavia, Paesi Bassi, Romania, Australia e Serbia) mentre dobbiamo purtroppo registrare il ritiro dell'Armenia, che si tira fuori dalla competizione per problemi legati alla crisi politico-sociale che ha seguito la guerra in Nagorno-Karabakh l'anno passato. Agli armeni l'augurio di un rapido rientro in gara nel 2022 hug

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Il Belgio ha spezzato la storica alternanza fra rete vallone e fiamminga scegliendo nuovamente gli Hooverphonic, band trip hop di Sint-Niklaas già precettata da VRT per l’edizione 2020. Rispetto all’anno scorso c’è un cambio nella line-up: la nuova cantante Luka Cruysberghs ha abbandonato la band in favore del rientro della storica frontman Geike Arnaert, che aveva accompagnato il gruppo nel periodo del successo internazionale (in particolare del classico Mad About You). Assieme a loro rimangono il fondatore e compositore Alex Callier (basso, tastiere) e Raymond Geerts (chitarra).

Vale la pena ricordare che gli Hooverphonic sono stati gli unici rappresentanti del 2020 a non partecipare allo show celebrativo Eurovision: Europe Shine A Light tenutosi in luogo del contest vero e proprio, in quanto Callier non ha ritenuto di abbassarsi a registrare il suo contributo sulla common song Love Shine A Light di Katrina & The Waves (vincitrice dell’Eurovision nel 1997 per il Regno Unito) perché farlo avrebbe significato andare contro i suoi principi morali sadida

La canzone che il Belgio porterà in gara quest’anno si intitola The Wrong Place, è leggermente più movimentata di quella dell'anno passato ed è scritta e composta da Callier assieme a Charlotte Foret.

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Per la prima volta nella sua storia la Moldavia ha deciso di affidarsi a una selezione interna, abbandonando la storica finale nazionale O Melodie Pentru Europa per confermare abbastanza presto la scorsa vincitrice Natalia Gordienko - 33enne cantante di Chișinău già rappresentante moldava nel 2006 (20° classificata con l'iconicissima Loca, eseguita assieme ad Arsenium degli O-Zone e al rapper Connect-R). Un grande punto a favore della sua conferma era ovviamente legato alla sua affiliazione al famigerato Dream Team di Philipp Kirkorov e Dimitris Kontopoulos, che anche quest'anno ha ovviamente foraggiato economicamente la partecipazione del piccolo stato est-europeo.

La canzone si chiama Sugar, è una uptempo con gusto vagamente PuPop ed è scritta da Mikhail Gutseriev e Sharon Vaughn (storica compositrice country che ha trovato nell'Eurovision la sua ragion d'essere a fine anni '00) su musica appunto di Kontopoulos e Kirkorov.

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La nazione ospitante dell'Eurovision 2021 ha ragionevolmente confermato Jeangu Macrooy, 27enne cantante soul/pop originario del Suriname che era già stato annunciato come rappresentante olandese dodici mesi fa.

Il brano prescelto si intitola Birth Of A New Age ed è scritto dallo stesso team che aveva prodotto l'entry olandese del 2020, vale a dire Jeangu stesso e il produttore Perquisite (Pieter Perquin). Si tratta di un brano pop/etnico in inglese e Sranan Tongo, ovvero la lingua ufficiale del Suriname che farà così il suo debutto all'Eurovision Song Contest. Il video ufficiale è stato girato al Rijkmuseum di Amsterdam.

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Ricorderete tutti quanti Roxen, quella del "facciamo una finale nazionale con cinque proposte di cui ne canterò decentemente solo una e massacrerò MALISSIMO tutte le altre". Ecco, pure quest'anno è stata confermata come rappresentante rumena - anche perché in effetti era il nome più pesante attirato da TVR nell'ultima decade - ma a differenza dell'anno scorso si è deciso di saltare il passaggio della selezione nazionale e presentare direttamente la canzone prescelta.

Troviamo così in gara Amnesia, midtempo generica scritta da Adelina Stinga e Victor Bourosu. Quest'ultimo è un produttore conosciuto sotto il nome di Viky Red, già autore di Alcohol You (scelta per l'ESC 2020) e del più grande successo di Roxen Ce-ți cântă dragostea (Che cosa canta il tuo amore). Nel 2012 ha partecipato alla finale nazionale rumena con If You Ever Feel, classificandosi in decima posizione.

