Per quanto abbiano provato a catturare l'interesse con una selezione nazionale (per la prima volta da dieci anni) la Repubblica Ceca è riuscita anche quest'anno nel passare abbastanza inosservata. Era ancora il 24 novembre u.s. quando il mio solito amico venezuelano P. N. (lo stesso che stravedeva per Sandhja ) ha iniziato a sfracassarmi i cosiddetti con i primi "rumours" delle varie selezioni nazionali e nella fattispecie con questo Mikolas Josef e la sua Lie To Me, apparentemente futura concorrente in Repubblica Ceca e già la favorita d'obbligo sua e di tutti gli eurofan. Ovviamente gli ho risposto come immaginate (ossia che non avevo intenzione di sprecare il mio tempo ad ascoltare roba che poi non sarebbe stata neppure CONSIDERATA per partecipare all'Eurovision) ma poi ho dovuto mangiare il proverbiale cappello quando Lie To Me è prima entrata nella rosa delle 6 candidate e poi ha addirittura vinto tutto il cucuzzaro

Troveremo quindi a Lisbona Mikolas Josef, 22enne cantautore e modello di Praga già discretamente famoso in patria, con Lie To Me di cui lui stesso si propone come autore e compositore. Si tratta di un pezzo pop/funky la cui melodia è descritta principalmente dal sassofono (che dopo i moldavi l'anno scorso porta più che bene ) e che alterna parti cantate ad altre di parlato. Tra parentesi questa selezione nazionale era soltanto via internet, quindi al momento non esiste nessuna esibizione live di Mikolas su un brano che a primo ascolto mi sembra più che proibitivo - e per me non è assolutamente un caso, considerato che la canzone è uscita da mesi e sarebbe stato nell'interesse stesso dell'artista dimostrare di essere in grado di eseguirla dal vivo. A differenza del mio amico che stravede per 'sta cosa e vede già il miglior risultato della storia della Repubblica Ceca per me siamo sull'orlo di un potenziale car crash sul palco di Lisbona, ma immagino che scopriremo solo vivendo chi ha ragione e chi no

Fun fact: Mikolas era stato già contattato per cantare la canzone ceca del 2017 (My Turn di Martina Barta, poi eliminata in semifinale) ma ha rifiutato l'offerta ritenendo che il brano non fosse nelle sue corde

La finale nazionale di Malta, come qualcuno ha scritto in giro, consiste praticamente in tre ore di spot pubblicitari inframmezzati da qualche canzone. Se non altro i maltesi quest'anno hanno avuto la cortesia di finire attorno a mezzanotte e non alle 2 come in alcune delle scorse edizioni

L'accenno di drama che aveva coinvolto la partecipazione di Aidan (la base del suo brano, che l'autore aveva presentato come composto da lui stesso, era in realtà una base musicale acquistata online) è stato sopito immediatamente costringendolo a modificare il brano per poter partecipare. Le giurie han premiato lo sforzo, il pubblico molto meno - relegandolo dalla terza alla quarta posizione finale

Ha vinto con un plebiscito delle cinque giurie internazionali (60 punti su 60) e la vittoria pure del televoto Christabelle Borg, venticinquenne alla sua quarta partecipazione in cinque anni, con il brano Taboo scritto e composto da lei stessa assieme a Johnny Sanchez, Thomas G:son e Matthew Mercieca (Muxu), quest'ultimo già autore di Not My Soul di Destiny Chukunyere (vincitrice dello Junior Eurovision 2015). Con sette diverse nazioni rappresentate all'Eurovision - Svezia, Norvegia, Spagna, Danimarca, Georgia, Cipro e ora Malta - G:son migliora il suo record assoluto di paesi rappresentati, anche se Ralph Siegel mantiene il record di partecipazioni con 24 contro 13.

Il live della finale:

https://youtu.be/BarQe2WEFV4

Per "motivi personali" (LOL) non ho potuto seguire la selezione svizzera, che per l'ottavo anno consecutivo (dopo tre non qualificazioni in finale e solo due passaggi del turno in sette anni) si è concretizzata nel familiare format ESC 2018 – Die Entscheidungsshow.

La location erano gli studi SRF a Zurigo, il conduttore Sven Epiney (storico commentatore dell'Eurovision per la Svizzera tedesca), i concorrenti in gara sei, il metodo di punteggio un rassicurante split 50/50 fra televoto e sette giurie internazionali. Il voto delle giurie rimetteva tutto nelle mani del pubblico, con il duo indie rock Zibbz che conquistava quattro set di 12 punti contro i due di Alejandro Reyes - secondo a soli quattro punti di distacco: non c'è invece stata storia per quanto riguarda le preferenze del pubblico svizzero, che hanno assegnato 77 punti agli Zibbz e solo 48 ad Alejandro sancendo la vittoria del duo di Zurigo. Secondo appunto Alejandro Reyes, cantautore di origine cilena colpito da una leggera disabilità alla mano sinistra; terza Vanessa Iraci con una canzone scritta dal team che stava dietro a Bulgaria 2016/2017.

Troveremo a Lisbona gli Zibbz, duo di Zurigo formato dai fratelli Corinne "Co" (cantante) e Stee Gfeller (backing vocalist e percussionista). Il brano che portano in gara si intitola Stones ed è scritto e composto da Corinne e Stee assieme a Laurell Barker, che era in gara pure ieri sera al Melodifestivalen come autrice della canzone di Renaida e rischia di bissare la partecipazione quest'anno se il pezzo che ha scritto per Asanda vincerà (come presumibile) la finale britannica

Live dalla finale: