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MFS 3 - Vincitore a pag.35
alessandrino
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19 gennaio, 2021 - 21:39
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Iry8 ha detto

Ma che provona!!!

Giusto per assicurarmi di aver capito bene: ogni squadra dovrà portare 5 canzoni per i 5 componenti del team ma con un filo tematico che le unisca in modo che risulti un lavoro di gruppo e che rispetti il colore assegnato?  

Esatto laugh 5 canzoni (1 a testa) che dovranno rispettare tinte calde o tinte fredde. Ovviamente sarà una vostra scelta se fare riferimento ad uno o più colori in particolare o anche a nessun colore, ma più in generale solo a tinte calde o fredde. Non si tratta di descrivere un colore specifico in maniera didascalica con un testo musicale, quanto più evocare sensazioni che possano accomunare musica e tinte. 

AbiuraDiMe
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19 gennaio, 2021 - 21:43
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kairos
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19 gennaio, 2021 - 22:26
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Salve concorrenti! Vi sto seguendo dall'inizio, ma questo è il mio primo commento! wink

Ho iniziato a seguire questo gioco con la curiosità di alcuni utenti iscritti ma sopratutto per alcuni degli artisti che avete scelto. Mi sto appassionando tanto alle vostre scelte musicali ed ai vostri racconti. 

Devo ammettere che in questo secondo Gala mi siete piaciuti in tanti. Ho fatto più fatica (rispetto al primo gala) a stilare la mia classifica. Ho voluto premiare chi mi ha saputo sorprendere di più. 

Condivido con altri dicendo che il livello è molto alto! clap

alessandrino
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19 gennaio, 2021 - 22:41
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Anche se in ritardissimo pubblico la playlist di questo Gala, chissà potesse essere ancora utile a qualcuno laugh

Krishoes
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19 gennaio, 2021 - 23:35
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GALA 2 - LA FORZA DELLE PAROLE

Siamo solo al secondo gala eppure siete stati messi alla prova con un tema molto ostico, sebbene suggestivo. So bene che i miei colleghi tutor e i giudici si sono ritrovati in estrema difficoltà a stilare una classifica, e io non sono da meno.

Fino all'ultimo ho riflettuto perché con tutta questa bellezza equivalente è il minimo dettaglio a fare la differenza anche di un paio di posizioni.

Come al solito, prima di passare alle analisi dei brani, faccio un piccolo (un, due, CREDICI) accenno ai concorrenti che ho seguito in questo gala.

Purtroppo non ho avuto modo di collaborare con Xello, ipotizzo per mancanza di tempo necessario tra ballottaggio e consegna. Tuttavia leggendo anche la sua descrizione, reputo avesse già da solo un'idea piuttosto chiara di cosa e come presentarlo, e devo dire che, considerando anche i commenti e i consigli della scorsa volta, lui abbia fatto una scelta ponderata e centrata.

Un grande piacere collaborare sia con Alabama che CrYs. Entrambi mi hanno proposto subito il loro pezzo, e io mi sono sentito di concordare senza remore, perché ho riconosciuto nelle loro parole la volontà di presentare un progetto che rispecchiasse alla perfezione la loro personalità e il loro percorso.

Alabama ritengo abbia fatto un ulteriore passo avanti rispetto allo scorso gala, continuando a togliere un altro pezzo dell'armatura, sempre con parsimonia. Mi ha fatto capire che, per il materiale che aveva tra le mani, "Rooting for you" fosse quasi una scelta obbligata, ma a volte le cose arrivano in maniera molto naturale.

Come lui racconta, nelle esibizioni live di questo pezzo, la cantante dei London Grammar inizia a cantare a cappella. E cosa c'è di meglio per sottolineare quanto la forza delle parole di questo pezzo vada davvero al di là della musica che sopraggiunge successivamente?

Guardando CrYs mi è sembrato di assistere al passaggio da bruco a farfalla. Irriconoscibile rispetto al gala 0 e il gala 1. È evidente che ci tenga particolarmente a "Shine", e non solo perché il messaggio della canzone lo ha portato a tatuare sulla sua pelle il titolo, come a marchiare in maniera indelebile l'amore e la stima per la sua cantante preferita.

Ci sono brani che potrebbero essere schierati in gala diversi, e questo ne è un esempio. "Shine", per la sua storia travagliata e per i riscontri tiepidi, potrebbe essere definito una perla nascosta, ma la forza delle parole del testo, per la spinta che hanno dato a CrYs a venire a patti con se stesso e a liberarsi (proprio come una farfalla che lascia il bozzolo per volare), lo rendono perfetto anche per questo tema.

Nelle parole di CrYs si denota la sensibilità di un utente che tramite My Favorite Singer si sta aprendo a un forum del quale faceva parte, ma forse in maniera più superficiale. Una bella ri-scoperta.

THE BEATLES
Cosa sei riuscita a tirarmi fuori! Tantissimi anni fa, dopo aver trovato "Strawberry fields forever" in una cartella di canzoni scaricate da mio fratello, iniziai a cercare altri brani dei Beatles e "The fool on the hill" fu una di quelle che mi colpì di più.

È buffo pensare che i Fab Four siano ricordati quasi solo per le loro melodie semplici, quando nella loro produzione annoverano brani molto intriganti e per niente scontati dal punto di vista strumentale (mi vengono in mente "Lucy in the sky with diamonds" o "Eleanor Rigby").

La loro capacità è certamente quella di fondere, come si evince in questo brano, stili musicali anche molto diversi fra loro, proprio a creare delle immagini sonore vibranti, che accompagnano l'ascoltatore nel brano come stesse ascoltando una favola.

Qui ritrovo esattamente quello che hai saputo spiegare in maniera eccelsa nella tua analisi del testo. Quell'opprimente muro di incomunicabilità che relega il pazzo nella sua solitudine sulla collina, viene reso in maniera così vivida anche musicalmente nel momento del chorus, che ti trascina giù in una spirale di tristezza.

Però ecco poi arrivare il flauto col motivetto scanzonato, a rappresentare la superficialità di quei "they" che non lo capiscono e lo deridono.

Testo e musica sono un tutt'uno, l'uno esalta l'altro. Per me la chiave sta nella frase "He knows that they're the fool". In queste poche parole tutto il concetto del brano viene ribaltato e il pazzo sulla collina acquista la sua dignità, mentre "they" vengono lasciati nella loro vacuità.

ANNA OXA
Riconfermo, se mai ce ne fosse bisogno, lo stupore e il piacere nel vederti molto competitivo in questa nuova edizione di questo magnifico gioco. Giuro che dalla prossima volta esordirò in maniera differente!

Mi piace tu abbia impostato la descrizione partendo da una citazione di Oscar Wilde, come ad aggiungere uno strato di profondità ulteriore.

È bello vederti aprire con sensibilità, senza diventare troppo enfatico. Il tuo lavoro è nobile e ce lo racconti, come in altre occasioni passate, con il giusto tatto. Belle anche le frasi che hai "rubato" dal testo per creare l'opportuno parallelismo con le tue sensazioni ed esperienze di vita.

Se ti dicessi però che il brano, nel complesso, mi abbia convinto come successo con "Controvento" nello scorso gala, mentirei. Questo perché trovo che la bellezza e l'importanza del testo, non siano a mio parere opportunamente accompagnate da una musica alla stessa altezza.

Viste le indicazioni date per il tema però, il punto che mi porta a non metterti ai piani alti della mia classifica in questo gala è un altro: avrei preferito che la tua analisi fosse molto più approfondita, perché nel testo ci sono una miriade di belle figure retoriche che rimangono sospese.

