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Selezioni Nazionali: la scelta della Georgia 🇬🇪 chiude la stagione di selezioni
BlueBlau
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20 febbraio, 2023 - 12:08
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Evidemment preferiscono che l'unica Paris2024 siano le olimpiadilol scherzi a parte a me piace lei e piace la canzone ma non vincerà mai, sembra proprio una proposta per far bene ma non di più. Credo ne uscirà una buona esibizione e se tutti pezzi cascano nel modo giusto possono puntare ad avvicinare la top 10sadida

per la Lituania che dire, una discreta selezione senza però qualcuna che emergesse in mezzo a tutto, pure Ruta Mur che comunque era la miglior scelta che avevano non mi convinceva più di tanto, vabbè che io speravo in Mario Juneslol Alla fine Monika ci sta ed è lei il punto forte della proposta, ma per quanto l'ascolti non mi rimane impressasadida con le giurie in semi direi che passava grazie a loro e in finale prendeva cifra singola al televoto, senza giurie è difficile e non la do per spacciata perché la semifinale è piuttosto amichevole e ne mancano tante

mai l'avrei detto ma al momento Marcus e Martinus i miei preferiti del melfest e l'unica proposta competitiva in un edizione molto deludente al momento. Spero in Loreen ormai anche se vedo troppo Maria Sur sulla linea Tusse-Bagge per stare tranquillo

ge_aldrig_upp
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22 febbraio, 2023 - 17:18
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Scade nel 2024 il contratto tra EBU e SBS per la partecipazione dell'Australia all'Eurovision - e mentre il mondo dei fan indaga e specula su un possibile ritiro della nazione sottosopra per l'anno che viene, Eurovision - Australia decides viene cancellato (si dice per mancati accordi tra il broadcaster e l'ente ospitante dell'evento) e vengono selezionati internamente i Voyager, una band progressive metal di Perth attiva dal 1999 e composta dal cantante Daniel Estrin, dai chitarristi Simone Dow e Scott Kay, dal bassista Alex Canion e dal batterista Ashley Doodkorte.

Si tratta di un gruppo già noto nel mondo ESC, avendo partecipato alla selezione australiana l'anno scorso con il brano Dreamer classificandosi in seconda posizione alle spalle di Sheldon Riley. Nel 2020 si erano invece presentati con Runaway, erano entrati nella shortlist finale di potenziali concorrenti ma SBS li tagliò prima della finalissima piango2

La canzone si chiama Promise, è un po' una continuazione del loro materiale precedente ed è firmata da tutti e cinque i membri del gruppo.

thatdamngigi
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23 febbraio, 2023 - 21:59
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In tutto questo, uno snippet di 5 secondi della canzone di Loreen (e alcuni scatti rubati dalle prove generali nel quale si vede il suo staging) ha portato la Svezia a raggiungere l'Ucraina nelle quote.

Che inizi la stagione eurovisiva

Edit: c'è stato il sorpasso

misni
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26 febbraio, 2023 - 11:56
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Gli Eurofans tutti pazzi per Cha cha cha della Finlandia. Già si danno Finlandia e Norvegia in Top5. Ovviamente a me la canzone non piace per niente excited.

Invece vediamo se ritorna Loreen, che voce!

thatdamngigi
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26 febbraio, 2023 - 12:09
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misni ha detto
Gli Eurofans tutti pazzi per Cha cha cha della Finlandia. Già si danno Finlandia e Norvegia in Top5. Ovviamente a me la canzone non piace per niente excited.

Invece vediamo se ritorna Loreen, che voce!  

Guarda, nonostante la canzone non sia per nulla il mio genere, devo ammettere che ha quel qualcosa che ti rapisce.

Anche io però spero torni Loreen per tirar fuori un Johnny Logan

ge_aldrig_upp
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26 febbraio, 2023 - 17:52
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La rinascita dell'Uuden Musiikin Kilpailu ("Concorso della nuova musica") continua ogni anno e va di pari passo, almeno per quello che mi riguarda, con quanto viene sopravvalutato dagli eurofan. Certo è una selezione ben costruita, con un'identità forte e dei brani variegati e competitivi, però continuo a pensare sia un entusiasmo molto "di facciata" (e aiutato dalla release dei brani, un mese prima della finalissima, con video musicali dal budget sontuoso e rilasciati tipo goccia cinese uno dopo l'altro per una settimana).

Ma tant'è, ieri sera tutto il mondo eurovisivo era incollato allo schermo o - i più fortunati - alla Logomo Arena di Turku, dove i sette artisti in gara si sono affrontati per il titolo di rappresentante finlandese a Liverpool. Conduceva Samu Haber, l'opening act e l'interval act erano affidati rispettivamente a Bess e ai The Rasmus, il metodo di voto era lo stesso degli anni scorsi con il 75% del peso totale al televoto e il 25% a sette giurie nazionali (UK, Germania, Spagna, Svezia, Polonia, Australia, Ucraina). Notare come l'Italia, Caligiore al Benidorm a parte, non sia stata finora invitata a giudicare nessuna selezione nazionale noparty

Non ci sono state sorprese e ha prevalso il favoritissimo scontato della vigilia, ovvero il rapper Käärijä che con Cha Cha Cha ha fatto piazza pulita di giurie e soprattutto televoto (467 punti su 882 a disposizione, oltre il 52% del totale con il secondo al 14%). Piazza d'onore va al gruppo Portion Boys con Samaa taivasta katsotaan (Guardiamo lo stesso cielo) mentre al terzo posto si classifica la giovanissima Keira Lundström con No Business On The Dancefloor. Niente da fare né per Robin Packalen, il nome sulla carta più conosciuto fra i sette partecipanti, né per i KUUMAA che avevano dominato per settimane la classifica di Spotify Finlandia.

