Utente
17 marzo, 2019
The Semota Show
La storia dietro al mio avatar è molto semplice: ho seguito l'ultima edizione del Gf vip con tanta passione e la mia partisipanti preferita era la psycho queen Dayane Mello. Da qui la scelta dell'avatar.
Ho iniziato ad apprezzare il mio nome, Chiara, con gli anni perchè da piccola non mi faceva né caldo né freddo. Adesso invece mi piace molto e penso che mi rappresenti molto bene: sono una persona onesta che dice le cose senza tanti giri di parole. Da un lato è una cosa positiva, dall'altro a volte devo un pò dosare le risposte per non essere troppo diretta.
L'altro nome in ballottaggio con Chiara era Giulia, ma sono contenta che alla fine i miei abbiano deciso così. Altri nomi che mi piacciono sono Ophelia, Emma, Francesca, Paolo e Andrea.
mrnace ha detto
E' il momento della rubrica
IT'S ME
Posteremo in topic un film, un piatto, una fotografia, una canzone, una poesia, una citazione letteraria, un libro, un dipinto, un film, ecc. capace di rappresentarci.
Non è facile mostrarsi tramite un solo elemento, io per questa missione ho deciso di affidarmi ad una "poesia" (per modo di dire) che scrissi alle superiori e che mi rappresenta ancora abbastanza bene. Ci sono aspetti del proprio carattere su cui si può lavorare, però penso che una persona non possa mai cambiare del tutto; ci sono esperienze che ti segnano e che formano il tuo essere.
Chiedo perdono per la scrittura ma non sono un'esperta e la "poesia" è ormai invecchiata di 15 anni.
Guardo la neve scendere fuori dalla finestra
Si posa dappertutto
Case, giardini, strade
Alcuni bambini giocano
E' pura la neve
E' candida la neve
Io la trovo pesante
I fiocchi che scendono copiosi
Sono come le parole non dette che mi si accumulano dentro
Utente
7 aprile, 2018
@semota cara, pronto a rispondere alle tue domande.
Non c'è un reale motivo dietro il mio attuale avatar, ero stufo di avere lo stesso since 2018 ma allo stesso tempo non sapevo cosa mettere quindi ho optato per queste spirali di cerchi azzurri.
Il mio nome non mi fa impazzire ma ho imparato a conviverci. Non so perchè ma avrei preferito un classico nome italiano che finisse con una vocale anziché con una consonante. Poi, nonostante non sia così difficile, molti adulti lo hanno sempre pronunciato male: mio nonno mi chiamava Omma, una vecchiettw mia vicina di casa Orma, altri ancora Oma. C'è poi chi si confonde e pur conoscendomi a volte si lascia sfuggire qualche Oscar, Thomas, Igor. Non mi piace nemmeno chi me lo abbrevia. Già è corto di suo, che me lo abbrevi a fa? Chiamandomi Omi per giunta!
La scelta del mio nome invece è molto casuale. Bisogna partire da due presupposti:
1) ai miei era stato detto che aspettavano una bambina
2) al 90% non sarei nato per complicazioni durante la gravidanza
Quindi i miei non si preoccuparono tanto nella scelta del nome, ne presero in considerazione per l'appunto alcuni femminili.
Alla fine nacqui e nacqui maschio. Una signora che era in ospedale con mia mamma chiamò il figlio Omar, a lei piacque e mi chiamarono così.
Per quanto riguarda i nomi che mi piacciono li cambio molto spesso. Ultimamente mi piacciono Enea, Tommaso, Elia, Filippo, Annalisa, Viola, Clizia, Emma, Giulia.
Due nomi che mi sono sempre piaciuti sono Patroclo e Menelao ma non ho mai trovato nessun altro a cui piacessero.
Ce ne sono parecchi che invece proprio non mi piacciono: Marco, Mattia, Nicola, Michael, Giuseppe, Rebecca, Cristina, Marta, Martina ma potrei continuare a lungo.
Utente
2 settembre, 2020
mrnace ha detto
E' il momento della rubrica
IT'S ME
Posteremo in topic un film, un piatto, una fotografia, una canzone, una poesia, una citazione letteraria, un libro, un dipinto, un film, ecc. capace di rappresentarci.
Ne approfitto per partecipare all'angolo di Mister Nace e scelgo di raccontarmi attraverso il quadro "Soir bleau" di Edward Hopper.
