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MFS 2 - Vincitore a pag. 33!
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Emm
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15 gennaio, 2020 - 13:27
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Una collaborazione assolutamente positiva, non invasiva ma aperta e sincera. Il tema é così libero cge due dritte per orientarsi servivano eccome, quindi personalmente mi è stata utile! 

Ora sta tutto nel trovare il tempo necessario per scrivere la presentazione, vorrei non ridurmi al cellulare come la volta scorsa 😄

Krishoes
Utente 9xP

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15 gennaio, 2020 - 13:44
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alessandrino ha detto
Cari concorrenti, come procede la scelta del brano per il secondo Gala? laugh

Mi auguro che abbiate approfittato dell'affiliazione al vostro prof. e che vi siate trovati bene excited  

Io mi sono subito fiondato da Notturno e infatti dopo essermi confrontato con lui sono passato dalla mia scelta iniziale (il primo brano che mi era venuto in mente leggendo il tema) a un altro brano. Con lui ho cercato anche di capire cosa sia meglio mostrare nella descrizione del pezzo.

Tutor attivi e collaborativi? Approved!

amers

Moderatore - Mentore

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15 gennaio, 2020 - 14:38
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alessandrino ha detto
Cari concorrenti, come procede la scelta del brano per il secondo Gala? laugh

Mi auguro che abbiate approfittato dell'affiliazione al vostro prof. e che vi siate trovati bene excited  

Brano scelto e presentato. Ero indecisa su alcuni brani ma anche il confronto con mrnace mi ha aiutato a scegliere. Abbiamo avuto un confronto veloce ma molto interessante hug

xello
Napoli

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15 gennaio, 2020 - 16:48
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Tutor?

Io direi ANGELO.

Stiamo avendo un confronto interessantissimo e spero dia buoni frutti.

Qualunque sia il risultato approfitto comunque per ringraziare pubblicamente @NotturnoManto per i preziosi consigli personali hug

Alby
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15 gennaio, 2020 - 17:20
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Complimenti ai vincitori dei Bonus! laugh

Il tema libero e i commenti positivi sulle collaborazioni con i tuDor promettono già molto bene per il prossimo Gala. Secondo me sarà combattutissimo laugh

KassaD1
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15 gennaio, 2020 - 17:33
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alessandrino ha detto
Cari concorrenti, come procede la scelta del brano per il secondo Gala? laugh

Mi auguro che abbiate approfittato dell'affiliazione al vostro prof. e che vi siate trovati bene excited  

Tutto benejamming

Juventino95
Caserta

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15 gennaio, 2020 - 17:49
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alessandrino ha detto
Cari concorrenti, come procede la scelta del brano per il secondo Gala? laugh

Mi auguro che abbiate approfittato dell'affiliazione al vostro prof. e che vi siate trovati bene excited  

Mi sto trovando molto bene con vike, la sua conoscenza approfondita su Billie mi è stata di grande aiuto e poi entrambi viaggiamo sulla stessa onda per quanto riguarda i gusti musicali.

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15 gennaio, 2020 - 18:01
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Devo dire che c'è stata sin da subito una bella intesa con Mrnace.

Abbiamo avuto uno scambio decisamente interessante e i suoi consigli sono stati molto utili per la scelta del brano.

Il brano ormai è stato scelto (ed è quello che avevo pianificato di portare già dall'inizioexcited) e ho da poco terminato la presentazione. Invierò tutto a breve  clap

DGS
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15 gennaio, 2020 - 21:45
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Io sono ancora in fase consultazione jamming. Purtroppo sono stato offline tutto il giorno praticamente.

alessandrino
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15 gennaio, 2020 - 23:18
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https://open.spotify.com/user/1191510531/playlist/37a7z1AacGuYLH9dJT8X1F?si=FBaUVbWJSKq6YvSSvfzSUQ

Vi lascio la playlist del primo Gala wink ovviamente mi sono dovuto accontentare delle versioni presenti su Spotify rofl

Inserirò di volta in volta tutte le playlist in prima pagina, così che all'occorrenza possano essere facilmente raggiungibili..

Ricordo che la scadenza per la consegna è fissata alle 15:00 di domani laugh

alessandrino
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16 gennaio, 2020 - 12:27
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Mi mancano i brani di @DGS e @chanel laugh ricordo scandenza alle 15:00 laugh

DGS
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16 gennaio, 2020 - 14:25
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Mandato proprio ora heart

chanel
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16 gennaio, 2020 - 14:56
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Ale io ti ho scritto un messaggio in privato, non so se l'hai letto. Avrei bisogno di quindici/venti minuti in più. Purtroppo ho avuto moltissimo da fare in questi giorni e anche stamattina non ci sono stato. 

alessandrino
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16 gennaio, 2020 - 15:18
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My dearest, ci siamo, è tutto pronto per il secondo Gala

Risultati immagini per welcome gif

Si entra finalmente nel vivo della gara, con il ballottaggio pronto dietro l'angolo. Come se la saranno cavata i nostri concorrenti con questo tema "libero"? Lo scopriremo tra poco excited

Vi ricordo che Macklemore, Fabrizio De Andrè e Coldplay partono con un vantaggio di 2 punti sui voti del pubblico mentre Ed Sheeran partirà con due posizioni in meno nella classifica dei giudici a causa dell'assenza nello scorso Gala piango

@Alby @Casadelvino @Edre @mrnace @NotturnoManto @vike 

alessandrino
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16 gennaio, 2020 - 15:28
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SECONDO GALA - BRANI INCISI

 

FABRIZIO DE ANDRE' E @Emm - ANDREA

Risultati immagini per fabrizio de andrè

Premettendo che il tema libero é molto più complesso di quanto sembri, quando si ha a che fare con una discografia così vasta, io ho fatto un ragionamento di base, e anche confrontandomi col mio tutor la decisione è venuta fuori spontanea. Sebbene una scelta più ragionata (e aggiungo io, strategica), a seguito del buon riscontro del primo Galà e del bonus ottenuto, avrebbe voluto la proposta di un pezzo sconosciuto ai più per fare il figo a la Morgan, tirando un po' i remi in barca, io non concepisco l'idea di un mio percorso deandreiano senza presentare Andrea, perchè é un pezzo che intimamente sento tantissimo, col tempo è entrato a far parte di me, quindi per me è sempre il momento giusto per proporla a chi magari non la conosce, o non la conosce bene.
 
Sono entrato in contatto con questa canzone molto tardi, e in una maniera a suo modo bizzarra, poichè quando il mio allora da poco fidanzato me ne stava parlando, finì nel discorso anche il suo ex, quindi lì per lì non volevo neanche andare a sentirla, poi dal momento che la lingua batte dove i dente duole, seppur controvoglia la ascoltai. Era il testo che avrei potuto scrivere io in un attimo di ispirazione, ma che non avrei mai, mai e poi mai saputo esplicitare cosi. Mi apparteneva, era il mio sentire, nel bene e nel male.
 