Käärijä (Involucro) è il nome d'arte di Jere Pöyhönen, 29enne rapper e cantautore di Helsinki attivo nel mondo della musica al 2016. Il brano si intitola Cha Cha Cha ed è scritto e composto da Pöyhönen assieme a Johannes Naukkarinen, Aleksi Nurmi e Jukka Sorsa: al momento si colloca tra i favoriti per la vittoria del prossimo Eurovision, per quanto io rimanga scettico (eufemismo) in merito al suo potenziale sul fronte giurie.

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Seconda edizione di Una Voce per San Marino ed è stata una settimana di musica, emozioni, trash, cringe e soprattutto CIRCO. Non commento la serata minuto per minuto perché già c'era il topic apposito, però mi preme dire che questo progetto continua ad avere un grande potenziale ma a mio avviso fare un concorso di canto glorificato ed elevarlo a Sanremino del Twitter (con durata monstre di Sanremo, ritmo estenuante, ospiti e siparietti inutili) non è la strada giusta per dargli la dignità che merita. Vedremo se ci sarà un Una Voce 3 e chi o che cosa si presenterà in gara al prossimo giro sadida

La serata finale si è tenuta ieri sera presso il Teatro Nuovo di Dogana, con Jonathan Kashanian e Senhit alla conduzione, Irol in green room ed Ilenia De Sena a leggere i tweet nel pubblico (dopo aver condotto tutte le semifinali pre-registrate). 22 erano i cantanti in gara e la vittoria è stata assegnata da una giuria di sei personalità della musica italiane ed estere, capitanata da Al Bano (che aveva l'onere di sciogliere eventuali pareggi) e composta da Antonio Rospini (musicista e consulente artistico), Charlotte Davis (produttrice TV), Dino Steward (amministratore delegato di BMG Italia), Clarissa Martinelli (giornalista) e Steve Lyons (ingegnere del suono).

Il responso a sorpresa ha visto la vittoria di un gruppo che aveva partecipato alla selezione tra gli esordienti, ovvero senza ottenere la wildcard diretta per le semifinali che SMRTV e Media Evolution hanno assegnato a una trentina di sedicenti Big. Si tratta dei Piqued Jacks, band originaria di Buggiano (Pistoia) con quattro album e tre EP all'attivo, che ha sbaragliato la concorrenza con il brano funk rock Like An Animal. I membri del gruppo (che dovrebbero anche essere gli autori del pezzo, anche se è difficile stabilirlo finché non sarà rilasciato su Spotify) sono il cantante Andrea Lazzeretti, il bassista Francesco Bini, il chitarrista Marco Sgaramella e il batterista Tommaso Oliveri.

Al secondo posto si piazzano Le Deva con Fiori su Marte, mentre la terza posizione è occupata dal gruppo XGiove con Fuoco e benzina. In gara c'erano anche gli Eiffel 65 (ovviamente senza Gabry Ponte) ma la loro Movie Star non è riuscita ad andare oltre il quinto posto finale; altri nomi conosciuti come Deborah Iurato, Lorenzo Licitra, Roy Paci, Nevruz Joku, Thomas Bocchimpani e Ronela Hajati (rappresentante albanese all'Eurovision 2022) si sono fermati fuori dalle prime dieci posizioni.

ge_aldrig_upp
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27 febbraio, 2023 - 14:39
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Ieri sera è andata in onda la finale nazionale della Polonia, che da due anni è stata ribattezzata Tu bije serce Europy! Wybieramy hit na Eurowizję. Il programma si è svolto presso gli studi Transcolor di Szeligi (dove già venne girata l'edizione polacca di Chi vuol essere milionario?, ma non il nostro remake del ventennale quando TVP ci prestò gli studi). A condurre un trio di presentatori già sperimentati nei vari Junior Eurovision organizzati in Polonia: Aleksandar Sikora, Ida Nowakowska e Małgorzata Tomaszewska.

Il risultato finale era deciso per il 50% dal televoto e l'altro 50% da una giuria di quattro elementi. Si è inoltre esibita una serie di ospiti internazionali già noti in ambito Eurovision, tra cui Kalush Orchestra (vincitori dell'edizione 2022 per l'Ucraina), Stefania Liberakakis (10° all'ESC 2021 per la Grecia), Efendi (20° all'ESC 2021 per l'Azerbaijan); a loro si aggiungono due ex rappresentanti polacchi all'ESC (Edyta Górniak, 2° nel 1994, e Ochman, 12° nel 2022) e due ex rappresentanti polacche al JESC (Roksana Węgiel, vincitrice nel 2018, e Sara James, 2° nel 2021).