Roxen (Larisa Roxana Giurgiu) ha 20 anni e viene da Cluj-Napoca; è una cantante di genere deep house e la stampa ha paragonato la sua produzione a quella di Billie Eilish e Dua Lipa.

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Anche l'Australia, che persiste all'Eurovision malgrado i problemi dettati dalla pandemia (già abbastanza pressanti da costringerla al ritiro dall'ultimo JESC) ha deciso di evitare la selezione nazionale e confermare la vincitrice del 2020 - Jessica Cerro in arte Montaigne, 25enne cantautrice nota in patria soprattutto per il suo featuring in 1955 degli Hilltop Hoods. Non è dato sapere se questo ritorno posticipa al 2022 l'attesa partecipazione ad Australia Decides di Dami Im, che l'aveva promessa in pompa magna a metà della scorsa finale (anche perché non sappiamo effettivamente se ci sarà un'altra edizione di Australia Decides) però ecco, il tempo ce lo dirà sadida

La canzone scelta da Montaigne per il suo secondo tentativo eurovisivo si intitola Technicolour ed è scritta da lei stessa assieme a Dave Hammer. Musicalmente è un pezzo indie/pop molto affine alla sua produzione, che però si discosta fortemente dal pop super australiano ed eurovisivo di Don't Break Me.

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Anche la Serbia ha purtroppo rinunciato al Beovizija, selezione nazionale che RTS era riuscita faticosamente a mettere in piedi negli ultimi tre anni. In attesa di capire quali conseguenze avrà la pandemia sul futuro di questa ed altre selezioni, festeggiamo il ritorno delle Hurricane - girlband formata da Sanja Vučić (rappresentante serba nel 2016 con Goodbye (Shelter), Ksenija Knežević (figlia di Knez, rappresentante montenegrino nel 2015 con Adio (Addio)) e Ivana Nikolić. Il gruppo è attivo da tre anni ed ha realizzato una quantità di hit nel mondo balcanico

La canzone portata in gara si intitola Loco Loco (Pazzo pazzo), a dispetto del titolo è interamente in lingua serba ed è scritta e composta da Vučić assieme a Nemanja Antonić. Musicalmente si configura come la prosecuzione ideale di Hasta la vista presentata l'anno passato: un pop facile che farà muovere i bacini a tempo e conquistare l'immaginazione di una particolare fascia di pubblico excited

BlueBlau
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6 marzo, 2021 - 16:43
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spiace tanto per l'Armenia, sempre brutto perdere pezzi soprattutto in corsa ma speriamo si risolva tutti per il megliohug e spiace tanto anche per Athena

settimana ricca questa, alcune devo ancora inquadrarle per bene e stasera sarà una faticaccia.

partiamo dai Paesi Bassi. Grow non mi è mai andata giù del tutto pur riconoscendo fosse un'ottima proposta. questa mi piace e mi coinvolge molto molto di più clap quindi non posso che esserne contento e sperare che vada meglio delle ultime nazioni ospitanti

al contrario l'Australia è un passo indietro. Don't break me era una delle mie preferite nonostante il live discutibile e questa mi piace decisamente menosadida da vedere cosa combineranno vista la semifinale, già l'anno scorso erano sul filo per quanto ero certo si qualificassero e l'esibizione a distanza era già molto più competitiva.

Serbia e Moldavia vanno nello stesso solco e vedo le prime fare meglio in virtù della semifinale molto più amichevole. la Serbia è esattamente quello che mi aspettavo. al momento preferisco Hasta la vista che è stato un guilty pleasure dell'anno scorso e sento più immediatasadida da vedere se mi cresce. passi da gigante per la Moldavia, mille volte meglio di Prison e per essere un prodotto del dream team non mi dispiace neanche. poi è con queste proposte che vanno bene quindi...

per il Belgio vale un po' il discorso della Serbia. Ho amato molto l'hanno scorso quindi mi viene naturale il confronto ma la vedo crescere. Spiace tanto per Luka soprattutto se è vero che dei tre era lei che ci teneva di più a parteciparehug

Anche la Romania mi piace per quanto anche qui paga il confronto con l'hanno scorso

ge_aldrig_upp
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7 marzo, 2021 - 14:21
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Anche quest’anno l’Estonia ha organizzato il tradizionale Eesti Laul, giunto alla sua conclusione stasera malgrado svariati impedimenti portati dal COVID-19. La finale si è tenuta alla Saku Suurhall Arena di Tallinn, con Tõnis Niinemets e Grete Kuld alla conduzione ed un caso-Irama che ha costretto Andrei Zevakin & Pluuto (recuperatevi la loro iconica Wingman) ad esibirsi con la performance delle prove per via di una positività all’interno del loro staff. Come al solito il primo round scremava le 12 finaliste a 3 tramite combinazione di nove giurie (per il quinto anno di fila internazionali) e televoto, mentre era il solo pubblico a decidere la vincitrice in superfinale.

