Le pagelle di Dondoni su "La Stampa" di oggi

Federica Carta & Shade
Senza farlo apposta
Voto 6- : Ricorda molto il super hit Irraggiungibile, ma non basta fare la copia di una canzone fortunata per arrivare al numero uno; non bastano milioni di clic per diventare artisti con una carriera.

Motta
Dov’è l'Italia
Voto 6: Baglioni dice che il cantautore ha scritto questo pezzo (tema
migranti), «durante una sua permanenza a Linosa o Lampedusa». Tema importante, ma Motta non sembra essere al suo massimo.
Ghemon
Rose viola
Voto 5,5: La cifra di Ghemon, il canto rappato, è quella che ce lo ha fatto conoscere apprezzandone le doti. Questa prova sanremese però non sembra proprio
essere il biglietto da visita perfetto. Ma anche qui, vedremo.
Paola Turci
L’ultimo ostacolo
Voto 5,5: Dubbi a pacchi. Subito un’orchestrazione forte e Paola che rimane sola con un pianoforte per raccontare una storia che non scalda. Un po’ noiosetta, per la verità. E ci
dispiace.

Simone Cristicchi
Abbi cura di me
Voto 5: Una preghiera alla quale, da parte di Simone, ci saremmo aspettati di più. Cristicchi però non fa sconti: prenderlo o lasciarlo. Ecco, questa volta sul prenderlo la vedo difficile.

Patty Pravo con Briga
Un po’ come la vita Voto 5:Patty dà il via, Briga canta e rappa appena appena, anche se sappiamo che in fondo cantare è quello che avrebbe sempre voluto fare. Non particolarmente eccitante, un po’ come la nuance fra le due voci.
Einar
Parole nuove
Voto 5,5: Amore che viene e va con una linea melodica classica. Niente di nuovo sotto il sole. Forseun’occasione un po’ buttata via per un ragazzo che nell’intro ricorda tanto Giovanni Caccamo.
E di Caccamo ce n’è già uno.

Loredana Bertè
Cosa ti aspetti da me
Voto 5,5: Gaetano Curreri firma un brano che sarebbe stata perfetto per Vasco e sulle labbra di Loredana gira così così, anche se poi sarà il pubblico a testimoniarne la bellezza. O forse no.
Zen Circus
L’amore è una dittatura
Voto 6: Orologio che dà il tempo e una marcetta che si appoggia sulla
voce del cantante con un testo che incalza e incalza e incalza. Al primo ascolto annoia, al secondo la capisci, al terzo forse piace.
Boomdabash
Per un milione
Voto 6:I ragazzi sanno come scrivere un tormentone (e non hanno
scritto un pezzo sanremese) e tengono il punto, con una filastrocca che non eccelle e non fa danni. Non un fulmine di guerra, ma poi va a finire che…
Nino D’Angelo&Livio Cori
Un’altra luce
Voto 6+ :«Quota napoletana» che non
aggiunge e non toglie nulla, né a Nino né a Livio. Il pezzo
non è male e il ribaltamento di fronte, con D’Angelo che riempie le parti rap, soddisfa.

Francesco Renga
Aspetto che torni
Voto 6,5: Pezzo completamente fuori contesto, per Renga che ha in previsione il disco del rinnovamento. Bungaro però ha scritto un pezzo su un papà e una mamma che Renga sente e canta come suoi. E questo basta.

Il Volo
Musica che resta
Voto 6,5: Un po’ meno «classiconi» e più pop per un pezzo che arriva dopo oltre un minuto alla parte «lirica» riportando Il Volo sulle strade
che conosciamo. Voci che si innalzano «come al solito» e un pubblico che li ama: basteranno?

Arisa
Mi sento bene
Voto 6+: Inizio alla La La Land con un ritornello divertente. La canzoncina si fa ricantare dopo un secondo e Arisa gorgheggia benissimo, come sempre. Nel finale si torna nella «fase musical» e basta così.

Daniele Silvestri
Argentovivo
Voto 8:Applausi per il testo forte, per il ritmo, per la scelta di coinvolgere Rancore (il miglior rapper/freestyler sulla scena). Nella versione «lunga» c’è anche Manuel Agnelli (ospite al venerdì). Adolescenza, carcere, società ottusa, rivalsa.
Nek
Mi farò trovare pronto
Voto 7,5: Pieno stile Nek, rock pop all’Italiana e arrangiamento «stop and go» perfetto. Con il brano più radiofonico dei 24, Nek conferma la sua capacità di «interpretare» il Festival.
Achille Lauro
Rolls Royce
Voto 7,5: Chitarre rock’n’roll chi si aspetta un trapper che fa il trapper. Lauro ha detto: «Sono impazzito per il rock» e cita Hendrix, Amy Winehouse, Rolling Stones, Billy Joe Armstrong ha fatto Bingo! Il brano tormenterà tutti con il titlehook «Rolls Royce, Rolls
Royce». Furbissimo.
Ultimo
I tuoi particolari
Voto 7,5: Tra i nomi che - prima ancora dell’inizio della gara - sono già in fuga per la vittoria. La canzone non è brutta e lui sa scrivere. La melodia in effetti è bella ma quando si aprono i volumi nascono i dubbi.
Enrico Nigiotti
Nonno Hollywood
Voto 7: Bello il testo e buona la melodia per raccontare una generazione che «parla più l’inglese che i dialetti nostri». Sul punto si potrebbe aprire un dibattito. Magari si parlasse meglio l’inglese, in Italia.

Irama
La ragazza col cuore di latta
Voto 7:Violenza domestica, ragazzina con un padre violento e violentatore. La strofa «ma
adesso nella sua pancia c’è un cuore in più» apre scenari pazzeschi. Canzone tostissima.
Negrita
I ragazzi stanno bene
Voto 7: Midtempo fortissimo, Pau che parte a raccontare una storia
su una chitarra slide e un fischio western. Mossa ma non molle, la canzone si apprezza
con più e più ascolti. Al terzo è facile innamorarsene.
Ex Otago
Solo una canzone
Voto 6,5: Pezzo bello e intelligente per una band che resta attaccata alle sue radici e non si allontana dal linguaggio che li ha fatti conoscere. Melodia accattivante, brano/ponte che serve per farsi conoscere da tutti.
Mahmood
Soldi
Voto 7:«Champagne e Ramadan», come canta Mahmood, non vanno insieme: ecco un testo che accenderà polemiche. Auto-tune accennato e un ritornello accattivante sono razzi che spingono verso la vetta (ma l’auto-tune a Sanremo non ci sarà).

Anna Tatangelo
Le nostre anime di notte
Voto 6,5: La cantante non si inerpica su montagne che non conosce.
Forte di una vocalità matura e un testo cucito addosso alla sua vita privata ha la dignità per fare un Festival senza sfigurare.

Paolo Giordano per "Il Giornale"