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Arisa e la lezione di body positivity su Instagram
Davidex
Utente 4xP

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1
20 agosto, 2020 - 11:02
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“Sono un albero di arance, un panino al latte, una dea”: così Arisa si descrive nel suo ultimo scatto postato su Instagram. Uno scatto che ha sorpreso i fan: la cantante, in bikini, invece di inquadrare il volto, ha ripreso soltanto la parte centrale del suo corpo, dal seno alle cosce.

 

Il suo intento, come fanno capire gli hashtag utilizzati quali #bodypositive e #loveyourbody, è quello di mostrarsi al naturale, abbattere gli stereotipi, accantonare l’idea di corpo perfetto da esibire, soprattutto in spiaggia.

In poche ore la foto è diventata un vero e proprio fenomeno social con il pubblico che si è diviso in due schieramenti: da una parte, capitanati da Fedez e altri personaggi famosi, quelli che hanno fatto i complimenti ad Arisa e l’hanno elogiata per il gesto, dall’altra, tralasciando le offese becere, chi l’ha accusata invece di avere «esagerato»

Anche i giornali online riportano la notizia in maniera contrastante: Vanity Fair e Huffington Post parlano di ode alla body positivity e lezione contro il body shaming, Libero invece parla di foto scandalosa e primo piano ginecologico con slip semitrasparente.

Nel frattempo la foto continua a macinare migliaia di like e commenti, che ne pensate?

Danieletw
Utente 6xP

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20 maggio, 2018
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2
20 agosto, 2020 - 11:17
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Quelli di Libero e i loro lettori si alzano la mattina e devono trovarsi il nemico del giorno, altrimenti non riescono ad andare a dormire sereni. 

Latinista
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3
20 agosto, 2020 - 11:28
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Non è sicuramente una visita ginecologica come costume trasparente come dice Libero, ma secondo me non è nemmeno una bella foto: decisamente poco fine ed elegante. Ok il messaggio di piacersi come si è, ma poteva essere veicolato con una immagine diversa. Poi IG è suo, lo gestisce e pubblica ciò che le piace. Tra l'altro visto il numero di likes e gli articoli, ha probabilmente avuto ragione lei come mezzo per veicolare il messaggio. Dettò ciò, per me rimane una brutta foto.

KassaD1
Utente 2xDIAMANTE

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4
20 agosto, 2020 - 11:30
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Anche i giornali online riportano la notizia in maniera contrastante: Vanity Fair e Huffington Post parlano di ode alla body positivity e lezione contro il body shaming, Libero invece parla di foto scandalosa e primo piano ginecologico con slip semitrasparente.

Ovviamente questa foto crea scalpore solo perché il corpo e l'organo genitale in questione appartengono a una donna. Non ho mai letto articoli che criticano gli uomini che fanno vedere la forma del pacco sui social e devo dire che, quasi quotidianamente, ci sono di diverse stars che lo esibiscono al loro pubblico di IG.

Io non ci vedo nulla di così scandaloso. 

Fob92

Moderatore - Mentore

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5
20 agosto, 2020 - 11:53
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Fa tristezza questo costruire le proprie opinioni limitandosi a osservare cosa fa l'altro e, dunque, agire all'opposto. Mi riferisco naturalmente all'atteggiamento di Libero. E ancor peggio, queste opinioni (che, appunto, non sono proprie ma create a contrasto), vengono impiegate per darsi un tono, per farsi una personalità. D'altronde, se siamo arrivati a mettere in discussione i vaccini solo per l'esigenza di poter aver qualcosa da dire...

Comunque, non voglio andare off topic. La foto, per altro, è una bellissima foto. Bei colori, bella messa a fuoco, taglio giusto...
Trovo che, oltre a incarnare un messaggio positivo e attuale, sia anche molto evocativa.

ouro
via da qui
Utente DIAMANTE

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6
20 agosto, 2020 - 12:11
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La foto e' bruttissima. Libera assolutamente lei di fare quello che le pare.

Soprassedendo alla foto, Body positivity e' un discorso complesso: per me (che non sono nessuno) se sei un po' in forma e hai dei difetti fisici va benissimo: sei tu, devi piacerti e devi amarti, assolutamente. Se la tua forma ostacola la tua salute allora diventa un problema.