Sì, io sono stato quello che ti ha scritto che non è necessario il papiro per spiccare nella gara, ma in un tema in cui è opportuno raccontare l'importanza e la forza delle parole avrei gradito uno sforzo in più, invece di lasciarci gustare il bel testo in autonomia, affidando a noi il lavoro di analisi che invece deve arrivare da te.

THE CRANBERRIES
Sei partito col botto e hai subito fatto capire di che pasta sei fatto. Già da adesso la gara si fa dura, perché a mio parere il livello di questo cast è molto molto alto. Ci saranno gala in cui i vostri cantanti saranno più avvantaggiati e altri in cui dovrete sforzarvi per uscirne fuori con qualche espediente sorprendente.

Credo che tu sia stato in grado di fare proprio questo con "Delilah". Sei stato onesto, non hai tentato di indorarci la pillola. È anche giusto esporre al sole i propri limiti - o meglio, in questo caso i limiti della produzione del tuo gruppo - e non farsi vedere invincibili.

Una cosa che ho tenuto molto a sottolineare nel gruppo di giudici e tutor, dopo uno scambio di opinioni sul tema, è che "la forza delle parole" è un concetto piuttosto diverso da "il miglior testo del mio favorite singer".

È probabile, non potrei saperlo, che nella discografia dei Cranberries ci siano testi migliori di questo dal punto di vista qualitativo, ma non era quello che a me interessava venisse fuori dal gala. Bensì la vostra capacità di prendere il testo del brano scelto e farlo vivere attraverso il vostro ardore, tenendoci incollati allo schermo nel leggere le vostre descrizioni.

Hai fatto una scelta intelligente perché nella sua semplicità, le parole urlate e la musica scelte dai Cranberries per raccontarci questa storia, sono utili a farci calare nell'atmosfera. Vanno di pari passo.

E con la tua analisi hai dato l'anima a questa Delilah, hai saputo definirne i tratti, mi sembra quasi di vederla lì a dimenarsi con ferocia sulla povera Dolores. Sei riuscito a farci mettere anche nei panni di quest'ultima, che potrebbero essere i nostri, come ci fai notare con l'immancabile trasposizione alla vita di tutti i giorni.

AFTERHOURS
Il criterio primario che alla fine di questo gioco mi permetterà di definire chi ha saputo donarci più del suo cantante preferito è la varietà fra le proposte.

Siamo al terzo brano e ho già una visione molto ricca e differenziata di ciò che gli Afterhours possono donare alla gara e questo grazie a te, che hai saputo scegliere con perfezione quasi chirurgica il tassello da svelare di volta in volta.

E se pensiamo che, leggendo il cast, avrei potuto definire proprio loro come la proposta più lontana dal mio gusto, mentre oggi li annovero fra quelli che stimolano più la mia curiosità, è lampante quanto positivo sia il tuo lavoro fino a questo punto.

Per questo gala hai preso una decisione, non so se voluta o meno, molto sapiente. Mentre molti dei tuoi avversari ci hanno offerto la descrizione di un testo che non si discostasse dalla volontà dell'artista, tu hai ribaltato il punto di vista, donandoci un'analisi molto personale e in ogni caso azzeccata, non campata per aria, delle parole del brano.

Ed ecco quindi che la forza delle parole di "Sulle labbra" viene fuori prorompente, come un fiume in piena.

Con questa canzone ci hai dato modo di addentrarci in maniera più approfondita nell'universo musicale degli Afterhours, lasciandoci soffermare sulla raffinatezza del testo scritto da Agnelli e compagni. Ma ci hai anche dato modo di guardare attraverso una ferita, catapultandoci nella vita della Marcella adolescente, che ha vissuto ciò che molti di noi qui hanno provato sulla propria pelle, quando ci siamo sentiti il "pazzo sulla collina" di cui cantavano i Beatles, solo perché il nostro cuore parlava una lingua diversa.

Ci hai dato modo di immedesimarci in uno spaccato di vita, che si pone sì come cruento e pieno di ostacoli morali e non, ma dal quale, per fortuna, si può uscirne nuovi, disobbedendo alle imposizioni. Impossibile rimanere indifferenti.

ELISA
Mi trovo in estrema difficoltà a valutare questa proposta perché è indubbio che il tuo racconto molto personale, nella sua interezza, muova fortemente la mia emotività. Poi quell'immagine in chiusura, così speciale, è la giusta ciliegina su una torta fatta di amorevole sensibilità.

Cercherò di essere il più obiettivo possibile e valutare il brano che ci hai sottoposto e, naturalmente, il relativo testo.

Hai voluto offrirci un nuovo estratto della carriera in lingua italiana di Elisa, un episodio anche stavolta recente, se inserito nell'arco lavorativo della tua artista preferita. Mi viene da pensare, quindi, che tu sia più legata a "questa" Elisa, probabilmente perché attraverso questi brani riesci a raccontarci meglio del tuo cambiamento, della crescita della quale ci parli nelle descrizioni.

Una scelta che denota a suo modo carattere, perché mentre molti di noi sono qui alla finestra ad aspettare quella Elisa anglofona dei primi tempi, tu ci dici di aspettare, perché c'è anche altro da snocciolare, il meno scontato, il più "bizzarro" se vogliamo. Hai bene in mente il tuo personale percorso ed è giusto portarlo avanti con coerenza.

In questo caso, come successo ad un paio di concorrenti l'altra volta, ho visto dietro la scelta quasi un pretesto per spostare l'attenzione su un'altra tematica, che esulasse un po' da quella che era la richiesta del galà.

Riconosco ci siano verità e umanità in queste parole scritte da Elisa per parlare di come sia cambiata la visione sulla vita e sulle priorità con l'arrivo della figlia, e mi rendo conto tu senta fortemente questa canzone perché puoi creare un parallelismo onesto e perfettamente centrato con la tua esperienza di vita, come figlia e, adesso, come zia.

Tuttavia leggendo la descrizione mi arriva con molta più veemenza la forza delle TUE parole, rispetto a quelle di "Non fa niente ormai", che vengono relegate quasi ad occhiello di una bella autobiografia da te firmata. Rispetto la scelta di centrare il focus su di te e il tuo vissuto, ma in un'ottica di gara, mi trovo a preferire altre analisi testuali.

KATY PERRY
Nel tuo approccio al tema del galà si riconosce ancora una volta la volontà di farci capire che dietro la ragazza con la parrucca blu, il reggiseno animalier o il make up da clown c'è una donna forgiata dagli episodi negativi della vita, che ha scelto di mettere su il suo miglior sorriso continuando a donarsi al suo pubblico, e alla scena pop, senza alcun freno.

Il messaggio, al secondo giro, è stato recepito in maniera forte e chiara esattamente come nella volta precedente. Ora potrai portarci per mano, senza problemi, anche nel mondo a tinte colorate e meno serioso di Katy, che tanta fortuna le ha portato.

Per questo gala trovo che puntare su un brano del genere fosse opportuno, perché le nostre amate popstar scalano le classifiche sopratutto con le loro uptempo, ma a mio parere danno il loro meglio nelle ballad, perché è con queste che si mostrano più vulnerabili, meno irraggiungibili.

Quello che mi rimane leggendo la tua approfondita descrizione, è tutta la meticolosa ricostruzione di una parte fondamentale della vita privata di Katy, con alcuni aneddoti che conoscevo, altri che, per forza di cose, solo un vero fan può tirare fuori e mettere in evidenza.