Ricordo che mi colpì subito la prima volta che lo vidi su un libro. Maschere e persone insieme, ma allo stesso tempo assorte nei propri pensieri. Prima ancora di leggere la spiegazione, mi trasmise un senso di "malinconia sociale". Che è poi il mio grande limite di fondo (o punto di forza, a seconda delle circostanze) visto che gli unici momenti dove mi sento al massimo delle mie energie, sono quelli che passo da solo. Senza contare che quando mi trovo in gruppi di quattro o più persone, oltre che a svuotarmi completamente, mi infastidisco perché raramente riesco ad osservare un piacere "genuino" e "sinergico" di molti individui a trascorrere del tempo insieme.
(Sono rimasto in 7 righe e mezzo , la censura dovrebbe approvarmelo come lunghezza questo)
Utente
7 agosto, 2013
Avete risposto ancora in pochi alla rubrica di MrNace di oggi ma lasciatemi dire che avete dato delle risposte che mi hanno colpito molto e che portano a riflessioni più complesse che mi piacerebbe approfondire se ce ne sarà l’occasione. O se vi commentate tra di voi su queste cose magari fatelo qua che forse tra di voi vi fate le domande che vi farei io
Edit: grazie per rispondere in generale. Non è scontato.
Utente
7 agosto, 2013
mrnace ha detto
E' il momento della rubrica
IT'S ME
Posteremo in topic un film, un piatto, una fotografia, una canzone, una poesia, una citazione letteraria, un libro, un dipinto, un film, ecc. capace di rappresentarci.
Diciamo che mi racchiuderei più in una parola che in un’immagine o in una cosa in particolare; racchiuderei quello che sono nella parola “Sport”. Lo pratico a livello agonistico ed alto da quando ho 7 anni, mi piace guardare tutto gli sport possibili ed andare a vedere qualsiasi manifestazione sportiva di qualsiasi livello e sport. Il mio tempo libero è dedicato a quello. Ho una passione radicata per le Olimpiadi e penso di aver letto qualsiasi libro possibile su di esse, il mio preferito è “Nazi games” sulle Olimpiadi del 1936. Inutile dire che sto mettendo da parte i soldi per Parigi2024 da ormai 3 anni. Questa son io, vivo per conoscere e respirare lo sport.
Domande di @semota:
1) Avatar: beh sempre stata super fan di Naruto, il manga e non l’anime;
2) il mio nome, Tessa, mi piace tantissimo. Ad oggi non ho ancora conosciuto nessuno con questo nome. Risale a Monna Tessa, la prima donna infermiera (mio babbo è medico )
Utente
7 agosto, 2013
No vabbeh scusate ma devo commentare 🙈 sono troppo curiosa 😅
@terry91 che sport pratichi? Da come scrivi hai partecipato anche a competizioni importanti mi pare. Com’è vivere lo sport a livello agonistico importante?
@klyo quale parte del tuo carattere pensi sia così radicata che quindi non cambierà mai? Che poi una parte così ce l’abbiamo tutti e non è neanche molto a scelta.
@Wasabi puoi spiegare meglio quando dici “svuotarti completamente” nello stare in gruppo?
@BlindedByTheLight nel “ricordati chi sei” a cosa pensi tu? Non ti chiedo nello specifico se non vuoi ma più in generale tipo alla famiglia, a difficoltà passate, ai valori fondanti la persona etc. Penso sia molto difficile già capire il “chi sei” quindi il ricordarselo diventa ancora più importante.
Utente
7 agosto, 2013
terry91 ha detto
mrnace ha detto
E' il momento della rubrica
IT'S ME
Posteremo in topic un film, un piatto, una fotografia, una canzone, una poesia, una citazione letteraria, un libro, un dipinto, un film, ecc. capace di rappresentarci.
Diciamo che mi racchiuderei più in una parola che in un’immagine o in una cosa in particolare; racchiuderei quello che sono nella parola “Sport”. Lo pratico a livello agonistico ed alto da quando ho 7 anni, mi piace guardare tutto gli sport possibili ed andare a vedere qualsiasi manifestazione sportiva di qualsiasi livello e sport. Il mio tempo libero è dedicato a quello. Ho una passione radicata per le Olimpiadi e penso di aver letto qualsiasi libro possibile su di esse, il mio preferito è “Nazi games” sulle Olimpiadi del 1936. Inutile dire che sto mettendo da parte i soldi per Parigi2024 da ormai 3 anni. Questa son io, vivo per conoscere e respirare lo sport.
Domande di @semota:
1) Avatar: beh sempre stata super fan di Naruto, il manga e non l’anime;
2) il mio nome, Tessa, mi piace tantissimo. Ad oggi non ho ancora conosciuto nessuno con questo nome. Risale a Monna Tessa, la prima donna infermiera (mio babbo è medico )
terry91 ha detto
mrnace ha detto
E' il momento della rubrica
IT'S ME
Posteremo in topic un film, un piatto, una fotografia, una canzone, una poesia, una citazione letteraria, un libro, un dipinto, un film, ecc. capace di rappresentarci.