Coincidenza vuole che con il tempo poi scoprii che di due recenti conoscenze su rh uno, a suo tempo a me molto vicino, la riteneva una canzoncina melensa, e l'altra la amava molto (il primo l'ho perso per strada e la seconda é ancora qui al mio fianco, vedi il destino).
 
 
Andrea é un pezzo del 1978, assolutamente rivoluzionario e avanti coi tempi, che mi piace introdurre con le parole dello stesso De André in un concerto del 1992:
 
«Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i "figli della luna", quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene.»
 
Parole dette quasi trent'anni fa, testo scritto quattordici anni prima: a voi le riflessioni su come la società si stia involvendo. Se ciò non bastasse, i due protagonisti si amano di un amore puro, corrisposto (e in De André non é cosi consueto...), ed uno dei due é addirittura un soldato, topos per eccellenza della virilità. Neanche velatamente si accenna ad un amore nascosto alla società o alle famiglie, a deviazioni, a una differenza di sensazioni provate quasi in scala gerarchica, mai si indulge benevolmente né si rivendica alcunché. La rivoluzionarietà sta proprio nel presentarci questa storia d'amore come UNA QUALSIASI storia d'amore, sicuramente grande, ma senza enfasi nè melodramma.
 
Ora, al netto dei negazionisti (sembra paradossale ma è così, hanno tempo da perdere pure qui) che all'oscuro di quella presentazione del '92 continuano a ritenerlo un amore etero con motivazioni fantasiose quali "Andrea é anche un nome femminile", "esistono le donne soldato (negli anni '70??)", e così via, Andrea fu accolta dal pubblico di De Andrè esattamente come lui voleva, con normalità. Sono certo che se questo pezzo venisse pubblicato oggi da un grande cantante contemporaneo, da un lato procurerebbe qualche mal di pancia, qualche titolo di giornale sensazionalista a sproposito, un talk pieno di luoghi comuni; dall'altro lato scatenerebbe la massa radical chic pronta a difese aprioristiche.
 
 
Ma veniamo al brano. Andrea é un ragazzo innamorato che si è perso, ha smarrito se stesso, poichè ha saputo che il suo amore, un giovane soldato dai riccioli neri, non tornerà mai più da lui. La famosa cartolina del re che comunicava la morte sotto le armi del militare getterà nella disperazione il suo amato, cui non resta che qualche ciocca di capelli donata per ricordo prima di partire. Andrea può solo dimenticare. Oppure lasciarsi andare, lasciarsi cadere. La metafora del pozzo, che é sufficiente "sia più profondo di me", credo non necessiti di spiegazioni, sono sufficienti i brividi che trasmette. Non c'è alcun giudizio del suo gesto, ma d'altronde De Andrè aveva già affrontato il tema in Preghiera in gennaio e lui non è tipo da ripetersi.
 
A fronte di un testo così forte, la melodia che accompagna il testo é di ampio respiro, in un gioco di contrasti col testo che troveremo in altri pezzi e che, genialità dell'artista, non risulta fuori contesto: almeno per l'interpretazione che ne ho sempre dato io, non c'è disperazione nel gesto di Andrea, perché prevale l'atmosfera disincantata di un grande amore felice vissuto, e l'illusione (ma fino a che punto è solo un'illusione?) che presto, seppur in un altro mondo, in un altro in un'altra forma, in un altro tempo, il suo estremo gesto lo porterà a rivedere il suo amato soldato dai riccioli neri. 
Quando ascolto questo brano, penso che vorrei abbracciarti, Andrea, tutto qui.

 

 
 

COLDPLAY E @DGS - HYPNOTISED 

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Questa canzone è arrivata un po' all'improvviso, durante il quarantesimo compleanno di Chris Martin come regalo da parte sua ai propri fan, assieme all'annuncio di un nuovo EP, Kaleidoscope. Al primo ascolto rimasi stregato dalla delicatezza di questa canzone e dalla voce di Chris. I Coldplay li amo sia per i loro pezzi energetici che per quelli più lenti, anzi, mi capita molto più spesso di ascoltare questi ultimi.

Hypnotised racchiude tutto ciò che cerco in un pezzo lento, è minimalista con pochi strumenti e un pianoforte di sottofondo che accompagna la voce malinconica di Chris. Una melanconia che però fa spazio alla speranza. E' una canzone che ascolto quando sono teso o quando sono triste e voglio rimanere triste giusto un po' di più prima di riprendermi, mentre un pezzo come Every Teardrop is a Waterfall lo ascolto quando voglio tirarmi su di morale immediatamente. 

Magari sembra strano, ma sono un persona che vuole sentirsi triste ogni tanto. Non riesco a mantenere alto il mio livello di energia per periodi prolungati, a un certo punto ho bisogno di chiudermi in camera e isolarmi dal resto del mondo. Ho bisogno di far correre tutti i pensieri che ho in testa e di riflettere. Hypnotised mi trascina nel mood giusto, è una canzone molto lunga, quindi mi permette di rimanere nella mia bolla senza che questa scoppi troppo in fretta a causa dell'inizio del brano successivo.

Il testo descrive perfettamente uno scorcio della mia vita, di cui avevo già accennato durante il primo gala. Parla di una persona che si trova in difficoltà, che sta affrontando un periodo buio della sua vita, che è infelice di se stesso. 

I found myself in trouble
Thinking about what ain't
Never gonna be a saint

Queste parole rappresentano esattamente ciò che ho affrontato per gran parte della mia esistenza. Sono stato spesso accecato dall'invidia, perché ho passato molti periodi a combattere contro i miei demoni mentre guardavo le persone che avevo attorno vivere le loro vite perfette. E li invidiavo, volevo essere come gli altri, essere normale. Pensavo sempre a ciò che non ero e non avevo e mai al contrario. E mi tenevo tutto dentro.

It's the very same steeple
People wanna chose
They just see it from different views

Nel verso successivo si parla di come il mondo sia sempre in conflitto, che le persone vivano tutti sotto allo stesso tetto ma le loro scelte e i loro punti di vista - o per meglio dire, il pensare che il proprio punto di vista sia l'unico giusto - li portino a scontrarsi, a farsi la guerra. Il mio campo di battaglia non era una frontiera, ma la realtà quotidiana. Una lotta incessante, alla quale avrei potuto arrendermi ma che invece sono riuscito a vincere, perché nonostante mi sentissi perduto c'erano delle persone che mi supportavano sempre: il mio gruppo di amici, i miei unici veri amici. Senza di loro non avrei letteralmente nessuno, e pensare che li ho conosciuti tutti su internet... Ecco, Hypnotised parla proprio di un incontro con qualcuno che ti cambia la vita, una persona che guardi negli occhi e rimani ipnotizzato. Occhi di speranza, occhi che credono in te, occhi di qualcuno che ti ama. 