Il favorito della vigilia era Jann (Jan Rozmanowski) che però non è riuscito a conquistare i favori della giuria, venendo piazzato in quarta posizione dietro a Blanka Stajkow, Dominik Dudek e il gruppo Felivers. La vittoria al televoto non ha tamponato questa brutta prestazione perché appunto Blanka è stata la seconda più votata dal pubblico, vincendo la competizione con 22 punti contro i 19 di Jann e della sua Gladiator; al terzo posto si piazza appunto Dominik Dudek, prodotto dal team che ha vinto due volte il Junior Eurovision, che porta a casa 18 punti e la medaglia di bronzo con Be Good.

Blanka Stajkow ha 23 anni, viene da Stettino ed è una cantante e modella di origini polacco-bulgare. Ha partecipato alla decima edizione polacca di Top Model venendo eliminata alle selezioni e subito dopo ha rilasciato Better, il suo singolo d'esordio nel mondo della musica.

La canzone che porterà all'Eurovision si intitola Solo, è online da settembre (virale su TikTok anche in Italia e con oltre 12 milioni di views su YouTube) ed è scritta e composta da Blanka assieme a Maciej Puchalski, Mikołaj Trybulec, Bartłomiej Rzeczycki, Marcin Górecki, Maria Broberg e Julia Sundberg. Per Trybulec - autore di Friend Of A Friend dei Lake Malawi, Universo di Blas Cantò e River di Krystian Ochman - si tratta della quarta partecipazione come autore all'Eurovision, mentre Broberg ha già gareggiato sia all'ESC (Stay di Anna Odobescu) che al JESC (One Of These Days di Sona Azizova).

thatdamngigi
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27 febbraio, 2023 - 14:46
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Il drama che è successoahh_gifahh_gifahh_gif

Vi dico solo che in Polonia è in atto una contestazione assurda contro l'emittente

ge_aldrig_upp
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27 febbraio, 2023 - 16:21
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thatdamngigi ha detto
Il drama che è successoahh_gifahh_gifahh_gif

Vi dico solo che in Polonia è in atto una contestazione assurda contro l'emittente  

Sì ma neanche a fare così ogni volta che vince il favorito delle giurie lol capisco la contestazione, capisco che stiamo parlando di una nazione che spesso fa le cose in modo poco democratico, ma a una certa se questa dev'essere la reazione o si fa una selezione 100% televoto o non la si fa proprio sadida

thatdamngigi
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27 febbraio, 2023 - 16:46
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ge_aldrig_upp ha detto

Sì ma neanche a fare così ogni volta che vince il favorito delle giurie lol capisco la contestazione, capisco che stiamo parlando di una nazione che spesso fa le cose in modo poco democratico, ma a una certa se questa dev'essere la reazione o si fa una selezione 100% televoto o non la si fa proprio sadida  

Già, è vero, ma il tutto è apparso sospetto vista la performance tremenda di Blanka (non che Jann sia stato meglio, però valli a capire)

BlueBlau
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27 febbraio, 2023 - 17:57
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non avevo un favorito su tutti nell'UMK ma sarei stato soddisfatto con tutte le possibilità, anche se con alcune più di altre, e le avrei avute tutte abbastanza alte in classifica. alla fine ci sta abbia vinto quella che aveva destato più attenzione. Non vincerà mai e penso lo sappiano pure loro ma stavolta la seconda top 5 dopo i Lordi la possono agguantare, dipende naturalmente dalle giurie che sicuro l'avranno fuori dai 10 ma sui 90-80 punti vuol dire fare come Konstrakta, dai 50 in giù vuol dire fare la fine dei Keiino, do per scontata la top 3 al televoto finale (e il possibile primo posto in semifinale).

Sono comunque sicuro che a breve l'UMK ci darà un vincitore (e spero che non succeda come quando ero sicuro che a breve toccasse al Belgio dopo Blanche e Loictoofunny2)

per la Polonia rientro nel gruppo dei delusi per la perdita di Gladiator, era la più forte che avevano e l'avrei presa anche con il live tutt'altro che entusiasmantesadida anche perché non è che gli altri siano stati così imperdibili. Poi Blanka era comunque seconda al televoto quindi non c'è da lamentarsi più di tanto, al di là dei debbi che il tutto può lasciare. Non sono entusiasta della scelta per quanto si lascia ascoltare, e non la escludo del tutto dalla corsa alla finale con la semifinale amichevole che ha non la escluderei, già con le giurie la davo per spacciata

Australia mi aspettavo qualcosa in più con il ritorno della selezione interna, per quanto ci sta il vincitore del televoto all'ultima selezione per superare la semifinale. mi sta crescendo riascoltandola quindi mi va benissimo. San Marino ho già detto nell'altro topic, curioso di vedere come allestiranno il tutto comunque

chiudo con Loreen. Esibizione fantastica e perfetta, direi al livello di Heroes. Tattoo è la seconda venuta di Euphoria, proprio spiccicata, che a me sta anche bene perché piace ma è un limite. Ci sta che a questo punto sia la favoritissima per la vittoria a maggio, per quanto non sono ancora sicuro ci arrivi. che poi l'invasione di campo mica l'avevo capita, pensavo problemi tecnici e avessero inquadrato per sbaglio un cameramanlol

ah un po' mi fa ridere che dei 4 del 2020 che ritentano nessuno riesce a tornare, soprattutto con due ritorni e un terzo probabile (che spero sia Pashaheart)

ge_aldrig_upp
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2 marzo, 2023 - 12:33
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Il rinascimento eurovisivo dei Paesi Bassi dopo i terribili anni '00 li vede come una delle nazioni più di successo in quest'ultima decade, con una vittoria, un secondo posto, 8 finali negli ultimi 9 tentativi e la terza striscia più lunga di qualificazioni dopo Paesi Bassi e Svezia.