Diciamo che mi racchiuderei più in una parola che in un’immagine o in una cosa in particolare; racchiuderei quello che sono nella parola “Sport”. Lo pratico a livello agonistico ed alto da quando ho 7 anni, mi piace guardare tutto gli sport possibili ed andare a vedere qualsiasi manifestazione sportiva di qualsiasi livello e sport. Il mio tempo libero è dedicato a quello. Ho una passione radicata per le Olimpiadi e penso di aver letto qualsiasi libro possibile su di esse, il mio preferito è “Nazi games” sulle Olimpiadi del 1936. Inutile dire che sto mettendo da parte i soldi per Parigi2024 da ormai 3 anni. Questa son io, vivo per conoscere e respirare lo sport.
Domande di @semota:
1) Avatar: beh sempre stata super fan di Naruto, il manga e non l’anime;
2) il mio nome, Tessa, mi piace tantissimo. Ad oggi non ho ancora conosciuto nessuno con questo nome. Risale a Monna Tessa, la prima donna infermiera (mio babbo è medico )
... Mi sa che hai completamente rimosso Florence Nightingale
Utente
17 marzo, 2019
semota ha detto
@klyo quale parte del tuo carattere pensi sia così radicata che quindi non cambierà mai? Che poi una parte così ce l’abbiamo tutti e non è neanche molto a scelta.
Penso che ognuno di noi abbia lati del carattere da smussare, su cui poter lavorare, ma penso anche che determinate caratteristiche siano non modificabili. Nel mio caso la difficoltà ad aprirsi e a conoscere altre persone: è una cosa in cui sono molto migliorata ma in certe situazioni mi sento ancora parecchio bloccata.
Utente
7 agosto, 2013
Ex davenport70 ha detto
... Mi sa che hai completamente rimosso Florence Nightingale
Mi sa che sei circa 600 anni in ritardo.
Monna Tessa fu la prima donna infermiera, fondatrice dell'Ordine delle Oblate nell'anno 1288. Florence Nightingale è nata nella prima metà dei 1800.
Monna Tessa è citata anche nella Divina Commedia....ti potevi informare sull’internet
Utente
7 agosto, 2013
terry91 ha detto
Ex davenport70 ha detto
... Mi sa che hai completamente rimosso Florence Nightingale
Mi sa che sei circa 600 anni in ritardo.
Monna Tessa fu la prima donna infermiera, fondatrice dell'Ordine delle Oblate nell'anno 1288. Florence Nightingale è nata nella prima metà dei 1800.
Monna Tessa è citata anche nella Divina Commedia....ti potevi informare sull’internet
Florence è universalmente riconosciuta come la fondatrice dell'assistenza infermieristica.
Utente
7 agosto, 2013
Ex davenport70 ha detto
terry91 ha detto
Ex davenport70 ha detto
... Mi sa che hai completamente rimosso Florence Nightingale
Mi sa che sei circa 600 anni in ritardo.
Monna Tessa fu la prima donna infermiera, fondatrice dell'Ordine delle Oblate nell'anno 1288. Florence Nightingale è nata nella prima metà dei 1800.
Monna Tessa è citata anche nella Divina Commedia....ti potevi informare sull’internetFlorence è universalmente riconosciuta come la fondatrice dell'assistenza infermieristica.
E come tutte le cose universalmente riconosciute...non è stata la prima
Utente
7 agosto, 2013
semota ha detto
No vabbeh scusate ma devo commentare 🙈 sono troppo curiosa 😅@terry91 che sport pratichi? Da come scrivi hai partecipato anche a competizioni importanti mi pare. Com’è vivere lo sport a livello agonistico importante?
Gioco a rugby in serie A da anni (fermati dalla pandemia) e prima ho praticato per 15 anni calcio a 5 fino alla serie B. È abbastanza tosta sinceramente, perché in italia il rugby femminile ed il calcio femminile non sono professionistici quindi non ti pagano (anzi paghi te una quota societaria)...ti alleni la sera dalle 20.30 alle 23 dopo una giornata passata a lavoro. In più non ti danno neanche permessi scolastici e\o lavoratovi per eventuali partite durante la settimana.
Nonostante questo è bellissimo lo stesso, lo fai per passione
Utente
16 gennaio, 2021
terry91 ha detto
Gioco a rugby in serie A da anni (fermati dalla pandemia) e prima ho praticato per 15 anni calcio a 5 fino alla serie B. È abbastanza tosta sinceramente, perché in italia il rugby femminile ed il calcio femminile non sono professionistici quindi non ti pagano (anzi paghi te una quota societaria)...ti alleni la sera dalle 20.30 alle 23 dopo una giornata passata a lavoro. In più non ti danno neanche permessi scolastici e\o lavoratovi per eventuali partite durante la settimana.
