[img align=right]http://img694.imageshack.us/img694/8831/sabato2023011021020.jpg[/img] Si parte coi blu, quest’oggi. La loro Imagine (cantata coi piedi da tutti e tre i cantanti superstiti) apre il nuovo speciale, in attesa della terza sfida a squadre in programma domani sera. Entra Maria e una sedia giace già vuota in mezzo al palco, seduta destinata all’esibizione di Enrico. Canta una canzone di Tenco, “Se potessi amore mio”, mentre a giudicarlo ci saranno solo i professori di canto schierati in favore dei blu. La Martinez, quindi. Alcuni cali, ma tutto sommato un’intensità nuova, che va un po’ fuori dalle grida monocordi a cui Enrico ci aveva abituato. La donna del pubblico con gli occhiali gli chiede “perché canti?”, ottenendo per risposta un “io canto perché lei parla”. “Ma io quando parlo non faccio male a nessuno”. Touchè. La Martinez difende Enrico, ma ce n’è ancora: prende il microfono la signora più anziana coi capelli rossi: “il tuo problema è che quando canti non si capisce nulla, o ti iscrivi a giurisprudenza e fai l’avvocato delle cause perse, oppure continui a studiare chitarra”. La Martinez per difendere Enrico dice alla signora del pubblico che “pure lei potrebbe migliorare con l’impegno”, ma lei si picca e gli risponde: “non si dicono le cattiverie, lei è già brutta di suo”. Non c’è pace: un’altra signora critica pure le sue canzoni e rincara la dose: “non fai altro che fare brutte figure”. Tocca a Elena, che balla con Kledi. Si esibisce e mille mani si alzano tutte insieme. Parte la signora pettinata come Semola: “una ballerina dovrebbe saper fare tutto, anche Garofalo”. Lei si discolpa dall’accusa di essere bigotta, tendendo solo a preferire coreografie con sensualità meno volgari. “Per te le coreografie di Garofalo sono volgari?” “sì.”. Borana, da posto, masticando a bocca aperta la cicca, starà pensando “ce poi giurà”. “Oggi hai ballato peggio delle altre volte”, afferma Alessandro, più muscoloso del solito.

Loredana canta “Via con me” sfoggiando un nuovo timbro: quello rauco da fumatore all’ultimo stadio. Soliti giri di voce, urletti fastidiosi e decontestualizzati, movimenti di bacino: i membri del pubblico parlano tra loro e la ignorano. La conclusione è terrificante: lei, in preda a una crisi epilettica, scuote violentemente l’asta del microfono. La signora rubiconda con gli occhiali (la prima, per intenderci) ri-tira fuori la solita rivalità con Emma, poi ci si sposta sulla sua eccessiva voglia di mettersi in mostra, scegliendo ogni pezzo disponibile da qui al 2011. Matteo difende il suo ruolo all’interno della scuola, ma tocca a Rodrigo esibirsi. Alessandro prova a discuterci, ma Rodrigo ha disimparato d’un tratto anche quel poco italiano insegnatogli da Loredana e la comunicazione non è possibile. Il commento di Alessandro è prettamente tecnico: “Rodrigo non può fare il ballerino, è brutto”. “Io non voglio fare il modello”, risponde lui. Tocca finalmente al lirico, come di consueto accompagnato al piano. Bravo, ma siam di corsa. Borana balla il Don Chisciotte. Oh che novità. Cacciati a pedate i blu, è tempo di fare entrare la squadra bianca. “Satisfaction”, quando si dice che uno avrebbe voluto dimenticarsela, dopo la brutta esperienza di sabato scorso. Ah ma Stefanino è ancora nella scuola? Il primo a esibirsi è Stefano, che balla un curioso passo a due con Josè. Punte del cinquanta percento di share, in questi momenti. Il pubblico si scaglia subito contro il suo italiano, ma tutto sommato non c’è un particolare accanimento. Pierdavide canta un nuovo pezzo, che però non mi pare particolarmente convincente: il pubblico anche in questo caso non si incattivisce e si limita a consigliargli di essere più partecipe alle decisioni della squadra e di stare meno in silenzio. Grazia balla il Don Chisciotte. Ma che davero? Conoscono solo quel pezzo di danza classica, ad Amici? Bologna le dice che ha sbagliato a scegliere la coreografia di Garofalo, specialmente visto che si è basata su un ragionamento riguardante il televoto. Poi il simpatico (…) Bologna si scaglia contro Villanova, che si difende come può. Intanto la De Filippi è inspiegabilmente in ginocchio. Ah, ecco, c’è la marchetta. Lei si chiama Federica Camba (chiii?), pare essere l’autrice di Immobile e “Estranei senza nuvola” (cito testuale). Posso anche capirla, porella, gli altri fan successo con le sue canzoni, uno dopo un po’ vorrebbe anche un po’ di gloria. Peccato che la sua voce somigli al suono del mio citofono quando ci attaccano sopra una cicca. Toglietele quella spina dalla gola, ve ne prego. Il pezzo, manco a dirlo, è sempre “immobile” rivisitato. “Come è andata?” chiede Maria. E come vuoi che sia andata? Perlomeno non si è inceppato il playback. Balla Michele, “Feeling good” è il pezzo. Grazie Michele, a posto prego. Emma canta “Salvami”, il duetto tra la Nannini e Giorgia. “Grazie”. Prego, ma perché bisogna sempre ridursi sul filo dei secondi? “Stefanino canta!”, santo cielo muoviti, che Maria deve andare a finire le cuciture del vestito horror di domani sera. Il pezzo è “Haven’t met you yet” di Bublè, un’esibizione particolarmente pietosa. Maria lo guarda esterrefatta, mentre lui usa il falsetto credendosi, forse, Mika.

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