La scelta del rappresentante 2023 è stata effettuata il 1° novembre 2022 ed è ricaduta su Mia Nicolai (26enne di Amsterdam con una carriera musicale già avviata in patria) e Dion Cooper (29enne di origini ignote).

Il brano è stato presentato ieri, si intitola Burning Daylight ed è scritto e composto da Mia e Dion assieme a Jordan Garfield, Loek van der Grinten e Duncan Laurence (già vincitore dell'ESC 2019 con Arcade). Proprio Duncan si è espresso a favore di questo pacchetto dicendo che in sua opinione il pezzo è forte abbastanza da vincere tutto l'Eurovision sadida

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La selezione di Cipro continua ad essere un legame a filo doppio tra il broadcaster (CyBC, che vi potrebbe capitare di trovare scritto come RIK per via della conversione di caratteri tra alfabeto greco e latino) e la casa discografica Panik Records. La scelta risale addirittura allo scorso ottobre ed è caduta su Andrew Lambrou, 24enne cantante australiano ma di origini greco-cipriote - già concorrente nella settima edizione di X Factor Australia (eliminato agli Home Visit) e settimo classificato dell'edizione 2022 di Eurovision - Australia Decides con Electrify.

La canzone si intitola Break A Broken Heart ed è stata scritta da un team danese-svedese composto da Jimmy Jansson (che debutta all'ESC come autore dopo aver prima gareggiato e poi scritto di tutto per il Melodifestivalen), Jimmy "Joker" Thörnfeldt (4° partecipazione ESC dopo El Diablo di Eleni Tsagkrinou, Adrenalina di Senhit feat. Flo Rida, Voices di Tusse), Thomas Stengaard (vincitore dell'ESC da autore con Only Teardrops di Emmelie de Forest, 4° classificato con You Let Me Walk Alone di Michael Schulte, autore anche di El Diablo, Adrenalina, Fade To Black di Nadir Rustamli e Sister delle S!sters) e Marcus Winther-John (nome minore della scena Melodifestivalen, già in gara all'ESC nel 2009 per Andorra come autore di La Teva Decisió/Get A Life di Susanne Georgi)

edorf
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4 marzo, 2023 - 0:46
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In attesa del riassunto di @ge_aldrig_upp,  FINALMENTE la Germania porta un degno rappresentante: con la vittoria schiacciante al televoto da parte dei Lord Of the Lost con la loro "Blood and Glitter"!!! 

Band già conosciuta in ambito internazionale nel proprio genere di riferimento e la scorsa estate ha aperto i concerti degli Iron Maiden nella leg europea.

ge_aldrig_upp
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4 marzo, 2023 - 11:24
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La vigilia del penultimo Super Saturday si è aperta con la selezione tedesca Unser Lied für Liverpool, che aveva il compito dichiarato di lavare l'onta dell'ultimo posto di Malik Harris a Torino 2022. Per l'occasione location nuova (i MMC Studios di Colonia) e conduttrice solita (Barbara Schöneberger); ospiti musicali erano The BossHoss e Ilse DeLange con il loro nuovo singolo You.

Le proposte in gara erano otto, causa defezione dell'ultimo momento del duo Frida Gold (che era tra i favoriti alla vittoria finale) per problemi di salute. I pronostici della vigilia vedevano un grande supporto per Ikke Hüftgold, vincitore della wildcard di TikTok, e per il suo partyschlager Lied mit gutem Text (Canzone con un bel testo) di cui più o meno tutte le persone dotate di raziocinio temevano la vittoria - in particolare perché la persona in questione si era già resa nota in passato per avere cantato in blackface e fatto uscite discutibili contro varie minoranze what

Le otto giurie internazionale hanno ristabilito una sorta di equilibrio, premiando una serie di pezzi pop radiofonici del genere a cui la Germania ci ha abituato nel passato recente e punendo Ikke (ultimo per quasi tutti i giurati) e l'altrettanto spinta Patty Gurdy con un residuo dell'etnopop eurovisivo dei '00 nobilitato dalla presenza sul palco di un hurdy-gurdy. Il pubblico ha però bocciato le 4 proposte scelte dai giurati e premiato le 4 più ignorate, con 30 punti per la band Lonely Spring, 34 per Patty, 101 per Ikke Hüftgold e addirittura 146 (39,7% del totale) per la band glam metal Lord Of The Lost. La classifica finale vedeva i Lord Of The Lost in vittoria con 189 punti, secondo Ikke Hüftgold a 111 punti e terzo Will Church (vincitore del voto delle giurie) sempre a 111.