Nonostante questo è bellissimo lo stesso, lo fai per passione
Una mia carissima amica ci ha praticamente scritto una tesi di laurea. Impressionante come il glass ceiling sia presente e constatabile anche nello sport. Speriamo le cose cambino perché non è giusto che per le donne sia considerato un hobby e per gli uomini un lavoro a tutti gli effetti.
Utente
2 settembre, 2020
semota ha detto
@Wasabi puoi spiegare meglio quando dici “svuotarti completamente” nello stare in gruppo?
Ci provo semota! E' come se fosse una proporzione matematica: quando mi trovo con una persona - che mi garba ovviamente - sono logorroico ed apparentemente estroverso perché comunque riesco ad instaurare un dialogo diretto. Con due, ho già difficoltà ma tengo botta. Dalla terza in poi, è come se mi sentissi privo di "argomenti" - o meglio, che qualsiasi cosa io dica perda di valore nella mischia -, soprattutto in gruppi con personalità molto estroverse dove ci sono "capetti" considerati opinion leaders o comunque protagonisti all'interno della cerchia. Perdo totale interesse nell'interagire e mi estraneo diventando insofferente alle cose che dicono (ed il più delle volte cercando lo scontro quando tutti sono d'accordo su quelle che per me sono delle banalità cosmiche ).
Esempio: l'altro giorno avevamo un corso aziendale interno dove ci volevano inculcare il concetto di "empatia" da utilizzare con i clienti. Ci hanno mostrato delle foto, chiedendoci di cercare di capire le emozioni di alcune persone in foto. C'era una tizia cringissima con cappello nero che sorrideva, e tutto il gruppone "lei esprime felicità, serenità". Io ho aperto il microfono ed ho creato il panico, prima distruggendo la tizia in foto che mi sembrava una falsona, e poi gli altri che si soffermano al primo livello del linguaggio corporeo senza distinguere l'emozione che si cerca di trasmettere dall'emozione reale dei soggetti in foto.
Paradossalmente invece, non ho problemi a parlare davanti un gruppo di mille persone (tipo una presentazione) che ascoltano in silenzio.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
terry91 ha detto
semota ha detto
No vabbeh scusate ma devo commentare 🙈 sono troppo curiosa 😅@terry91 che sport pratichi? Da come scrivi hai partecipato anche a competizioni importanti mi pare. Com’è vivere lo sport a livello agonistico importante?
Gioco a rugby in serie A da anni (fermati dalla pandemia) e prima ho praticato per 15 anni calcio a 5 fino alla serie B. È abbastanza tosta sinceramente, perché in italia il rugby femminile ed il calcio femminile non sono professionistici quindi non ti pagano (anzi paghi te una quota societaria)...ti alleni la sera dalle 20.30 alle 23 dopo una giornata passata a lavoro. In più non ti danno neanche permessi scolastici e\o lavoratovi per eventuali partite durante la settimana.
Nonostante questo è bellissimo lo stesso, lo fai per passione
Vero, questa cosa è assurda. Spero sempre le cose possano cambiare perché la differenza è folle.
Utente
7 agosto, 2013
klyo ha detto
Penso che ognuno di noi abbia lati del carattere da smussare, su cui poter lavorare, ma penso anche che determinate caratteristiche siano non modificabili. Nel mio caso la difficoltà ad aprirsi e a conoscere altre persone: è una cosa in cui sono molto migliorata ma in certe situazioni mi sento ancora parecchio bloccata.
Questa è una cosa molto interessante in generale. Molte teorie dicono che noi abbiamo dei lati del carattere innati e che ci definiscono alla base. Oltre a questi poi ci sono varie sfumature che come dici tu poi si modificano in base ad esperienze e anche a contesti in cui ci si ritrova. Però sai che penso che la difficoltà ad aprirsi non sia parte della cosa innata ma più delle sfaccettature? Nel senso che per me sicuramente tipo l’essere introverso o riservato è una cosa che o si è o non si è e non si cambia (a meno che non avvenga qualcosa di davvero “traumatico”) mentre l’apertura è più una cosa malleabile. E il solo fatto che tu sia qua in questo gioco e abbia risposto con la poesia e questa riflessione al “it’s me” è molto significativo.
@terry91 ma come mai hai cambiato dal calcio al Rugby? Mi è capitato di vedere una partita di rugby maschile a Verona ed era abbastanza complicato 😅
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