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Melodifestivalen 2016: l'analisi dei risultati del televoto!
ge_aldrig_upp
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15 febbraio, 2016 - 23:11
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Come succede OGNI ANNO (ricordo un caso memorabile nel 2010 con la canzone di Darin Zanyar) qualcuno ha pensato bene di mettere su Amazon 30 secondi della canzone di Molly Sandèn, Youniverse, in gara fra dieci giorni nella quarta semifinale del MF. deadbanana2

Prima che la SVT faccia sparire tutto potete ascoltarli qui excitedexcitedexcited

smiley
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15 febbraio, 2016 - 23:20
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Mi piace, voglio la canzone interaexcitedexcitedexcited

ge_aldrig_upp
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16 febbraio, 2016 - 17:12
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Per ottemperare al problema che si era presentato con il leak di 30 secondi del brano di Molly Sandèn (apparentemente non dovuto all'artista nè alla casa discografica), la produzione del Melodifestivalen nella figura del suo direttore esecutivo Christer Björkman ha deciso di pubblicare per 24 ore (a partire dalle 17 di oggi) trenta secondi di tutte le canzoni in gara nella QUARTA semifinale, in programma per sabato 27 febbraio p.v. - allo scopo di non mettere nessun concorrente in vantaggio sugli altri.

Potete ascoltare gli snippets qui.

ge_aldrig_upp
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20 febbraio, 2016 - 16:18
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MELODIFESTIVALEN 2016 - DELTÄVLING 3 (Norrköping)

1. SaRaha – Kizunguzungu
(T/M: Anderz Wrethov, Sara “SaRaha” Larsson, Arash Labaf)

Sara Larsson AKA SaRaha è svedese ma è emigrata a due anni in Tanzania, dove ha vissuto e risiede dal 1985. Ha riscosso un certo successo con la sua musica in tutta l’Africa orientale, e adesso torna in patria per farsi conoscere al pubblico della sua canzone d’origine.

Kizunguzungu (Nausea) è una classica canzone afropop in inglese e swahili che ricalca in tutto e per tutto gli stilemi di quella Waka Waka (This Time For Africa) che impazzava all’inizio degli anni dieci. Ogni tanto il Melodifestivalen ci propone qualcosa del genere, anche se di recente non ha funzionato proprio benissimo (casi celebri: Mary N’Diaye, Mahan Moin). Gli autori sono Wrethov (il go-to guy della SVT per la musica etnica) assieme alla stessa SaRaha e ad Arash Labaf, rappresentante dell’Azerbaijan all’Eurovision 2009

2. Swingfly feat. Helena Gutarra – You Carved Your Name
(T/M: Joakim Åhlund, Andreas Kleerup)

Swingfly è il nome d’arte di Ricardo Dasilva II, rapper di New York che risiede in Svezia da oltre vent’anni (e non conosce probabilmente ancora una parola di svedese, aggiungo io). Il suo breakthrough è avvenuto nel 2011 con il debutto al Melodifestivalen e il conseguente successo radiofonico della sua Me And My Drum, che vendette tantissimo ed arrivò fino alla #2 della Sverigetopplistan. Dopo cinque anni di silenzio o quasi, Swingfly torna in gara (dopo un tweet avvelenato durante la finale dell’anno scorso, dove si dichiarava felicissimo di non essere stato invitato in gara) in coppia con Helena Gutarra, cantante esordiente che si è fatta notare per l’arrivo in top12 nell’unica, disastrosa edizione di The Voice Sverige – seguito dal primo singolo datato 2014 e intitolato Dicksuckin’.

Le premesse sono le stesse della prima partecipazione di Swingfly cinque anni fa: strofa electro/rap senza troppe pretese con un vocalist scartato dai talent (nel 2011 era Christoffer Hiding tagliato ad Idol, oggi Helena Gutarra da The Voice) a cantare un ritornello prettamente pop e una coreografia movimentata e coinvolgente. Gli autori del brano sono Kleerup, re della musica elettronica svedese, celebre per le sue collaborazioni con gente del calibro di Loreen, Lykke Li, Robyn, Cyndi Lauper, e Jocke Åhlund della band crossover Teddybears – le premesse per un buon piazzamento ci sono tutte.

3. SMILO – Weight Of The World
(T/M: Arvid Ångström, Dennis Babic, Oscar Berglund Juhola, Anton Göransson, Robin Danielsson)

Arvid, Dennis e Oscar sono tre ragazzi di Stoccolma che esordiscono nel mondo della musica dopo essersi qualificati dal concorso collaterale della radio P4 Svensktoppen Nästa – lo stesso concorso che dal 2013 a oggi ci ha dato Elin Petersson, gli EKO e Kalle Johansson – tutti fuori in semifinale senza lasciare tracce.

Weight Of The World è un tentativo di replicare il successo di Avicii al MF senza avere Avicii sul palco ma una versione dei POVERISSIMI. Purtroppo per il contest, questo genere funziona così bene in questo momento che le possibilità di vedere per la prima volta una wildcard superare il turno sono parecchie.

4. After Dark - Kom ut som en stjärna
(T/M: Sven-Inge Sjöberg , Lennart Wastesson, Larry Forsberg, Lina Eriksson, Kent Olsson, Calle Kindbom)

After Dark è il drag act di Christer Lindarw che festeggia quest’anno al Melodifestivalen i 40 anni di attività sulle scene svedesi. All’attivo ha due partecipazioni al MF: un quarto posto nel 2004 con la celeberrima La Dolce Vita, seguito poi nel 2007 da un’immeritata eliminazione al primo turno di quella che probabilmente è la canzone del DECENNIO – l’immarcescibile (Åh) När ni tar saken i egna händer (Oh, quando prendi i problemi nelle tue mani), canzone comica sul fai-da-te che al suo interno nascondeva neppure troppo velatamente un inno alla masturbazione (Onani in svedese, ripreso per assonanza omofonica dal titolo Åh när ni).

Kom ut som en stjärna (Vieni fuori come una stella) è tutto quello che possiamo aspettarci da After Dark: un classico schlager da MF che inneggia ad emergere per come si è veramente (con un titolo che si potrebbe tradurre in inglese come Come out like a star, lascio a voi immaginare a cosa ci si riferisce). Sjöberg, Wastesson e Forsberg furono già gli autori storici di La Dolce Vita (e pure della canzone di Anna Book squalificata nel primo delta).

5. Lisa Ajax – My Heart Wants Me Dead
(T/M: Linnea Deb, Joy Deb, Anton Malmberg Hård af Segerstad, Nikki Flores, Sara Forsberg)

Lisa Ajax è del 1998: ha vinto a 16 anni l’edizione 2014 di Idol e debutta finalmente nel mondo della musica con una canzone sua (escludendo ovviamente il winner single Unbelievable).

Diciamo che Lisa è una sorta di Francesca Michielin svedese – o meglio lo sarebbe se Franceschina avesse provato Sanremo nel 2012. La canzone è scritta dai soliti fratelli Deb e Anton dei Le Kid (autori di Heroes, Busy Doin’ Nothin’ eccetera) assieme a Nikki Flores e a Sara Forsberg: si tratta di un dance/pop con vaghi accenni orientaleggianti in quello stile che è stato reso celebre dalla coetanea di Lisa, Zara Larsson.

6. Boris Renè – Put Your Love On Me
(T/M: Boris René Lumbana, Tobias Lundgren, Tim Larsson)

Boris Renè Lumbana ha 24 anni, viene dalla Repubblica Democratica del Congo e nella vita fa il calciatore professionista – attualmente in forza al Degerfors IF della Superettan (la serie B svedese). Questa partecipazione al MF segna il suo breakthrough nel mondo della musica dopo un primo singolo lanciato nel 2013, dal titolo Alive.

Il brano Put Your Love On Me, scritto da Lumbana stesso assieme a Lundgren e Larsson (autori per YOHIO, Sean Banan, Anniela, Linda Pritchard e mi sto limitando alle ultime edizioni del Melodifestivalen) è una uptempo molto radiofonica, presentata con la più classica delle dance routine e in corsa per un posto almeno alla serata di ripescaggio.

7. Oscar Zia – Human
(T/M: Oscar Zia, Victor Thell, Maria Smith)

Oscar Zia ha 19 anni, viene da Svedala (anche se il nonno era trevigiano di San Donà di Piave) ed ha debuttato nel 2012 con la partecipazione alla prima ed unica edizione svedese di X Factor, piazzandosi ottavo. Nel 2013 ha fatto da backing al MF (assieme a Loulou Lamotte di Idol 2008) per Behrang Miri, ed ottenuto in seguito un discreto riscontro con il suo primo singolo “#Fail”. Nel 2014 ha partecipato al Melodifestivalen e si è piazzato nuovamente ottavo in finale con il brano Yes We Can. In seguito si è fatto tutte le grandi tournèe estive svedesi: il Diggiloo, l’Allsång på Skansen e Moraeus med mera (che per la verità è autunnale).

Oscar Zia torna in gara sull’onda di una notizia emersa un paio di settimane fa sui tabloid svedesi, ovvero quella del suo coming out pubblico. Human, scritta da lui stesso assieme a Victor Thell e Maria Smith (già autori di Groupie di Samir & Viktor nel 2015), è una canzone autobiografica che racconta la sua esperienza ed esorta a considerarci tutti umani e autorizzati agli stessi diritti. Musicalmente è una power ballad molto forte, che unita al messaggio già proietta Oscar nella finale del 12 marzo.

ge_aldrig_upp
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20 febbraio, 2016 - 18:52
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ge_aldrig_upp
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21 febbraio, 2016 - 10:47
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Giro di boa per il Melodifestivalen con anche la terza semifinale archiviata! Come avevamo detto pure l'anno scorso, per tradizione la terza delle quattro semifinale è sempre stata considerata la più "debole" sia a livello di canzoni che di intrattenimento. Previsione decisamente non sconfessata quest'anno per quanto riguarda lo show, che ieri sera presentava il cantante/comico Henrik Schyffert come co-conduttore in quello che a mio parere è stato decisamente un esperimento fallito: il suo tributo a Bowie era decisamente sacrificabile, così pure come il giro inutilissimo di stand-up comedy prima della presentazione dei risultati che veramente, sarebbe qualcosa da lasciare decisamente a Sanremo.

A salvare il tutto ci ha pensato Sigrid, la bambina impertinente protagonista di un siparietto al Melodifestivalen 2014 dove se la prendeva con l'allora presentatrice Nour El Refai, ora tornata due anni dopo (ne ha nove) per bullizzare il povero Schyffert, colpevole di presentare il Melodifestivalen e di averci passato meno tempo di lei stessa; per farselo piacere lei si fa dare in cambio due chili di caramelle più la promessa di presentare la puntata parlando nel dialetto di Norrköping (lo so, faceva più ridere a vederla che a raccontarla ora)

I RISULTATI

Qua andiamo facili facili col passaggio del turno di Oscar Zia, il 19enne di lontane origini italiane (di San Donà di Piave come un certo @undri lol) e la sua Human che ha riscosso un grandissimo successo fra il pubblico della Himmelstalundshallen grazie anche a un camerawork molto particolare ed interessante. Assieme ad Oscar troveremo in finale Lisa Ajax, diciassettenne appena reduce dalla vittoria di Idol 2014 e molto popolare presso il pubblico più giovane, con la sua dance/pop uptempo My Heart Wants Me Dead.

Capitolo Andra Chansen: non basta far ballare tutta la Svezia a Boris Renè per qualificarsi direttamente alla finale, ma la performance live ha rilanciato notevolmente le chances di un concorrente che fino a ieri non era NESSUNO nel mondo della musica. E pure qua in Italia avremmo bisogno di un performer che sappia cantare e ballare allo stesso tempo come lui, guardate come ve lo dico.

Assieme a Boris troviamo a Halmstad il 5 marzo pure SaRaha e la sua brutta imitazione di Waka Waka.

Escono in quinta posizione gli SMILO (che stabiliscono il record storico per il miglior piazzamento di una wildcard del concorso Svensktoppen di P4, malgrado la loro esibizione fosse il DISAGIO), sesti Swingfly e Helena Gutarra, settima After Dark che chiude degnamente la sua quarantennale carriera con un ultimo posto in semifinale.

undri
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21 febbraio, 2016 - 14:49
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ge_aldrig_upp ha detto 

Qua andiamo facili facili col passaggio del turno di Oscar Zia, il 19enne di lontane origini italiane (di San Donà di Piave come un certo undri lol

sto malelmao  non l'ho neanche sentito perché il video non è disponibilerip

 

Assieme a Boris troviamo a Halmstad il 5 marzo pure SaRaha e la sua brutta imitazione di Waka Waka.
 

a me piace dairofl non vincerà mai però è carinaaaaarofl

Krishoes
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21 febbraio, 2016 - 14:55
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Semifinale mediocre che più mediocre che non si può excited

Oscar mai piaciuto e continua così, magari iniziasse a cantare benesleepContento per il passaggio di Lisa clap

undri
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21 febbraio, 2016 - 15:19
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krista in questa semifinale almeno al ripescaggio forse ci sarebbe andatapiango2piango2

ge_aldrig_upp
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27 febbraio, 2016 - 11:09
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E siamo finalmente giunti all'ultima preview melodifestivaliera dell'anno! Enjoyexcitedexcited

MELODIFESTIVALEN 2016 - DELTÄVLING 4 (Gävle)

1. Eclipse - Runaways
(T/M: Erik Mårtensson)

Come ogni anno la line-up del Melodifestivalen si arricchisce di un gruppo in zona hard rock/heavy metal e quest’anno è il turno degli Eclipse, band di Stoccolma attiva dal 1999 e composta dal cantante, chitarrista e bassista Erik Mårtensson, il chitarrista Magnus Henriksson, il bassista Magnus Ulfstedt e il batterista Philip Crusner. Tra i loro collaboratori ed ex membri figura Kee Marcello, ex chitarra solista degli Europe in gara al Melodifestivalen nel 2005 con We Got It All (feat. Alannah Miles).

Non c’è molto da dire su questa Runaways, visto che di cose simili ne abbiamo viste a iosa al MF nel corso degli anni. Si tratta di un pezzo hard rock melodico (per rispettare appunto le linee guida di un festival della musica) che già si candida a una possibile top4, visto il gradimento del genere in Svezia.

2. Dolly Style – Rollercoaster
(T/M: Thomas G:son, Peter Böstrom, Alexandra Salomonsson)

Le Dolly Style sono un gruppo di tre ragazze travestite da bambole e prodotte dalla casa discografica Lionheart (quella con a capo Bobby Ljunggren, una sorta di Caterina Caselli svedese). Il gruppo è stato creato da Emma Nors e Palle Hammarlund e trae la propria ispirazione dalla cultura giapponese del fairy kei, del gyaru e della sottocultura del lolitismo (don’t ask). Le tre debuttano al Melodifestivalen 2015 con Hello Hi giungendo fino alla serata di ripescaggio e tornano quest’anno per replicare il successo dell’anno passato. Da notare è che due delle tre componenti del gruppo sono state epurate e sostituite nel loro ruolo: Mikaela Samuelsson rimpiazza Carolina Magnell nel ruolo di Molly, mentre Marielle Myhrberg prende il posto di Emma Pucek nel ruolo di Polly. L’unica superstite è Alexandra Salomonsson in arte Holly, che detto per inciso era pure l’unica del trio originale in grado di cantare.

Autori d’eccellenza per questa Rollercoaster: alla Salomonsson si aggiungono Thomas G:son e Peter Böstrom, entrambi storici compositori del MF e autori della vincitrice dell’Eurovision 2012 Euphoria. Si tratta di un beat da discoteca sul quale le tre ripetono ossessivamente la frase “We’re on a rollercoaster”. Non ho dubbi che vista la demografica del pubblico e il gradimento che inspiegabilmente questo trio riscuote sui social, troveremo le Dolly Style in corsa per un posto nelle prime quattro.

3. Martin Stenmarck – Du tar mig tillbaks
(T/M: David Stenmarck)

Martin Stenmarck ha 43 anni e viene da Täby vicino a Stoccolma: il suo breakthrough è avvenuto nel 2005 con la vittoria (contestatissima) del Melodifestivalen e il diciannovesimo posto all’Eurovision della sua Las Vegas. In seguito è diventato un cantante affermato in patria, con quattro #1 fra 2006 e 2009 (la sua Sjumilakliv venne certificata disco di platino e rimase in cima alle classifiche per dieci settimane). Dopo qualche anno di pausa, è tornato sulle scene al Melodifestivalen 2014 arrivando a un passo dalla finale con la bellissima När änglarna går hem.