Le parti di testo che hai scelto di sottolineare, con le parole grassettate in particolare, sono diventate il mezzo affinché tu potessi narrarci i trascorsi di Katy e la sua reazione di fronte ad alcuni ostacoli importanti della vita. Le parole della canzone, insomma, diventano le note a margine di un lungo rotocalco dedicato a un'icona della musica pop.

C'è poi un particolare riferito alla proposta musicale. Conoscendo la versione di "By the grace of God" inserita in "Prism", ho trovato singolare vedere schierata questa acustica "fanmade". Ipotizzo tu l'abbia preferita perché avendo un background musicale molto essenziale, la nostra attenzione potesse automaticamente focalizzarsi sulle parole. Ha un senso.

Io ritengo però che la strumentazione della versione ufficiale, con quell'apertura ritmata nella seconda metà del brano rispetto a questa più monocorde, andasse a sottolineare ancora di più quella spinta per rialzarsi di cui ci parli nella descrizione.

CAPAREZZA
Autocitandomi: "Ci saranno galà in cui i vostri cantanti saranno più avvantaggiati e altri in cui dovrete sforzarvi per uscirne fuori con qualche espediente sorprendente". Inutile nascondersi dietro a un dito, questo era il galà perfetto per Caparezza.

Ma attenzione, questo non vuole certo stare a significare che per te fosse facile, come quando si consegna un compitino ben fatto ma privo di mordente. Può capitare di avere fra le mani un tesoro del genere e sprecarlo, a causa delle grandi aspettative di chi giudica.

Non è certamente questo il caso. Portare in gioco un artista rap vuol dire mettere sul proprio piatto da portata delle canzoni stracolme di parole, che arrivano come proiettili sparati da una mitraglietta nel cervello di chi ascolta.

Quando ho ascoltato il pezzo la prima volta mi sono ritrovato in balia di una confusione totale. L'ho riascoltato leggendo il fittissimo testo, e la sensazione di disagio vomitato da Caparezza in questo suo brano è venuta fuori lampante.

Difficile per me provare a darne un'interpretazione, ma per fortuna sei arrivata in aiuto tu, e con la tua descrizione hai messo a posto i tasselli di questo puzzle da 1000 pezzi che avevo tirato fuori dalla scatola e sparso a casaccio sul tavolo.

Hai fatto un buon lavoro perché sbrogliare una matassa del genere per me sarebbe stato impossibile. Rivedo nel tuo approccio a questa analisi gli stessi presupposti che ho intravisto in quella di Amers con gli Afterhours.

Il testo del vostro cantante preferito aiuta a raccontare in maniera vivida, ma non didascalica, quello che avete dentro, senza però togliere mai l'attenzione da quello che è il brano e il messaggio che si nasconde dietro le frasi più chiare e quelle più arcane. Questa è la chiave giusta.

Tu e Caparezza viaggiate sullo stesso treno, pur dovendo raggiungere due destinazioni diverse. Anche quando parli di te stessa, la mia mente rimane concentrata su "Prosopagnosia" perché quelle parole diventano il fil rouge per il viaggio dentro il tuo essere.

Di fronte all'altissimo livello dei vostri lavori, la discriminante diventa la capacità di sentirsi parte integrante di un microcosmo creato alla perfezione.

WITHIN TEMPTATION
Di questa descrizione ho apprezzato moltissimo una cosa. Conoscendoti, so che il tuo bisogno di esporti e mettere nero su bianco la tua vita e quello che ti accade, è molto forte. Lo definirei quasi catartico.

Hai però compreso con intelligenza che per l'economia del gioco è giusto dosarsi se necessario. Il tuo spaccato di vita è stato inserito al momento giusto, ed è andato a correlare una bella delineazione analitica di questa ballad dei Within Temptation.

Per assurdo, se consideriamo che abbiamo avuto spesso modo di parlare del mondo tumultuoso che hai dentro e delle battaglie che ti trovi a combattere, la tua analisi è stata quella che mi ha trasmesso più "pace, calma e serenità" (cit.)

Non so se sia stato un approccio voluto, o se con l'aiuto del tuo tutor hai limato quegli eccessi che a volte potrebbero venire fuori dalla grande passione che hai nel raccontare la musica che ami, ma ho trovato questa proposta quasi cesellata al dettaglio.

L'intero focus è sul testo del brano, forse il più aderente di tutti al tema, snocciolato parte per parte con piccoli approfondimenti accompagnati a queste immagini del videoclip nella tua testa, che sembra di vedere con i nostri occhi.

So che alcuni potrebbero vederle come un difetto, ma trovo molto autentiche anche le tue digressioni meno auliche qui e lì, il "caxxutissima/o", il "Bili ne sa qualcosa", rendono il tutto quasi più ingenuo, genuino, vero. Si denota che non hai nessun interesse di sembrare diverso da quello che sei, o di utilizzare termini e modalità che non ti appartengono, e che renderebbero il tutto forse artificioso.

Casadelvino
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20 gennaio, 2021 - 0:08
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I fab four delle colline: allora questa scelta mi ha colpito sinceramente perchè l'ho trovata inaspettata ma con forte motivazione di essere espressa. Ciò che ha maggiormente coinvolto la mia mente è l'evocativa ripetizione dei 4 versi cardine del pezzo (direi ritornello, ma non è una canzone dalla struttura convenzionale, quindi non so se posso definirlo tale) e il connubio con un'oscuramento della melodia, che diventa più fredda e decadente, in contrasto con i fiabeschi e colorati intermezzi. Questo mi conferisce la dualità di questo "pazzo" che viene narrato nel testo, e mi riesce a evocare le immagini descritte dalle parole e ciò è importante, ovvero la capacità di far sposare testo e musica. Trovo che i concetti usati siano semplici, ma molto evocativi: è una fiaba che possiede una morale, e ciò è incantevole, inoltre trovo che la ripetizione del fulcro del testo di cui ho parlato all'inizio, sia una scelta atta a metterlo ancora più in luce, ma scandendolo adeguatamente dalle altre porzioni della storia, così da non renderlo ridondante. Good job!

Figlia dell'arte: il testo di questo pezzo devo dire che mi ha saputo emozionare solo leggendolo, raccoglie immagini molto suggestive e toccante, adoro l'utilizzo di metafore così poetiche come il ferro freddo di due ruote disuguali o sono statue mutilate, linee di profili solamente tratteggiate; ma anche sferzate crude ma sincere come Hanno i sogni ipotecati da un presente che li azzere o sempre Di quante promesse li abbiamo vestiti...E noi in quanti discorsi li abbiamo venduti.
Insomma il testo di questa canzone mi ha tracciato un segno imponente, l'arrangiamento jazz lo trovo altrettanto poetico ma forse non proprio affine all'essenza del messaggio che smaschera molte acerbe realtà con un atmosfera che in certe porzioni è quasi troppo lounge. Infine mi piace come tu abbia tramsesso amore sincero dalle tue parole. Semplice ma diretto, rivedrei però un po' come svisceri i racconti sul background dei pezzi e di Anna, la prima parte della presentazione mi ha detto tutto e niente. Comunque fiero di te!

(Hey There Go Away) Delilah: beh che dire, c'è del genio, ma anche tanta furbizia in questa scelta. Si tratta di un male? Direi di no. Trasmettere emozione dai testi è ciò che li rende vincenti: ossessione, aggressività, rabbia, insofferenza escono fuori da quelle anafore così ridondanti, il concetto è praticamente certo (io ho pensato a una stalker di un convivente ma siamo lì) e per questo è una scelta on point, anche se la resa all'ascolto non l'ho trovata altrettanto carica. Non posso però effettivamente non riconoscere la semplicità di tale testo, effettivamente ne possiedono di più suggestivi, però riconosco anche la strategia dialettica non di poco intelletto. Comprendo il tuo volerla rendere trasversale, ma a una certa ho trovato la tua contestualizzazione un po' troppo aperta quando poteva restare più focalizzata. Però il lavoro è a suo modo interessante, devo capire bene come posizionarlo.

