Utente
7 agosto, 2013
Buon pomeriggio singers! Siamo giusti ormai alle battute finali di questa gara. Alla fine di questa settimana andrà "in onda" la semifinale di My Favorite Singer!
I fab 5 si affronteranno a colpi di canzoni e descrizioni per guadagnarsi la finale che sarà, di conseguenza, la prossima settimana!
Avete resistito fino ad ora a prove difficili, palle curve, temi forse fra i più complessi nella storia di MFS: eppure vi siete dimostrati sempre all'altezza, non vi siete mai risparmiati e avete prodotto alcuni dei lavori più belli presentati in questo contest.
La semifinale, come sempre accade nella tradizione di MFS, vi chiederà di mettervi alla prova con ben 2 brani! La finale bisogna guadagnarsela ma, vista l'entità della richiesta, abbiamo pensato di proporvi due temi che pensiamo (e speriamo) possano agevolarvi e non mettervi in difficoltà come è stato per altri Gala più complessi.
Ognuno di voi avrà il proprio 45 giri da comporre con i due brani che sceglierete. Come i classici 45 giri vi saranno un Side A e un Side B.
Il Side A avrà come tema Successi: vi viene chiesto di presentare un brano rappresentativo della discografia del vostro artista, un pezzo che sia in grado mettere in luce al meglio il vostro Favorite Singer e che in qualche modo ne abbia garantito il successo. ATTENZIONE: non vi sentite obbligati a giocare necessariamente il "più grande successo" del vostro artista, soprattutto se nel vostro arsenale avete una scelta più ampia di successi ai quali attingere.
Il Side B avrà come tema Bonus Tracks: tante volte mi è capitato di leggere nelle presentazioni dei concorrenti in questi anni "mi ero costruito un percorso di brani da presentare nel corso del gioco ma a causa dei temi mi sono ritrovato a dover modificare le mie intenzioni in corso d'opera": ecco questa è la vostra occasione per giocare uno di quei pezzi: consideratelo come una "second chance", una sorta di "tema libero" che potrete sfruttare come meglio credete.
Non è necessario che i due pezzi siano legati fra di loro. Se vorrete costruire un percorso unico per entrambi i brani potrà essere una vostra scelta, non voglio mettervi paletti in un senso piuttosto che in un altro.
La consegna è prevista per le 18:00 di Venerdì 12/02. Per qualsiasi dubbio non esitate a chiedere!
@Iry8 @AbiuraDiMe @Scio16 @edorf @amers @semota @Alabama Monroe
Utente
7 agosto, 2013
evo dire che a differenza dello scorso Galà, più nelle mie corde caratteriali, questo l’ho trovato un po’ più difficile da valutare; al netto di una certa elasticità nei confronti della consegna stessa, trattandosi di cantanti che sono i vostri FS e quindi non sono tenuto a conoscerli più di quanto voi non mi abbiate trasmesso in questo mese di gara, quello che cercavo da parte vostra era da un lato una ricerca, un approfondimento, dall’altro una presentazione che trasudasse padronanza della materia, così da farmi capire che la vostra scelta era quella giusta senza sfociare in un’artificiosa opera di convincimento.
Voglio in primis scusarmi per la brevità dei miei commenti: sono due giorni parecchio incasinati tra lavoro ed extra, ho preferito concentrare il tempo nell’ascolto e nella lettura dei vostri elaborati piuttosto che nella stesura di un discorso articolato, in caso sarò felice di chiarire successivamente qualcosa che vi sia oscuro.
Alabama:
inutile nasconderci dietro un dito. Il brano è bello, ma tutto ciò che so e che me lo fa apprezzare scaturisce da quello che mi hai accennato privatamente una volta annunciata la prova, quando eri sicuro della scelta ed entusiasta di lavorarci su. Ti ho poi “perso” fino a poco prima della pubblicazione, e mi dispiace tanto, ma per te, credimi, non per me. Qualunque cosa sia successa, il tuo percorso fatto finora è stato così luminoso che merita tutt’altro risalto, non può finire così. Se sarà ballottaggio,mi aspetto un brano bomba ed una presentazione bombissima. Animo!
Abiura:
premetto che in un primo momento, in cui ho letto solo la tua presentazione, ho avuto la sensazione di una strepitosa affabulatrice, mi sentivo ammaliato e quasi trascinato a forza là dove tu volevi portarmi, e quindi provavo una naturale “resistenza”. Forse mi ha frenato un attimo l’accostamento con De Andrè, penso tu mi possa capire. Poi ho sentito il pezzo, che non conoscevo, e l’ho trovato davvero bellissimo! In effetti ho sentito un Caparezza differente dal solito, non solo per l’originale accompagnamento musicale. Se la pronta analisi testuale in questo caso mi pare affascinante ma per certi versi meno rilevante in rapporto al tema in questione, la contestualizzazione del personaggio Caparezza ed il ruolo che riveste nel panorama italiano secondo te (e non solo) mi ha convinto della bontà del tuo pensiero oltre che del paragone con il MyFS, e credimi da parte mia questo non è un compimento da poco, a te e a Michele.
Edorf:
dopo tre Galà in cui abbiamo lavorato assieme, fa quasi effetto commentare un lavoro che non ho visto nascere, tanto che la prima reazione che ho provato è stata di “distanza”. Il brano non mi piace, lo dico francamente e a scanso di equivoci. Quando è iniziato il gioco avevo una conoscenza assolutamente approssimativa dei Within Temptation, ne avevo sentito un paio di brani per sbaglio sparsi nel tempo, e Galà dopo Galà mi hanno conquistato con le loro sonorità, con l’atmosfera, con progetti assolutamente intriganti. Da Faster a The Truth Beneath the Rose. Qui ho sentito un bel brano, cantato da una brava artista, ma mi è mancata la magia che in genere i Within Temptation creano. Come se avessi a che fare con un nuovo concorrente, interessante e da scoprire, ma differente. Ho perfettamente inteso il processo che ha sviluppato, che è innegabile, quindi hai centrato l’obiettivo ed il mio gusto personale viene calmierato dal buon lavoro, ma preferisco essere sincero come tu mi hai imparato a conoscere circa ciò che concerne prettamente il mio gusto.
Semota:
Che ca**o di album era Asile’s World. Poco da dire, qui il concetto di innovazione è indiscutibile, il brano è bello, e ok, ma questo passa quasi in secondo piano rispetto ai tanti nuovi spunti che offre, soprattutto a livello sonoro. Non un brano (ma mi verrebbe da dire, non un progetto) da primo ascolto, va metabolizzato, ma ne vale la pena. Un tassello che ritengo fondamentale nel tuo percorso, in cui sei tra coloro che hanno saputo raccontare al meglio non solo l’artista e la sua musica, ma anche la persona che c’è dietro, e se tu non l’avessi fatto così bene finora non sarebbe emerso così chiaramente nel momento in cui devi esplicitare l’aspetto innovativo. Magistrale.