Ognuno e' libero di far cio' che vuole col proprio corpo e di amarsi anche a 300kg, pero' gli stati, i sistemi sanitari e in generale la societa' devono mandare i messaggi giusti: l'obesita' (nota: non sto parlando del caso di Arisa, sia chiaro!) e' correlata a tutte le principali cause di morte (cardiovascolare, complicazioni da diabete, etc.), che per la societa' significa soldi spesi e produttivita' persa, e in generale salute media del proprio popolo ridotta.

Certo non bisogna andare verso l'altro estremo, dove solo le persone perfette sono adatte. Non e' cosi'. 

Bisogna invece promuovere un modello sostenibile e realistico di una forma che io chiamo "abile". Non importa se hai un po' di pancetta, importa se sai correre per 10 minuti, se sai fare le scale senza morire dopo tre piani, importa se man mano che cresci mantieni flessibilita' e agilita' di movimento.

Il modello abile per me e' vincente, e bisognerebbe scorporarlo dal modello fisico perfetto scultoreo, che e' in realta' 1) molto difficile da ottenere e mantenere, specie per persone che non possono pagare fitness instructors, supplementi, alimenti di qualita' elevatissima, smart trackers 2) puo' creare molto il senso del "guarda che figo/a questo/a, io sono un cesso", che e' negativo

Fred
Utente 3xP

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7
20 agosto, 2020 - 12:31
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Se si sentiva di mandarla ha fatto bene. Non bisogna nascondere le proprie imperfezioni, ci mancherebbe altro. Le polemiche stile Libero, poi, vabbè, sono sempre pretestuose...

Io però, sarò sincero, non amo molto questo filone bodypositivity.

1) Mi pare l'ennesima occasione di visibilità spiccia per molte persone, della serie "partecipo anch'io", si cavalca l'ennesima onda pur di restarvi aggrappati. Alcuni poi l'hanno fatto proprio in maniera maldestra...il cosiddetto "show business" è particolarmente capace nel prendere i concetti e banalizzarli.

2) Io sono stanco di questo continuo discorso sul corpo. Bisogna parlarne, per carità, ma a un certo punto basta. E' un ossessione, una fisima. Buona parte del discorso social è ormai incentrato su questo: sull'esibizione, la non esibizione, eh però oggi vado bene così, oggi mi sento a mio agio, domani mi faccio schifo, ecc ecc. Sono tutti rovesci della stessa medaglia: anche quando si finge di disinteressarsene, anche quando sembra fatto al contrario, alla fine il pensiero del corpo e di come viene percepito dall'altro è sempre centrale. Io penso che saremo più pacificati quando diventerà un argomento di sfondo e ci si farà molto meno caso, quando se ne parlerà di meno. Quando il primo pensiero non sarà quello meramente estetico: io mi sono proprio rotto le palle. Allo stato attuale, è diventato un dibattito malato e disfunzionale: sia che si ostenti la perfezione, sia che si faccia la battaglia contraria, alla fine la spada di Damocle di questo maledetto corpo e sul come farci i conti è sempre lì pendente. E specialmente per certe fasce d'età questo non è affatto positivo...

Chiaramente non si può non parlarne più o automortificarsi, ci mancherebbe: ma è diventato veramente l'argomento centrale, implicito ed esplicito, si parla solo di quello e si rimanda implicitamente solo a quello; purtroppo quest'era fortemente radicata sull'immagine, specie dall'esplosione dei social, credo abbia solo peggiorato le cose. La colpa non è dei social presi in sé e per sé: conta cosa ci si fa e come li si vive, certo, ma il mezzo è anche il messaggio, sono mezzi fortemente visivi e la grossa sfida è capire come farci i conti, come crescere con essi e non farsi mangiare dall'eccesso di apparenza.

Davidex
Utente 4xP

Utente
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28 maggio, 2018
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8
20 agosto, 2020 - 12:36
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ouro ha detto
La foto e' bruttissima. Libera assolutamente lei di fare quello che le pare.

Soprassedendo alla foto, Body positivity e' un discorso complesso: per me (che non sono nessuno) se sei un po' in forma e hai dei difetti fisici va benissimo: sei tu, devi piacerti e devi amarti, assolutamente. Se la tua forma ostacola la tua salute allora diventa un problema.

