[img align=left]http://s3.stliq.com/c/l/6/69/23474742_sanremo-2013-essenziale-di-marco-mengoni-testo-audio-0.jpg[/img]Terza serata del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Dopo l’interminabile anteprima, con i due tizi che fingono di essere la Gialappa’s, lo spettacolo può finalmente incominciare. E’ San Valentino e non si può incominciare facendo finta di niente: per questo, dopo un estratto di un film, [b]Fabio Fazio[/b] e [b]Luciana Littizetto[/b] irrompono sul palco stonando [b]Vattena amore[/b] di Amedeo Minghi e Mietta, canzone vincitrice di un lontano festival. Il vestito della padrona di casa è orrendo e, ad occhio., direi di plastica. Fazio le regala un mazzo di fiori e cerca di rubarle un bacio, come lei fece anni fa con Pippo Baudo. Ad ogni modo, oggi sentiremo tutte le 14 canzoni dei big ammesse alla gara e il televoto, aperto in serata, inciderà del 25% sul risultato finale, previsto per sabato. Un altro 25% sarà determinato dal televoto del pubblico nella finalissima mentre il restante 50 sarà decretato dalla giuria demoscopica. Dopo un riepilogo delle canzoni e dei codici a loro abbinati, le performance possono finalmente incominciare. Il televoto viene aperto alle 20:56. I primi ad esibirsi sono [b]Simona Molinari e Peter Cincotti[/b] con [b]La felicità[/b]. Luciana cerca di fare degli apprezzamenti sul lungo vestito fucsia della cantante ma Fazio la interrompe: “stasera non si può dire niente”. Il duetto riesce piuttosto bene, nonostante l’inutilità delle frasi in inglese cantate da Cincotti e la propensione di Simona nell’imitare la Tatangelo (posseduta da Arisa). [b]L’essenziale[/b] di [b]Marco Mengoni[/b] è il secondo brano in gara proposto oggi. Il vincitore di X Factor 3 indossa un abito rosso e una camicia della tonalità più chiara dello stesso colore. Il brano, al secondo ascolto, è sicuramente più orecchiabile e le vendite, ottenute negli ultimi 2 giorni, sono altrettanto giustificate. Breve momento dedicato alla fondazione [b]Mike Bongiorno[/b], con relativa imitazione da parte di Fabio Fazio. La platea, per lo meno, si rianima con qualche risata.

Gli [b]Elio e le storie tese[/b] sono i terzi ad esibirsi con [b]La canzone mononota[/b]. Anche oggi si presentano con la fronte allungata ma, a differenza di ieri, indossano tutti degli abiti eleganti sia chiari sia scuri. La canzone che, con ogni probabilità, diventerà un tormentone è un continuo pullulare di citazioni linguistiche, letterarie e musicali. Ascoltarla è sempre un piacere. Al termine della performance, la Litizzetto non può fare a meno di intrattenersi con [b]Beppe Vessicchio[/b], direttore d’orchestra del gruppo precedente. La conduttrice, infatti, vorrebbe portare con se a casa come cimelio un pezzo di barba di Beppe e vi riesce. La dispettosa nomina pure Amici ma l‘occhiataccia di Fazio basta a zittirla. [b]Malika Ayane[/b], con indosso un lungo vestito nero scoperto all’altezza delle spalle, canta [b]E se poi[/b]. Raffinata, dal timbro bello e riconoscibile, sembra convincere il pubblico dell’Ariston. Con un signor pezzo come questo, non potrebbe essere il contrario. Al ritorno dalla prima pubblicità, i due conduttori sono seduti sulle scale e questa è l’occasione per Luciana di fare un monologo sull’amore visto dagli uomini e, successivamente, da parte delle donne. Ed è pure un modo, sul finale, per fare un discorso serio sui diritti civili, sui femminicidi. Il tutto si