La donna che rinasce dalle polveri del ballottaggio: allora dire che io trovo questo pezzo tra i più affascinanti e intensi della discografia di Laura non è un mistero, e non è neanche una bugia. Lei esce dalla sua retorica spesso considerata ridondante e semplicista, adolescienziale e monotematica, per gettarsi su un tema nobile e molto difficile da trattare. Trovo che in questo testo ci siano delle immagini molto suggestive, passaggi come In terra pianse lacrime urlando ruggine o L´aquila volò su confini dove l´aria è polvere li trovo tutt'altro che banali e alla pari di versi altrettanto evocativi di vari avversari . Per Laura non era un tema facile, la scelta era quasi obbligata per uscire dalle atmosfere d'amore, penso che tu abbia percepito questo bisogno di toglierle questo alone, anche se sarebbe stato curioso vederla splendere con le parole anche nel suo mondo, per dimostrare che non tutto l'amore di cui parla è narrativamente adolescenziale, senza dover per forza sfoderare la canzone su un tema (con cui difficilmente non si può empatizzare) come la guerra. Btw la scelta mi ha comunque convinto, meno la tua analisi volta a un quasi eccessivo parafrasismo e poco al tuo legame verso esso. Però, passi avanti rispetto lo scorso pezzo direi più che fatti!

La raggiante Cindy: sono molto contento di come tu abbia saputo imparare dallo scorso galà, rinnovando mood e modus operandi, complimenti! Riesco ad attraversare molto bene le emozioni che condividi dietro questa scelta, è sentita, e questo è sicuramente ciò che cerchiamo. Purtroppo nella scelta delle canzoni ritrovo un po' di nuovo un po' di concetti che già conoscevo appartenere a Cindy, non veicolati in maniera con immagini particolarmente inaspettate da parte sua, forti, ma che non mi hanno incuriosito. Viceversa ho ritrovato più capacità di ammaliare nell'arrangiamento, con suoni moderni ma dalle venature orchestrali, un bellissimo viaggio, ma non so se al 100% sul giusto binario.

After Kisses: niente da dire, questo è un bel lavoro. Mi piace come subito hai sottolineato di non parlare per cosa pensasse Manuel, ma di quello che pensassi tu. Il tuo racconto attraverso queste parole ci cattura, e tende una corda inossidabile tra te e il tuo fav singer. La scelta di un brano così angusto dalle ritmiche distorte, si inclina verso questo teste breve, ma decisamente trucido, un messaggio forte con termini e una dinamica a cerchio, dall'incubo della primavera al bisogno di disobbedire. Complimenti.

Ormai è il turno di Elisa: sarò sincero, mi ero scordato di questo pezzo, e devo dire che riascoltandolo, mi sono emozionato. Ha un sinfonia crescente di grande impatto, di puro sentimento, volteggi di note e di anime. Mi piace come tu abbia saputo spiegare le metafore del testo, e sono rimasto molto coinvolto dal tuo testo. A tratti quasi prolissa, ma ricca di necessità sincere, e io ti comprendo su questo punto (chi meglio di me poi sullo scrivere tanto lol). Mi congratulo per come ti sei mossa nelle contestualizzazioni, però il testo preso in separata sede dalle tue emozioni e dal volteggio degli archi non è così forte, il concetto è ricco e puro, le parole non sono tra le più intriganti viste nel panel. Però nel complesso il lavoro è buono, devo capire come discriminare i diversi fattori.

La grazia Ekaterina: orca avevo appena dato della quasi prolissa a semota, we love #teampapiri. Che trasformazione anche per te, ricordo il primo kassa che non spiegava gnash ad IDKH2 perchè la musica parlava direttamente al cuore, e ora questo nuovo te che si spiega in questa maniera così coinvolgente, interessante ed entusiasmante da leggere. La tua scelta è un po' il tipico testo che ti può lacerare come una spada o lasciarti totalmente indifferente, in base al proprio vissuto, un po' da empatia reciproca, poichè non caratterizzato da particolari allusioni, ma molto lineare nel raccontarsi; io ammetto che mi sono sentito toccare, specialmente quando hai sviscerato le motivazioni dietro la sua scrittura del pezzo, che ritrovo la medesima esperienza anche nel mio vissuto. Diciamo che la scelta dell'acustico... sinceramente non so quanto sia stata una scelta vincente, all'attacco del ritornello è un po' un sussulto, e la melodia è un po' scarna per questo testo ricco di grandiose emozioni, che da una parte ci sta, in presenza di questi competitor un po' non trovo le parole altrettanto supportate, scusami.

Il Cap(o)a e la faccia: io sono sconvolto, scosso, triturato, dissanguato e concettualmente invorticato. Il testo inizia con rime complesse, termini difficilissimi da inserire in una metrica. Procede per immagini storiche, filosofiche, scientifiche, artistiche, attuali. Si conclude come giustamente fai notare con suoni grezzi, stridenti, dolorosi, ma di impatto. Difficile da realizzare, complesso da interpretare, vincente grazie alla sua maestria. Mi piace come hai condotto l'analisi dal carattere introspettivo: l'invidia per il tuo favorite singer, la conseguente stima, la forza con cui ti ha saputo sbattere a terra, portare a riflettere, vivere un conflitto. Analisi che non dimentichi di fare anche nei termini più generali e tecnici. Bravissima.

I was rooting for you, we are all rooting for you, how dare you!: ammetto di essere subito entrato in empatia con il tuo racconto, con il significato di questo testo, con quel malessere di un rapporto decadente, di una mancanza di comunicazione, di uno svanire della reciproca complicità, è doloroso. Il pezzo non ha scelto un tema particolarmente nuovo, ma lo sviscera in una maniera peculiare, tesse una storia che definisce anche l'essenza della band già dalle parole, mi piace come utilizza spesso le domande, anche se il testo funziona più nel suo complesso che per singoli passaggi più accattivanti. Penso che i parametri del buon lavoro ci siano tutti, ma hai margine di miglioramento, sorprendici! Il lavoro è comunque molto buono e la canzone affascinante.

Tentazioni pallide: allora comincio con un simpatico riscontro che ho avuto nel scegliere tematiche parzialmente sovrapponibili tra te e Katy, ovvero i due artisti più lontani musicalmente in gioco lol Comunque ovviamente tematiche simili, ma inclinate in maniera molto riconoscibile e discriminabile, qua ritrovo oltre alla forza di voler rialzarsi, sistemare le cose, ritrovare le forze anche una riflessione parallela sul tema del tempo interconnesso con il dolore. Inoltre, molto importante, musicalmente c'è un'atmosfera che supporta meglio il veicolare del messaggio, e secondo me è il punto di forza. Un buon testo, non il migliore, supportato da un'ottima messa in opera.

KassaD1
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20 gennaio, 2021 - 0:19
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ricordo il primo kassa che non spiegava gnash ad IDKH2 perchè la musica parlava direttamente al cuore

Qua ho cacciato un urlo lmao

Comunque ci sta che non vi convinca la versione acustica, io ormai ho praticamente dimenticato l'esistenza di PRISM normale perché ascolto solo queste versioni presenti su YT. 