Amers:
Permane la sensazione che in ogni tua presentazione non ci sia una parola di troppo, né una che manchi, e questa esaustività mette un po’ in difficoltà chi commenta perché lo fa sentire pleonastico. Partiamo dicendo che ho compreso il processo che ti ha portato alla scelta di Non è per sempre, e per quanto in un primo momento possa apparire articolata, è francamente la più sensata che tu potessi fare. Davvero interessante il link alla scena indie italiana, quasi quanto la riflessione sulla tua innovazione personale: invidio davvero tanto la tua lucidità di pensiero, ma mi rendo conto che anche questo già lo sai, quindi che sto scrivendo a fare?
Iry:
Entri in questo Galà con la coroncina della favorita, perché oggettivamente i Beatles sono stati l’Innovazione per eccellenza, e c’era una pletora di brani tra cui scegliere tutti oggettivamente validi. Tu hai scelto però il migliore, quello più coraggioso, quello sicuramente più difficile da far recepire a uno che non sia fan dei Beatles e quindi abituato alle sonorità dei loro primi lavori, così assolutamente immediate. Se è vero che rinnovarsi non vuol dire rinnegare se stessi, ma riscoprirsi, mi sembra indubbio che tu sia un’anima in formazione ed evoluzione, e le tue analisi non denotano solo cultura, ma anche tanta profondità. Complimenti.
Scio:
adoro la tua disarmante sincerità, e sono felice che questa piccola variazione del regolamento mi abbia permesso di scoprire questo gioiellino che è Black Widow. Una delle cose più belle di questo contest è vedere come approcci differenti portino a risultati comunque validi, quando c’è l’amore per la musica prima ancora che per l’artista con cui si concorre; mi viene da far i confronto infatti tra una Iry che quasi venera i Beatles e te che hai evidenziato qui quasi più i limiti dei Cranberries che i loro pregi. Il brano è stiloso ed assolutamente differente rispetto all’iconografia che si tende ad associare a Dolores, quindi una scelta molto figa, well done.
Utente
4 febbraio, 2018
Allora questa settimana il tema era molto complesso, le interpretazioni sono state variegate e questo è l'aspetto che più mi permette di approcciarmi positivamente ai giudizi, però dall'altro lato della medaglia ho visto delle difficoltà in alcuni casi sulla veicolazione del messaggio di innovazione. Cominciamo le danze!
Alabama: ovviamente come sai, si nota molto la differenza di questa tua prova con il resto del tuo percorso. Il pezzo che hai scelto è molto bello, trovo che ci siano delle componenti orchestrali che arricchiscono il reef di fondo che si ripete in loop, di grande bellezza. A me questo pezzo in realtà in parte, sin da questo autunno, ha turbato perchè ricorda in maniera abbastanza netta Teardrop, impedendomi di amarlo come novità al 100%. Però il tuo lavoro più che altro, aldilà del bel pezzo, come sai ha un po' un sapore di incompletezza, hai teso una corda tra te, il brano e l'innovazione, che non raggiunge tutti e tre i vertici di questo triangolo. Mi dispiace, so che ti farai valere, perchè non trovo che il vaso dei London Grammar di Alabama sia esaurito, ne sono sicuro.
Abiura: pochi giri di parole per te, mi hai molto convinto su questo concetto di innovazione a tratti antitetico: riprendere elementi passati, dando nuova vita: dalle concezioni sonore, alle personalità che acquistano una nuova voce, una nuova porzione della loro storia. L'abbattere le convenzioni di una stilistica musicale, perchè non ci si vuole limitare. Molto bello.
Il consiglio che mi sento di darti, è fai sempre attenzioni quando ti metti a fare paragoni con esterni, potrebbe a volte essere un'arma a doppio taglia. In questo caso per me non è risultata tale!
Edorf: allora il punto vincente del tuo lavoro è sicuramente quello di aver sviscerato un po' di più Sharon, che comunque è una figura in sè molto interessante, una donna dalla storia travagliata e dalla sensibilità non indifferente. L'altro punto di forza è l'aver dato il senso di innovazione del tuo percorso donandoci qualcosa di diverso, un colore che mancava totalmente al tuo palato, e questo è affascinante. I problemi però secondo me sono proprio la canzone scelta in sè, che con completa onestà la trovo la più debole del lotto e del tuo intero percorso, e il fatto che l'inserimento della tua breve riflessione personale è un po' confuso, un po' inserito in maniera casuale. La prova nel complesso è buona, però ovviamente abbiamo sfumature più accese e altre più offuscate.
Semota: finalmenteeee, non sai quanto ho atteso che portassi qualcosa di Asile's World, e devo dire che hai scelto il momento giusto. Sulla scelta della canzone non ho assolutamente nulla da dire, è pazzesca, ed è perfetta per la prova: quest'album ha valicato dei confini importanti per un'artista italiana, ha portato mondi inesplorati alla portata di mano della nostra musica, e questo pezzo è un'ottima esplicazione di ciò.
Però purtroppo ciò che non mi ha convinto è la maniera in cui hai contestualizzato il tutto e veicolato il concetto di innovazione: nel racconto mi sono visto informato molto della situazione travagliata di Elisa, delle sue difficoltà lavorative e sentimentali, per poi affermarmi che l'innovazione stava nell'elettronica, e invece ritornare a descrivermi l'oscurità della sua musica, il non capire se ti convincesse rispetto quella che già conoscevi, l'inserirmi delle metafore dietro al 7... Ho capito sicuramente la novità dal punto di vista di completa differenza con le atmosfere del disco precedente, ma non l'innovazione da quello generale, che è insita nel pezzo e nella prova, a cui hai accennato ma senza realmente concentrarti su di esso. A livello di scelta del pezzo una delle tue prove più forti, a livello di contestualizzazione, un po' di confusione.
Amers: il tuo lavoro è molto lineare, diritto e chiaro. Mi piace molto che hai deciso di presentarci l'innovazione dei tuoi cantanti trasponendola direttamente su te stessa, sulla tua passione e visione della musica, la trovo un'idea molto in linea con il concetto di fondo del gioco. Certo, da una parte mi dico anche che è una scelta un po' controversa quella del loro primo pezzo (per te) come quello che ti ha trasmetto il rinnovamento, e ironico allo stesso tempo meraviglioso che l'amore per loro sia nato dalla loro componente più staccata da tutte le loro altre componenti. Comunque sei molto brava a contestualizzare, e questo è un aspetto vincente.
