Moderatore - Mentore
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7 agosto, 2013
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4 marzo, 2015
amers ha detto
Dopo le paure iniziali abbiamo deciso di buttarci e siamo infatti state insieme un anno. Avevamo gusti simili, interessi in comune, visioni simili (sulla famiglia, rapporti, amici, ecc) ma purtroppo dopo un anno abbiamo iniziato a risentire soprattutto dello stile di vita diverso (tipo il mio entrare presto in coma in settimana o avere solo i weekend liberi) e sono iniziate a pesare le visioni differenti sul nostro futuro. Non era questione di maturità ma semplicemente non siamo riuscite a venirci incontro. Tornando indietro però non farei determinati errori con lei. Anche se essere mollata per la differenza di età mi ha ferito perché i trentanni suonati li avevo dall' inizio.
Aggiungerei non solo nei weekend
Mi dispiace perché so anche io cosa vuol dire avere visioni diverse su certi argomenti (fidanzamento,convivenza,matrimonio)
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7 agosto, 2013
Juventino95 ha detto
Volevo animare un po’ il topic con un argomento di discussione,almeno facciamo vedere anche qualcosa di noi e qualcuno che si espone poco si fa anche conoscere.Volevo chiedere dato che è argomento molto caro ad @amers quanto conta la differenza di età tra due persone?
Dal mio punto di vista conta tanto. L'ultima mia esperienza è stata con un ragazzo più piccolo di 6 anni e inizialmente ovvio è sempre tutto rose e fiori,poi inizi a vedere proprio stili di vita e abitudini differenti,ad esempio quando capitava che uscivamo con i suoi amici si mettevano a parlare ore di un esame che dovevano fare a breve, del professore, delle stranezze che faceva ,degli appunti, e io sinceramente mi annoiavo perchè facevano sembrare come se la sessione di esami fosse l'unico problema esistente; 6 anni non sono tanti ma li sentivo tutti; quindi dal mio punto di vista attualmente credo che già dopo 5 anni la differenza conta e come se conta,poi per carità sempre pronto a ricredermi.
Utente
4 febbraio, 2018
Secondo me l'età anagrafica conta poco, l'unica tipologia di età che conta è quella mentale. Se due persone anagraficamente sono distanti, ma mentalmente in termini di pensiero, esperienze, interessi, sono vicini ; per me è uguale che vedere due coetanei. Ovviamente più il divario anagrafico cresce, più la probabilità della presenza di una medesima età mentale scende; quindi oltre che per statistica, anche per comodità e società, è più normale frequentare coetanei. Ma secondo me comunque è insostenibile l'affermazione : " non starò mai con persone da una certa età in su/giù (tenendoci nel limiti del legale ovviamente ahahahah)
Inoltre in una relazione conta il sentimento sincero: se due persone che hanno una differenza di età non minima, provano un sentimento vero, quindi senza doppi fini legati a piaceri secondari, allora può funzionare anche meglio di due coetanei.
Comunque sono punti di vista, magari vivo nelle favole, però con le persone che conosco e ho conosciuto, io ho formulato questo pensiero.
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31 maggio, 2016
Conta, ma fino ad un certo punto.
Sicuramente non è una discriminante che può pregiudicare una relazione. Poi dipende anche dall'età anagrafica (e non) delle persone coinvolte.
Mi spiego, una relazione tra un ventenne ed un trentenne può sembrare difficile sotto svariati punti di vista, maturità, progetti e aspirazioni di vita potrebbero essere completamente differenti e quindi collidere dopo il periodo iniziale in cui tutto sembra perfetto. A mio avviso però dipende tutto dalla personalità dei soggetti coinvolti e dalla rispettiva voglia di trovare un punto di incontro.
Ho avuto un ragazzo coetaneo (quindi meglio di così!) che però dopo pochi mesi si è rivelato completamente l'opposto rispetto ai miei obiettivi. Non sto a raccontare tutto ciò che non andava, ma di certo un futuro insieme stava assumendo delle forme improbabili e quindi è stato meglio troncare.
Non sono mai stato con ragazzi più piccoli di me proprio per la "paura" di non essere all'altezza della situazione e quindi preferisco mille volte un uomo più "adulto" e che abbia già le idee chiare sul suo futuro.
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7 agosto, 2013
Juventino95 ha detto
Aggiungerei non solo nei weekend
Mi dispiace perché so anche io cosa vuol dire avere visioni diverse su certi argomenti (fidanzamento,convivenza,matrimonio)
Guarda io con lei non ho mai parlato di matrimonio e nemmeno di convivenza ma sapevo di aver idee diverse dalle sue, però ci stavo bene e non volevo fasciarmi la testa prima del tempo.
E comunque anche se quando è finita mi son detta 'Basta con ragazze così piccole!' se dovesse capitarmi nuovamente so benissimo che non mi tiro indietro... (Però rischio che i miei mi facciano fuori prima o poi -.-)
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4 marzo, 2015
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26 ottobre, 2017
cionfy ha detto
Buonasera raga, perfetto, avrei bisogno di parlarvi DOPO l'eliminazione di domenica, basta che mi facciate sapere un orario in cui ci siete TUTTI.Ci sentiamo domani sera con l'annuncio dei sospettati.
Io, se l'eliminazione sarà già stata fatta, preferirei fare nel pomeriggio.
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4 marzo, 2015
Il problema non credo sia tanto nella diversità di età ma anche negli stili di vita.
Io ho perso amicizie perché loro lavoravano e io studiavo... quindi per 2 mesi ero in sessione in clausura e loro uscivano... oppure io potevo stare sempre fuori ad agosto e loro no...
direi che i rapporti di età più difficili siano fra le seguenti persone:
- studente superiori / universitario
- universitario / lavoratore
E il passaggio dell’universitario a lavoratore. Anche perché nel cambio di scuola e/o lavoro cambiano le esigenze delle persone e non sempre l’altra persona è pronta a soddisfare e accogliere queste modifiche.
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4 marzo, 2015
dede_91 ha detto
direi che i rapporti di età più difficili siano fra le seguenti persone:- studente superiori / universitario
- universitario / lavoratore
E il passaggio dell’universitario a lavoratore. Anche perché nel cambio di scuola e/o lavoro cambiano le esigenze delle persone e non sempre l’altra persona è pronta a soddisfare e accogliere queste modifiche.
quoto tutto assolutamente
Utente
31 maggio, 2016
dede_91 ha detto
direi che i rapporti di età più difficili siano fra le seguenti persone:
- universitario / lavoratore
E il passaggio dell’universitario a lavoratore. Anche perché nel cambio di scuola e/o lavoro cambiano le esigenze delle persone e non sempre l’altra persona è pronta a soddisfare e accogliere queste modifiche.
Mai cosa fu più vera!
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