A rappresentare la Germania a Liverpool saranno i Lord Of The Lost, band di Amburgo attiva dal 2007 che spazia tra il gothic metal, il glam e il rock industriale. I membri sono il cantante Chris Harms, il chitarrista Pi Stoffers, il bassista Klaas Helmecke, il tastierista Gerrit Heinemann e il batterista Niklas Kahl; Harms e Stoffers sono anche autori della canzone, che si intitola Blood & Glitter e vede anche la firma di Anthony J. Brown e Rupert Keplinger.

Non so se questa scelta potrà riportare la Germania a un buon piazzamento, però è la dimostrazione che mettendo in campo proposte alternative e meno "safe" poi la gente le vota. Anche in un anno pieno zeppo di band come questo, può essere una scelta intelligente per sparigliare le carte e in ogni caso permetterà ai tedeschi di fare un Eurovision dignitoso, per cui clap2 clap2

BlueBlau
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4 marzo, 2023 - 15:32
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ieri più impegnato a sperare Ikke perdesse che a tifare una qualsiasi delle altre, anche perchè la mia preferita era Frida Gold, mi andava bene chiunque tranne lui. qua davvero ci voleva il sistema polaccolol 

alla fine è andata benissimo con la vittoria della proposta più forte che era rimasta in gara e l'unica che avrebbe salvato la Germania dall'ultimo posto. L'unico dubbio è che è l'ennesimo gruppo quest'anno ma in finale un paio già saranno stati eliminati e penso si distingua abbastanza per arrivare a metà classifica, e poi ha anche un certo potenziale per una messa in scena memorabile

per le due selezioni interne devo dire che avevo basse aspettative  in entrambi i casi quindi alla fine ne sono rimasto soddisfatto. Mi aspettavo da Cipro qualcosa più vicina alla formula solita degli ultimi anni invece di cambiare proprio rotta ma ci sta e delle due è quella che apprezzo di più. Non ricordo come se l'era cavata Andrew live nella selezione australiana ma con una buona esibizione non escluderei che si possa avvicinare a una top 10 grazie alle giuriesadida sono abbastanza sicuro che quella semifinale la passa in carrozza.

per il duo credo sia più difficile passare la semifinale che fare bene in finale, credo dipenderà da come la metteranno in scena, il vantaggio è che si distingue dalle altre nella sua semifinale.  Comunque piacevole ma mi lascia un po' freddino

ge_aldrig_upp
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5 marzo, 2023 - 15:04
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Sapete tutti quanto voglio bene al Söngvakeppnin, trovo sia una delle selezioni nazionali (almeno fra le "piccole") meglio costruite a livello di show, identity, grafiche e materiale promozionale ormai da un po' di anni a questa parte - malgrado venga sistematicamente ignorata, per nessuna ragione apparente, da buona parte del fandom. Quest'anno non ha fatto eccezione: la selezione delle canzoni è stata più che all'altezza, il trio di conduttori (in particolare il comico Sigurður Þorri Gunnarsson) forse il migliore di sempre e pure la nuova identity a tema "rainbow" (con ogni canzone contrassegnata da uno dei cinque colori che la componevano) super azzeccata clap2 clap2

La parte negativa, e mi duole dirlo, è stata rappresentata dai risultati - in particolare quelli della seconda semifinale, dove sono state fatte fuori due proposte (il duo formato da Silja Rós Ragnarsdóttir e Kjalar Martinsson Kollmar, ma anche la bella scoperta di Úlfar Viktor Björnsson) che avevano potenziale ben più alto di quelle che invece hanno staccato il biglietto per la finalissima. La sensazione di disastro annunciato si è acuita quando i Langi Seli og Skuggarnir, una band rockabilly che si è presentata con una canzone aperta da QUARANTACINQUE secondi di intro strumentale, hanno brevemente preso il comando delle scommesse su Diljá Pétursdóttir che era in breve emersa come unica opzione possibile per la vittoria e una partecipazione dignitosa a Liverpool.

Ieri sera si è tenuta la finalissima, come l'anno scorso in diretta dai nuovissimi (e buissimi) studi RVK di Gufunes (Reykjavík). Il meccanismo era il solito: primo turno votato al 50% da una giuria di dieci elementi e al 50% del televoto, qualificazione della top2 al "duello finale" dove un secondo giro di televoti si sommava ai punti ottenuti nel primo round. Ospiti musicali le Systur (campionesse in carica) e i Subwoolfer (10° all'ESC 2022 per la Norvegia con Give That Wolf A Banana).

Come previsto, il primo turno ha qualificato alla superfinale Diljá e i Langi Seli og Skuggarnir, mentre ci hanno definitivamente lasciato Sigga Ózk, Bragi Bergsson e l'altro gruppo Celebs. Il verdetto si è fatto attendere (anche per via dei soliti MILLE recap) ma alla fine il popolo islandese ha saputo redimersi e premiare Diljá, con dimensioni ancora da verificare ma potenzialmente storiche: RÚV ha annunciato il record storico di televoti pervenuti, un numero che si è avvicinato alla cifra di 260 000 (su una popolazione di 375k abitanti what )

Diljá Pétursdóttir ha 21 anni e viene da Kópavogur, la seconda città d'Islanda (sobborgo a sud della capitale Reykjavík). Esordiente assoluta nel panorama musicale commerciale del suo paese, ha però all'attivo la partecipazione a Ísland Got Talent nel 2015 e il 3° posto ottenuto in rappresentanza della Scuola di Commercio di Reykjavík nell'edizione 2019 del Söngkeppni framhaldsskólanna (il "fratellino minore" del Söngvakeppnin, una gara canora dedicata alle scuole superiori di secondo grado di tutta l'Islanda).