Iry: allora innanzitutto parto con il dire che questo album ha scritto la storia e l'hai presentato in maniera egregia, dobbiamo molto del concetto stesso di innovazione in musica a questo capolavoro, e quindi scelta direi più che centrata. Noto subito che il tuo lavoro possiamo dividerlo in tre porzioni, quello che mi sembra inquadrarti meglio nella tua esauriente conoscenza dei beatles, con la presentazione dell'album, del brano e di ciò che ha portato alla storia, per cui mi sono già complimentato. Un'ultima porzione di apporto personale, che mi permette di raggiungerti meglio e di ritrovare anche questa evoluzione che narri di loro, ovvero di sfera intima. E una porzione interna di collegamento e analisi del testo che in realtà mi convince solo parzialmente, forse anche un po' allungabrodo, ma che comprendo perchè l'hai voluta inserire. Diciamo che sento tu ti possa evolvere ancora un po', proprio lavorando su questa ponte tra le due porzioni della tua proposta (nel suo complesso) di cui ho accennato. Però il lavoro è molto buono.
Scio: ti dirò subito a me il tuo lavoro è piaciuto davvero molto. Ho amato il prologo analitico, quello di demarcazione dei limiti e di svelamento del focus vincente, innovatore, unico e personale della proposta. Si tratta di un lavoro fluido e coeso, che sviscera in maniera ordinata e coinvolgente l'intenzione della prova, un bel glow up in cui la luce è sulla cantante stessa che diviene fonte di novità, personale ma anche universale. L'unico appunto che posso fare è che avrei amato che si riscontrasse tutto ciò anche in un prodotto del progetto del complesso e non della singola, che però capisco si presti meglio e hai ben motivato perchè non fosse possibile, ma ecco, secondo me sarebbe stato l'exploit ritrovarlo rimanendo in quei limiti che avevi demarcato.
Utente
27 febbraio, 2020
Casadelvino ha detto
Iry: allora innanzitutto parto con il dire che questo album ha scritto la storia e l'hai presentato in maniera egregia, dobbiamo molto del concetto stesso di innovazione in musica a questo capolavoro, e quindi scelta direi più che centrata. Noto subito che il tuo lavoro possiamo dividerlo in tre porzioni, quello che mi sembra inquadrarti meglio nella tua esauriente conoscenza dei beatles, con la presentazione dell'album, del brano e di ciò che ha portato alla storia, per cui mi sono già complimentato. Un'ultima porzione di apporto personale, che mi permette di raggiungerti meglio e di ritrovare anche questa evoluzione che narri di loro, ovvero di sfera intima. E una porzione interna di collegamento e analisi del testo che in realtà mi convince solo parzialmente, forse anche un po' allungabrodo, ma che comprendo perchè l'hai voluta inserire. Diciamo che sento tu ti possa evolvere ancora un po', proprio lavorando su questa ponte tra le due porzioni della tua proposta (nel suo complesso) di cui ho accennato. Però il lavoro è molto buono.
Ciao Casa! Finora non ho mai commentato nello specifico i giudizi, ma ci tenevo a farlo stavolta soprattutto per la porzione che ho evidenziato perché non è un'obiezione che mi sarei aspettata ma nel caso non si fosse capito voglio spiegare meglio cosa mi ha spinta a considerare da subito la "parte di mezzo" necessaria nella stesura (non ci tengo ad allungare il brodo, la mia paura è semmai quella di essere prolissa).
Non mi sembra di aver fatto un'analisi del testo, ho semplicemente riportato le parole cantate evidenziando ciò che va a supportare la mia idea che Strawberry sia LA canzone del cambiamento per i Beatles, perché per me un testo del genere è innovativo per il gruppo tanto quanto i suoni e gli strumenti diversi, oltre a fare un riferimento abbastanza diretto al cambio di identità. Poi certo, da là il discorso mi si è agganciato alla porzione di apporto personale, ma per me era essenziale prima focalizzarmi sulla canzone nello specifico, altrimenti qualsiasi brano preso da Sgt Pepper sarebbe stato lo stesso!
Per il resto ti ringrazio per il commento se poi hai delle obiezioni più specifiche sul quel pezzo in particolare o se ti ho frainteso sono prontissima ad ascoltare!!
Casadelvino ha detto
Scio: ti dirò subito a me il tuo lavoro è piaciuto davvero molto. Ho amato il prologo analitico, quello di demarcazione dei limiti e di svelamento del focus vincente, innovatore, unico e personale della proposta. Si tratta di un lavoro fluido e coeso, che sviscera in maniera ordinata e coinvolgente l'intenzione della prova, un bel glow up in cui la luce è sulla cantante stessa che diviene fonte di novità, personale ma anche universale. L'unico appunto che posso fare è che avrei amato che si riscontrasse tutto ciò anche in un prodotto del progetto del complesso e non della singola, che però capisco si presti meglio e hai ben motivato perchè non fosse possibile, ma ecco, secondo me sarebbe stato l'exploit ritrovarlo rimanendo in quei limiti che avevi demarcato.
Sì Casa hai pienamente ragione e ho la tua stessa impressione rileggendomi, che per coronare il discorso sarebbe stato perfetto restare in quel contesto lì. Però questo tema è stato un vero parto, alla fine mi sono detto che anziché portare qualcosa che non sento davvero innovativo, ho preferito farvi ascoltare qualcosa di più particolare che avevo piacere ascoltaste, perché per me è parte integrante del MFS, consapevole del rischio.
A parte questa precisazione, grazie del commento positivissimo, dopo il mental breakdown della scorsa prova è la cosa più bella
Utente
31 marzo, 2020
Casadelvino ha detto
Abiura: pochi giri di parole per te, mi hai molto convinto su questo concetto di innovazione a tratti antitetico: riprendere elementi passati, dando nuova vita: dalle concezioni sonore, alle personalità che acquistano una nuova voce, una nuova porzione della loro storia. L'abbattere le convenzioni di una stilistica musicale, perchè non ci si vuole limitare. Molto bello.
Il consiglio che mi sento di darti, è fai sempre attenzioni quando ti metti a fare paragoni con esterni, potrebbe a volte essere un'arma a doppio taglia. In questo caso per me non è risultata tale!
Sì lo so, ho rischiato che Emm mi venisse a cercare sotto casa
A parte gli scherzi, hai ragione, bisogna sempre andarci con i piedi di piombo quando si fanno paragoni, anche perché le percezioni delle altre persone potrebbero essere differenti. Qui ho preferito prendere il rischio e rendervi partecipi dei miei voli pindarici perché riguarda una cosa che sento molto.
Utente
6 dicembre, 2019
E' stato sicuramente il tema più ostico e immagino non sia stato facile. In realtà non lo è nemmeno per me perché di fronte a questi lavori approfonditi e all'impegno non mi sento mai a mio agio nel dire preferisco questo a quello. Devo dire che mi son affidato molto all'ascolto: qualche brano era più immediatamente Innovativo di un altro, anche raffrontandolo alle proposte portate nei Galà precedenti. Immediato ovviamente per il mio orecchio malandato (in realtà quest'anno ancora niente otite). Partendo da questo, devo dire che ho trovato tre presentazioni, e sono quelle di iry, semota e amers in ordine di ascolto, pertinenti e ben costruite. Più o meno tutte siete partite dal passato dei vostri cantanti, ripercorrendone i passaggi fondamentali e i cambiamenti significativi. E tutte e tre avete trovato dei brani adatti, nel quale l'innovazione è vivida, palpabile dal primo ascolto. Oltre all'ascolto, a seguire nella lettura della presentazione confermate la prima impressione. Con le vostre ovvie differenze avete tratteggiato dei profili dei cantanti interessanti, chi più chi meno, posto l'attenzione sul vostro punto di vista finendo per raccontare non solo l'innovazione nel dettaglio tecnico/musicale ma anche quella personale dell'artista/musicista.