Sono passati due anni e Martin torna in gara con un pezzo scritto dal fratello David (suo autore storico). Du tar mig tillbaks (Tu ti riprendi me) è una ballad che dai primi resoconti sembra suonare un po’ antiquata per il palco del MF, e c’è già chi pronostica per questo pezzo da novanta un’eliminazione a sorpresa al primo turno.

4. Linda Bengtzing – Killer Girl
(T/M: Mathias Kallenberger, Andrèas Berlin, Linda Bengtzing, Dag Öhrlund)

Linda Bengtzing ha 41 anni, viene da Gullspång piccolo villaggio del Västra Götaland, e torna al Melodifestivalen per la sua sesta partecipazione in 12 anni. Dopo una fugace partecipazione alla quarta edizione di Fame Factory (quella vinta da Sandra Oxenryd, rappresentante estone all’Eurovision 2006) emerge sulle scene con la sua partecipazione al Melodifestivalen 2005, giungendo decima in finale con la sua Alla flickor (Tutte le ragazze). Altre tre partecipazioni si susseguono, tutte nel pieno ambito del genere dello schlager – di cui Linda è una delle massime rappresentanti in questo secolo – e con testi che giocano sempre sull’ambito del frivolo e del rapporto di coppia in un linguaggio non profondissimo per contenuti ma sempre divertente. Linda arriva settima nel 2006 con Jag ljuger så bra (Io mento così bene), quinta nel 2008 con Hur svårt kan det va? (Quanto difficile può essere?), ancora settima nel 2011 con E det fel på mig? (Cosa c’è di sbagliato in me?). Prima ed unica battuta d’arresto arriva nel 2014, quando Linda prova a cambiare un po’ il genere con l’aiuto del rocker Nicke Borg ma la sua Ta mig (Prendimi) non convince e rimane fuori dalla top4 dell’ultima semifinale per circa diecimila voti.

È un ritorno alle origini per Linda, che torna allo schlager puro degli anni d’oro con questa Killer Girl che ricorda sia per il testo che per la musica tutta la sua produzione storica. Abbiamo detto e ripetuto come questo genere sia ormai considerato “superato” dai fruitori di musica in Svezia, avendo un po’ perso il suo lustro dopo decenni di successo specialmente nell’ambito melodifestivaliero. Però è pur vero che se le esperienze passate mi hanno insegnato qualcosa, io non scommetterei mai contro Linda e non mi stupirei affatto di vederla arrivare nei 4 stasera.

5. Frans – If I Were Sorry
(T/M: Oscar Fogelström, Michael Saxell, Fredrik Andersson, Frans Jeppsson-Wall)

Frans Jeppsson-Wall ha 17 anni, viene da Ystad ed ha origini britannico-nigeriane. Questa partecipazione al MF rappresenta il suo esordio nella musica “adulta” dopo essere diventato famoso a otto anni quando la sua Who’s Da Man (dedicata a Zlatan Ibrahimović) diventò una summer hit nell’estate del 2006, replicata due anni dopo da Fotbollfest a supporto della partecipazione della nazionale svedese agli Europei del 2008.

If I Were Sorry è la versione svedese di Buon viaggio (Share the love) di Cesare Cremonini: una canzone semplice, estiva, orecchiabile, che già strizza l’occhio alle radio e alle charts estive. Logicamente nell’ambito del MF è in gara solo per fare un po’ di colore, ma vista la popolarità di Frans non mi sento di tagliarla dalla lotta per un posto almeno alla serata di ripescaggio.

6. Panetoz – Håll om mig hårt
(T/M: Jimmy Jansson, Karl-Ola Kjellholm, Jakke Erixson, Pa Modou Badjie, Njol Badjie, Nebeyu Baheru)

I Panetoz sono un gruppo ethno/pop formato da immigrati in Svezia trapiantati a Stoccolma: il gambiano Pa Modou Badjie e l’etiope Nebeyu Baheru hanno fondato il gruppo nel 2001, a cui poi si sono aggiunti il finlandese Johan Hirvi, l’angolano Daniel Nzinga e Njol Ismail Badjie sempre dal Gambia. La canzone che li ha lanciati nel mondo della musica è stata Dansa pausa (quadruplo disco di platino nell’estate 2012) seguita da una prima partecipazione al Melodifestivalen con Efter solsken, nona in finale nel 2014.

