1. Fabrizio De Andrè 
2. Macklemore 
3. Melanie Martinez
4. Gianluca Grignani 
5. Lady Gaga 
6. Stromae 
7. Coldplay 

1. Macklemore/ Fabrizio De Andrè

3. Melanie Martinez 

4. Lady Gaga

5. Gianluca Grignani 

6. Stromae 

7. Coldplay 

Presentazione:

Quando mi sono iscritto al gioco ho scelto i Coldplay per mostrare il forte legame personale che ho con i loro pezzi e i loro testi. Nei primi turni ci sono riuscito, ma poi gala dopo gala ho messo sempre meno in luce questa cosa, preferendo un approccio più tecnico e a prima vista più distaccato nelle presentazioni. La causa di ciò è stata una mia irrazionale paura sorta notando come nei primi round pur essendo sempre nelle prime posizioni per giudici/prof ero sempre nelle ultime per il pubblico. Ho pensato, stupidamente, che magari il mio essere così personale e raccontare di argomenti anche abbastanza intimi fosse stato visto dal pubblico come un mio tentativo di essere melodrammatico o paraculo. Da lì ho sempre avuto timore di parlare di me stesso a tutto tondo e le mie presentazioni sono diventate un "portarsi a casa il compitino". Mi rendo conto che possa sembrare una motivazione assurda, ma io ho davvero paura del giudizio negativo degli altri sulla mia persona, anche se sono solo nella mia immaginazione. 

Detto ciò, dato che questi potrebbero essere gli ultimi miei momenti nella competizione, ho deciso di lasciare da parte i miei timori e di schierare un pezzo che mi sta veramente a cuore, ovvero A L I E N S, e per rispondere alla domanda "perché merito di restare in gara", dico solo che gli ultimi gala li affronterò con la serenità dei primi, quando ancora non avevo il peso del giudizio altrui a influenzarmi. 

Una delle cose che ho sempre portato come un macigno sulle spalle è la mia etnia. Fin da piccolo, infatti, venivo sempre preso in giro dai miei compagni perché avevo un aspetto diverso da loro, e la cosa più insensata è che in questo periodo sto rivivendo nuovamente questo incubo, ma non più con bambini che magari non capiscono la gravità dei loro gesti, ma con gli adulti. Le persone, quando mi vedono, mi guardano male, si allontanano da me, commentano e dicono cattiverie senza considerare quanto sia umiliante per me tutto ciò. Quando mi siedo in autobus o sulla metro, le persone affianco spesso si alzano. Giusto ieri alle poste un signore mi ha chiesto stizzito perché non portassi una mascherina, perché <<i cinesi hanno il coronavirus>>. 

Spesso penso che se avessi una lampada magica e potessi esprimere un desiderio uno di questi sarebbe di diventare italiano, perché ho sempre odiato essere cinese. Qualcuno potrebbe dirmi di essere fiero della mia cultura, ma avere gli occhi a mandorla mi ha sempre portato più dolori che gioie. Non si tratta solo del mio aspetto, ma anche della mentalità che c'è in famiglia. I miei genitori sono sempre stati molto duri con me, poco affettivi, molto esigenti, a volte anche cattivi, la perfetta figura dei genitori-tigre tipica delle culture orientali. Però, nonostante tutto, questo mio odio verso la mia etnia mi fa sentire anche estremamente in colpa, soprattutto verso mia madre.

Ella è arrivata in italia quasi quarant'anni fa dopo aver patito le pene dell'inferno per emigrare in europa per assicurarsi un futuro migliore. Dalla Cina all'Italia, passando per la Russia, la Polonia, la Cecoslovacchia e l'Austria, con il rischio di essere fermata in qualsiasi momento e rispedita indietro. E poi, una volta arrivata in Italia, ha dovuto affrontare tutta un'altra serie di difficoltà, come una nuova cultura da accettare e farsi accettare, una lingua che non conosceva e la necessità di trovare un posto dover dormire, per non parlare di un lavoro. Poi, nel corso degli anni, ha portato anche i suoi sei fratelli e sorelle qui, uno alla volta. Spesso quando mi racconta del suo passato mi dice che i suoi primi anni in Italia si sentiva come un alieno.