Ognuno e' libero di far cio' che vuole col proprio corpo e di amarsi anche a 300kg, pero' gli stati, i sistemi sanitari e in generale la societa' devono mandare i messaggi giusti: l'obesita' (nota: non sto parlando del caso di Arisa, sia chiaro!) e' correlata a tutte le principali cause di morte (cardiovascolare, complicazioni da diabete, etc.), che per la societa' significa soldi spesi e produttivita' persa, e in generale salute media del proprio popolo ridotta.

Certo non bisogna andare verso l'altro estremo, dove solo le persone perfette sono adatte. Non e' cosi'. 

Bisogna invece promuovere un modello sostenibile e realistico di una forma che io chiamo "abile". Non importa se hai un po' di pancetta, importa se sai correre per 10 minuti, se sai fare le scale senza morire dopo tre piani, importa se man mano che cresci mantieni flessibilita' e agilita' di movimento.

Il modello abile per me e' vincente, e bisognerebbe scorporarlo dal modello fisico perfetto scultoreo, che e' in realta' 1) molto difficile da ottenere e mantenere, specie per persone che non possono pagare fitness instructors, supplementi, alimenti di qualita' elevatissima, smart trackers 2) puo' creare molto il senso del "guarda che figo/a questo/a, io sono un cesso", che e' negativo  

Tutto il tuo discorso è giustissimo ma, come hai fatto notare tu stesso, completamente slegato da Arisa e dal messaggio che voleva lanciare, e quindi poco pertinente.

É assai frequente che Arisa mostri sul suo profilo le sue sessioni di allenamento o i suoi pasti (alcune volte più salutari, altre decisamente poco dietetici), trattando il tutto con un tono ironico e mostrando sempre i due lati della medaglia, soddisfazione e fatica.

E se dopo tanta fatica (e qualche strappo alla regola) ci si ritrova ancora con qualche rotolino, che magari si accentua quando ci si siede, non bisogna farne un dramma. Basta assumere un'altra posizione e tanti difetti svaniscono. Nessuno di noi è definito dal rotolino che si forma quando ci si siede o dalle smagliature sulle gambe. L'importante è trovare il giusto equilibrio per stare in salute e a posto con sé stessi.

Alabama Monroe

Game Ranking Winner 2021/2022

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9
20 agosto, 2020 - 14:40
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Arisa è autentica, autoironica e positiva, ha fatto bene a pubblicare questo scatto e Libero che si mette a criticare è ridicolo. Nessuno è perfetto e su Instagram, tra ritocchi e photoshoppate, si cerca di risaltare sempre la perfezione, ma per fortuna qualche volta spuntano anche i difetti.

Se si analizza la foto in sé bisogna dire che è proprio brutta, ma chi se ne frega, l'importante è che trasmetta un messaggio.

pazzoreality
Utente 2xDIAMANTE

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10
20 agosto, 2020 - 16:07
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Arisa viene continuamente derisa e bersagliata sui suoi canali social: una volta sono i capelli, poi il naso, poi il culone, poi le tettone penzolanti, poi la panza e lei ha più volte detto di essersi sentita male nel leggere certe cose. Quindi quello che sta facendo ultimamente (perché non è partito tutto con questa foto) è anche per sè stessa e per cercare di esorcizzare quelle insicurezze e paure che si porta dentro credo da piccola. E perché no, magari aiutare molte persone che hanno le sue stesse difficoltà. 

Quindi chi è stufo perché poi gli altri se ne approfittano (ah quindi è meglio non parlarne?), chi mette in mezzo patologie come l'obesità, mi sa che ha capito poco l'intento di Arisa.

Inoltre credo che ritenere brutta quella foto perché "poco fine ed elegante" sia proprio il nocciolo del problema.

Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...

Fred
Utente 3xP

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7 agosto, 2013
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11
20 agosto, 2020 - 16:51
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pazzoreality ha detto

Quindi chi è stufo perché poi gli altri se ne approfittano (ah quindi è meglio non parlarne?)