conclude col tanto atteso ballo di Luciana con tantissime donne, simbolo del flashmob contro la violenza svolta ai danni delle stesse. Il momento, ad ora, più bello di questo Festival, per quanto mi riguarda. E’ il turno dei [b]Marta sui Tubi[/b] e della loro [b]Vorrei[/b]. Ammetto che, al primo ascolto, non ero rimasto molto colpito dal brano, forse perché non ero riuscito a cogliere tutte le parole del testo. Non che mi importasse particolarmente, ovvio. Oggi, invece, il gruppo folk siciliano sembra più sciolto e a suo agio sul palco e, seppur Vorrei continui a non colpirmi particolarmente, regalano un esibizione dell’Ariston. Prima di congedarli, Fazio chiede a Giovanni, frontman del gruppo, il significato del loro nome d’arte. Non ottiene risposta. [b]Chiara[/b] è la sesta ad esibirsi. La canzone prescelta durante la prima serata, ed in gara a partire da oggi, è stata [b]Il futuro che sarà[/b]. Anche la Galiazzo questa sera ha optato per un abito scuro – accompagnato da dei leggins -. e, la fresca vincitrice di X Factor, esegue con qualche imprecisione il tango, pur confermando la sua versatilità sui vari generi. Pur avendo metà dei big ancora da presentare, è giunta l’ora di accogliere in studio [b]Roberto Baggio[/b], il primo ospite di questa terza serata. E’ uno shock, almeno per me, vederlo entrare in studio con i capelli completamente ingrigiti. Segue intervista sui momenti più belli della sua vita calcistica: i vari goal fatti, il pallone d’oro conquistato fino ad arrivare alla consegna del premio Nobel per il suo interesse nel favorire la pace, a seguito del suo ruolo di ambasciatore della Fao. C’è pure tempo, prima di congedarlo, per fargli leggere una lettera nella quale invita i giovani a ricercare la passione, la gioia, il coraggio, il successo e il sacrificio. Peccato che Baggio legga questi valori con la stessa enfasi con cui elencherebbe i peccati capitali dei quali si è macchiato. Facciamo che, per oggi, non prendo la mia solita tisana: il sonno mi è già stato conciliato. Con [b]Max Gazzè[/b] e la sua [b]Sotto casa[/b] può finalmente ricominciare la gara. Il pezzo è molto radiofonico e potrebbe fare il colpaccio nella finalissima di sabato, portandosi a casa il famoso leoncino. Il ritmo incalzante, accompagnato da una musicalità riconoscibilissima, sembra piacere al pubblico, che esplode in un sonoro applauso. “Ti dico solo che dietro le quinte Fabio ballava: uno spettacolo imbarazzante” è il congedo della Litizzetto. Breve riepilogo dei codici del televoto prima di introdurre [b]Annalisa[/b], in gara con [b]Scintille[/b]. La Scarrone deve aver bandito dal proprio guardaroba gli abiti lunghi: indossa, infatti, una gonna rosa accompagnata da una maglietta-camicia bianca. Il pezzo è sicuramente ricercato ma mi domando se possa piacere sia ai critici sia ai fans di Annalisa, non di certo abituati a musicalità del genere. Intonazione imprecisa in alcuni punti ma la padronanza del palco della performer è ineccepibile. [b]Maria Nazionale[/b] (who?) ci canta la sua straziante [b]E’ colpa mia[/b]. La musica non mi piace ma, sicuramente, il testo potrà compensare, qualora fosse bello. Ah, è in napoletano. Non capisco una parola. Segnalo, dato che altro non posso fare, la battuta di Luciana sul suo seno: “li ci sono due gatte grasse”. E’ quello che, personalmente, mi rimarrà di questa esibizione. E pensare che, secondo Mara Venier, lei potrebbe addirittura vincere. Ancora