Dopo due anni i Panetoz ritornano sul palco del MF con questa Håll om mig hart (Tienti stretto a me), scritta e composta da tre membri del gruppo insieme a Jimmy Jansson (in gara al MF nel 2002 come frontman dei The Poets, e poi nel 2005 e 2007 come solista), Karl-Ola Kjellholm e Jakke Erixson (compositore del 50% dei singoli di uscita da Idol degli ultimi cinque anni). Il genere è sempre quello tipico del gruppo, un po’ etnico, un po’ hip hop, un po’ zumba da villaggio vacanze.

7. Molly Sandèn – Youniverse
(T/M: Molly Sandèn, Danny Saucedo, John Alexis)

Molly My Marianne Sandèn ha 23 anni e viene da Huddinge, sobborgo di Stoccolma. Si fa notare al mondo per la prima volta a quattordici anni, quando nel 2006 rappresenta la Svezia al Junior Eurovision Song Contest con la bellissima ballad Det finaste någon kan få (Il meglio che si possa ottenere), classificandosi terza dietro alle superpotenze Russia e Bielorussia. Le sue due sorelle minori Frida e Mimmi seguiranno le sue orme nel 2007 e nel 2009 (Frida la vedremo poi anche in gara nell’unica edizione svedese di X Factor) ma Molly pensa già in grande: nel 2007 canta assieme ad Ola la versione svedese di You Are The Music In Me da High School Musical 2, e a diciassette anni non ancora compiuti debutta al Melodifestivalen 2009 con la pretenziosissima Så vill stjärnorna (Così vogliono le stelle), classificandosi undicesima e ultima nella finale. Sono gli anni del tumultuoso fidanzamento con la giovane popstar Eric Saade, che poi molla improvvisamente a fine 2011. Al Melodifestivalen 2012 Molly fa il suo ritorno con uno stile totalmente differente: la riscopriamo non più starlette della Disney ma cantante matura ed indipendente mentre si accanisce sull’ex fidanzato davanti a tutta la Svezia nel testo della power ballad Why Am I Crying. Non cambia il mondo (arriverà quinta) ma la canzone ottiene un discreto riscontro ed introduce degnamente l’uscita del suo secondo album da solista, Unchained. Altro grandissimo successo radiofonico è Freak, uscito alla fine dell’estate 2014, dove Molly si libera finalmente delle sovrastrutture costruite sulla sua immagine da bambina prodigio a cui definitivamente dice addio.

Siamo nel 2016 e Molly rientra nel MF dalla porta principale, favorita degli scommettitori fin dal giorno 1 con questa Youniverse scritta da lei stessa assieme a John Alexis e – sorpresa sorpresa – al nuovo fidanzato Danny Saucedo, eterno rivale (ed ex amico e forse qualcosa di più) di Eric Saade (famosa la frecciatina di quest’ultimo rivolta a Danny “lui è sempre il numero due”, essendo quest’ultimo classificatosi secondo al MF 2011 dietro a Eric e poi ancora nel 2012). Il brano è un pezzo electropop che già si candida alla finale del 12 marzo, e molto probabilmente a un ruolo da protagonista nello shake-up finale verso il titolo.

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27 febbraio, 2016 - 15:50
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E come di consueto, per l'ultima volta andiamo a scoprire 2.30 delle sette canzoni in gara stasera! Appuntamento alle 20 su SVT Play as usual per quest'ultima semifinale excitedexcitedexcited

Deltävling 4 - Gävle (27/02/2016)

1. Eclipse - Runaways
2. Dolly Style - Rollercoaster
3. Martin Stenmarck - Du tar mig tillbaks
4. Linda Bengtzing - Killer Girl
5. Frans - If I Were Sorry
6. Panetoz - Håll om mig hårt
7. Molly Sandèn - Youniverse

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27 febbraio, 2016 - 23:22
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Per gli ardimentosi che pure in questa fredda serata invernale hanno rinunciato a Ballando e C'è posta per te attratti dallo streaming della SVT e dalla quarta semifinale del Melodifestivalen, e pure per coloro che per qualche modo si sono persi lo show (o i risultati *cough* @vike *cough*), ecco il resoconto della serata di stasera!