Mi piace il brano e ho colto il nuovo approccio di questo lavoro e avendo letto dell'imminente uscita del cd quando sarà rilasciato ti assicuro che me lo ascolterò tutto (e questo è merito tuo, per come me li hai saputi raccontare in queste giornate). Sebbene abbia colto nel brano il cambio musicale e le sottolineature che hai lasciato mi sarebbe piaciuto leggere alcuni passaggi testuali e qualche informazione maggiore che perorasse la causa. Può succedere nel corso del gioco di avere poco tempo a disposizione, un impegno imprevisto (non so se è il tuo caso, provo a indovinare mettendomi nei vostri panni e quindi posso pure infischiarmene di uno scritto slim fit) ma devo ammettere, e mi dispiace alabama anche alla luce di tutto il bel percorso fatto finora, che così resta solo abbozzato il concetto di "Innovazione".
Il caso opposto nell'ultima accoppiata. Il brano di Caparezza è sicuramente quello meglio descritto fra tutti. Aiutata da alcuni passaggi molto belli e da una rilettura personale e mai banale della storia devo dire che non solo rendi giustizia al brano, ma riesci a valorizzarlo al meglio. Quello che ho percepito chiaramente è come tu abbia delineato, con dovizia di particolari, una caratteristica peculiare dell'artista, una splendida sfaccettatura di Caparezza. E' venuto però meno il concetto di Innovazione: ho compreso la voglia di portare il tuo senso di Innovazione, o meglio un brano che secondo te rappresentasse l'innovazione rispetto a quello che fino a quel punto ascoltavi più che schierare un brano "ogettivamente" innovativo di Caparezza. Mi è piaciuto il passaggio nel quale evidenzi il suo essere singolare, poco etichettabile e mi ripeto, è la descrizione più articolata e piacevole da leggere abiura, ma a mio avviso più utile a mettere in luce un suo pregio che a far chiarezza sul perché sia innovativo (il brano o proprio lui nel panorama italiano).
Saluto scio e edorf e le loro davvero valide proposte nate della spinta "innovativa" delle frontwoman delle loro band.
Utente
4 febbraio, 2018
Buongiorno! Molto contento delle vostre risposte ai miei commenti, ora vi rispondo a mia volta; prima però mi scuso per qualche errore di battitura nei miei commenti, con tutte quelle parole mi faccio incrociare gli occhi da solo e i refusi sono inevitabili, perdonatemi.
@Iry8 innanzitutto ti ringrazio per la chiarezzacome avevo scritto avevo vagamente compreso il perchè tu avessi voluto inserire quella parte, ovvero l'esprimere a 360° (dal background, alla stilistica compositiva fino al testo) perchè tu avessi scelto quella canzone per questo tema. Ho utilizzato la definizione "analisi del testo" perchè avevi riportati parti del testo, traducendole e rimarcandone i messaggi di fondo, ricondotti al sentimento di cambiamento; a grandi linee mi sembrava esplicativo definirla così, in caso ti chiedo scusa.
Comunque il mio appunto riguardante quella porzione era dovuto al fatto che trovavo già più che esauriente e incentrato sul pezzo (e non esclusivamente sull'album in toto), quella descrizione sulle sue intenzioni, sulla resa visiva e sonora e sul messaggio insito; e nel momento in cui mi hai continuato a riportare porzioni di testo, in cui alcune esplicavano il messaggio più di altre, mi ha dato quell'idea di allungare più del dovuto il passaggio alla porzione finale, in cui un collegamento più netto e contenuto avrebbe reso la porzione iniziale e quella finale più coese, ma altrettanto esplicative.
Ovviamente la presentazione funziona comunque, ma a un passo dalla semifinale però ho trovato giusto sottolineare i dettagli dal mio pdv
@Scio16 mi fa piacere tu ti sia sollevato il morale. Sì è sentito la necessità di giocare quel brano piuttosto che un altro, ma è trapelato pure la voglia di farlo. Anche per te il mio appunto era un dettaglio molto astratto. Ovviamente spero di poter rivedere più forte di prima il focus sulla Dolores nei Cranberries.
@AbiuraDiMe chi non risica non rosica, questa volta direi che per quanto riguarda me ha funzionato, ma ti ho posto l'attenzione su quell'aspetto perchè voglio e vogliamo sentire parlare di Michele in relazione con Abiura e non di loro 2 in relazione con altri, che è molto rischioso appunto(è il mio warning point lol).
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Buongiorno! ... vado a condividervi le miei osservazioni
London Grammar - Californian Soil
La canzone è davvero molto bella e ho trovato effettivamente un'aura diversa rispetto a quanto abbiamo ascoltato nei brani precedenti. Quello che mi è un po' mancato è una chiave più profonda per entrare appieno nella dimensione della canzone e del tema, come se l'avessi osservata dal finestrino e non ci avessi camminato sopra. La tua presentazione mi ha dato un'infarinatura, però non mi ha molto inglobato nell'impasto. Se la canzone fosse la carne e la presentazione la salsina, restano un po' in due piatti diversi senza permettermi di intingere il boccone. Non sto facendo un discorso di brevità della presentazione, quella per quanto mi riguarda può essere anche di tre righe, è una questione di restare un po' sul generico senza entrare nello specifico. Il risultato è che ho la sensazione di non aver avuto tutti gli strumenti, i riferimenti e gli indizi per approfondirla e per cogliere quindi tutte le sfumature dell'aderenza tra scelta e tema. Solitamente mi prendi per mano e mi accompagni ad attraversare il tunnel della canzone, spiegandomene i graffiti sulle pareti, stavolta è come se fossi andato un po' a tastoni.
Caparezza - Sono il tuo sogno eretico
Voglio partire subito con una suggestione. Hai azzardato il paragone tra Caparezza e De André (ma generalizzando più ampiamente con tutti quei cantautori cantastorie, ritrattisti ... chiaramente De André, ma mi viene in mente anche un repertorio come quello del Baccini di "Nomi e cognomi"). Allo stesso tempo hai chiamato in causa anche la figura del rapper. In pratica ci hai portato l'innovazione di un ibrido tra il cantautore cantastorie e il rapper, che effettivamente è un personaggio che nella musica italiana prima di Caparezza non si era ancora mai visto. Il mio paragone azzardato è ancora più intoccabile ed è il signor Dante Alighieri. Io in questa canzone e in questo modo di scrivere, ma anche nelle sonorità medievali che hai evidenziato, ci ho visto tantissimo l'immaginario dell'inferno dantesco, una costruzione dei versi quasi come delle terzine. Queste anime in fiamme che si raccontano in rima confessando i loro "peccati", ma presentandosi come protagonisti di vicende più complesse dalle quali il poeta/cantautore/rapper parte per ragionare in modo critico sulla società attuale. Il filo rosso di questa evoluzione degli stili è chiaramente quello dell'innovazione. Mi è piaciuto anche il racconto della tua innovazione, nell'approccio ad una figura così nuova che ti ha avvicinato a sfumature musicali che credevi non ti potessero conquistare.
