C'è voluto un po' di tempo ma come tradizione sono qui per la review della finale e le considerazioni statistiche d'obbligo sui risultati.

- L'Ucraina vince l'Eurovision per la seconda volta con 534 punti, all-time record ovviamente non paragonabile alle ultime edizioni in quanto quest'anno c'era in palio il doppio dei punti (grazie allo split giuria/televoto diviso in due diversi set di voti). Supera i 500 anche l'Australia (seconda con 511 punti), mentre è terza la Russia a 491;

- la Russia vince il televoto con 361 punti, terzo punteggio più alto della storia dopo quello ancora imbattuto di Alexander Rybak nel 2009 (387) e de Il Volo nel 2015 (366). Anche l'Ucraina entra in questa classifica, precisamente al sesto posto all-time con 323;

- l'Australia domina la classifica delle giurie con 320 punti e si piazza al secondo posto all-time dietro a Måns Zelmerlöw nel 2015 (363), seconda canzone nella storia a superare quota 300 con le giurie;

- 1944, cantata in inglese e tataro di Crimea, è anche la prima nazione non interamente in inglese a vincere il contest dal 2007 (l'ultima fu la serba Marija Serifovic con Molitva);

- colgono il loro miglior piazzamento l'Australia (2°), la Bulgaria (4°) e la Repubblica Ceca (25°), mentre tornano in top10 la Francia dopo 7 anni, la Lituania dopo 10 e la Polonia dopo 13;

- il quinto posto della Svezia è il miglior risultato per un paese ospitante dal 2012, ovvero il quarto posto di Sabina Babayeva in Azerbaijan. Con due vittorie e cinque top5 negli ultimi sei anni, la Svezia si configura sempre di più come la forza dominante dell'Eurovision degli anni dieci;

- va in finale per la prima volta la Repubblica Ceca (dopo quattro tentativi andati a vuoto) e ci ritorna anche la Bulgaria, che la mancava da ben nove anni ovvero dall'unica qualificazione nel 2007 con Elitsa & Stoyan. La nazione che manca la finale da più tempo è ora la FYR Macedonia, non qualificata dal 2012 e in generale solo una volta in finale dall'introduzione della doppia semifinale;

- con il vecchio sistema in vigore fino al 2015 a vincere sarebbe stata l'Australia con 320 punti davanti all'Ucraina con 279 e alla Russia con 240. La Bulgaria avrebbe confermato il quarto posto mentre la Francia avrebbe superato la Svezia al quinto e la Polonia sarebbe sprofondata dall'ottavo al 19° posto. Francesca Michielin avrebbe guadagnato quattro posizioni, finendo dodicesima con 69 punti. All'ultimo posto non avremmo avuto la Germania (25°) ma la Repubblica Ceca con solo 1 punto.

A vincere tutto comunque non è stata l'Ucraina ma il Reference Group dell'EBU, con l'implementazione del nuovo sistema di voto che per la prima volta da 13 edizioni ha tenuto tutta Europa incollata al divano fino all'ultimo secondo in attesa di sapere chi sarebbe stato il vincitore. Ricordando le polemiche venute fuori in primavera contro la SVT, colpevole secondo molti (soprattutto italiani) di "melodifestivalizzare" l'evento, penso che comunque la scommessa sia stata vinta e che questo meccanismo sia qui per restare, avendo comunque diminuito a mio parere le "ingiustizie" di cui c'eravamo fatti testimoni negli ultimi anni (l'avevamo detto anche qui che fare arrivare l'Italia seconda invece che terza nel 2015 sarebbe stato comunque più accettabile). Va anche detto che per la prima volta nella storia il vincitore finale non è stato scelto nè dal pubblico nè dalle giurie, essendo Jamala arrivata seconda in entrambe le classifiche.

Chiudo con un piccolo commento sulla partecipazione italiana. Il sedicesimo posto di Francesca (124 punti, 90 raccolti con le giurie, 34 dal televoto) è sicuramente un risultato sotto le attese che avevamo prima del contest, ma senza dubbio è maturato per una serie di avvenimenti al di là del controllo della nostra delegazione. Il running order ha veramente mortificato la nostra proposta, ponendola in una posizione che la rendeva veramente irricordabile al momento del voting - ma pure lì, dopo tre volte consecutive nella seconda metà non possiamo lamentarci. La performance vocale di Francesca durante la finale, poi, è stata probabilmente la meno incisiva di tutta la settimana eurovisiva, e in qualche modo anche quello avrà contribuito sul risultato. Tutto questo ovviamente non intacca il mio giudizio nei confronti di Francesca, che oserei dire per la prima volta dal nostro ritorno ha veramente portato in alto i nostri colori con l'orgoglio che mi sarei aspettato dal nostro rappresentante. Spero un giorno di vederla ritornare e riscattare questa partecipazione con un miglior piazzamento, un po' come ha fatto Poli Genova quest'anno

Non posso esimermi infine dal rispondere alla domanda che tutti i fan italiani si facevano l'un l'altro subito dopo la proclamazione del vincitore: cosa deve fare l'Italia per riuscire finalmente a vincere di nuovo l'ESC? A mio parere la vittoria dell'Eurovision dipende da tanti fattori, la maggior parte dei quali sono difficili da controllare e comunque fuori dalla portata delle delegazioni. Al di là di tutto, l'importante per me è cercare di mettere ogni anno l'impegno che c'è stato quest'anno con Francesca, e sperare che a un certo punto tutti i pezzi del puzzle e le circostanze si mettano al loro posto. Magari avessimo portato Il Volo quest'anno invece dell'anno scorso avremmo potuto vincere, chi lo sa. L'importante è continuare a mantenere un atteggiamento propositivo e credere in questa possibilità, considerato anche il fatto che dal nostro ritorno siamo probabilmente il paese delle Big 5 che complessivamente è andato meglio