Attenti a criticarle troppo che sono state fatte da KP Brasil catecaselli

edorf
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20 gennaio, 2021 - 0:29
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Casadelvino ha detto

Tentazioni pallide: allora comincio con un simpatico riscontro che ho avuto nel scegliere tematiche parzialmente sovrapponibili tra te e Katy, ovvero i due artisti più lontani musicalmente in gioco lol

io e @KassaD1  prima di MFS

[Impossibile trovare l'immagine]

Io e Kassa dopo MFS

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Scio16
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Casadelvino ha detto
(Hey There Go Away) Delilah: beh che dire, c'è del genio, ma anche tanta furbizia in questa scelta. Si tratta di un male? Direi di no. Trasmettere emozione dai testi è ciò che li rende vincenti: ossessione, aggressività, rabbia, insofferenza escono fuori da quelle anafore così ridondanti, il concetto è praticamente certo (io ho pensato a una stalker di un convivente ma siamo lì) e per questo è una scelta on point, anche se la resa all'ascolto non l'ho trovata altrettanto carica. Non posso però effettivamente non riconoscere la semplicità di tale testo, effettivamente ne possiedono di più suggestivi, però riconosco anche la strategia dialettica non di poco intelletto. Comprendo il tuo volerla rendere trasversale, ma a una certa ho trovato la tua contestualizzazione un po' troppo aperta quando poteva restare più focalizzata. Però il lavoro è a suo modo interessante, devo capire bene come posizionarlo.

Morto su (Hey There) go away Delilah rofl

Solo una cosa, che non penso possa condizionare il voto se non in negativo, quindi la dico: più che una scelta furba, è stata una scelta disperata. lol Poi spiego in dettaglio nel post-risultato!

mrnace
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20 gennaio, 2021 - 2:39
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Le mie impressioni

AMERS La precisione chirurgica nello scegliere le parole e assemblarle all'interno del tuo scritto va di pari passo a quella utilizzata da Manuel nel cantare le sue. C'è molta sincerità: quando parli del gruppo, quando ammetti di ignorare il senso del compositore e quando immagini che le parole siano scritte per te. E' ovviamente un lavoro che puoi fare solo ora che da donna risolta ti guardi alle spalle riconoscendo e parlando alla giovane te. Una delle proposte migliori.

CRYS Materiale da cui attingere ce n'era per questo Galà che ha nel testo il punto focale: amicizia, malattia, emancipazione, lotta femminista ma naturalmente è la tua Cindy e giustamente sei libero di presentare i brani che ritieni più adatti. Sicuramente da premiare l'impegno rispetto alla prova precedente e la passione messa nel raccontare il tuo brano preferito: apprendo volentieri dettagli del brano, percepisco il tuo legame con la canzone e sotto questo aspetto nulla da obiettare. Per il resto pur sforzandomi per me rimane una canzone motivazionale, non poi tanto energizzante come hai raccontato, con un testo non indimenticabile.

SCIO Il testo della canzone aiutato dal suono onomatopeico shout e il rispettivo out, è diretto, senza fronzoli come piace a me, in questo senso sicuramente forte e per questo l'aderenza con il Galà è ampiamente soddisfatta.
Rispetto alle tue presentazioni sempre brillanti e ottimamente articolate sul finire di questa, comunque valida, ti accartocci un po': più che immaginare "Delilah" odierne (il collega o il parente invadente francamente non li vedo figure assimilabili, mobbing a parte) o accennare ma non approfondirne altre potevi, a mio avviso, parlare della scena, dell'ira o semplicemente concludere avendo già sviscerato per bene l'argomento.

IRY Cercherò di mantenere il giusto distacco emotivo (è un tema che mi è particolarmente caro lavorando e avendo lavorato in questa realtà e conoscendo bene lo stigma che c'è ancora oggi, se ne parla troppo poco e male in generale, sempre e solo associandolo a pericolosità, minaccia, imprevedibilità, non è così!! chiusa parentesi) e fingerò di non conoscere a fondo il brano. Fatte queste premesse, per valutare equamente il tutto, devo dire che ancora una volta mi convinci: con la precisione nei dettagli, una capacità di analisi del testo ficcante e più in generale con una freschezza espositiva rara. Io sono sulla collina e ti saluto da lassù.

SPARSO Riportare l'intero testo è stata una scelta intelligente: leggerlo mentre scorre la voce di Anna o rileggerlo poi a fine presentazione serve a consolidare l'idea che è quella giusta per il Galà. E' davvero un brano testualmente forte che viene giustamente lasciato protagonista nella descrizione, arrichita dall'analisi di alcuni passaggi e di altri dettagli specifici. Condivido lo stesso tuo pudore nel raccontarti sparso ma ti assicuro che, avendo scelto le parole giuste, e se sono quelle giuste sono abbastanza, riesci a mostrarti nitidamente.

ALABAMA Facciamo un riassunto delle puntate precedenti. Prima dell'iscrizione avevi parecchi dubbi non solo sulla discografia limitata, ma anche sulle tematiche circoscritte e sulla tua voglia/capacità di raccontarti. Sull'ultimo dubbio c'hai lavorato per cui depenniamolo, mentre sui primi due, che ti penalizzano lo ammetto in questa prova, hai saputo cavartela uscendo dall'impasse con un brano adatto.
Come ti avevo suggerito non è necessario traslare la scena del brano riportandola alla tua quotidianità e hai fatto bene a non farlo. Hai raccontato molto bene quel che accade nel testo con una scrittura pacata non così dissimile dalla voce di Hanna. Un'accoppiata brano/descrizione forse meno incisiva di altre capaci di distinguersi maggiormente ma non per questo meno valida.

ABIURA Come un rullo compressore continui la tua strada fiera presentando un brano con un testo ricco di significato per l'autore e, nel rapporto simbiotico che abbiamo imparato a conoscere, per te. E' un brano con un testo colmo di citazioni brillanti e voli pindarici, capace di far riflettere.
Poteva essere un'idea forse, al fondo, aggiungere sotto spoiler il testo. Su alcuni passaggi non ti sei soffermata, e hai fatto bene altrimenti avresti prodotto 6 metri di presentazione me ne rendo conto non era il caso ahahahah, ma averlo vicino avrebbe aiutato. Qualche parola si perde e, essendo un testo molto bello oltre che forte, io l'avrei letto volentieri.

EDORF Continui a presentare edorf insieme alla tua band, si è dimostrata ancora una volta una buona scelta. Certo non può essere la sola alternativa. Così facendo andresti a scartare brani magari aderentissimi al Galà perchè poco legati al tuo vissuto, come dire poco "sentiti". Il testo contiene passaggi non banali I know I should realize Time is precious It is worthwile mi ha colpito particolarmente e mi andava di sottolinearlo. Ci sono proposte nell'insieme più convincenti, con testi più "forti" ma nel complesso una buona accoppiata. Testolina bacata, come ti definisci, stai tranquillo e ci vediamo al prossimo gala.

XELLO Non è semplice parlare di guerra, ancor di più mettendola in note. Personalmente a questo brano sulla medesima tematica preferisco si ricorra a metafore -Addio alle armi di Mario Venuti- o che si parli direttamente nel concreto, penso alla ricostruzione alla fine di una guerra -Eco di Sirene della Consoli-.
Per il resto la descrizione è molto chiara, dettagliata e esaustiva. Mi sarebbe piaciuto leggere più articolato il tuo pensiero, che è presente è vero, ma solo nelle ultime righe finali. Ad ogni modo analizzando dal punto di vista dell'aderenza al tema, anche rispetto al repertorio, la scelta del brano è azzeccatissima.