(My Indigo) Within Temptation - Someone Like You
So bene che in questo Gala era consentito anche giocare con l'esperienza da solisti dei componenti delle band, ma non posso ignorare il fatto che optare per questa scelta sia un'idea che non mi faccia molto impazzire come punto di partenza. In questo caso però si sostiene sul fatto che l'esperienza da solista di Sharon, quindi la sua nuova linfa, sia servita poi a dare nuova linfa all'intera band, che è il tuo My Favorite Singer in questo contest(o). Si tratta di un rinnovamento musicale ed interiore, più che un'innovazione, poiché anche io ho trovato un brano meno forte del solito, ma sicuramente diverso e più intenso riguardo a certe corde. Le sonorità comunque non mi sono dispiaciute. Forse si tratta di un cambiamento personale più rilevante e incisivo che sul piano musicale. Capisco però il carattere calzante del quadro aneddotico che ha questo cambiamento ha condotto.
Elisa - Seven Times
7 sono anche i concorrenti rimasti in gara. Ho ritrovato un'Elisa non solo inedita, ma anche impronosticabile, per quel che mi riguarda. Mi ha colpito molto il fatto che questa innovazione non racconti un percorso di maturità, come ci si aspetta, ma che sia collocato praticamente nelle fasi iniziali della sua carriera, una svolta precoce, tipo. Qualcosa che ha determinato la lunga carriera davanti e non coronato la lunga carriera alle spalle. L'ho trovato molto interessante. Interessante è sicuramente anche questo brano che, come dici, allontana l'idea della voce fatata. Qui abbiamo una voce incalzante, disturbante, che mette quasi a disagio, ma da cui non riesci comunque a sottrarti. Una bella proposta, accompagnata anche da informazioni per me nuove, come la laboriosa sperimentazione di suoni e le esperienze di performer verso il raggiungimento di un "nuovo", sia nell'acustica che nel coinvolgimento del pubblico nell'economia dell'opera d'arte.
Afterhours - Non è per sempre
Anche qui c'è un'operazione interessante, frutto di un lungo ragionarci su. Chiaramente per gli artisti più mainstream l'innovazione può essere qualcosa di completamente diverso. Ma se siamo di fronte ad uno dei concorrenti più alternativi di My Favorite Singer 3, chiaramente l'innovazione può far rima con notorietà. Questo è forse uno dei pochi brani degli Afterhours che conoscevo pre-Amers ed è una scelta che ci sta benissimo. Presentarlo come punto di svolta in una storia così duratura è corretto. Mi piace questo paradosso per cui emergendo da un mondo, "smarcandotene", se vogliamo, inizi a determinarlo, ad incidere su di esso, a diventare il mainstream a cui guarda la nicchia e la nicchia a cui guarda il mainstream. A tutto questo, si accompagnano naturalmente gli interventi sempre super competenti che spaziano dall'enciclopedia storica al diario personale. Stavolta, poi, mi hai portato in un mondo poetico che non c'è più, fatto di audiocassette e di registrazioni alla radio. Un rituale di fruizione che oggi sembrerebbe quasi assurdo.
The Beatles - Strawberry Fields Forever
Qui siamo davanti a gente che la storia l'hanno scritta veramente, che la musica l'hanno innovata veramente. La tua scelta è stata molto intelligente, mi piace che tu non sia andata ad attingere a quel Beatles di rottura che hanno cambiato il mondo, ma a quei Beatles che hanno cambiato i Beatles. Anche visivamente il senso della scelta è lampante. Non abbiamo i quattro ragazzetti uguali che propongono musica al limite dell'ammissibile per il vecchio mondo, ma abbiamo figure diverse, con colori diversi. Come hai detto tu, iniziano ad emergere le loro individualità, le loro storie personali fanno irruzione in canzoni sempre più profonde, ricche di riflessioni, di riferimenti evocativi, di temi. Un processo di crescita molto interessante, se lo prendiamo come punto di snodo che poi porterà al declino, poiché è l'album (innovativo e storico anche lui) in cui iniziano ad emergere dei solisti. Il brano è l'emblema di tutto questo discorso.
(Dolores O'Riordan) The Cranberries - Black Widow
Doveroso anche qui da parte mia riprendere il discorso del solista, che però anche in questo caso trova la sua quadratura del cerchio nella contestualizzazione, ossia di trovare la cifra innovativa della band nell'essenza della band stessa, ossia l'unicità di Dolores O'Riordan. Correttissimo. Mi è piaciuta quindi l'estrema sincerità e la condivisione del processo cognitivo che ti ha portato a scegliere su cosa puntare, in maniera anche critica rispetto alla tua band preferita. Anche questo aspetto mi è piaciuto, perché da questo gioco deve emergere anche il rapporto conflittuale che talvolta possiamo avere con i nostri beniamini (noi possiamo permetterci, gli altri no ). Detto questo, la canzone è comunque molto bella ed è testimonianza di una Dolores diversa, che dà voce a qualcosa che aveva da dire e che prima magari non aveva detto, che gioca con i suoni e con la musica in modo nuovo. Scelta in questo senso calzante nel mettere in evidenza la genialità, l'estro e il talento brillante di un'artista irripetibile e versatile.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Vi chiedo perdono per una maggiore brevità rispetto al solito dei commenti, ma ho un esame tra due giorni e insomma... malissimo
London Grammar: premetto che, tra i brani recenti dei London Grammar, questo è quello che più mi ha dato l'idea di un'innovazione nella loro discografia, quindi all'uscita del tema ho pensato subito a questa scelta, per le stesse motivazioni che hai dato nella descrizione. Comprendo quindi la scelta, e la apprezzo molto, ma a questo punto della gara è difficile emergere con una descrizione che tocchi solo marginalmente la tematica del galà. Non è un discorso di lunghezza della descrizione, ma di toccare tutti i possibili punti d'interesse del galà tramite essa per far capire anche agli altri quale sia l'intento della scelta. In altri momenti della gara, un brano centrato basta e avanza, a due galà dalla finale può essere più rischioso.