I'm hyp, hypnotised
Yeah I trip, when I look in your eyes

It was dark
Now it's sunrise

 

GIANLUCA GRIGNANI E @amers - SOLO CIELO

Risultati immagini per grignani

Prima di iniziare il gioco avevo già pensato a quali brani presentare, la scelta obbligata del primo Gala ha leggermente cambiato le carte in tavola. Dopo vari dubbi ho deciso di presentare un pezzo de La fabbrica di plastica, il suo secondo disco, il mio preferito e un disco totalmente da riscoprire, contenente alcune canzoni che andrebbero sentite e risentite.

Era il 1996, un anno dopo il successo di Destinazione Paradiso e il pubblico, e la critica, si aspettavano un ideale seguito di quel disco, ma Grignani invece si regala e, sopratutto, ci regala un album totalmente differente, sia musicalmente sia a livello testuale, un disco che se fosse uscito oggi sarebbe catalogato come indie rock alternativo.
Mio fratello comprò subito la cassetta, con una cover verde acido e dove il bel viso di Gianluca mancava! Cosa aveva comprato? Sentivo le canzoni attraverso la parete divisoria delle camere e rimasi un po' stranita, dov'era il Grignani di Destinazione Paradiso e Falco a metà? Non mi colpì subito, però quando mio fratello usciva io entravo in camera sua e volevo ascoltare questi pezzi che non capivo totalmente, erano criptici e strani. Leggevo i testi con avidità cercando a volte un significato che alla mia età non potevo recepire.

Mi aveva colpito sopratutto il testo di Solo Cielo, stavo studiando per cresimarmi e mi fece pensare. Ascoltai tantissimo la canzone, con le cuffie per non far preoccupare mia madre, e mi entrò dentro e fece quasi male. Una doccia fredda. Fu uno dei primi momenti in cui misi in discussione la mia fede.

Solo Cielo, un pezzo che musicalmente richiama il rock classico, può essere definito quasi un inno all'ateismo. Il testo parla di quanto l'uomo necessiti di una presenza superiore per sentirsi meglio “Dio non vive qui con me, ma dovevo immaginarmelo, è probabile che sia un bisogno della mente mia”), però allo stesso tempo di quanto sia impossibile credere in un dio quando si vive una realtà come la nostra (“E non l'ho incontrato lì nelle strade in cui cammino io Come posso credere che Dio viva qui con me!”). Grignani urla che non c'è nessun mistero oltre il cielo e se c'è qualcosa non vuole immaginarlo. E non gli importa nemmeno di “vendersi” alla religione, lui preferisce vivere con cognizione di causa e con razionalità.

Fu proprio la frase "Non voglio immaginare tutto qua!" a colpirmi maggiormente, a farmi pensare che forse per vivere in modo pseudo sereno non bisogna pensare troppo al dopo e a quello che ci aspetta. Mi destabilizzò ma aiutò anche tanto a crescere.

E ogni volta che la ascolto, anche a distanza di più di vent'anni, mi provoca la stessa sensazione di smarrimento e confusione. E spesso quando alzo gli occhi al cielo penso che in fondo è solo cielo e niente più, anche se mi piacerebbe immaginarmi qualcos'altro.

 

KELLY CLARKSON E @KassaD1 - INVINCIBLE

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Nella discografia di Kelly sono presenti davvero tanti brani basati sulla "rivincita", però, la maggior parte, esprime questo concetto con ritmi poco incalzanti e tendenti alla malinconia.
Ho deciso di scegliere Invicible che, pur essendo una canzone poco conosciuta, penso che sia una perla di Kelly: con questo pezzo è riuscita a mandare un messaggio del tipo "Alzati e combatti" come mai aveva fatto prima. Da un certo punto di vista, Invicible sembra un'evoluzione di uno dei brani più iconici di Kelly che spero di presentarvi in futuro.

Una delle più grandi particolarità di Kelly è che ogni suo brano contiene dei riferimenti alla sua vita e, forse, Invicible è uno dei più particolari perché il significato non è così chiaro come in altri pezzi.

Per capire bene il brano, bisogna concentrarsi su una parola chiave, cioè Teacher: Kelly si è avvicinata alla musica grazie a una sua insegnante che, sentendola cantare a scuola, le chiese di unirsi al coro. Questo fu un punto di svolta nella sua vita e lo è anche all'interno della canzone: nelle prime strofe, infatti, si percepisce un senso di abbandono e inquietudine che viene immediatamente spazzato dall'arrivo Teacher.

"Teacher, I feel the dots connecting"

Proprio con la sua Teacher, Kelly è riuscita a entrare nel mondo della musica, capendo quanto fosse importante e quanta forza potesse darle. Con la musica è riuscita a superare tutti i problemi avuti nella sua infanzia, uno dei principali è stato sicuramente il divorzio dei genitori che le ha fatto versare tante lacrime. La musica l'ha resa guerra, la musica la fa sentire invincibile: non c'è più bisogno di nascondersi o di scappare.

"Now I am invincible
No, I ain't a scared little girl no more
Yeah, I am invincible
What was I running for
I was hiding from the world
I was so afraid, I felt so unsure"

Come detto prima, ci sono davvero tante canzoni basate sulla rinascita: questa, però, è particolare perché riesce a farti capire quanto un qualcosa possa farti superare gli ostacoli della vita o semplicemente ti fa essere più sicura delle tue capacità.
Il mio legame a questa canzone è proprio dovuto a ciò: per me, la musica è sempre stato un rifugio sicuro e anche un mezzo per farmi conoscere un po' meglio dalle persone.

 

ED SHEERAN E @robyfederer - LEGO HOUSE

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Cari giudici e prof, anche se con un gala di ritardo, eccomi finalmente pronta per presentarvi il mio amato Ed. Avendo saltato lo scorso gala, consultandomi con il mio tutor, ho deciso di portare come brano inciso quello che mi ha permesso di conoscere per la prima volta questo meraviglioso artista.

Correva l’anno 2011, ed io aveva compiuto da poco 18 anni ed ero nel meglio della gioventù. In quel periodo guardavo molto il canale 67 mtv music, ed è stato proprio su quel canale che ho visto di nuovo un ragazzo familiare dai capelli rossi. Perché familiare, vi starete chiedendo tutti? Ebbene sì, era proprio lui Ron di Harry Potter che cantava una canzone. La cosa mi lasciò abbastanza sconvolta 😱😱😅, perché era totalmente inaspettato che l’attore che interpretasse Ron Weasley, facesse anche il cantante. Inizialmente non ero molto focalizzata sulla canzone e infatti non avevo neanche mai visto il video per intero, ma parlavo con tutti i miei amici di Ron Weasley che cantava (eh sì anche i miei amici sono furbi come me). Un giorno però che ero evidentemente presa bene, riesco finalmente a concentrarmi sulla canzone e la trovo davvero carina. Finisco per la prima volta di vedere il video e scopro tutto.
Rupert Grint (alias Ron Weasley) Interprtava nel video un fan stalker del cantante, che cercava in ogni modo di essere lui. Il cantante era Ed Sheeran e la canzone si chiamava lego house. Da quel giorno ho iniziato ad usare google ed informarmi finalmente su canzone e artista. Da lì in poi è nato tutto e spero di potervi raccontare
poi più nel dettaglio ...