La canzone si intitola Power ed è scritta da Diljá stessa assieme a Pálmi Ragnar Ásgeirsson, autore anche dell'entry islandese del 2015 (Unbroken di María Ólafs). Una dei coristi presenti nell'esibizione è Katla Njálsdóttir, che ricorderete 5° classificata al Söngvakeppnin 2022 con Þaðan af (Da lì) heart

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La selezione moldava è stata ribattezzata Etapa națională e ha visto il solito round di audizioni aperte, che avevamo già raccontato in passato e da cui sono uscite le 10 canzoni che si sono scontrate nella finalissima di ieri sera. La serata andava in onda dallo Studio 1 di TRM a Chișinău, condotta da Doina Stimpovschi, Ion Jalbă e Daniela Crudu; ospiti erano i rappresentanti moldavi dell'Eurovision passato (Zdob și Zdub e Advahov Brothers) più due degli artisti già scelti per la prossima edizione (i Sudden Lights e Theodor Andrei, rispettivamente rappresentanti di Lettonia e Romania).

Quest'anno il leitmotiv era la presenza di artisti già visti in passato sempre in rappresentanza della Moldavia e con buoni risultati, come Pasha Parfeni (12° nel 2012 con Lăutar (Violinista)), i SunStroke Project (22° nel 2010 con Run Away e 3° nel 2017 con Hey Mamma) e Aliona Moon (11° nel 2013 con O mie (Un milione)).

Sono stati questi tre a piazzarsi sul podio della selezione, con Parfeni che ha ottenuto il primo posto nella classifica dei cinque giurati e anche del televoto. Per lui 5 428 ottenuti contro i 2 276 di Yummy Mommy dei SunStroke Project, che devono accontentarsi della piazza d'onore; Aliona Moon salva invece il bronzo, piazzandosi seconda con i giurati e dignitosamente quarta con il pubblico.

Pasha Parfeni torna così a rappresentare la Moldavia, a 11 anni di distanza dalla sua prima partecipazione. Si tratta di un cantante 36enne, originario di Orhei e molto conosciuto nell'area balcanica; aveva già provato a tornare nel 2020, classificandosi secondo nella selezione moldava con il brano My Wine dietro a Prison di Natalia Gordienco.

All'Eurovision 2023, Pasha ci riproverà con Soarele și luna (Il sole e la luna), brano etnopop scritto assieme ad Andrei Vulpe e Iuliana Parfeni.

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La Serbia sta vivendo un vero e proprio rinascimento eurovisivo, con una serie di buoni risultati e soprattutto il rebrand della selezione nazionale Pesma za Evrovizije: un vero e proprio glow-up, con materiale grafico, ospiti, conduzione, ritmo e soprattutto CAST pazzeschi e invidiati da tutta Europa ad est del Danubio. L'edizione di quest'anno non ha fatto eccezione, in diretta dallo studio 9 di Košutnjak (Belgrado) con la conduzione di Milan Marić e la solita Dragana Kosjerina (più Kristina Radenković e Stefan Popović in green room).

32 erano i brani in gara, ridotti a 16 dopo due semifinali da cui sono uscite le prime indicazioni: Luke Black il favorito della "bolla", Princ quello del popolo serbo, Hurricane, Filip Baloš, Zejna Murkić e Nađa Ordagić le mine vaganti pronte a inserirsi nella corsa al podio. In realtà si è poi scoperto che le giurie - cambiate da semifinali a finale, come da regolamento - avevano scombinato abbastanza le carte in tavola premiando Nađa Ordagić e Stefan Shy nella semifinale 1, Dzipsii e Nađa Terzić nella semifinale 2. La finale si apriva così con grande incertezza e tutto da giocarsi sul live, un po' come già accaduto con la vittoria a sorpresa di Konstrakta nel 2022.

Le giurie della finale hanno premiato la ballata di Nađa Ordagić con 52 punti, davanti a Luke Black con 49 e Filip Baloš con 41: tra i grandi delusi sicuramente Princ solo quinto a 31 punti, Zejna Murkić decima con 7 e le Hurricane, tornate in formazione completamente rinnovata, addirittura ultime a 0. Il televoto ha invece premiato Princ sul filo di lana, con soli 328 voti di vantaggio su Luke Black (20 398 a 20 070). Terzo il sorprendente Jovan Živadinović AKA Dzipsii che ne raccoglieva 11 582, più sotto Filip Baloš (forse sopravvalutato nei pronostici della vigilia), Nađa e Zejna.

