[img align=left]http://imageshack.us/a/img401/2889/concorrentitutti.jpg[/img] Siamo tutti convinti del fatto che il passaggio su Sky abbia solo fatto bene al format, al programma, alla credibilità dei talent show tutti (ricacciando l’altro nel genere reality da cui pensava di potersi affrancare) e via dicendo. Tuttavia, proprio per questa premessa, non si può far finta di nulla e pensare che vada tutto bene. In questo cast di 12, alla vigilia del primo live show (quindi ci sono tutte le possibilità di errore, visto che li abbiamo sentiti cantare poco e niente nelle quattro puntate andate finora in onda), ci sono delle note inevitabilmente stonate. E il pensiero corre a quella sciagurata quarta edizione che in nome dei personaggi sacrificò il talento e la credibilità. Là c’erano quattordici puntate e la possibilità di sbarazzarsi delle zavorre in più riprese. Qui, con solo 8 puntate di live, il margine d’errore dovrebbe essere nullo. Cominciamo dal nome più ovvio. [b]Ics[/b], formerly known as Morgan Ics, vero nome: Alessandro Grimaldini. La sua ammissione è stata accolta con incredulità da chi non ha resistito al gusto degli spoiler e con indignazione da chi ieri sera ha assistito atterrito all’Home Visit di Morgan. Resta il fatto che, persa Mara, tra quei cinque la scelta era davvero minima. Tolta Chiara, escluso Michele la cui esibizione è stata insufficiente, rimanevano tre persone da cui sceglierne due. Didiè poteva rientrare, ma avrebbe rischiato di fare la fine di Rahma. Il punto è che Ics non andava nemmeno incluso nei sei.

Bravo a rappare, ha molta creatività, ma non è un concorso per rapper. Non gli si potrà dare tutte le settimane Caparezza, Eminem o pezzi originali scritti da lui. È un concorso di canto e Ics ha dimostrato finora di non avere la vocalità per cantare. Inoltre, come se questo non fosse già un problema di suo, pare che Alessandro non sia esattamente la persona più umile e amichevole del mondo e abbiam paura che di questa cosa si parlerà troppo, rispetto a quello di cui vorremmo sentire parlare al nuovo-X Factor. Un po’ come fu per Nevruz due anni fa. Poi ci sono i [b]Frères Chaos[/b], particolari e inquietanti, più personaggi che talenti imperdibili. Nessuna esibizione è stata finora convincente, si inquadrano nell’ottica di un gruppo che, come i Kymera il quarto anno, alterneranno belle esibizioni a performance meno convincenti, ma facendo parlare più per la loro relazione che per la loro artisticità. Nemmeno gli altri gruppi convincono. Gli [b]Akme[/b], per quanto bravi, si focalizzano troppo sulla cantante donna e non sembrano dotati di sufficiente personalità per emergere (basti vedere la reazione avuta quando hanno scoperto di essere dentro). Degli Effetto Doppler 2.0. Le [b]Donatella[/b] (ex Provs Destination), si sono limitate a un ottimo primo provino salvo poi mancare il colpo esibizione dopo esibizione. Non sembrano particolarmente affidabili. Dal confronto coi Borghi Bros, paradossalmente, ne uscirebbero con le ossa rotte. Poi ci sono gli Under di Simona. Non ci sarà il caso-Filipponi, ma [b]Davide[/b] si circoscrive a un genere troppo limitato (ho il terrore ad immaginarlo cantare in inglese) e ha un timbro scolastico, da karaoke. [b]Nicola[/b] ha tecnica, ma il suo falsetto che colpì su Without you ai Bootcamp s’è improvvisamente tramutato in un ultrasuono difficilmente apprezzabile. Sarà stata solo la tensione? Toccherà a [b]Daniele[/b] trascinare il gruppo. Anche nelle ragazze la presenza di [b]Yendry[/b] avrà fatto storcere il naso a qualcuno. Afona una volta e mezza, si perde il testo agli Home Visit e solo nel pezzo a cappella mostra un timbro degno di nota. È bella, ma rischia di far fermare il giudizio a quello, soprattutto visto l’abisso tra lei e le sue compagne di squadra. Sono giudizi provvisori e saremo felici di ricrederci già da giovedì prossimo. La sensazione è che le potenzialità per spiccare ci siano tutte, ma che il tarlo della quarta edizione sia presente e rischi di spostare l’attenzione su ciò che non è musica. Certo, se poi il finale fosse lo stesso, la coroncina sarebbe destinata a rimanere in terra veneta.

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