Caparezza: una prova veramente solida. Il tema dell'innovazione è trattato in maniera convincente e fortemente identitaria per il cantante. Non si tratta di un'innovazione generica, ma dell'innovazione che è Caparezza stesso e solo lui a portare avanti. Non era un discorso necessario ai fini della valutazione, ma è sicuramente qualcosa che fa risaltare la prova. In questo, al contrario di altri, ho trovato funzionale il paragone con un grande come Faber, perché è sensato: proprio evidenziare quel contrasto a livello di genere e affinità a livello di concept (perché sì, quando hai parlato di "dare voce a personaggi", senza aver ancora letto la conclusione, mi è subito venuto in mente il parallelismo con "Non al denaro non all'amore né al cielo"), ha permesso di comprendere quanto Caparezza sia stato un innovatore nelle tematiche del rap più comune.
Within Temptation: anche qua, non concordo al 100% con la critica alle intenzioni della scelta. Parlando di innovazioni, ho trovato sensato presentare un'innovazione a livello personale, con il rimando al possibile futuro della band. Non era un'interpretazione scontata, ma per me è sicuramente molto valida. Dovendo pesare il brano, per il discorso fatto in precedenza non mi dispiace che sia totalmente scollegato dal resto della produzione, ma non nego di non trovarlo particolarmente forte. Per il modo in cui è stata presentata questa proposta, comprendo l'aver portato qualcosa che rimandasse a una rinascita anche dalle sonorità, ma allo stesso tempo non so se il brano abbia la potenza necessaria per veicolare appieno ciò che hai voluto evidenziare.
Elisa: non conoscevo la canzone, ma la trovo davvero molto carina. La prima impressione che ho avuto, ascoltandola prima di leggere la descrizione, è che l'innovazione non fosse tanto legata ad Elisa stessa, ma al contesto in cui Elisa avrebbe presentato quel brano, quindi un panorama musicale italiano in cui alcune sonorità ancora faticavano a emergere. Così come alcuni concetti come i campionamenti di cui parli al termine della descrizione, che ormai sono diventati comuni per moltissimi artisti. Sono rimasto un po' perplesso, infatti, quando ho letto di come questa innovazione sia stata identificata come un'innovazione della sola Elisa rispetto ai lavori precedenti e alla sua situazione personale. Questo discorso mi "torna" solo in parte, mostra che Elisa sia stata un'innovatrice sin dai primissimi lavori, ma non so quanto si possa parlare di innovazione personale, l'idea è che questo album abbia definito, non ridefinito, la carriera futura di Elisa portando un po' di aria fresca nella scena musicale italiana.
Afterhours: scelta molto interessante, soprattutto per come è stata presentata. C'è un sotto tema che personalmente trovo molto importante e indicativo del successo di alcune band: a volte per innovare con successo è necessario raggiungere un pubblico quanto più vasto possibile. Alcune sonorità non raggiungeranno mai il grande pubblico, se resteranno confinate a brani che non sono di ampio respiro. Questa cosa si rispecchia anche nella tua descrizione, quando dici di aver approfondito gruppi simili dopo aver ascoltato quel brano. E, nonostante non sia sicuramente il brano più interessante della band, credo che questo discorso mostri il successo dell'innovazione presentata.
The Beatles: devo essere onesto, non ho ben compreso alcune critiche che ti sono state rivolte (we love drama tra i giudici). Questo tema, per me, ti ha permesso di far capire quanto quella famosa "enciclopedicità" di cui abbiamo spesso parlato non sia un dettaglio dovuto alle presentazioni, ma sia proprio l'espressione del tuo amore per i Beatles. L'innovazione trattata è stata accompagnata efficacemente con aneddoti, un'analisi dei temi ben riuscita e delle considerazioni personali molto interessanti. Il distacco col resto del percorso è chiaro, e questo distacco è accompagnato anche da una malinconia di fondo nella descrizione che coincide con quanto ho detto in apertura. La conoscenza della storia dei Beatles, ad oggi, mi sembra proprio il motivo per cui tu ami questa band, l'unico modo col quale avresti potuto instaurare una connessione con loro, e questo aspetto mi ha permesso di ricontestualizzare tutto il percorso.
Cranberries: non è una critica, premetto, ma una cosa che mi ha fatto ridere. Durante tutta la descrizione non ho potuto fare a meno di pensare a te incatenato alla sedia che tenti di non demolire la produzione più recente dei Cranberries. E sarò onesto, è una cosa molto relatable: non siamo tenuti ad amare tutta la produzione musicale del nostro cantante preferito. Amiamo alla follia una parte della sua produzione, ma è anche naturale avere aspettative altissime per il resto. A tal proposito, sono quasi intristito dal fatto che non ti sia buttato proprio sul brano che ti piace di meno dei Cranberries, dando all'innovazione una connotazione totalmente negativa. Ripeto, non è una cosa che condiziona il mio giudizio, ma sarebbe stato iconico. Virare su Dolores, in ogni caso, è una scelta più che corretta. Trovo il brano davvero stupendo, credo sia il mio preferito tra quelli che hai giocato fino ad ora, e mostra perfettamente ciò che hai inteso come innovazione. Comprendo le tue perplessità, ma il risultato è davvero un buon lavoro.
Edre ha detto
Cranberries: non è una critica, premetto, ma una cosa che mi ha fatto ridere. Durante tutta la descrizione non ho potuto fare a meno di pensare a te incatenato alla sedia che tenti di non demolire la produzione più recente dei Cranberries.
Ridi ridi, tanto prima o poi le trovo le microcamere che hai piazzato in casa mia!! E' andata esattamente così e ora fa ridere anche me, prima un po' meno. Anche io avevo pensato "Vogliono l'innovazione? Ora gli piazzo lì uno dei pezzi più osceni che mi vengano in mente dagli ultimi lavori", però poi mi dispiaceva per Dolly, avrei fatto una scelta solo in nome di un tema coerente bruciandomi una delle tante cosine belline da far ascoltare. Grazie anche a te Edre e anche ad Alby!
Ps: anche io esame dato stamattina, I can feel you. In bocca al lupo!
Utente
7 agosto, 2013
Edre ha detto
La prima impressione che ho avuto, ascoltandola prima di leggere la descrizione, è che l'innovazione non fosse tanto legata ad Elisa stessa, ma al contesto in cui Elisa avrebbe presentato quel brano, quindi un panorama musicale italiano in cui alcune sonorità ancora faticavano a emergere.
Su questo ci ho pensato visto che era anche uno dei due filoni presentati da alessandrino per interpretare la prova. Però io non ho le competenze e le conoscenze per descrivere quel periodo musicale. Avrei dovuto fare una ricerca per poter spiegare bene la situazione e di cose che non so bene preferisco non parlare, avendo anche poco tempo a disposizione. Mi sono sentita quindi di parlare di Elisa e dell’innovazione che per me c’è nel mondo di Elisa perché questo conosco.
Non ho bel capito il discorso definito/ridefinito. Intendi come Alby il discorso che avviene presto nella sua carriera?
Utente
7 agosto, 2013
Ancora una volta, un tema in cui ognuno di voi ha proposto un elaborato totalmente diverso rispetto a quello degli altri, con un punto di vista nuovo. Fare confronti è sempre più difficile!