Il sistema di conversione assegnava la vittoria a Luke Black e Samo mi se spava (Ho solo sonno) con 20 punti (10 giurie + 10 televoto), lasciando Princ e la sua Cvet za Istoka (Fiore d'Oriente) in seconda posizione con 18 punti malgrado la vittoria risicata del televoto. Completa il podio Nađa Ordagić, anche lei a 18, ottima terza partendo da aspettative men che esaltanti per Moj prvi ožiljak na duši (La mia prima cicatrice dell'anima), una delle pochissime ballate balcaniche dell'annata.

Luke Black è lo pseudonimo di Luka Ivanović, 30enne cantante di Čačak con un po' di singoli di discreto successo in patria all'attivo. Il brano Samo mi se spava (Ho solo sonno) è scritto da Luke stesso assieme a Majed Kfoury.

 

BlueBlau
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5 marzo, 2023 - 19:26
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Ogni anno ci sono super saturday dove tutte tra tutte quelle che vuoi che vincano non ne vince manco una e poi arriva quello dove vincono tutti i tuoi preferiti. ieri è stato quest'ultimo (ancor di più se contiamo pure la Germania)

Per la Serbia vale un po’ il discorso dell’UMK, del fatto che mi aspetto che prima o poi esca fuori un vincitore.  C’è anche da dire che al momento sembrano l’unica possibilità di riportare il contest nei balcani nel breve periodo visto che la Bulgaria sembra ormai troppo poco interessata. Anche quest’anno una delle migliori selezioni con 2 partecipanti in particolare che avrei amato avere a Liverpool. Uno era Filip Balos che era la mia prima scelta ed era anche la più convincente tra tutte, l’altro era Luke Black. Quindi non posso che essere soddisfatto e la Serbia si conferma tra i miei preferiti, anche se c’è bisogno di aggiustare un po’ il live.

Seguire la finale moldava è stata un impresalol Prima si sentiva ma era una striscia di fotogrammi, poi vedevo il video abbastanza bene ma non sentivo niente… alla fine sono riuscito a vedere senza problemi i due favoriti.  A un primo ascolto Pasha e Aliona erano i più convincenti, con Pasha che nelle ultime settimane mi è entrato in testa quindi avevo un grosso favorito che una volta tanto ha vinto. Forse l’esibizione un po’ troppo piena ma credo che troveranno la quadra da qui a maggio, tanto pure la Moldavia almeno negli ultimi anni è riuscita a mettere su live in grado di esaltare anche i pezzi più discutibili.

Per l’Islanda che dire, si sono salvati all’ultimo e in un modo che mi ha ricordato il duello finale dell’anno scorso. Avevo già perso la mia preferita in semifinale, il duettonoparty, ma delle cinque finaliste ha vinto quella che tifavo al momento non credo sia distante da una mia eventuale top 10, anche se come al solito preferisco le versioni islandesi. Non so giudicare le possibilità di passare in finale, da un lato in quella semifinale sembra difficile non passare, dall’altro ho letto paragoni con alcuni loro precedenti tentativi, in particolare Svala, che non mi lasciano proprio tranquillosadida

ge_aldrig_upp
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5 marzo, 2023 - 21:10
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BlueBlau ha detto
Avevo già perso la mia preferita in semifinale, il duettonoparty 

Silja Rós & Kjalar piango2 piango2 piango2

ge_aldrig_upp
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7 marzo, 2023 - 14:58
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Nel recente passato la Svizzera si è affidata costantemente a selezioni interne, con risultati lusinghieri (4° Luca Hänni nel 2019, 3° Gjon's Tears nel 2021) e non altrettanto (il 17° posto con nul points al televoto di Marius Bear l'anno scorso, che ha visto il rappresentante rossocrociato messo - anche un po' ingiustamente - alla berlina da tutto il fandom).

La scelta del 2023 è ricaduta su Remo Forrer, 22enne di Hemberg, già vincitore della terza edizione di The Voice of Switzerland (2020) come membro del team di Noah Veraguth. Il pezzo si intitola Watergun ed è scritto da Argyle Singh, Ashley Hicklin e Mikolaj Trybulec: questi ultimi due sono entrambi artisti conosciuti nella scena ESC e in particolare Trybulec segna un risultato importante portando a Liverpool due brani diversi in una singola edizione (è anche autore della canzone polacca).

***

VARIE ED EVENTUALI/8

🇸🇪 Svezia

La quarta semifinale del MF (sabato 25 febbraio) doveva essere quella del ritorno trionfale di Loreen e così è stato. La canzone Tattoo ha riscosso i consensi della stampa accreditata sin da martedì, scalando la classifica delle scommesse fino a scalzare i due che l'avevano momentaneamente superata (Marcus e Martinus, Maria Sur) ancora prima della performance live. La vittoria della semifinale è arrivata senza alcun problema, malgrado l'esibizione sia stata interrotta da un attivista per il ripristino delle zone umide e dei loro habitat - costringendo Loreen a ripeterla e SVT a sforare di una decina di minuti su quello che doveva essere l'orario della trasmissione da guida TV.

Assieme a Loreen si è qualificata per la finale diretta la band Smash Into Pieces con il brano Six Feet Under, mentre hanno staccato il biglietto per il round di ripescaggio Kiana Blanckert con Where Did You Go? e Mariette Hansson con One Day. Fuori per pochissimo Axel Schylström, mentre non sono mai stati in corsa per la qualificazione Emil Henrohn e il duo formato dalle sorelle Signe e Hjördis Bornemark.