Il primo round ha messo in luce una situazione non ben definita, con ben cinque canzoni nello spazio di un punto. La classifica delle giurie ha premiato Sissi (figlia di Dave Benton, vincitore dell’Eurovision 2001 per l’Estonia assieme a Tanel Padar e ai 2XL) davanti ad Andrei Zevakin & Pluuto, Karl Killing, Jüri Pootsmann e Hans Nayna, relegando i favoriti Koit Toome e Uku Suviste in settima e ottava posizione provvisoria. A scombinare le carte ci ha pensato il televoto, che ha dato il massimo ad Uku davanti a Koit, Jüri, il gruppo REDEL e il duo schlager/pop Suured tüdrukud. Passavano quindi il turno Uku Suviste, Jüri Pootsmann e Sissi con 15 punti, mentre si fermavano a 14 Koit Toome e soprattutto Andrei Zevakin & Pluuto.

La superfinale ha ripercorso la falsariga dell’anno scorso, con Uku che ha portato a casa il titolo senza grosse difficoltà (24 081 voti ricevuti contro i 15 357 di Sissi, che all’ultimo riesce a passare Jüri Pootsmann e ad assicurarsi l’argento con Time). Vince così Uku Suviste, 38enne di Võru già conquistatore dell’EL 2020 con What Love Is; quella di quest’anno si intitola The Lucky One ed è prodotta dallo stesso team, cioè da Dimitris Kontopoulos e Sharon Vaughn. Nel video qui sotto leggerete il nome di Uku invece di quello del celebre compositore greco: non è una svista, ma un classico caso di firma prestata per aggirare la norma dell’EL che vuole nei crediti di ogni canzone un 50% di autori estoni talpa

FUN FACT: tra i coristi di Uku (nonché regista del video ufficiale) compare anche Jaagup Tuisk, 2° classificato alla scorsa edizione di Eesti Laul con Beautiful Lie.

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Dopo un’edizione 2020 già fiaccata dal COVID-19, la Danimarca ha davvero deciso di scalare il Dansk Melodi Grand Prix a un vero e proprio tono minore – con 8 cantanti (in maggioranza insulsi) invece di 10, il baraccone trasferito agli studi DR di Copenhagen e Tina Müller e Martin Brygmann alla conduzione. Il meccanismo era il solito degli anni passati: primo turno di voto che riduce gli otto cantanti in gara a tre soli, superfinale 100% televoto che va ad eleggere il rappresentante danese.

A differenza dell’anno scorso – quando Ben & Tan arrivarono in F3 e la vinsero con le dimensioni del plebiscito, per poi venire scartati da DR durante la formazione del cast di quest’anno – i distacchi fra le tre superfinaliste sono stati risicatissimi. L’hanno spuntata i Fyr & Flamme, che con la loro Øve os på hinanden hanno portato a casa il 37% del voto totale; secondo si è piazzato Jean Michel con il 34% per la sua Beautiful (proposta molto “media”, affine a scelte pregresse della Danimarca), terzi Chief 1 (due volte vincitore del DMGP come autore di Should’ve Known Better di Soluna Samay (2012) e The Way You Are degli Anti Social Media (2015)) e Thomas Buttenschøn che con Højt over skyerne (In alto sopra le nuvole) hanno raccolto il 29%.

A rappresentare la Danimarca all’Eurovision troveremo quindi i Fyr & Flamme, duo synthpop formatosi nel 2017 e composto da Jesper Groth e Laurits Emanuel. Quest’ultimo è anche l’unico autore del pezzo, che si intitola Øve os på hinanden (Facciamo pratica l’uno sull’altro) ed è interamente in lingua danese: sarà la prima volta che sentiremo questa lingua all’Eurovision dal 1997, quando Kølig Kaj si piazzò in 16° posizione con Stemmen i mit liv (La voce nella mia vita). Musicalmente è un brano uptempo con rimandi molto forti agli anni ’80, personalmente lo trovo veramente forte e unico nel suo genere ma devono ripensare bene tutta la presentazione perché quella del DMGP anche… what

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Il Festival da Canção è giunto ieri sera al suo atto culminante: finale a 10 con solito meccanismo 50/50 fra sette giurie regionali e televoto (e voti assegnati su scala 12-10-8-7-6-5-4-3-2-1). Conducevano i confermatissimi Filomena Cautela (già host dell’ESC 2018) e Vasco Palmeirim; non partecipava la scorsa vincitrice Elisa Silva, che però ha potuto esibirsi nell’interval act con la sua Medo de sentir (Paura di sentire) con cui vinse il FdC dodici mesi fa.