É stata un'altra serata piacevole in quel di Gävle, lo show nella sua formula rinnovata (Gina Dirawi conduttrice fissa affiancata da un nome diverso ad ogni puntata) ha dimostrato di funzionare sempre benissimo e i risultati sono stati anche abbastanza condivisibili! Sarah Dawn Finer è stata bravissima nella sua veste di co-conduttrice ed ha contribuito al momento più alto della serata, un interval act intitolato Hela Sveriges Sång (La canzone di tutta la Svezia) ed eseguito nelle lingue delle minoranze linguistiche presenti in Svezia: questo si componeva di quattro canzoni diverse ovvero l'inno svedese Du Gamla Du Fria cantato da un bambino occhialuto accompagnato da un coro, Till Österland vill jag fara eseguita da Sarah in ebraico, Jag vet en dejlig rosa portata da Gina in arabo, Vi är starka (Mijjieh Lea Gaarkijes) cantata da Jon Henrik Fjällgren già secondo l'anno scorso in sami (lingua della Lapponia). Recuperatelo qui, merita tantissimo.heart

I RISULTATI

Io l'ho sempre detto che il Melodifestivalen è fantastico. Solo qui un ragazzo diciassettenne di nome Frans Jeppsson-Wall, esordiente quasi assoluto nel mondo della musica salvo per aver cantato a otto anni una canzone stupidissima su Ibrahimovic per cui ancora oggi viene perculato ad ogni piè sospinto, può presentarsi con un pezzo stupendo e moderno, eseguirlo con il piglio di un veterano e passare diretto in finale sostenuto da tutta la folla che lo incitava. Adesso lo rivedremo in finale il 12 marzo, e se i dati del sondaggio delle prove generali hanno anche una minima corrispondenza della realtà possiamo aspettarci di ritrovarlo addirittura nella metà alta della classifica, risultato completamente impossibile da prevedere fino a ieri.sorpreso

Assieme a Frans troviamo in finale la pronosticatissima Molly Sandèn, che però ha visto tutto l'hype di un mese fa sgretolarsi nel corso degli ultimi giorni. É ancora candidata alla vittoria, ma la strada per l'Eurovision è diventata molto più complicata per la 23enne di Huddinge.

Troveremo invece all'Andra Chansen settimana prossima (la composizione dei duelli arriverà a brevissimo) le INCOMMENTABILI Dolly Style (Svezia, vergogna) e i Panetoz; fuori al quinto posto la band heavy metal Eclipse (da quanti anni questo genere non faceva così male al MF?) e purtroppo fuori subito le due leggende del Melodifestivalen che pongono probabilmente la parola fine alla loro carriera a questi livelli: sesto Martin Stenmarck, settima e ultima Linda Bengtzing del mio cuoreheart

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27 febbraio, 2016 - 23:29
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La composizione dei duelli della serata di ripescaggio Andra Chansen, prevista per sabato 5 marzo dall'Halmstad Arena di Halmstadexcitedexcitedexcited

Chi volete vedere in finale? E chi invece pensate conquisterà il passaggio del turno grazie al voto della Svezia?

MELODIFESTIVALEN 2016 - Andra Chansen (Helsingborg)

DUELLO #1

1. Panetoz – Håll om mig hårt
(T/M: Jimmy Jansson, Karl-Ola Kjellholm, Jakke Erixson, Pa Modou Badjie, Njol Badjie, Nebeyu Baheru)

2. Molly Pettersson Hammar – Hunger
(T/M: Joy Deb, Linnèa Deb, Lisa Desmond, Anton Malmberg Hård af Segerstad, Molly Pettersson Hammar)

