[img align=right]http://img217.imageshack.us/img217/8508/tumblrlzdc2rvy1a1r6kla6.jpg[/img] [b]Rudy[/b] esamina la sua Valeria. Zerbi le chiede di cantare “Chasing pavements”. Giusto così, basta farle cantare brani tratti da “21”, anche “19” merita rispetto. Non contento, Zerbi propone di omaggiarci anche con “Il gusto del caffè”, il suo inedito. “Poliedrica, travesversale, sempre unica, originale”. E tutto quello che finisce per ‘ale’, hoink. Per Rudy è ovviamente un [b]SI[/b]. Shame on Grazia, che s’è permessa di non dirle subito sì: Rudy ne approfitta per criticare Carlo Alberto e Ottavio, semplici cantanti e non artisti. “La banalità del nulla” lo definisce la maestra gialla, che sottolinea il rischio del dualismo canta bene = è noioso e canta male = è un artista. Ottavio prova a intervenire e vien fischiato. “Mi hai sempre in bocca, vorrei che per elogiare i tuoi allievi non dovessi infangare quelli degli altri”. Boom. S’infervora anche Zanforlin, che fa tutte le precisazioni del caso. “A me Rodolfo sta simpatico” echeggia Carlo Alberto, con un sorriso sornione. Secondo Grazia Valeria è “posseduta”. Particolarmente stonato, questo demone. “Mi sembra eccessivo” sibila lei. Rivolta alla sua bilancia. Mara non vuole farle cantare nulla, non ne ha bisogno. Ha già una sua regolarità intestinale. È un’artista di livello e va sicuramente al serale. È un [b]SÌ[/b] anche per lei. “In finale” addirittura la vede. Grazia recupera il suo giudizio, anche per lei è un [b]SÌ[/b]. Toccherebbe a [b]Chiara[/b], ma ci si ferma due minuti. Bisogna spiegare ai professori chi è Chiara. Carlo Alberto vola su di lei portando la sua consueta sacra unzione.
[b]Garrison[/b] la fa ballare con Stefano. Tipo gli ultimi desideri dei condannati a morte. Jonathan apprezza particolarmente la coreografia, nonostante lo sguardo basso. Garrison fa salire sul palco Amilcar e Stefano per un’improvvisazione. Felici di scoprire che anche Lana Del Rey abbia trovato un posticino nel prevedibile iPod di Maria, sotto Adele e sopra Emma. Facciamola breve: sei bella e brava ma chiedi pure il permesso di andare in bagno. È un [b]NO[/b]. [b]Cannito[/b] le fa rifare un passo a due con Amilcar già fatto dalla ragazza. In sala, visto che io non ricordo una sua esibizione da quando muoveva i piedi a tempo guardando ballare Giuseppe. Cannito la fa sedere al suo banchetto mentre lui si siede poco di fronte. Luciano chiede ad Anbeta e Josè di riballare la stessa coreografia. “Vorrei li guardassi seduta da lì”. Finalmente un professionista dietro quei banchetti. “Son sempre belli, anche da lì dietro” dice lei col sorriso. La dignità che spiazza, in quel covo di cattiveria. Il voto di Cannito e quello, decisivo, della Celentano, li vedremo domani.