Non ho scritto che bisogna non parlarne: io sono uscito da Arisa e dal suo singolo caso per dire, più ad ampio raggio, che l'importanza che si dà al discorso sul corpo è spropositata e non fa altro che ingigantire la questione. Gli "hater del corpo" (chiamiamoli così) nascono in questo stesso brodo. Se si assegnasse alla cosa la giusta importanza, ci sarebbe meno bisogno di prese di posizioni simili in un senso o nell'altro. Ribadisco: nella società di oggi è una vera e propria ossessione, non c'è un rapporto sereno col corpo ed è un discorso che va oltre Arisa (vedasi le mie prime righe). Ossessione che mille fattori contribuiscono a intensificare.

NotturnoManto
Utente 2xP

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12
20 agosto, 2020 - 21:22
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Fred ha detto

Io però, sarò sincero, non amo molto questo filone bodypositivity.

1) Mi pare l'ennesima occasione di visibilità spiccia per molte persone, della serie "partecipo anch'io", si cavalca l'ennesima onda pur di restarvi aggrappati. Alcuni poi l'hanno fatto proprio in maniera maldestra...il cosiddetto "show business" è particolarmente capace nel prendere i concetti e banalizzarli.

2) Io sono stanco di questo continuo discorso sul corpo. Bisogna parlarne, per carità, ma a un certo punto basta. E' un ossessione, una fisima. Buona parte del discorso social è ormai incentrato su questo: sull'esibizione, la non esibizione, eh però oggi vado bene così, oggi mi sento a mio agio, domani mi faccio schifo, ecc ecc. Sono tutti rovesci della stessa medaglia: anche quando si finge di disinteressarsene, anche quando sembra fatto al contrario, alla fine il pensiero del corpo e di come viene percepito dall'altro è sempre centrale. Io penso che saremo più pacificati quando diventerà un argomento di sfondo e ci si farà molto meno caso, quando se ne parlerà di meno. Quando il primo pensiero non sarà quello meramente estetico: io mi sono proprio rotto le palle. Allo stato attuale, è diventato un dibattito malato e disfunzionale: sia che si ostenti la perfezione, sia che si faccia la battaglia contraria, alla fine la spada di Damocle di questo maledetto corpo e sul come farci i conti è sempre lì pendente. E specialmente per certe fasce d'età questo non è affatto positivo...

Scusami, uso le tue considerazioni come spunto per dire che a mio parere, in generale, c'è poca chiarezza su che cosa si intenda per Body Positive, che non è una tendenza, né una moda, ma un vero e proprio movimento volto ad agire sul tessuto culturale e sociale nel tentativo di scardinare i pregiudizi e le discriminazioni alle quali i corpi  considerati 'non conformi' sono sottoposti, soprattutto quelli grassi e/o con disabilità. Se il mondo contemporaneo ha un problema reale di grassofobia (come di 6000 altre cose), è comprensibile che una persona grassa che decide di combattere questo problema ponga al centro della discussione il proprio corpo e la propria esperienza di esso per testimoniare che il proprio corpo sia valido e che abbia lo stesso diritto di esistere e di essere mostrato come i corpi magri, in modo da sovvertire la narrativa che vuole le persone grasse afflitte, insicure, malate, desiderose di perdere peso senza riuscirci, o divertenti ma di base sfigate ecc. Non si tratta nemmeno di una questione meramente estetica, nel senso che la body positive non vuole obbligare nessun* a trovare piacevoli o belli tutti i tipi di corpi, afferma semplicemente che tutti vadano rispettati, solo che per arrivare a questo rispetto c'è evidentemente davvero bisogno di continuare a portare avanti il dibattito, non certo di ridimensionarlo. Da questo punto di vista, io credo che affermare che il discorso sui corpi portato avanti dalla body positive sia eccessivo equivalga al sostenere che si parli troppo di diritti LGBTQ+ o di razzismo sistemico.

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Emm
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20 agosto, 2020 - 23:19
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Il messaggio di body positivity lanciato da Arisa è giusto, lodevole e coraggioso.

Al netto di considerazioni sulla bellezza/bruttezza della foto, personalmente penso che il messaggio sarebbe stato ugualmente giusto, lodevole e coraggioso anche a cosce chiuse. Questione di gusto, per carità, ma l'ho trovato un di più inutile, anzi una distrazione dall'obiettivo.

E l'avrei detto tanto per un uomo quanto per una donna, prima che qualcuno lo metta in dubbio.

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