Se siete fan di X Factor (e trovandovi a leggere queste pagine ci sono buone probabilità che in effetti siate fan di X Factor), questo è l’appuntamento di Reality Hits che fa per voi. In questa settimana di inizio Luglio la regina è senza dubbio Janet Devlin, vincitrice soltanto annunciata dell’ottava edizione britannica, finalmente alla prova con un vero album; dall’Italia tornano invece due vecchie conoscenze: Yuri ‘Jury’ Magliolo tenta di rilanciare la propria carriera con un nuovo cambio di scuderia, mentre Malys (un mezzo dei Kymera) è alle prese con il suo debutto da solista.
Questi e tutti i vecchi brani proposti da Reality Hits sono alla portata di un click: è sufficiente mettere in riproduzione la playlist Spotify qua sotto.
Se vieni da un talent non puoi avere ideali. Mica vero: Janet Devlin, quinta classificata all’ottava edizione di The X Factor UK, una volta uscita dal talent ha dimostrato una fermezza di spirito neanche lontanamente immaginabile. Idee molto chiare o forse soltanto molto folli: Janet ha infatti rifiutato ogni proposta di contratto (compresa quella, immancabile, con la Syco di Simon Cowell) e ha deciso di autoprodurre il suo primo album appoggiandosi a PledgeMusic, il sito che permette ai fan di finanziare direttamente progetti di questo tipo. E così, dopo mesi di gestazione, Hide & Seek ha finalmente visto la luce: per ora disponibile esclusivamente per i pledgers che hanno contribuito al raggiungimento del budget, l’album di debutto di Janet sarà in vendita nei canali tradizionali il prossimo Settembre. Attenzione, però: se vi aspettate un indie pop à la Florence + The Machine potreste rimanere delusi; Hide & Seek è infatti un album pop a tutti gli effetti, a dispetto di certe dichiarazioni al fulmicotone, con più mid-tempo del previsto e un uso (abuso?) di cori che la avvicinano piuttosto ad una Sara Bareilles qualunque. Un esempio su tutti è la deliziosa Wonderful, che trovate sopra in versione live: il brano, così come il resto dell’album, è interamente scritto da Janet con Newton Faulkner (doppio platino e due No. 1 album in UK) e prodotto da Eliot Kennedy (Dannii Minogue, Take That, Spice Girls e attualmente al lavoro con Craig Colton).
I Kymera sono stati, nell’ordine, “la prima coppia omosessuale in prima serata” a rendere felice Anna Tatangelo, gli unici in grado di sconfiggere lo strapotere di Stefano Filipponi al televoto, i quarti classificati della quarta edizione di X Factor. Il passato però è d’obbligo: è infatti già passato più di un anno dallo scioglimento ufficiale dei Kymera, due dalla fine della storia tra Simone Giglio e Davide Dugros e per i due cantanti è ormai tempo di camminare da soli. Il primo a tentare la carta della carriera solista è Simone (quello con i capelli lunghi in stile Farias pre-Tommasini) con un nuovo nome d’arte, MaLys, e un sound tutto nuovo: Uomo + di te è infatti un esperimento quantomeno curioso di elettropop tutto falsetto e dal gusto camp decisamente lontano dalle atmosfere della loro hit Atlantide. Prosegue sullo stesso binario la b-side del singolo, Party in Paradiso. Anche MaLys, come Janet Devlin, ha deciso di chiedere un piccolo contributo ai propri fan: in questo caso gli oltre 1.000 Euro (traguardo raggiunto lo scorso 10 Giugno) hanno finanziato le riprese del videoclip proprio di questo primo singolo, girato nei giorni scorsi e ormai prossimo alla pubblicazione.
Forse aveva ragione Simona Ventura: Jury Magliolo ai tempi di X Factor 2 era davvero un diamante grezzo. A dimostrarlo ci sarebbe l’interesse, ancora vivo, di molte case discografiche: il primo EP, il non propriamente indimenticabile Mi fai spaccare il mondo, era uscito con la Sony, il secondo singolo Acrobati era distribuito dalla Universal, il suo album di debutto uscirà invece sotto Carosello. Ad anticiparlo un nuovo pezzo, La pelle di Sophie(non Delarge), dal sapore decisamente estivo e accompagnato da un video altrettanto fresco. L’occasione è ghiotta: togliersi di dosso l’etichetta di “quello che ha eliminato Noemi” e far rimangiare a Mara Maionchi l’amaro rimprovero rilasciato in occasione di un’intervista a Cristina Parodi (“Jury mi piaceva molto, dopo non ha lavorato come doveva e non è riuscito”, che poi è la stessa dichiarazione copia-incollata per Maiello). Il supporto della Carosello, in questi mesi al lavoro anche con Greta, Verdiana e gli We Are Presidents di Facchinetti, potrebbe essere in quest’ottica decisivo.