Ed è di questo che parla A L I E N S: alieni che scappano dal proprio pianeta in guerra e che intraprendono un viaggio intergalattico lungo e pericoloso per raggiungere un posto sicuro. E una volta raggiunto questo luogo, altro non sono che alieni agli occhi di chi li accoglie. E' una canzone che mette al centro il problema della crisi dei rifugiati, che ogni giorno rischiano la loro vita per il proprio futuro. E quando ascolto questo pezzo, è una delle rare occasioni in cui sono fiero di essere figlio di mia madre.

Ed eccoci arrivati alla fine dei conti , devo dire che considerando la prima manche non mi sarei aspettato di arrivare fino nei quarti, mi ritengo molto soddisfatto . Dopo aver presentato dunque 

- Alors on Danse - Ta fete - Quand c'est - Carmen

- Dodo - Ave Cesaria - Silence - Te Quiero 

Ho deciso per questa probabile ultima manche di giocare la canzone (e la performance) per me simbolo di Stromae

Dal video è inutile dilungarmi sul significato delle varie parole essendo che c'è già tutto tradotto, perciò vado a spiegare il motivo di questa scelta. Reputo questo pezzo il miglior in assoluto di Stromae , struggente, vero, doloroso ma maestoso. Nei 2 ballottaggi da me affrontati ho voluto quindi giocarmi le canzone che più ho nel cuore , la prima che giocai mi fece definitivamente innamorare , ma questa (esibizione in particolare) è quella che fece scattare la scintilla.

Io amo quelle canzoni che sono sincere, in cui si vede l'anima dell'artista. In questa performance vediamo come Stromae si mostra a una delle platee più importanti d'europa, senza remore o paura di essere giudicato pazzo (cosa che inizialmente fu detta da molti). Con la sua musica, lui vuole dare parola a quelle che sono le storie di ogni giorno, storie dure, tristi, disilluse, ma non per creare scandalo o essere al centro dell'attenzione, ma solo per mostrare ciò che ci circonda e che molti tendono a far finta di nulla.

Ricordo che spesso quando andavano in onda i suoi video musicali su mtv o altro, molte persone\amici cambiavano canale, magari apprezzavano pure la sonorità e la canzone, ma dava fastidio vedere scene così "pesanti". Cosa che invece in me creava senso opposto, una senso di ammirazione,  inutile far finta di nulla, le storie che Stromae racconta esistono e sono intorno a noi in ogni momento. In questa specifica canzone fa riferimento alla rottura di una relazione con il conseguente abuso di alcolismo per dimenticare il trauma, episodio del genere l'ho vissuto molto da vicino (non io , sono astemio ) e nell'interpretazione di Stromae riesco a vedere esattamente ciò che significa non essere più in se, di essere persi e distrutti. 

Concludo il discorso dicendo che ho voluto scegliere lui come artista per questo gioco, perchè al di là della bellezza o no delle sue canzoni, mostra quella parte del mondo che molti tendono a nascondere. Non sarà chissà che vocalità canora , ma penso che sia uno dei pochi artisti in cui non c'è solo musica, ma anche teatro, verità, animo tutto ciò che può ritrovarsi solo in un'artista speciale.

Ps: poi vabbè essendo che stiamo nel periodo mi sembrava opportuno giocare una performance sanremese 

Ps^2: Vero mi stavo dimenticando di dire perchè dovrei rimanere in gioco, bhe non saprei 😂, in ogni caso sono felicissimo di essere in sfida contro i coldplay (altri artisti che amo profondamente) e quindi dai si cade bene in ogni caso 💕