Veloce con i mei che già sanno tutto:
KASSAD1 Riprendi da dove avevamo lasciato la tua narrazione personalissima presentando una descrizione di accompagnamento appassionata, dettagliata, scorrevole. Una delle proposte migliori.
SEMOTA Interessante l'analisi sulla parola e l'italiano: Elisa all'inizio quasi la temeva per poi padroneggiarla e utilizzarla esclusivamente. Tieni la presentazione in ordine senza allungare con il testo utilizzando il lyric video. Coerente, ci racconti la Tua Elisa.

Buona notte.

Menaces lol

Alby
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20 gennaio, 2021 - 10:38
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Buongiorno ragazzi! laugh

Perdonate il ritardo per i commenti, mi sono preso del tempo per ascoltare, riascoltare, tornare sulle vostre presentazioni e anche sui miei commenti per limare bene ciò che volevo esprimessero. 

Questo Gala si è rivelato molto complesso e, di conseguenza, anche molto interessante. Questo perché il tema "La forza delle parole", e me ne sono reso conto davvero leggendovi, può assumere connotazioni molto diverse. Questa forza può risiedere in una scelta accurata delle parole, ma molti di voi hanno puntato anche su parole più dirette. C'è un fattore che varrà per molti Gala, ossia il fare i conti con repertori che per forza di cose sono di diversa estensione e diversa fattura. C'è quel meccanismo per cui ogni artista è in gara con se stesso, ma anche con gli altri, e quindi i miglioramenti e i peggioramenti, anche se vengono rilevati, coesistono con i miglioramenti e i peggioramenti degli altri in una sorta di doppio confronto, con il precedente e con il coesistente. 

Non è stato semplice arrivare a costruire una classifica, e sono riuscito a delinearla soltanto stamattina, dopo altri ascolti e altre riflessioni volutamente un po' più a freddo e alla luce di ulteriori revisioni.

Ce l'ho con voi perché nessuno di voi mi ha permesso di usare la critica perfida che avevo forgiato con tanto orgoglio, ossia "musica e il testo scomparerofl

Vado con i commenti. 

The Beatles - The Fool On The Hill
Iry, sei stata proprio tu la prima a far crollare le mie convinzioni e le mie convenzioni. Hai selezionato un pezzo in modo molto certosino, con grande lucidità, considerando sempre il repertorio sterminato di questa band. L'idea che mi sono fatto è che la parola "forza", in questo caso, può significare anche "peso". Il "peso delle parole", proprio come le etichette di cui parli tu. Sei andata oltre l'idea di pura analisi del testo e hai ritrovato il tema nel significato del brano, nel suo contenuto prima che nella sua forma. Sei partita da quel "matto" sulla collina per riflettere su come, a volte, le parole che diventano idee possano appiattire la percezione. Come dici bene, quel matto sulla collina può essere chiunque di noi, quando non ci sentiamo capiti, ma ad un livello meno particolare e più universale, sta ad indicare il diverso, o i diversi. Ho trovato molto on point anche la premessa con un Paul che si esprime sul significato dei testi dei Beatles, che oltre al brano in gara ci fa conoscere anche aspetti dei tuoi beniamini come persone che prescindono dalla musica, quali la brillantezza mentale o l'acuto sarcasmo. Anche questo tipo di risposte ai giornalisti fanno parte della loro identità. 

Anna Oxa - Figli di nessuno 
Sparso, io ci ho visto proprio te in questo pezzo. Non ti conosco benissimo, però in giro per il forum ho captato spesso la passione che metti nel tuo impegno quotidiano e la testimonianza che ci hai dato in questa presentazione ne è solo l'ultimo esempio in ordine di tempo. A molti il pezzo potrebbe sembrare non immediato o toccare una tematica poco sentita, ma capisco bene il motivo per cui tu senta la forza di queste parole e la riallacci alla tua esperienza di vita. Anche a me di recente è capitato di stare a contatto con ragazzi dalle storie non sempre facili e questo testo ha avuto un impatto anche su di me. Nonostante questo, credo che la forza della canzone funzioni molto bene anche su un piano più generale, fa riflettere sulla resilienza anche di una generazione, sull'essere adulti all'altezza di ciò che dei giovani si aspettano. A me la scelta è piaciuta, è piaciuta anche la contestualizzazione del periodo in cui Anna sentiva di dire queste cose, sono piaciute le atmosfere un po' blues di una Anna ancora una volta non scontata. 

The Cranberries - Delilah 
Ti confesso che leggendo la prima parte della tua descrizione non sono stato molto d'accordo con l'idea che i testi ermetici cozzassero con le richieste di questo Gala. Forza non è necessariamente impeto diretto e tu stesso ce lo hai dimostrato bene nello scorso Gala. In questo caso hai puntato appunto su questa forza vivida delle parole, direi quasi una Dolores più carnale rispetto a quella che ci hai presentato. Questa ulteriore sfaccettatura è sicuramente interessante e positiva nell'offrire un ritratto completo. A malincuore, però, devo dire che la motivazione mi ha convinto più della canzone, in cui non ho trovato del tutto brillare questi tratti. La canzone è sicuramente piacevole, non mi ha però restituito più di tanto questa forza, questa grinta, questa passione travolgente o coinvolgente da ricercare nell'autenticità delle parole. Secondo me c'erano i margini per proporre qualcosa di più potente. 

Laura Pausini - Dove l'aria è polvere 
Parto col dire che ho apprezzato veramente moltissimo la scelta di proporre una Laura diversa dal solito, che certamente è qualcosa che vogliamo vedere. Confermo la bellezza di vederti impegnato in una racconto sempre più appassionato e trovo che Laura sia l'artista giusta per stimolarti in questo senso. Non ti voglio nascondere che la proposta di Laura in questo Gala è una di quelle su cui mi sono crucciato di più e ciò ha a che fare proprio con il testo. Il testo mi ha lasciato un po' perplesso per qualcosa che in verità si evince anche dalla tua premessa, in cui lo definisci al tempo stesso "crudo" e "ricco di significati nascosti". Io ho trovato che proprio queste due anime coesistessero con difficoltà. Le parole non mi sono risultate né troppo crude, né troppo metaforiche. La drammaticità mi è suonata edulcorata e l'utilizzo della metafora un po' telefonato e già masticato. So che un linguaggio troppo cruento o uno troppo elevato non sono nello stile di Laura e in un certo senso è ciò che rende trasversale il suo successo, ed è una conta di cui giustamente ho tenuto conto, ma da canzoni che trattano temi del genere mi aspetto una direzione più netta verso una di queste strade, lo trovo più efficace. In fisica la somma di due forze uguali e contrarie finisce un po' per annullarsi. Il discorso del tema è qualcosa su cui ho ugualmente riflettuto. Il voler vedere una Laura inaspettata non passa necessariamente dal vedere una Laura che parla di altro (ovviamente anche quello, certo), ma può risiedere anche in una Laura che ne parla diversamente. Non so se, dovendo parlare della forza delle parole, questo tema sia stato il massimo per tirar fuori il potenziale. 

Cyndi Lauper - Shine 
C'è un che di rassicurante, di protettivo in questa canzone. Un che di caloroso. Oltre a questo, le parole di Cyndi fungono anche da esortazione, da motivazione. Tepore e incoraggiamento. Nella sua semplicità, credo sia questa la forza che tu personalmente trovi in questo brano. Tutti noi, in fondo, vorremmo che il nostro cantante preferito ci incitasse ad affrontare il mondo e a trovare la nostra luce in esso, ricordandoci di essere lì accanto a noi ogni volta in cui ne abbiamo bisogno. Il punto di perplessità è che nel testo ciò avviene tutto abbastanza letteralmente, ma il modo è comunque molto dolce. Questa dolcezza, oltre che nel brano, la ritrovo già da un po' nel tuo rapporto con Cyndi e anche questa volta hai saputo spiegarmela molto bene, e in fondo trasmettermi anche il senso della scelta. 