siparietto Vessicchio-Littizzetto sinché non arriva il turno di [b]Simone Cristicchi[/b] con [b]La prima volta (che sono morto)[/b]. Il testo non è il massimo ma lui la canta come se fosse la quinta essenza della canzone: è davvero convinto del suo valore. Niente a che vedere con “Ti regalerò una rosa” ma il brano rientra completamente nello stile di Cristicchi.. Il pubblico, in compenso, lo venera con un sonoro applauso. Secondo ospite: [b]Anthony and the Johnsons[/b] con il brano [b]You are my sister[/b]. Lui è Edward mani di forbice incrociato ad Adam Kadmon di Mistero: i brividi. Pensavo di essermi assopito già abbastanza #einvece. Segue breve intervista: da giovane sfogava la sua rabbia sulla sorella e il brano è un modo per chiederle scusa. Ennesimo spot, in sintesi, contro la violenza sulle donne. Dopo lo spot sulla città di Sanremo, la Littizzetto ha cambiato il vestito, con il quale – a quanto dice – brillerebbe come una trota. L’undicesimo big in gara sono i [b]Modà[/b] con [b]Se si potesse non morire[/b]. Quando lui stona sulle note alte – imprecisioni che spariscono completamente nell’inciso – mi verrebbe voglia di eliminarli. E non solo dalla gara, dato che purtroppo quest’anno tutti arrivano all’ultimo giorno. Tra l’altro, la canzone è un auto plagio a “Non è l’inferno” di Emma nella musicalità e nei temi. Kekko la canta un po’ meglio di ieri, un po’. Il vincitore annunciato, prima di uscire, ci augura una buona serata. Ecco, per rendere meglio il concetto, avrebbe potuto non cantare. [b]A bocca chiusa[/b] è il brano in gara di [b]Daniele Silvestri[/b]. Le parole della canzone sono accostabili ad una bellissima poesia. Silvestri deve avere seguito, alla perfezione, le edizioni precedenti di Italia’s got Talent. Accompagnare la performance con il linguaggio dei segni non è di certo l’innovazione per antonomasia. Le parole, se accompagnate da una buona musica, sarebbero state ancora più valorizzate. Gli [b]Almamegretta[/b] hanno il codice di televoto 13. Sarà perché a vederli senti l’esigenza di nasconderti alla loro vista, in caso di sfiga? Cantano la promossa [b]Mamma non lo sa[/b]. Tra l’altro il frontman, causa motivi religiosi, domani non potrà essere presente. Non capisco perché presentarsi ad una gara canora del genere, allora. Non che le performance, tolto il suo modo di cantare, non possano giovarne. Si capisce, as usually, solo il ritornello. Prima dell’ultimo big in gara, breve spottone a Radio1. Chiude il girone big [b]Raphael Gualazzi[/b] con [b]Sai (ci basta un sogno)[/b]. Pettinato come manco nel 1234, si mangia gran parte del testo, strozzando la voce nei punti salienti del pezzo. Per par condicio, scopriamo che sarà il primo ad esibirsi nella finale di sabato. Motivo in più per accendere la tv in ritardo. La gara big è conclusa. Alle 23:17 circa viene chiuso il televoto. [b]Leonora Armellini[/b] esegue [b]Lo studio-Opera 10[/b] di [b]Chopin[/b] al pianoforte. Se non fosse stato per il forfait di Barenboin causa malattia non se la sarebbe filata nessuno ma Fazio fa finta di niente e la presenta come una giovane rivelazione che servirà ad introdurre, appunto, la gara tra i giovani. Può incominciare la gara dei giovani. Il televoto viene aperto alle 23:24 ma Fazio si scoccia di ripetere le regole. [b]ANDREA NARDINOCCHI[/b] canta “Storia impossibile”. Dato che è da tanto tempo che cerca un posto per sé, l’Ariston potrebbe essere la sua grande occasione. Si