Prima della finalissima il volgo parlava di una sfida a tre fra Carolina Deslandes, Karetus + Romeu Bairos e soprattutto NEEV (nome già conosciuto a livello internazionale, in gara con una ballad che avrebbe fatto rabbrividire i tanti epigoni di Arcade visti di recente). Le giurie hanno in parte confermato questo pronostico, piazzando al primo posto Por um triz (Per un pelo) di Carolina davanti ai The Black Mamba con Love Is On My Side e a Sara Afonso, una delle rivelazioni di questo Festival, con Contramão (Contromano).

Il pubblico ha ovviamente ribaltato il risultato, premiando NEEV (sesto classificato per le giurie) davanti ai The Black Mamba e a Carolina Deslandes. La somma dei voti portava ad un pareggio a 20 punti fra Love Is On My Side e Por um triz; ha prevalso la prima in ossequio alla regola che vuole i pareggi sciolti dalla canzone meglio piazzata al televoto.

Troveremo quindi a Rotterdam i The Black Mamba, gruppo soul/funk formato nel 2010 dall’unione del cantante Pedro “Tatanka” Taborda con il bassista/tastierista Marco Pombinho e il batterista Miguel Casais. La canzone si intitola Love Is On My Side, è scritta dallo stesso Tatanka ed è la PRIMA canzone interamente in inglese nella storia del Portogallo all’Eurovision.

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Su Sanremo non dico nulla as usual perché abbiamo già riempito abbastanza pagine lol

Vincono la 71° edizione del Festival di Sanremo i Måneskin, gruppo pop rock originario di Roma e composto dal cantante Damiano David, dalla bassista Victoria De Angelis, dal chitarrista Thomas Raggi e dal batterista Ethan Torchio. La canzone si intitola Zitti e buoni ed è scritta dai membri stessi della band.

Figurando fra i compositori, Victoria diventa la prima donna dal 2008 a vincere Sanremo come autrice (e dal 2016 a rappresentare l’Italia all’ESC sia come artista che come autrice, visto che nei writing credits di No Degree of Separation figuravano la Michielin, Federica Abbate e Norma Jean Martine). È anche la prima volta dal nostro ritorno in gara che ci presentiamo con un complesso vero e proprio; storicamente l’ultima volta era successa addirittura nel 1979, coi Matia Bazar che arrivarono quindicesimi con Raggio di luna.

https://youtu.be/1OISmX4vOKA

BlueBlau
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7 marzo, 2021 - 14:41
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il Portogallo che canta in inglese e la Danimarca in danese

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Portogallo carina e si lascia ascoltare ma sadida temo per un risultato piuttosto deludente e spiace perché in finale c'erano proposte molto più belle 

Danimarca molto più interessante anche se da lavorarci, ora come ora non saprei proprio come possa andare. comunque il meglio che avevano a disposizionesadida

per l'Estonia che dire, tra tutti i reduci dell'anno scorso Uku era uno di quelli che se fosse stato rimpiazzato non ci avrei perso sonno la notte. Certo mi piace più quest'anno ma non era tanto difficile. e ho letto un commento che definiva l'esibizione una pubblicità di un dopobarba/profumo, azzeccato direilmao

comunque non posso non ritenermi soddisfatto del podio di Juri, il mio preferito per quanto sapevo non avesse speranze e se ma fosse stato scelto avrebbe fatto anche peggio dell'altra volta

tra parentesi ma Senhitsorpreso

ge_aldrig_upp
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7 marzo, 2021 - 14:45
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BlueBlau ha detto

per l'Estonia che dire, tra tutti i reduci dell'anno scorso Uku era uno di quelli che se fosse stato rimpiazzato non ci avrei perso sonno la notte. Certo mi piace più quest'anno ma non era tanto difficile. e ho letto un commento che definiva l'esibizione una pubblicità di un dopobarba/profumo, azzeccato direilmao

Rido tantissimo perché è così vero lmao

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7 marzo, 2021 - 15:15
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Io non ci sto capendo niente, ma sto URLANDO, metto sotto spoiler perché si tratta di un leak:

MA IN CHE SENSO SENHIT FT. FLO RIDA AIUTO

Si è capito se anche lui rappresenterà San Marino? O è tipo un feat fine a sé stesso per far parlare del brano?

... No raga, Flo Rida che rappresenta San Marino sarebbe... L'apice. Il vertice. 

Detto questo, continuo a trovare le scelte un poco underwhelming, onestamente. Non mi sono concentrato ancora sull'ascolto di tutte, ma di base non sto ascoltando brani che me ne facciano venire la voglia. Resto sulla Lituania come mia preferita, al momento, col Belgio molto carino, ma... Meh?

ge_aldrig_upp
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8 marzo, 2021 - 0:32
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Faccio post a parte perché lo sviluppo è di quelli che merita lol San Marino conferma la scelta di Senhit Zadik Zadik, 41enne cantante bolognese di origini eritree già in gara all'Eurovision 2011 con Stand By (fu eliminata in semifinale) - e lo fa al termine di un percorso che dalla friccicarella Freaky! ci aveva portato all'ESC 2021 tramite NOVE video musicali a budget altissimo rappresentanti altrettante cover di grandi successi eurovisivi.

Già dall'anno passato potevamo intuire che alle spalle di Senhit prendeva forma un progetto disposto a investire cifre ragguardevoli per propellere la sua partecipazione, a partire dall'ingaggio di un coreografo di livello come Luca Tommassini (che ha girato tutti i video del Freaky Trip To Rotterdam, con budget analoghi a quelli dell'esercito americano per il varo della Space Force). Ma quest'anno si sono superati: oggi è stato presentato il brano Adrenalina, scritto e composto da un team di ben DIECI autori che oltre a Senhit comprende Thomas Stengaard (vincitore dell'ESC 2013 come autore di Only Teardrops di Emmelie De Forest), Joy e Linnea Deb (vincitori dell'ESC 2015 per Heroes di Måns Zelmerlöw, del Melodifestivalen 2013 con You di Robin Stjernberg), Jimmy "Joker" Thörnfeldt (autore della cerchia storica di RedOne, quest'anno riciclatosi nel panorama eurovisivo) Suzi Pancenkov (in gara con Moves al Melodifestivalen 2020, eliminata nella prima semifinale), Kenny Silverdique, Malou Linn Eloise Ruotsalainen, Chanel Tukia (altri autori di Moves) e soprattutto... *rullo di tamburi* ...Tramar Dillard, nome dietro cui si cela il rapper e cantautore americano meglio noto come Flo Rida sorpreso

Avete capito bene: all'interno di Adrenalina compare il featuring di uno degli artisti internazionali più di successo sul finire degli anni '00, con hit mondiali acclamatissime come Low, Right Round, Club Can't Handle Me, Good Feeling, Wild Ones e Whistle. Ora non è dato sapere se Flo Rida sarà effettivamente sul palco di Rotterdam a maggio (o perlomeno ci vogliono far credere che questa sia una discussione tuttora in corso) ma è indubbio che comunque si tratta di un dispiegamento di forze e di nomi mai visto per San Marino, anche se la canzone è un throwback abbastanza già visto e sentito agli stilemi etnopop che dominavano il contest sul finire dello scorso decennio sadida

Va anche detto che questa immensa disponibilità finanziaria di Senhit deriva dal suo essere gestita dal gruppo editoriale Panini, colosso internazionale dalle potenzialità economiche pressoché infinite essendo stato valutato *nel post-pandemia* attorno al MILIARDO di euro (e che a differenza di una major si può permettere una sorta di investimento a fondo perduto su un artista, puntando su un ritorno a medio, lungo o lunghissimo termine senza doversi preoccupare delle perdite). Per San Marino ovviamente non è nulla di nuovo che un artista si finanzi la propria partecipazione, ma va detto che questa "prostituzione" (il termine è bruttissimo, ma capite il senso) ha permesso alla repubblica del Titano di mettere in fila 11 partecipazioni all'ESC mentre la crisi economica si mangiava Andorra (2009) e ancora prima ci lasciava Monaco (2006) quindi chi siamo noi per giudicare? 

Qui sotto il video ufficiale del brano che proverà a riportare San Marino in finale per il secondo Eurovision di fila, impresa mai riuscita nella storia del microstato party

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