Afterhours - Sulle labbra 
Il testo è molto potente e la canzone mi ha colpito non poco, ma quello che mi ha affascinato più di ogni altra cosa è la lettura che ne hai dato tu. Un grandissimo lavoro, parafrasando frase per frase, che mi ha fatto capire esattamente perché te lo senti addosso e grazie al quale me lo sono sentito addosso anche io. Credo di avertelo detto anche lo scorso anno, mi ritrovo molto nel tuo modo di ... no, non posso dire semplicemente ascoltare ... direi quasi di assorbire e vivere le canzoni. Di dar loro retta, in un certo senso. Io non so se Agnelli intendesse esattamente questo con queste parole ma, onestamente, nemmeno me ne frega. La loro forza è esattamente in ciò che ti hanno trasmesso, nelle riflessioni che hai maturato, nell'effetto che hanno avuto nel delineare chi sei e chi vuoi essere. Non sono più nemmeno le parole di Agnelli, non è nemmeno più la sua canzone. Sono la tua canzone e le tue parole. 

Elisa - Non fa niente ormai 
L'ho trovato un brano molto tenero. Ance io nel corso dei Gala trovo le tue presentazioni sempre più piacevoli, e in questo caso ho adorato il finale con Semotina! heart
Purtroppo la trovo una scelta un po' sconnessa dal tema. Ho riflettuto molto su questo pensiero e non ti nascondo che questo è il commento che sto riscrivendo più volte, proprio perché voglio articolarlo nel modo più costruttivo ed esplicativo possibile. L'immagine che ho in testa in questi Gala è quella di te che bagni i piedi nell'acqua, ma in realtà io voglio vederti immersa nelle canzoni che ci proponi. Ti voglio vedere proprio uscirne fradicia. Sono dolci onde che ti lambiscono la pelle, ma io voglio vedere fiumi che ti scorrono dentro, pioggia, temporali. Percepisco un qualche distacco che non riesco a comprendere fino in fondo. Il brano, come premesso è molto tenero e dolce riguardo alla sfera degli affetti, le parole tuttavia non sono fortissime, non mi hanno comunicato quel mood, e il fatto che non avessero su di te questo effetto così forte ed impetuoso un po' l'ho percepito, non saprei come dire. Me lo sono domandato, ma non sono così sicuro che questa sia davvero la canzone di Elisa che tu avverti con maggiore forza sulle corde delle tue emozioni. Non lo so se ho davvero ascoltato una canzone del genere. Il tuo approccio è molto misurato, molto razionale, molto, uso una parola strana, istituzionale, da rete generalista e da grande pubblico. La Elisa dei tg, la Elisa che parla delle donne, la Elisa che ha a che fare con la maternità. Mi manca uno scavare più a fondo, un ragionamento da canale tematico orientato sulla tua personale visione di Elisa, sulla tua rielaborazione dei suoi pezzi, non sull'elaborazione canonica già assodata sui libri. Voglio vedere il tuffo carpiato. 

Katy Perry - By The Grace Of Good 
Ognuno di voi concorrenti, già in questa prima parte di Gala, ha messo in gioco la propria cifra distintiva. E così anche tu, a mio parere, hai dalla tua qualcosa che gli altri non hanno sviluppato ancora al massimo. Si tratta dell'approfondire il punto di vista del tuo artista. Tu ci fai sicuramente entrare nelle canzoni ma, è qualcosa di più. Le contestualizzi, ci fai entrare nella testa dell'artista quasi mostrandoci il processo in cui mette insieme i pezzi della sua anima e sente quell'esigenza di tradurli in una canzone. Hai dato una sfaccettatura molto interessante all'idea di farci conoscere il tuo cantante preferito, raccontandoci proprio degli spezzoni di vita vissuta, l'impatto di essa sulle emozioni. Questo è molto interessante e importante, e ci sta aiutando a farci conoscere Katy, ad empatizzare con lei e ad uscirne con un'idea più completa. Il filmato che ci hai mostrato è un ottimo modo per permettercelo. Questa è una premessa dovuta che vale anche nel momento in cui devo dirti che la canzone non mi ha convinto del tutto. Sicuramente ha una sua efficacia nel ridurre la distanza tra l'artista e chi ascolta, un modo per vedere Katy come "una di noi". Al di là di questo aspetto, però, le parole del pezzo non mi infondono una grande potenza e forse anche perché questa strada è un po' comune agli artisti. Mi arriva un po' come una canzone prevedibile, non più forte di moltissime altre, anche analizzando le immagini che ci dipinge, a tratti un po' scontate e di struggimento un po' easy, rispetto ad una seria portata emotiva come quella che ci hai ben esposto. 

Caparezza - Prosopagnosia 
Con questo Gala stiamo ragionando sulle parole, sulle scelte lessicali, sui testi, sul rendere un concetto con le parole, sul trasmettere emozioni con le parole. Michele, sappiamo tutti, che è un abile intagliatore del linguaggio e sicuramente ha familiarità con le figure retoriche. Ce n'è una che trovo perfetta per descrivere questa canzone, ed è l'ossimoro. Questa canzone è un geniale ossimoro costruito a regola d'arte ma anche abbastanza involontariamente, secondo me. Michele ci racconta la sua crisi artistica, quella che gli sembra essere la sua fine, il suo 5 maggio, per citarlo. Non si riconosce, non si piace, ma si sente persino in imbarazzo a condividere questo malessere, dal momento che tutti hanno una certa idea di lui. Non è possibile che proprio lui possa pensare questo di se stesso. E come ci comunica questo suo sentirsi perso? Ritrovandosi in questo brano. Come ci comunica il suo sentirsi prigioniero? Liberandosi. Come ci comunica la sua paura di non saper più scrivere? Scrivendo un brano con i contro... fiocchi. Ecco l'ossimoro. Un testo molto icastico, molto duro, intellettualmente sincero, ma è un testo che nel momento in cui viene scritto si smentisce da solo, nel momento in cui accade in tutta la sua verità rivela il suo essere falso. Mi piace il modo insolito con cui Michele interpreta il pezzo, ma mi piace soprattutto questo parallelismo tra la sua crisi artistica e la sua crisi personale, che può essere la crisi personale di ognuno di noi, se consideriamo la nostra vita come un'opera d'arte. Anche nella vita abbiamo il nostro "blocco dello scrittore", dove prima di poter scrivere pagine valide dobbiamo arrivare a stracciare molti fogli e a fissare il bianco per un bel po'. 

London Grammar – Rooting For You
Alabama ... Alabama ... sai che io non ti trovo così enigmatico in questo gioco? Sono già diverse presentazioni in cui mi bastano poche righe delle tue riflessioni per sentirmi agganciato. Mi sembra di comprendere molto bene ciò di cui stai parlando. E la cosa mi piace moltissimo. Mi piace che tu abbia le idee molto chiare sulle canzoni in cui passeggi. Voglio usare questa immagine che tu stesso ci hai un po' affidato sin da subito, di te che passeggi nella musica che ascolti, nei testi, come se fossero le strade della tua città, quei percorsi che percorri a memoria. Io ti immagino proprio così quando ti leggo e quando ascolto quello che ascolti. Ho captato che la tua scelta fosse un po' una scelta obbligata, dato il repertorio della band, ma più dal fatto che è stato detto che da ciò che ci hai proposto, che non ha sofferto di questa difficoltà. La forza delle parole, in questo caso, viene fuori anche senza essere espliciti, al contrario, risiede proprio in un testo da indagare, spulciare, su cui riflettere su per darne un'interpretazione. Tu ci hai guardato dentro e lo hai plasmato attorno al tuo vissuto. "Desidererei amarti per sempre, ma ho paura della solitudine quando sono da solo con te". In questa frase non c'è un mondo, ma tanti mondi, e del tuoi ci hai mostrato uno scorcio, un poetico acquerello. 