Detto tutto ciò vorrei parlarvi finalmente un po’ del brano che ho scelto.
Lego House è una dichiarazione di amore molto semplice, diretta e sognatrice. La musica che accompagna la canzone mi ha sempre dato un senso di libertà e tranquillità e il testo semplice ma con metafore argute, lo considero una vera chicca.
Ho sempre amato la frase che apre la canzone “I’m gonna pick up the pieces and build a lego house, if things go wrong we can knock it down”. - Raccoglierò i pezzi e costruirò una casa con i lego, se le cose andranno male sarà semplice buttarla giù.
Trovo questo pezzo semplice ma meraviglioso ed arguto alla stesso tempo, la metafora della casa costruita con i lego mi fa impazzire.

Questo quindi è il mio primo incontro con Ed e spero vi abbia incuriosito. So di aver attuato una scelta scontata, ma mi sembrava giusto recuperare un tema difficile come lo è stato per gli altri giocatori. Io nella mia testa ho in mente già un percorso per farvi conoscere totalmente questo artista e presentarvi cose che credo non conosciate ma spero potrebbero farvelo apprezzare. Se la cosa vi intriga, votatemiiiii!!!

 

LADY GAGA E @Krishoes - SO HAPPY I COULD DIE 

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Il cantante preferito, secondo il mio parere, è colui/colei che tramite le sue canzoni riesce a parlare di te e delle tue emozioni. Ho più volte pensato, ascoltando i brani di Lady Gaga, che quelle parole rispecchiassero alla perfezione il mio stato d'animo o un particolare momento della mia vita.

Per questo secondo gala ho scelto "So happy I could die", dall'EP "The Fame Monster", che ho amato fin dal primo ascolto e che mi aiuta a raccontare una particolare condizione in cui mi sono ritrovato spesso, specie negli ultimi anni.

Chi mi conosce, tramite il mio lavoro, o per amicizia, può pensare all'apparenza che sia estroverso, pronto a non farsi mai scappare qualsivoglia evento sociale, desideroso di stare in mezzo alla gente. Eppure non è così. Sono sì espansivo (quando a mio agio), ma mi rinchiudo quasi perennemente nella mia tana, la casa dove vivo da solo, abbozzando qualsiasi scusa pur non di uscire.

Messa così può sembrare una cosa stupida, è semplice pigrizia, si può pensare, a tutti capita di non avere voglia di passare una serata fuori. Credo invece che sotto ci sia un disagio più profondo, che non riesco ancora a decifrare. A volte mi è capitato di soffrire di attacchi d'ansia al pensiero di dover uscire, tanto da annullare appuntamenti organizzati, all'ultimo secondo, dopo essermi preparato di tutto punto, a un passo dalla porta di casa.

Ecco che entrano in gioco gli amici. Tante volte mi hanno trascinato fuori dal mio appartamento, quasi con la forza, venendomi a prendere nonostante il mio diniego, e mai mi è capitato di lamentarmi che l'abbiano fatto. Anzi, proprio in quelle serate, ho ringraziato di averli al mio fianco, perché tutta quell'ansia svaniva dopo poco per far spazio all'euforia, alla gioia di vivere, alla gratitudine per avere persone così nella mia vita.

Qualche drink per essere più disinibiti, ballare, ridere a crepapelle, collezionare aneddoti da ricordare insieme e raccontare tra le risate. Mi sono sentito talmente bene da pensare, concretamente, "sono così felice che potrei morire anche domani"... So happy I could die, canta Lady Gaga.

Happy in the club with a bottle of red wine,
stars in our eyes 'cause we're having a good time,
so happy I could die.
Be your best friend, yeah I'll love you forever,
up in the clouds we'll be higher than ever.

Non solo queste parole, anche la strumentale del pezzo, così malinconica, diventa colonna sonora perfetta per la mia anima, arenata al passato, a ciò che di bello ho vissuto e che mi provoca nostalgia, come i synth che riempiono i quattro minuti di durata e ci trasportano in un'epoca lontana.

Una canzone che mostra una Lady Gaga meno appariscente nella forma, forse inedita per chi la conosce solo tramite le sue hit, ma coerente con se stessa nella sostanza.

Per chiudere, c'è un altro aspetto che ho sempre amato del brano, i riferimenti molto espliciti del testo ("In the silence of the night, through all the tears and all the lies, I touch myself and it's alright / I am as vain as I allow, I do my hair, I gloss my eyes, I touch myself all through the night"), che dipingono un altro tassello del mio carattere, quello più libertino, con pochi taboo, la voglia di sperimentare, di fare della sessualità un vanto perché la vergogna va provata per ben altre cose. Ma di questo, se ce ne sarà modo, parleremo in un prossimo gala...

 

MIA MARTINI E @xello - PADRE DAVVERO

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‘Padre davvero’ è il primo singolo pubblicato da Domenica Rita Adriana Bertè con il nome d’arte Mia Martini nel 1971, all’interno dell’album ‘Oltre la collina’.

Il pezzo, scritto da Piero Pintucci e musicato da Antonello De Sanctis, fu percepito fin da subito da Mia come pezzo vicino alla sua storia personale (arriverà addirittura ad affermare “Descrive il rapporto con mio padre in modo ancora più vero di come l’ho vissuto io”). ‘Padre davvero’ fu presentato al Cantagiro e vinse il Festival D’Avanguardie e Nuove Tendenze di Viareggio sempre nel 1971.

‘Padre davvero’, oltre ad essere il primo ‘vero’ brano dell’artista Mia Martini, detiene un altro primato: fu il primo brano dell’artista calabrese ad essere oggetto di censura. Il brano, che parla del rapporto difficile tra un figlio e suo padre, presenta un testo diretto e provocatorio per quei tempi, in grado di sbriciolare l’immagine della famiglia e la facciata di perbenismo che celava i conflitti e i soprusi di un pater familias spesso aggressivo e violento. La Rai ritenne alcune frasi del testo dissacranti e indecenti:

"...e con mia madre dormivi nel fieno, anche in aprile, e di me era piena. Padre davvero... sarebbe grande, sentire il parere della tua amante..." 

divenne: 

"...e con mia madre giocavi ad un bel gioco, mano per mano, e la luna era piena. Padre davvero... dai i tuoi consigli, all'altra donna e agli altri tuoi figli…”

Altro verso censurato fu: "...Ti servo solamente, dentro il letto. Ti servo solamente, quando è notte.."

 

Con le dovute distanze, sento mio questo brano. Sento mio questo brano soprattutto se penso alla mia tarda infanzia - adolescenza. Ho avuto in quel periodo con mio padre un periodo di odio e amore, anche se il sentimento più prevalente era l’indifferenza. Un’indifferenza che faceva male, per la quale spesso mi autodefinivo ‘cattivo’ o ‘figlio innaturale’. Come si può provare indifferenza per un padre? Ma era esattamente quello che provavo.

Il tutto è nato giorno dopo giorno, quando mi rendevo conto sempre di più che alcuni lati del mio carattere, alcuni miei hobby e alcuni miei non interessi non solo non creavano punti di incontro o di confronto con mio padre ma addirittura mi facevano sentire come “quello a cui non piace il calcio, con cui non poter guardare la partita del Napoli in tv, quello che preferisce passare ore in un piccolo tratto di corridio a fingere di interrogare amici immaginari piuttosto che giocare a calcetto con i figli dei suoi colleghi, quello strano”.

Ora che sono mezza inguaiata
E che ho deluso le tue speranze,
Vieni di corsa, mi hanno avvisata
Per dirmi in faccia le tue sentenze.

E questa sensazione di incompatibilità cresceva sempre più quando ero messo a confronto con mio fratello maggiore: lui era quello che amava giocare a calcio o che faceva sport di ogni genere, lui era quello con cui guardare le partite in tv in rigoroso silenzio (guai quindi a fare una domanda in più), lui era quello che aveva intrapreso un percorso di studi superiori innovativo per l’epoca e dal futuro lavorativo certo. Quindi cosa era questa storia del liceo classico o di un futuro immaginato come insegnante di italiano? Molto meglio seguire le orme del fratello maggiore…

Non sono cresciuta come speravi
E come avevo il dovere di fare!

E se a scuola iniziavo a raccogliere le prime soddisfazioni, e tornavo a casa con la voglia di raccontare tutto quello che era successo durante le lezioni, il più delle volte era più importante ascoltare le notizie al TG regionale piuttosto che la telecronaca del figlio chiacchierone.

Padre, davvero che cosa mi hai dato?

 

Con gli anni i punti di incontro sono affiorati e la reazione di mio padre al mio coming out ha sancito la costruzione di quel qualcosa che avevo sempre cercato. Ma questa è un’altra storia…

 

BILLIE EILISH E @Juventino95 - IDONTWANNABEYOUANYMORE

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Il secondo brano che voglio proporvi per questo secondo galà è idontwannabeyouanymore. Questa canzone è contenuta all’interno del suo EP di debutto Don't Smile at Me ed è stata scritta da Billie all’età di 15 anni.

Ad un primo impatto la canzone potrebbe apparire come una semplice canzone d’amore, tuttavia se si legge il testo con attenzione il tema principale riguarda l’accettazione e l’amore per se stessi. Billie ci parla della sua lotta contro le sue insicurezze dove vorrebbe acquisire molto più autostima ed essere consapevole delle proprie capacità. Oltre a questo Billie puntualizza il fatto che nonostante conduca una vita pressoché normale si ritrova il più delle volte ad essere infelice, per questo vorrebbe essere qualcun altro e non se stessa come scritto sia nel titolo che nel testo con la frase “I don't wanna be you anymore”.

La canzone è abbastanza lenta e presenta anche qui un tono molto rilassante. La sua voce invece è molto delicata, morbida e dolce, soprattutto quando pronuncia il titolo della canzone mostra tutta la sua delicatezza. Il tutto può rappresentare un contrasto molto particolare poiché sta parlando di un tema abbastanza forte, infatti lei stessa ha ammesso che ha sofferto durante l’adolescenza di brevi episodi di depressione.A tal proposito Billie stessa scrisse in un post su Instagram che questa era una delle sue canzoni più rappresentative della sua vita e nonostante la tristezza della canzone voleva effettivamente far sentir ai fan come si sentisse realmente e come è riuscita ad affrontare tutto ciò.

La melodia e la base di questa canzone anche in questo caso sono molto semplici ma molto più tristi e intimi, Billie infatti punta tutto il potenziale della canzone sull’intimità della sua voce.

Ho scelto questo brano perché innanzitutto credo sia un’evoluzione abbastanza lineare del percorso che ho in mente per Billie. Devo ammettere che questo è uno dei miei pezzi preferiti della sua discografia, spesso mi sono ritrovato e immedesimarmi nelle parole di questa canzone. Di base anche io sono una persona molto insicura e più delle volte dovrei amarmi più spesso a dispetto di altre persone. Mi capita spesso di ascoltare questa canzone poiché mi suscita un misto di emozioni a seconda del mio stato d’animo.

Consiglio a tutti di guardare il video, è un video del tutto semplice ma che mostra Billie davanti ad uno specchio proprio a rappresentare il fatto di riuscirsi a guardare  dentro ed ad accettarsi per quello che si è.

 

STROMAE E @Vesuvius21 - TA FÊTE 

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In questo secondo gala ho scelto di portare "Ta fête" quarto singolo estratto dal secondo (ed attualmente ultimo) album Racine carrée dell'artista belga, adottata come inno di battaglia dalla squadra di calcio del Belgio per i mondiali del 2014.

Nel video, di una delle canzoni più house di Stromae, assistiamo all'artista che presiede, come una sorta di arbitro, un’arena dove si disputa una partita di calcio molto particolare. La "palla" (come si apprende dai titoli di coda, dove il protagonista è denominato proprio the ball ) , è un giovane uomo che tutti cercano di prendere "a calci". Da qui il dualismo dell’espressione "faire la fête" (far la festa): tutta la canzone si snoda sul tentativo del protagonista di vivere la propria vita "facendo festa" e dagli altri che in tutti i modi cercano di ostacolarlo.

La prima strofa, un po’ come il titolo, è costituita da una fitta serie di parole che in francese posseggono due sensi diversi . «È l’ora, finita l’ora di ballare» («il est l’heure, fini l’heure de danser») sembra essere un riferimento al primo successo di Stromae, “Alors on danse”.

Dal secondo verso in poi bisogna considerare il protagonista come fosse 50% uomo e 50% palla di calcio. Il verbo danser  significa, oltre che “ballare/danzare”, anche "scansarsi per evitare (i colpi, le pallottole)", una sorta di "danza" quindi finalizzata a destreggiarsi con o contro qualcosa. «Danse, t’inquiète pas tu vas danser» ( in italiano: «spostati (scansati), non pensarci perché verrai spostato (scansato)») fa dunque riferimento all'inevitabile sorte del protagonista, che pur volendo "ballare" verrà invece sballottato come una palla. Dello stesso tenore sono i versi «balance-toi, mais tu vas te faire balancer» («sfondati , ma verrai sfondato») e «défonce-toi, mais tu vas te faire défoncer» («sballati, ma verrai sballato»).

Nel ritornello, Stromae si sofferma su diversi personaggi che vogliono fare la festa al protagonista. Nel video troviamo bank director (direttore di banca), che simboleggia i problemi economici che attanagliano la vita; streetfighter (combattente di strada), la violenza in cui ci si può imbattere; judge (giudice), la legge; fiancée (fidanzata), la sposa del video, dunque le beghe sentimentali; e, infine, mother (madre), la donna che nel video combatte con il mattarello, emblema dei problemi familiari.

