Schiero per questo ballottaggio un pezzo completamente diverso da quelli con cui Mia si è esibita finora.

Pubblicato come lato b di ‘Spaccami il cuore’ nel 1985, Lucy si presenta come un sentito omaggio di Mia alla sua terra, la Calabria. Qui Mia intreccia una parte cantata in dialetto (che non è altro che una flastrocca che suo Zio Rocco le recitava sempre da bambina) ad una parta scritta da lei stessa in italiano; la coesistenza di queste due parti, oltre che nella lingua, viene differenziata anche nel ritmo (un ritmo più orecchiabile, veloce e folkloristico nella parte dialettale).

Prendendo spunto da un dialogo avuto tempo prima con la sua amica Lucy, durante il quale Mia le aveva espresso la nostalgia per la sua terra natia Bagnara Calabra, Mia esorta qui il Meridione a combattere i suoi mali e il dilagante razzismo esistente tra Nord (rappresentato dalla Luna d’Occidente) e Sud (rappresentato dal Sole d’Oriente).

Mia richiamerà qui il mito di Castore e Polluce e l’immagine dei tarocchi con due carte degli Arcani Maggiori: la Luna e il Sole per all’appunto. La Luna, simbolo di inganno, tenebre, dolore, si oppone al Sole, simbolo di luce e felicità. Luna e Sole, rispettivamente Nord e Sud, sono invitati qui a deporre le armi ed annientare divisioni, barriere e diffidenze e a far posto all’amore.

Tra tamburelli e trombe e un sound che tocca l’etnico e l’epico, Lucy ci mostra una Mia attaccata alla sua terra, alla sua gente, al suo dialetto.

Ci tenevo a presentare, ancora una volta, un lato inedito e differente di Mia, capace di adattarsi a sound differenti senza mai perdere quel graffio vocale ed interpretativo che la contraddistingue.

E spero proprio per questo di continuare il mio percorso qui a MFS2, perché di sfumature, lati inediti, spunti di riflessione, grandi tematiche la carriera musicale di Mia ne è piena.

Essendo qui al ballottaggio ho deciso di giocarmi il tutto per tutto e schierare il mio pezzo preferito e uno dei più toccanti di tutta la discografia di Billie, I love You.

Partendo dalla domanda sul perché dovrei rimanere il motivo principale riguarda il fatto che non mi sono raccontato abbastanza e che potrei dare molto di più in termine sia di canzoni che a livello introspettivo.

La scelta di questo pezzo con la motivazione per cui dovrei restare non è casuale anzi è del tutto collegata. Questa canzone posso constatare al 100% che mi raffigura in tutto e per tutto in quello che magari non è venuto fuori di me attraverso questo gioco e di riflesso nella realtà.

In primis questa è una canzone d’amore, una ballata quasi acustica molto soft e quasi sussurrata da Billie, dove parla di una relazione molto sofferta tra Billie e il suo ragazzo.

Lo si percepisce già dalla prima strofa quando enuncia queste parole:

Never been the type to

Non sono mai stato il tipo che

Let someone see right through

Si lascia vedere da qualcuno fino in fondo

Queste rappresentano me e il mio modo di essere sia nella vita che anche in altri contesti. Probabilmente sarà un mio limite ma non riesco a raccontarmi oppure a far uscire un lato di me con facilità, ho sempre una corazza attorno che non mi permette di esprimermi con libertà o pienezza. Anche i vostri consigli sul fatto di dovermi lasciar andare, in primis per un mio benessere personale, dovrebbero farmi pensare che nella gara ho cercato sempre di oscurare questo lato.

Per questa canzone ho avuto bisogno di più ascolti per assimilarla e farla mia, ma nel momento in cui ho avuto un grande crollo nervoso a causa di una mia relazione sentimentale, sono riuscito a coglierne tutte le sfumature. Non amo parlare molto del mio privato e infatti ritengo che sia una delle cose che dovrebbero restarere costudite dentro ognuno di noi, tuttavia questa canzone per me ha rappresentato una valvola di sfogo per quella relazione in quel momento divenuta insostenibile, quasi tossica. 

È davvero difficile dire ti amo con la consapevolezza che magari la persona di fronte a te non possa ricambiare in tutto o in parte i tuoi sentimenti. Quando ascoltai questa canzone caddi letteralmente a pezzi perché non volevo ascoltare alcune parole che sapevo fossero la verità e che la canzone spiegava perfettamente e praticamente raffiguravano la realtà della mia situazione. Non nego che è l’unica canzone che ancora oggi mi fa davvero piangere e mi emoziona dall’inizio alla fine, tuttavia posso dire che ad oggi ho una consapevolezza diversa e vivo la mia storia in una maniera più matura. In quel preciso istante mi sono sentito così fragile e così inerme che ascoltare delle parole che raffiguravano la realtà, mi hanno fatto letteralmente precipitare.

Consiglio a tutti di ascoltare questa canzone in un ambiente tranquillo, con delle cuffie e chiudendo gli occhi proprio per captare l’essenza di tutta la canzone.