DUELLO #2

1. Albin & Mattias – Rik
(T/M: Albin Johnsèn, Mattias Andrèasson)

2. Boris Renè – Put Your Love On Me
(T/M: Boris René Lumbana, Tobias Lundgren, Tim Larsson)

DUELLO #3

1. Isa – I Will Wait
(T/M: Anton Malmberg Hård af Segerstad, Joy Deb, Linnèa Deb, Nikki Flores)

2. SaRaha – Kizunguzungu
(T/M: Anderz Wrethov, Sara “SaRaha” Larsson, Arash Labaf)

DUELLO #4

1. Dolly Style – Rollercoaster
(T/M: Thomas G:son, Peter Böstrom, Alexandra Salomonsson)

2. Samir & Viktor – Bada Nakna
(T/M: Fredrik Kempe, David Kreuger, Anderz Wrethov)

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28 febbraio, 2016 - 14:51
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Le mie maledizioni non sono bastate a far fuori le ridicole plsnot

Gli Eclipse fuori piango2

A livello di conduzione questa è stata la mia semifinale preferita assieme a quella con Petra...comunque fra Lisa prima e adesso Frans insomma il MF è il programma dove miei perfetti coetanei realizzano cose nella loro vita, a differenza mia deadbanana3

Per quando riguarda l'Andra Chansen:

1) Devo ancora decidere

2) Boris heart

3) Isa heart

4) NON le ridicole.

Heads up all the way
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ge_aldrig_upp
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5 marzo, 2016 - 23:13
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Abbiamo superato anche la serata del ripescaggio (o Andra Chansen che dir si voglia). Quattro canzoni passano il turno e si aggiungono alle 8 già qualificate per la finale del 12 marzo:

Panetoz – Håll om mig hårt
(T/M: Jimmy Jansson, Karl-Ola Kjellholm, Jakke Erixson, Pa Modou Badjie, Njol Badjie, Nebeyu Baheru)

Boris Renè – Put Your Love On Me
(T/M: Boris René Lumbana, Tobias Lundgren, Tim Larsson)

SaRaha – Kizunguzungu
(T/M: Anderz Wrethov, Sara “SaRaha” Larsson, Arash Labaf)

Samir & Viktor – Bada Nakna
(T/M: Fredrik Kempe, David Kreuger, Anderz Wrethov)

Come tocco in più, a fine serata è stato presentato anche il running order della finale, che storicamente usciva la stessa sera o il giorno dopo l'Andra Chansen. In questo ordine usciranno i 12 finalisti:

Posizioni decenti per i due favoriti Frans e Molly, un po' meno per Oscar Zia che si deve accontentare dal 5. I Panetoz apriranno la serata, Lisa Ajax nel death spot #2 (salutiamola già ora) mentre Samir & Viktor beccano la posizione di chiusura e si avviano a fare incetta di televoti.

In tutto ciò, vi lascio con il pezzo eseguito durante l'interval act di stasera da Peter Jöback (9° al Melodifestivalen 1990 e di nuovo 9°, da favoritissimo, nel 2010) e Ola Salo (ex cantante dei The Ark, rappresentanti svedesi all'Eurovision 2007). Sing Me Out, scritta da Salo e Peter Kvint, è un pezzo schlager rock che io avrei visto benissimo nella line-up della finale, probabilmente anche alla vittoria di questa edizione. Peccato non averci provatopiango2piango2

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antal
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6 marzo, 2016 - 1:47
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vike
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6 marzo, 2016 - 11:00
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Sono ancora a lutto per Isa piango2(che comunque aveva fatto una performance migliore in semifinale).

Ora abbiamo le ridicole a chiudere la finale smile

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Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
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ge_aldrig_upp
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6 marzo, 2016 - 11:16
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vike ha detto

Ora abbiamo le ridicole a chiudere la finale smile

Le ridicole sono andate fuori, a meno che Samir e Viktor non abbiano nel frattempo cambiato sessolmao

undri
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6 marzo, 2016 - 22:50
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io sono una voce fuori dal coro, ma la tizia stramba che canta la waka waka svedese per me batte mille a zero isa e sono contento sia passata visto che non ci speravo minimamenteclap

 

le ridicole battono diecimila a zero quei due cosi che si devono spogliare per prendere televotimess

vike
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6 marzo, 2016 - 23:08
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ge_aldrig_upp ha detto

vike ha detto

Ora abbiamo le ridicole a chiudere la finale smile

Le ridicole sono andate fuori, a meno che Samir e Viktor non abbiano nel frattempo cambiato sessolmao

Magari mi riferivo a loro catecaselli

Oddio, ero convinto fossero passate loro...e menomale che l'ho pure seguito assieme a temess

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