La terza strofa sembra far cenno alla vita privata del protagonista, che esce troppo (sors trop), e per questo gli altri sparlano (parlent trop), tanto che «ti fischiano le orecchie» (tes oreilles sifflent). I versi «di chi è la colpa? La colpa è degli altri, vero? / sono gli altri, tu non hai che una sola voglia» («à qui la faute? C’est la faute à autrui, hein? / c’est les autres, toi tu n’as qu’une seule envie») potrebbero avvalorare questa tesi, riferendosi alla tendenza di "combinare casini" e dare la colpa agli altri; Il protagonista del video, infatti, cerca continuamente di scappare dai suoi nemici senza affrontarli in modo diretto. Alla fine del video, però, quando sembra aver trovato l’uscita del labirinto in cui si trova invischiato, si rende conto che la rassicurante zolla verde su cui è approdato (tutto il resto del labirinto è grigio eccetto alcune superfici) non è che piccolissima, e dà su dei labirinti ancora più vasti e grigi.

Ho scelto di portare tale brano perché rappresenta in pieno Stromae, da abile paroliere riesce a giocare con i diversi termini per descrivere nel contempo più significati. Appena scoprii questa canzone (proprio grazie alla scelta della squadra di calcio del Belgio (che simpatizzavo) ) subito me ne innamorai, per la potenza e la carica che riesce a dare, ma anche per il testo ricco di simbolismo, che in parte mi rispecchia. Spesso infatti da piccolo, a causa di un carattere molto insicuro, capitava che non avevo la forza di affrontare gli ostacoli che mi si porgevano davanti , nonostante ad oggi mi sento molto più forte e cresciuto (ma c'è ancora molta (forse troppa) strada da fare) ogni volta che ascolto questa canzone mi fa ritornare in mente quella fase di debolezza, che rapportata poi al momento attuale mi conferisce una gran forza e voglia di continuare a lottare per superare i miei limiti. 

 

MELANIE MARTINEZ E @Salva - MAD HATTER

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Ci sono stati diversi motivi che mi hanno spinto a scegliere Melanie. La sento particolarmente vicina e riesco ad empatizzare in un modo incredibile sia con lei che con il suo personaggio. Melanie ha un vissuto molto forte e decisamente complicato, che l'ha formata sia umanamente che artisticamente. Non vive un'infanzia felice e da piccola viene spesso additata come pazza e piagnucolona dagli altri bambini. La difficile situazione però non scoraggia Melanie, e tra le quattro mura della sua cameretta continua a coltivare la passione per la musica. Quando finalmente arriva il successo fa il suo ingresso anche "Cry Baby", l'alter ego di Melanie, una versione fantasy di lei quando era bambina. Gli album di Melanie ruotano proprio attorno a questo personaggio, analizzandone la crescita e la progressiva degenerazione della sua personalità, trattando spesso tematiche delicate e scomode.

Melanie è un'artista estremamente dedita ai suoi lavori, ed è sempre coinvolta in prima persona nel loro processo creativo.
Cantautrice, compositrice, musicista e non solo, infatti Melanie è anche un'abile fotografa e stilista. Si definisce una concept artist ed è per questo che Melanie lavora in maniera maniacale alla sua musica. L'immaginario da lei creato sembra frutto della penna dei Fratelli Grimm. Un universo dalle tinte pastello, dove il suo lato più tenebroso si fonde con quello più zuccheroso.

Spero quindi di riuscire a guidarvi in questo mondo, addentrandoci nei suoi più profondi anfratti.

In particolare per questo Gala ho scelto un brano in grado di racchiudere l'essenza di Melanie e del suo alter ego. Un manifesto, che è Mad Hatter.
Questo pezzo, decisamente autobiografico, si caratterizza per l'uso di sonorità decisamente più aggressive, con elementi elettronici più forti e influenze hip-hop.
Molti sono i riferimenti al mondo di Alice Nel Paese Delle Meraviglie in questo pezzo in cui Cry Baby, capita la sua follia, non solo la abbraccia, ma la rende un suo tratto distintivo. Non sono più i pazzi a spaventarla, ma le persone normali. Melanie, o meglio Cry Baby, elabora una completa distorsione del mondo che la circonda, arrivando così all'accettazione che tutto questo ha sulla sua psiche. La canzone è accompagnata da un videoclip che merita sicuramente uno sguardo. Disturbante ed estremamente colorato, Malanie si ritrova ad affrontare diverse sfide accompagnata da alcuni amici "speciali".

Mad Hatter si propone così come un inno all'autoaccettazione. Ognuno dovrebbe accettarsi, smettendo di nascondersi e fregandosene delle opinioni degli altri.

Associo questo brano alle scuole medie. Sono sempre stato infatti un ragazzo piuttosto riservato e abbastanza silenzioso e in quel periodo stringere amicizie con altre persone era per me quasi impossibile. Ho sempre vissuto con una certa dose d'ansia il contesto scolastico, costantemente preoccupato da ciò che potessero pensare gli altri. Grazie a questo brano ho capito che il vero limite ero proprio io.
Questo brano ha avuto sin da subito un forte impatto su di me e dopo averlo ascoltato per la prima volta mi sono realmente reso conto di non dover più nascondere la mia vera personalità, lasciando trasparire anche la parte più "folle e instabile".

 

POOH E @sparso - IN DIRETTA NEL VENTO

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MACKLEMORE E @chanel - BUSH SONG

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Il Macklemore colorato, leggero, spensierato e divertente di Thrift Shop è molto differente dal Macklemore dei primi anni. Ciò non significa che sia diventato commerciale o che si sia venduto per ottenere successo, semplicemente si è evoluto e la rabbia e la sofferenza dei primi tempi sono state superate. Voglio quindi mostrarvi un lato inedito del rapper di Washington.

The Language of My World è il primo album di Macklemore, pubblicato il 1° Gennaio del 2005. I temi affrontati di questo debutto sono i più disparati: sentimenti, razzismo, dipendenze da alcol, droghe e tanti altri. Macklemore non teme l’opinione pubblica, per tutta la sua carriera scrive di argomenti tosti, spinosi e ritenuti scorretti politicamente

Macklemore inserisce una piccola chicca all’interno del suo primo album, che si fa notare per la sua particolarità: Bush Song. Il pezzo fa riferimento a Goerge Bush, presidente degli Stati Uniti d’America dal 2001 al 2009 per due mandati. Macklemore impersona una versione alterata, ma nemmeno così tanto, di Bush. Forza un improbabile accento del sud ed esprime ironicamente le sue opinioni su immigrati, razzismo e omosessuali.

Bush Song esprime i concetti che l’ex presidente presentava in modo fine, estremizzandoli per ribadire l’assurdità di certi concetti e ideologia politiche completamente a sfavore della libertà. Il beat è da paura, la scelta di parlare in prima persona e fare una parodia di Bush rende il brano più leggero nonostante la complessità dei temi.

Hello Americans
My name is George Bush, and I'm going to do a rap for ya'll
Check it out

L’inizio non è dei più incoraggianti, quindi se siete sostenitori del partito repubblicano forse è meglio non continuare la lettura.