Voglio sottolineare quanto sia stato piacevole lavorare, finalmente, con Iry e Semota. Entrambe hanno proposto, a mio parere, un brano davvero azzeccato per il tema richiesto, portando a termine la consegna in modi a tratti opposti, e per certi versi anche comuni, ma in ogni caso convincenti.
LONDON GRAMMAR
Ho apprezzato molto la tua scelta musicale perché è evidente, alle mie orecchie, che questo brano sia non solo nuovo all'interno del tuo percorso in questo gioco, ma innovativo rispetto al modo in cui ci hai fatto conoscere i London Grammar e più in generale, al modo in cui ho imparato a conoscerli come ascoltatore casuale del loro repertorio. Riconosco quindi perfettamente l'elemento di innovazione richiesto dal tema.
D'altro canto ammetto di aver avuto la stessa sensazione dei miei colleghi e dei giudici, una sorta di smarrimento di fronte a uno scritto così risicato.
Certo, non è una gara di scrittura creativa, però dopo l'exploit dello scorso gala, e sapendo inoltre che l'assegnazione del tema ti aveva gasato molto tanto da aver subito individuato il brano, ci aspettavamo probabilmente un po' tutti un'analisi un pelo più articolata, anche perché l'elemento innovazione non viene sviscerato, ma si limita a una breve descrizione che mette nero su bianco quello che è già captabile dal solo ascolto del pezzo. Mi è mancata la suggestione che riesci di solito a creare con le tue parole.
CAPAREZZA
La tua è una chiave di lettura molto singolare e a mio parere inedita per questo tema. È stato interessante leggere le tue parole, dopo l'ascolto del pezzo (come al solito parto dalla componente musicale, per poi approcciarmi solo in un secondo momento allo scritto), anzi direi soprattutto chiarificatore, perché non avevo affatto compreso quale potesse essere l'elemento innovativo fermandomi al brano scelto. L'innovazione di cui racconti è quella che il tuo artista, Caparezza, porta non sono nella scena musicale italiana, ma anche all'intenro del suo genere di riferimento. È lui stesso l'eretico. Ecco quindi che tutti i punti si connettono alla perfezione.
E sì, ha proprio ragione. Per essere sbrigativi si tende a definire Caparezza un rapper, ma io stesso, nel pensarlo in questa maniera, mi sono sempre sentito 'sbagliato', perché è palese che il suo stile e il suo modo di produrre musica e melodie, siano unici, e ricordano solo lontanamente il rap o l'hip hop. Lui incarna alla perfezione l'innovazione anche solo con il suo essere.
Mi è piaciuta la parte finale con il paragone con De Andrè. Caparezza ha portato innovazione anche nella tua visione del 'cantautore cantastorie', spiazzandoti e mettendo in discussione tutto ciò che avevi pensato fino ad allora di una certa corrente stilistica e musicale, fino a diventare il tuo cantante preferito. Se prima stimavo Caparezza, dopo questo tuo percorso a My Favorite Singer posso dire di conoscerlo bene. Ascolterò con orecchie nuove la sua musica d'ora in poi.
WITHIN TEMPTATION MY INDIGO
Ammetto di essere rimasto spiazzato dall'ascolto di questo brano. Considerando cosa hai portato in gara dei Within Temptation fino a questo punto, ritrovare questo pezzo molto carino ma più modesto e totalmente diverso nelle intenzioni e nella produzione, mi ha fatto credere di essere di fronte a tutt'altro artista. Una new entry nella gara.
"Someone like you" è una mossa talmente imprevista, da rimettere in discussione un po' tutto quello che abbiamo visto finora. Destabilizzante.
L'evoluzione interiore di Sharon di cui ci parli tra aneddoti e parole del testo è riscontrabile alla perfezione in questa canzone quasi 'purificatrice' (dell'elaborato mi manca solo l'elemento influenze reggae perché proprio non le ho avvertite). Ma più che proiettarmi nel concetto di innovazione del progetto musicale, mi ha trasmesso la sensazione di reset totale. Prendi e cancella tutto, per ripartire da zero. Proprio perché si tratta di un progetto parallelo, diverso, non in continuità con i Within Temptation.
AFTERHOURS
Hai imbroccato la tua strada e nessuno ti ferma. Se nelle prove precedenti di questo gala ho ritrovato un concetto di innovazione ben incanalato sotto una certa etichetta (innovazione musicale, innovazione dell'artista nella scena musicale e nel genere di riferimento, presentazione di un progetto parallelo a quanto fatto in passato), qui ho trovato tanti approcci diversi al tema e tutti credibili.
Sei partita innanzitutto facendoci ascoltare una canzone che sebbene non si ponga come 'innovativa' da un punto di vista oggettivo, è comunque nuova rispetto a ciò che finora hai presentato in gara. Meno cupa, meno introspettiva (almeno per quel che riguarda l'involucro), meno ruvida. È come vedere spuntare il sole tra le nuvole dopo una greve giornata di pioggia scrosciante (che, per inciso, amo!).
Ci hai descritto col tuo fare certosino perché "Non è per sempre", e l'album in cui è inserita, rappresenti un fatto nuovo nel percorso musicale degli Afterhours. Ci hai spiegato perché gli Afterhours siano stati innovativi nella scena indie italiana, sdoganando, con coraggio, certe commisture di generi molto prima di altri colleghi. Ci hai raccontato come questo testo possa diventare spunto di innovazione nell'approccio alla vita, e al fine di smaltire le delusioni e rimettersi in discussione, anche per un ascoltatore casuale. Ci hai aperto di nuovo il cuore sottolineando ancora una volta perché gli Afterhours sono i tuoi cantanti preferiti. La loro musica, le loro parole, le loro scelte sono tutte interconnesse tra loro e hanno influenzato in maniera evidente la tua vita. C'è un legame profondo che si evince costantemente.
DOLORES O'RIORDAN (AKA LA LEAD SINGER DEI THE CRANBERRIES)
Ed arriviamo alla seconda proposta che ha usufruito dell'"allentamento della maglia" concesso dalla produzione nella persona della produzione. In questo caso, pur avendo di fronte un progetto parallelo al repertorio del gruppo in gara, ritrovo il concetto di innovazione, inteso come evoluzione, rinnovamento, riadattamento.
Un pezzo che ha dentro di sé le esperienze musicali dei Cranberries, le loro peculiarità e i loro 'difetti', ma portate sotto una nuova luce, da un certo punto di vista strappate e ricomposte. È come prendere un vestito, scucirlo del tutto e ricomporlo in maniera diversa. Il prodotto finale è differente ma la stoffa è la stessa dell'altro vestito.
Mi è piaciuto molto, soprattutto alla luce del momento di smarrimento vissuto dopo i risultati dello scorso gala, questo mettere nero su bianco senza ipocrisie i limiti non solo dei 'mirtilli', ma anche del tuo rapporto con la loro produzione musicale. C'è la componente CP che esplode sempre di più.