Il round di ripescaggio (sabato 4 marzo) è stato vinto un po' a sorpresa dal gruppo Nordman, che è riuscito a centrare la terza finale a 15 anni di distanza dall'ultima partecipazione. Per il duo ethno-folk grande successo con i gruppi di età più adulti e ottima tenuta con bambini e ragazzi, che ha permesso loro di conquistare il primo posto e la finale di Stoccolma davanti a Theoz, Kiana Blanckert e Mariette Hansson. Primi eliminati i Tennessee Tears (che si sono giocati l'ultimo posto a disposizione con Mariette), mentre mai oggettivamente in corsa Victor Crone, Melanie Wehbe ed Elov & Beny.

Nota a lato: Jimmy "Joker" Thörnfeldt qualifica 6/6 canzoni (Loreen, Marcus & Martinus, Smash Into Pieces, Paul Rey, Tone Sekelius, Kiana Blanckert) e diventa il compositore con più canzoni nella stessa finale del Melodifestivalen. L'impresa di portarne tre sui tre gradini del podio è decisamente alla portata clap2clap2clap2

🇵🇹 Portogallo

Tra sabato 25 febbraio e sabato 4 marzo si sono anche tenute le due semifinali del Festival da Canção 2023, che come al solito ha il compito di eleggere il rappresentante eurovisivo del Portogallo. Il programma si svolge presso gli studi televisivi RTP di Lisbona ed è condotto da José Carlos Malato e Tânia Ribas de Oliveira (semifinale 1), Jorge Gabriel e Sónia Araújo (semifinale 2), Vasco Palmeirim e Filomena Cautela (finalissima).

Le modalità di voto prevedevano qualificazione di 5 brani a serata, scelti tramite uno split 50/50 di televoto e giurie. Viene poi riaperto il televoto fra i cinque esclusi e si aggiunge una sesta finalista scelta esclusivamente dal pubblico portoghese.

Nella prima semifinale si sono qualificate le due favorite della vigilia (Mimicat e Cláudia Pascoal, quest'ultima rappresentante portoghese all'ESC 2018) assieme a Churky, ai SAL e alla band You Can't Win, Charlie Brown. Il pubblico ha ripescato i Neon Soho ed è poi stata assegnata una ulteriore wildcard al gruppo Esse Povo, in quanto RTP ha riscontrato un problema alla loro linea di televoto.

Nella seconda finale è emerso come favorito Edmundo Inácio, qualificato assieme a Bárbara Tinoco, Ivandro, Inês Apenas e i Voodoo Marmalade. Il secondo round di televoto ha invece premiato la band Dapunksportif, portando a tredici il numero delle canzoni che si affronteranno nella finalissima di sabato.

thatdamngigi
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7 marzo, 2023 - 17:28
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Allora, che dire; finora il round delle scelte interne è stato un po'... meh? La proposta olandese è proprio fatta per piacermi, ma mi ci sono voluti MOLTI ascolti per averla a mente. Per Cipro e Svizzera entriamo un po' nello stesso filone del vocione con una canzone di stampo "svedese", solo che se una è praticamente certa di passare nella semifinale degli orrori nonostante l'assenza delle giurie, l'altra è spacciata. Aspettiamo domani con due proposte che hanno un hype assurdo: l'Austria con questa fantomatica "Who the hell is Edgar?" che ha già scatenato l'ilarità di TUTTI e Israele, con Noa Kirel che dovrebbe configurarsi come l'unica avversaria di valore nella categoria "girl pop banger" di Alessandra.

Che dire del Meloreenfestival? Se tutto va come deve, abbiamo una chiara contender (che si aggiunge a un ristrettissimo gruppo con Kaarija e - sigh - i TVORCHI); il Festival da Cancao sembra starsi dirigendo nelle mani dell'unico che non mi ha convinto molto (Edmundo); io desidererei TANTISSIMO la vittoria dei You Can't Win, Charlie Brown ma è praticamente impossibilepiango Speriamo in Mimicat o Claudia va'.

Gli outcome del fine settimana mi hanno estremamente soddisfatto; in Germania era chiaro che i Lord Of The Lost fossero l'unica alternativa credibile a Ikke (visto che Patty ha floppato clamorosamente e i Frida Gold si sono ritirati) e quindi l'unica alternativa possibile all'ennesimo ultimo posto; in Moldavia era una sfida a tre tra i returning acts, e anche qui era una sorta di gara a "tutti tranne i Sunstroke"; la canzone di Pasha è una mezza hit, probabilmente la prima entry moldava da anni a piacermi (seppur non sia nei discorsi per la vittoria nei cosiddetti "miei libri"). Dilja era l'unica vera possibilità per l'Islanda, seppur non mi faccia impazzire (e la vedo fuori vista la semifinale forte che si sta delineando), mentre Luke Black, seppur segua palesemente le orme di Konstrakta dello "staging particolare", è una entry memorabile.

In tutto questo altro argomento di fermento è il rappresentante del Regno Unito; è da giorni che si susseguono alternative su alternative (tra cui spiccano i nomi di Birdy, Mae Muller e Rina Sawayama)

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