improvvisa addirittura dj, maneggiando un computer al centro del palco. Meglio il suo singolo d’esordio, rispetto a questa. Dirige l’orchestra la moglie di Enrico Ruggeri. [b]ANTONIO MAGGIO[/b] canta “Mi servirebbe sapere”. E’ il terzo adepto di Morgan ad esibirsi sul palco stasera, nonché terzo vincitore se si considera la sua vittoria con gli Aram Quartet ad X Factor 1. E, dato l’avvicendamento dei programmi, ha rubato l’abito a Mengoni dal camerino. Farò finta di non odiarlo da ille tempore: il brano è carino col ritornello che ti risuona in testa. [b]PAOLO SIMONI[/b] canta “Le parole”. Preferisco non infierire. Per me il brano è orrido. Mi auguro col tutto il cuore che venga scartato e dimenticato come le stonature del performer. Mi ricorda Tricarico: non è un buon segno. [b]ILARIA PORCEDDU[/b] canta “In equilibrio”. Era ed è rimasta una delle voci più interessanti mai passate a X Factor. E qui mi sento ancora più ignorante: Ilaria canta infatti delle strofe in sardo e non riesco a tradurle completamente. E abito a Cagliari. Pezzo elegante e raffinato, vocalità perfetta. Spero passi. Alle 23:48 viene chiuso il televoto anche per i giovani. Accederanno alla finale solo in due. Mio pronostico? Nardinocchi e Porceddu. Ecco il momento che non vorresti arrivasse mai o, nella migliore delle ipotesi, cancellato dalla scaletta: il tributo ad [b]AL BANO[/b]. Prima di questo, viene fatta entrare in studio [b]Laura Chiatti[/b] che finge di essere imbarazzata con la stessa intensità con cui recita: non è credibile. Il suo ruolo? Presentare il Carrisi. Per fare ciò, poteva starsene tranquillamente a casa. Albano canta nell’ordine “Nostalgia canaglia” ed “E’ la mia vita”. Fazio gli si avvicina trascinando con sé Luciana che esplode in un “anch’io no”. Voleva chiaramente scappare. Prima di consegnargli il [b]Premio città di Sanremo[/b], Fazio ci informa di un contest aperto sul sito del programma: il pubblico avrebbe potuto scegliere un brano di Albano da ricantare all’Ariston. La scelta è ricaduta su [b]Felicità[/b]. Marò. Laura Chiatti si aggiunge presto alla pagliacciata, con un’importanza pari alle coriste: si sentono più loro di lei. La stessa cosa non avviene quando la Litizzetto si aggiunge, dato che Albano si zittisce. Premio consegnato = momento terminato. Allleluia. Siamo in dirittura d’arrivo ed è ora di scoprire i due giovani ammessi alla finale di domani sera che si aggiungeranno così a Renzo Rubino e ai Blastema. Passano [b]Antonio Maggio[/b] e [b]Ilaria Porceddu[/b]. Gli ex X factorini, della stessa edizione, si abbracciano in visibilio. Prima di salutarci, Fazio svela la classifica provvisoria dei big, valida per il 25% dei risultati della finalissima. 1 MARCO MENGONI : “L’ESSENZIALE” 2 MODA’ : “SE SI POTESSE NON MORIRE” 3 ANNALISA : “SCINTILLE” 4 CHIARA : “IL FUTURO CHE SARA’” 5 RAPHAEL GUALAZZI : “SAI (CI BASTA UN SOGNO)” 6 SIMONA MOLINARI e PETER CINCOTTI : “LA FELICITA’” 7 MARIA NAZIONALE : “E’ COLPA MIA” 8 ELIO E LE STORIE TESE : “LA CANZONE MONONOTA” 9 DANIELE SILVESTRI: “A BOCCA CHIUSA” 10 MAX GAZZE’ : “SOTTO CASA” 11 SIMONE CRISTICCHI : “LA PRIMA VOLTA (CHE SONO MORTO” 12 MALIKA AYANE : “E SE POI” 13 MARTA SUI TUBI : “VORREI” 14 ALMAMEGRETTA : “MAMMA NON LO SA” Contestazione in sala su alcuni posti. Fabio e Luciana chiudono la puntata rieseguendo Vattene Amore. A domani con la serata deducata a “Sanremo Story”.

 

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