Giustamente quando si entra in gara l'obettivo è quello di mettere in luce tutto il buono del nostro 'favorite singer', ma si sa, i fan sono i primi a trovare i difetti e le cose che non quadrano. Non tutti però hanno il coraggio di esplicitarlo e gettare delle ombre sui loro 'idoli'. Trovo giusto che tu lo abbia fatto, anche per contestualizzare il tuo percorso e le difficoltà che stai affrontando. Penso sia una prima volta per MFS.
Buffo pensarci, ma anche questa è innovazione d'altronde. È come se avessi lasciato alle spalle certi presupposti e un certo modo di porti al gioco, cambiando le tue prospettive all'interno del contest, anche nel confronto con tutor e giudici.
Riesco a trovare il parallelismo perfetto con la voglia di Dolores di uscire fuori dalla gabbia che aveva creato "Zombie", con il desiderio di farsi vedere sotto un'altra luce, a tratti destabilizzante (l'angoscia che trasmette il pezzo è lampante). Sapeva da cosa stava scappando, da cosa voleva emanciparsi, ma senza sapere bene dove stava andando e se quella strada l'avrebbe portata al successo o a sbattere contro un muro. Ma c'è del coraggio in lei, in te, in voi.
Utente
7 ottobre, 2018
London Grammar: Diciamo che il brano di suo mi suscita meno interesse rispetto a quasi tutti i brani finora selezionati, però allo stesso tempo questo cambiamento mi fa capire bene perché tu possa trovarlo rappresentativo di una sorta di innovazione. Il discorso su Hannah e la misoginia è di particolare interesse, qui risulta abbastanza staccato dal testo, sarebbe interessante analizzarlo meglio con riferimenti più specifici 🙂
My Indigo/Within Temptation: Quando ho letto di echi di Bob Marley e di influenze reggae, nel mio cervello è scattato un preventivo '...Nnnnnno? Why, Sharon???'' 😄 , già paventando un brano che... Non avrei gradito, #einvece. Il pianoforte incipitario crea una atmosfera intima, volta a portare in atto una introspezione dai toni sereni e quieti, e anche quando il tutto si ravviva un pochino il brano non evade da queste caratteristiche, che mi hanno catturato <3 l'insieme brano/descrizione crea una finestra non invadente sulla CP di Sharon, e, più in filigrana, sulla tua. Posto che sono anche io, come alcuni dei miei colleghi, dell'idea che sarebbe stato, in linea teorica, più interessante riscontrare un insight su una qualche caratteristica innovativa insita nei progetti dei gruppi effettivamente in gioco, la consegna concedeva questa possibilità di digressione e, considerando il punto di vista di Sharon, il fattore innovazione è evidente.
Elisa: Non conosco molto il periodo di Elisa da te scelto e illustrato, ricordo però che è stato quello del mio primo incontro con la tua artista: era infatti l'inizio del mio periodo di MTV dipendenza 😄 e ho bene in testa Gift, il (credo) singolo apripista di Asile's world, il cui video veniva spesso passato. Non posso dire che questa Toffoli, ansiogena in una maniera così elettronica, sia quella che preferisco, però il fattore di innovazione rispetto al primo capitolo della sua produzione mi arriva tanto a livello di suoni e atmosfere quanto a livello di racconto.
The Beatles: l'innovazione, già abbastanza evidente dal semplice ascolto, è stato da te raccontato in maniera esaustiva e convincente. Questo tema avrebbe potuto portarvi ad accantonare un lato più personale relativamente alla spiegazione delle vostre scelte, per fortuna non trovo che, in questa occasione, tu abbia perso una caratteristica che secondo me ti contraddistingue, cioè l'abilità nell'aggiungere, a questa capacità di narrare e analizzare la musica e la storia del tuo gruppo, una dimensione più intima e non invadente che restituisce dei piccoli cammei di figure molto umane e quasi tangibili.
Dolores O'Riordan/The Cranberries: Personalmente mi sono rivisto abbastanza nel tuo piccolo drama, ascolto e amo tanta musica ricca di scintillanti qualità, tra le quali però non spicca sicuramente un carattere innovativo tout court. Non so se, e quanto, queste considerazioni possano applicarsi ai The Cranberries, comunque il tuo punto di vista in merito emerge chiaramente e lo comprendo. Rispetto al caso palese di WT/Sharon, ho avuto bisogno di reiterati ascolti per cogliere l'innovazione alla quale ti riferisci, perché all'inizio mi rimanevano soprattutto le sensazioni suscitate da quegli echi bellissimi e leggiadri che chiudono il brano e che mi hanno catturato, come anche la delicatezza di quegli 'over and over' ripetuti all'inizio, che mi riportavano direttamente alla Dolores anni Novanta. Sicuramente, prestando poi una maggiore attenzione attenzione ai dettagli da te individuati, un (almeno parziale) rinnovamento dei suoni sicuramente è palpabile (a un certo punto mi è parso di avvertire gli Evanescence lol). Sicuramente l'insight sul tuo rispecchiarti in questa nuova Dolores è giunto inaspettato, e porta il tuo lavoro a una bella dose di completezza e complessità.
Utente
7 agosto, 2013
Buonasera concorrenti, panel e pubblico!
Sono pronto a rivelarvi i risultati di questo tostissimo sesto Gala, forse tra i più complessi affrontati in questo contest... ma essendo arrivati ai piedi della finale e giocandovi il rischio della doppia eliminazione non poteva essere altrimenti.
(i concorrenti che cercano di soddisfare le mie richieste astruse e sempre più complesse)
Bando alle ciance, siamo pronti a conoscere i primi 4 semifinalisti che passeranno al Gala successivo intonsi, senza dover affrontare il ballottaggio, e i 3 che purtroppo si giocheranno l'ultimo posto disponibile in semifinale in un cruento scontro all'ultima nota.
A tra poco con i risultati.
Utente
7 agosto, 2013
Innanzi tutto partiamo con il vincitore di questo Gala. Come capitato spesso durante la competizione, il vincitore di questo sesto Gala si ritrova al primo posto grazie al voto del pubblico che gli ha permesso di salire dalla seconda alla prima posizione.
Vincono il Gala e volano in semifinale....
The Beatles & @Iry8
Utente
7 agosto, 2013
Agguantano anche la semifinale...
Dolores, The Cranberries & @Scio16
Utente
7 agosto, 2013
Gli ultimi semifinalisti certi sono...
Caparezza & @AbiuraDiMe
Utente
7 agosto, 2013
Within Temptation & @edorf
Elisa & @semota
Afterhours & @amers
London Grammar & @Alabama Monroe
Occupate gli ultimi 4 posti della classifica dei giudici. Uno di voi sarà salvo grazie alla classifica stilata dai tutor, gli altri tre si giocheranno la permanenza in gara con un cruento e difficile ballottaggio a 3...
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