Bitch I'm from Texas
We're homophobic and sexist
And if these Mexicans keep coming in I'm 'a dismember 'em
You don't see me in El Paso, selling their tacos

L’accento texano esasperato, la forza di parole mai dette in modo così esplicito, ma sempre sostenute da Bush. Un’ironia amarissima utilizzata in un periodo storico terrificante per gli americani sostenitori della libertà e dell’integrazione.

God damnit, don't even talk about the faggots

If I ever seen one singin the national anthem I'm a strangle em
Hell nah they can't get married, but they can fight in the military
Hopefully they'll end up buried in a cemetery

Macklemore esprime concetti pesantissimi tramite il “Bush” rapper. Bush si opponeva totalmente ai matrimoni gay e sono state moltissime le dichiarazioni spiacevoli sul mondo LGBTQIAPK. Macklemore  fa  anche riferimento alla legge “Don’t Ask, Don’t Tell”, che vietava agli omosessuali militari di poter parlare  del proprio orientamento sessuale. Pensate che solo nel 2011 è stato ufficialmente abolita.

I’m Evil
But y’all didn’t know though

Macklemore sottolinea come neppure i più accaniti sostenitori di Bush potessero sapere che tipo di mostro potesse rivelarsi il loro presidente.

But thank God for computers and them helping
Cause we got the last names of every single felon
We programmed the computers to find the names that were the same
Whoever came up couldn't vote on th' election day
 

Macklemore ancora una volta si esprime duramente su fatti accaduti durante la prima votazione per diventare presidente. Nell’incertezza generale in merito ai risultati, Jeb, fratello di Goerge, approfittò della sua posizione di Governatore della Florida per proibire ai carcerati e ad altre persone con gli stessi nomi di votare. Macklemore non teme ripercussione e ci getta in faccia la verità.

Where's Dick Cheney at? Probably off in Iraq
Finding some oil to tap, tell 'em I got up on that
And y'all still think it was Bin Laden
When it was us and the Masons, plotting on oil profits

Qui Macklemore si scatena tramite il Bush rapper: senza mezzi termini afferma che Dick Cheney, vicepresidente durante l’amministrazione di Bush, con l’approvazione del suo presidente è implicato nell’attentato terroristico dell'11 Settembra 2001.

alessandrino
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16 gennaio, 2020 - 15:34
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Comunico a tutti che, a causa di un mio impegno imprevisto per domani, la chiusura del Gala è posticipata alle 15:00 di sabato, perdonatemi toofunny3

Con la scusa il pubblico, giudici e prof. Avranno più tempo per valutare meglio le varie proposte laugh

alessandrino
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16 gennaio, 2020 - 20:28
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alessandrino ha detto
Comunico a tutti che, a causa di un mio impegno imprevisto per domani, la chiusura del Gala è posticipata alle 15:00 di sabato, perdonatemi toofunny3

Con la scusa il pubblico, giudici e prof. Avranno più tempo per valutare meglio le varie proposte laugh  

Cito il post perché mi sono reso conto solo ora di aver modificato il commento e di non averne scritto uno nuovo rofl

vike
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16 gennaio, 2020 - 23:16
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Fabrizio De Andrè: Continuiamo a volare su livelli altissimi, non conoscendo De Andrè leggo le tue presentazioni con molta attenzione e curiosità, e devo dire che anche stavolta hai fatto centro. Il tema del pezzo, la sua attualità e le parole di Fabrizio mi hanno molto colpito e commosso, a maggior ragione pensando che si tratta di un brano scritto nel ’78.
Quando ho letto la durata del brano mi sono un po’ preoccupato, in realtà si lascia ascoltare volentieri e scorre bene, pur restando comunque un tipo di musica che difficilmente ascolterei per i fatti miei e distante dal mio gusto.
Nota negativa: la premessa sulle motivazioni che ti hanno portato a scegliere questo brano e non fare il figo alla Morgan. Non vedo nulla di male nell’essere “strategici”, credo che ognuno anzi debba fare dei ragionamenti intelligenti nel gestire bene i brani da giocare volta per volta in modo da vincere questa che in fin dei conti è una competizione. Ricordiamo fra l’altro che tu avevi un vantaggio, quindi non ci sarebbe stato davvero niente di strano nel prendersi un rischio e proporre qualcosa di meno “gigione”, ma comunque legato al tuo sentire personale.

Coldplay: Davvero niente da dire, questo era esattamente quello che mi aspettavo, eccellente! Ho apprezzato molto come quello che hai scritto mi venisse trasmesso allo stesso modo ascoltando il brano, anche qui un po’ lunghino ma che scorre via tranquillamente. Colpito anche da come tu sia legato anche a questa canzone, e bene anche il rimando allo scorso Gala. Continua così!

Gianluca Grignani: Che pezzo! Una piacevolissima sorpresa, penso proprio che lo ascolterò anche più avanti. Noto che hai lavorato anche sulle critiche che ti erano state mosse da alcuni giudici, mostrando un legame ancora più forte con la canzone e la tua interpretazione del pezzo. Questo inciderà sicuramente sulla mia valutazione.
Mi sembri una delle più consapevoli del percorso che intendi fare col tuo artista, e questo lo apprezzo molto. Curioso di cosa ci aspetta!
(a “stavo studiando per cresimarmi” sono morto)

Kelly Clarkson: Anche tu sei fra quelli che più hanno lavorato sulle critiche dello scorso Gala e di questo te ne va dato atto. Il pezzo è potente e dal significato universale, un inno alla fiducia in sé stessi, una carica di energia positiva che emerge fra gli altri brani.
Bene anche la presentazione, sento via via di conoscere anche parte della storia di Kelly e di come questa si rifletta nei suoi pezzi. Spero possa riscattarti dal risultato dello scorso Gala!

Ed Sheeran: Ben ritrovata in gara! Ho subito appoggiato la tua idea di partecipare col primo brano con cui hai incontrato Ed, lo trovo corretto nei confronti degli altri concorrenti e penso sia anche un tassello essenziale del tuo percorso.
Ho riso un sacco leggendo la tua presentazione, il tono leggero e divertente ti distingue molto dagli altri e potrebbe essere il tuo punto forte! Confesso che neanch’io avevo associato questo pezzo – che conoscevo – a Ed, contento quindi di questa scoperta roflCredo che la tua sfida sarà un po’ la stessa di DGS con i Coldplay, intraprendere un percorso personale con un artista fortemente mainstream, senza scadere nel banale. Sono molto fiducioso e curioso di cosa ci riservi per i prossimi Gala!

Lady Gaga: Ben poco da dire, ottima esecuzione. Ti trovo nettamente più a fuoco rispetto allo scorso Gala, tutto è al posto giusto e fila alla perfezione. Hai preso una strada molto personale – spinto forse anche dal fatto che Lady Gaga è un’artista molto famosa – che ci accompagna alla scoperta di questo pezzo, e riesci assolutamente nell’intento.
La canzone in sé mi colpisce meno rispetto ad altri brani in gara, ma indubbiamente acquisisce valore grazie al modo in cui ce l’hai raccontata.

Mia Martini: Pezzo intenso e impegnativo, serve un certo mood per calarvisi completamente. Hai fatto innegabili progressi rispetto alla scorsa presentazione – anche un po’ lungo per i miei gusti adesso lol– e sicuramente adesso ci vediamo più chiaro nel tuo legame con Mia e con questo pezzo.
Discorso che vale un po' per tutti: ovviamente non è che adesso ogni singolo brano che ci presenterete dovrà avere un legame indissolubile con un evento particolare della vostra vita, cosa che mi sembra altamente improbabile e che troverei un po’ forzata. Ma non è questo il caso, sia chiaro!
Ragiona bene sul tono dei prossimi brani, per evitare nel tempo di risultare magari pesante o monocorde. Intanto comunque hai fatto un buon lavoro!

Billie Eilish: Uno dei miei brani preferiti di Billie, che trovo assolutamente imprescindibile in un percorso che punti ad essere il più completo possibile. Molto più ordinata e scorrevole adesso la presentazione, hai imboccato un percorso chiaro e coerente. Bene così!

Stromae: Il tono asettico che avevo notato al primo Gala si è purtroppo riverificato in questo caso, e mi ha portato a scoprire che la quasi totalità della tua presentazione risulta copiata pari pari da qui. Dispiace, perché si tratta di un brano che mi piace molto, e Stromae è sicuramente fra gli artisti che sulla carta mi incuriosivano di più.
Non ci sarebbe stato niente di male nel reperire informazioni precise sul web, ma una rielaborazione personale e pensata mi sembra il minimo. A questo punto meglio un singolo paragrafo di tuo pugno che un papiro tutto copiato.
Male, molto male.

Melanie Martinez: Ammetto che sicuramente sarà dovuto a un mio limite, ma non penso di aver compreso fino in fondo il brano scelto. Mi ha abbastanza inquietato e confuso, però non sono riuscito a spiegarmelo del tutto, anche alla luce di quello che ci hai raccontato.
La presentazione in sé è molto buona, trovo tu sia fra i concorrenti che scrivono meglio e già lo avevo notato positivamente al primo Gala. Il tutto risulta lineare e comprensibile, e riusciamo anche un po’ a conoscere meglio il background di Melanie. Rimane però quell’inquietudine di fondo, e non capisco se sia una cosa positiva o meno. Penso forse di non riuscire a empatizzare con questo immaginario che Melanie ha costruito, e mi chiedo se sarà così anche con i brani successivi.

Pooh: Purtroppo non posso valutare.

Macklemore: Quando mi hai sottoposto questo brano, mi sono limitato ad ascoltarlo e a cercare di capire le motivazioni per cui lo volevi proporre, senza approfondire volutamente il testo – che sapevo sarebbe stata la parte più importante. Contento di non averlo fatto, ed essermi riservato tutto per questo momento!
Colpito in positivo, sicuramente fra i brani più significativi e potenti del Gala, non risultando affatto pesante grazie anche a una durata “radiofonica” e a un beat leggero e incalzante. Il tuo taglio, più concentrato sui testi e sui messaggi che il tuo artista vuole lanciare, ti distinguono da molti altri e ti rendono subito ben riconoscibile. Ti ho visto infine con le idee molto chiare sul percorso, che sono sicuro riuscirai a sviluppare in maniera interessante ed efficace.
Piccola nota, mi è forse mancata una vera e propria chiusura della presentazione, che letta così risulta un po’ “troncata”. Ma si tratta di finezze!

Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next

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Emm
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16 gennaio, 2020 - 23:35
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vike ha detto

Fabrizio De Andrè: Continuiamo a volare su livelli altissimi, non conoscendo De Andrè leggo le tue presentazioni con molta attenzione e curiosità, e devo dire che anche stavolta hai fatto centro. Il tema del pezzo, la sua attualità e le parole di Fabrizio mi hanno molto colpito e commosso, a maggior ragione pensando che si tratta di un brano scritto nel ’78.
Quando ho letto la durata del brano mi sono un po’ preoccupato, in realtà si lascia ascoltare volentieri e scorre bene, pur restando comunque un tipo di musica che difficilmente ascolterei per i fatti miei e distante dal mio gusto.
Nota negativa: la premessa sulle motivazioni che ti hanno portato a scegliere questo brano e non fare il figo alla Morgan. Non vedo nulla di male nell’essere “strategici”, credo che ognuno anzi debba fare dei ragionamenti intelligenti nel gestire bene i brani da giocare volta per volta in modo da vincere questa che in fin dei conti è una competizione. Ricordiamo fra l’altro che tu avevi un vantaggio, quindi non ci sarebbe stato davvero niente di strano nel prendersi un rischio e proporre qualcosa di meno “gigione”, ma comunque legato al tuo sentire personale.

 

Avrei aspettato per dare una risposta unica a tutti ma preferisco fugare subito un fraintendimento.

Non c'è assolutamente da parte mia una critica al ragionamento nelle scelte, anzi si é parlato anche di questo col mio tutor, vagliando pezzi ben più ricercati 😄 

Il punto é anche che non sapendo quanto saranno specifici i temi, non ho voluto rischiare di non poter proporre questo brano, ci tenevo troppo e credo si sia capito. Poi che io per natura sia uno che agisce più d'istinto che di testa è un altro discorso, ma volevo principalmente rimarcare l'esigenza di presentare Andrea "a tutti i costi".

Comunque grazie per le belle parole!

Vesuvius21
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17 gennaio, 2020 - 6:21
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Eccomi ( si sto diventando molto mattiniero 😃) , rispondo a Vike dicendo che si ho tratto parte della descrizione dal sito (modificando però per me ciò che non andava messo ), questo perché come ho detto già molte volte , ho delle (reali) difficoltà nell’esprimermi in maniera chiara. In più io l’ho fatto in buona fede, essendo che ho considerato il testo della canzone , come una parafrasi di un testo poetico , per dire quando si stava a scuola , per analizzare un testo non si usavano le note a piedi pagina ? Comunque capisco la critica e l’accetto, però devo dire 2 cose che mi hanno fatto rimanere male :

1) sei un professore , che dovrebbe dare giudizi costruttivi (non distruttivi) , e che giudicando per primo sei consapevole che hai diciamo sabotato la mia presentazione , mettendo ormai pregiudizi agli altri . Avrei preferito se avessi giudicato sempre con lo stesso significato ( presentazione scialba ecc ) e poi dirmi in privato il reale motivo , questo sempre perché la figura del professore la recepisco in maniera positiva , se invece fossi stato giudice non avrei mosso alcuna parola .

2) che non ti sei neanche minimamente soffermato sul significato che per me rappresenta la canzone, cosa che penso di aver specificato.

detto ciò pronto per il ballottaggio e proverò a non mollare wink

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