Within Tempation - Pale 
La canzone mi è piaciuta parecchio, come atmosfere musicali e come interpretazione. Il testo è piuttosto semplice e pulito, in realtà, non così nuovo, ma neanche debole o banale. Si tratta di una semplicità che in questo caso paga perché è evidente la componente di forza motivazionale che riesce a trasmettere. Forza delle parole, certo, ma più un "farsi forza con le parole", se vogliamo, quelle parole un po' (passami il termine tra mille virgolette) "frasi fatte" ma che ci si ripete in questi casi e che sono utili da sentirsi ripetere da voci amiche. Le atmosfere sono trasportanti, ma il testo non ne perde. Ti ho trovato anche io più sul pezzo nella presentazione, misurato ed equilibrato, e quindi più ordinato nel farci entrare nel messaggio, che è un messaggio comunque commovente. Spero che questo dosaggio possa accompagnarti nell'approcciarti ai vari temi, dando il giusto risalto ad una componente o all'altra a seconda dell'occorrenza. 

Voglio chiudere condividendo una riflessione che mi è rimbalzata più volte durante questo Gala. Io sono il primo che ama conoscere musica meno nota, che ama vedere giocare canzoni meno scontate e telefonate. Allo stesso tempo, però, mi sento di dirvi di non avere paura a schierare qualcosa di più noto o addirittura di arcinoto. Se la motivazione che vi spinge a farlo è molto forte e siete in grado di farne una variazione sul tema interessante, pertinente e molto personale ed originale rispetto al già detto in merito, non abbiate timore di farlo. Può capitare che un pezzo molto noto, con l'apporto che solo voi potete dare nel presentarlo, possa essere la risposta vincente alla richiesta di un Gala. In questo Gala, secondo me, qualcuno avrebbe potuto giocarsi una carta del genere e fare dei lavori egregi. Volevo quindi rassicurarvi che questa opzione è comunque da considerare e da non scartare per paura di risultare ovvi a prescindere. 


alessandrino
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20 gennaio, 2021 - 14:22
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Ricordo al pubblico che ha ancora circa 3 ore per votare laugh fatevi avanti party

NotturnoManto
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20 gennaio, 2021 - 14:50
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The Beatles: Un altro buon lavoro da parte tua, con una prova che elabora il tema del Gala e allo stesso tempo porta avanti la storyline del percorso artistico del tuo gruppo preferito. Il testo è molto semplice e diretto, sorretto da una melodia che aiuta a creare una atmosfera quasi favolistica e a suo modo anche dolce. La figura stessa del fool on the hill appare quasi come una figura arcaica e profetica, dotata di quegli eyes in his head che rappresentano forse una sorta di seconda vista. Il cuore della canzone resta comunque improntato a una malinconia di fondo, legata all’alienazione e a una relegazione a un silenzio forzato, elementi che metti in luce bene. In realtà, a tratti l’esposizione del testo mi sembra un po’ ‘scolastica’, però ci sono certi passaggi dove ho apprezzato molto certe riflessioni più personali come quella sulla libertà di espressione o sulla natura quasi meta- della tua scelta, con un brano che si serve di parole che tu trovi forti e che al contempo mette in luce quanto le parole più forti (The man of a thousand voices talking perfectly loud) possano potere poco contro l’ottusità di quel they.

Anna Oxa: Il testo di questa canzone è probabilmente il più ricco del gala, muovendosi tra metafore, immagini decisamente icastiche e poetiche, altre maggiormente prosaiche e persino altre dove i due aspetti si incontrano. Ammetto che è un po ‘strano’ trovare poi una descrizione che bypassa tutti questi elementi, tanti possibili imput e spunti di riflessione per porre l’attenzione su un paio di passaggi, però, nella semplicità della tua descrizione, emerge il modo in cui le parole evidenziate raccontino qualcosa di importante del tuo percorso, e la forza con cui le parole cantate da Anna ti scuotono l’ho sicuramente percepito, complice l’interessante similitudine tra la canzone e lo specchio da te proposta.

The Cranberries: Conoscevo già Delilah, e come brano in sé non l’ho mai trovato particolarmente memorabile. D’altro canto, il tuo lavoro si conferma ancora una volta tra i miei preferiti, per il modo in cui hai offerto una interiorizzazione e personalizzazione di parole che di per sé non mi suonano particolarmente significative. Tramite la condivisione della tua esperienza queste parole riescono a ergersi, e riesco a percepire il potere quasi catartico di cui un testo del genere può essere intriso.

Laura Pausini: Conoscevo questo brano solo ‘di fama’, essendo stato molto apprezzato al Best song of? dedicato ai non singoli di Laura Pausini (e dotato di un titolo sicuramente capace di generare interesse). Capisco che questo brano, dato il tema, possa risaltare all’interno della discografia dell’artista. Il testo lo trovo onesto, con qualche immagine qua e là più poetica e lirica che non smorza né enfatizza troppo quei contenuti realmente drammatici che l’artista vuole denunciare. Personalmente ho trovato la presentazione un po’ troppo vicina a una parafrasi scolastica, cosa curiosa, parlando il tuo incipit di ricchezza di significati nascosti, accenno che promette qualcosa di un po’ diverso rispetto a una rilettura abbastanza letterale del testo. Accantonando questo, posso comunque capire il tentativo di non voler cadere nella retorica, dato il tema toccato.

Cyndi Lauper: Canzone deliziosa e presentazione che mi ha fatto immediatamente percepire tutto il potere che queste parole hanno saputo infonderti. Non considero il suo carattere di canzone ‘motivazionale’ come un limite, alla fine se canzoni del genere colgono nel segno è perché con le loro immagini fanno scattare qualcosa di fondamentale, e il tuo racconto è una buona testimonianza di questo <3

Elisa: Penso che il tuo lavoro sia uno dei più articolati e completi: poni sul piatto dettagli relativi alla sfera artistica di Elisa che personalmente ignoravo, metti in evidenza luoghi testuali che rappresentano il punto di vista dell'Elisa che viveva quei momenti senza però cadere nella trappola del risultare didascalico grazie alle tue riflessioni attorno alle parole della canzone. Sono riflessioni che, tra l'altro, non risultano slegate dal contesto, chiuse come sono da quel riferimento semantico alla 'scia' che, proprio quando sembra che Elisa abbia definitivamente ceduto il passo a semota, in maniera sorprendente tira le fila del tuo rispecchiarti nel testo del brano, rimettendo al primo posto l’intensità con cui queste parole ti parlano.

Katy Perry: Anche questo lavoro risulta esaustivo, quantomeno relativamente alla storyline dedicata alla presentazione della vicenda umana e artistica della tua favorite singer. Il testo non lo considero eccessivamente banale, qualche immagine qua e là è anche intrigante, come quel riferimento astrologico, da te bene illustrato. Emerge il modo con cui empatizzi con la tua artista, però rispetto ad altri lavori mi è venuto un po’ a mancare una sorta di ‘personalizzazione’ (anche a livello di riflessioni, anche senza andare nel privato) che mi avrebbe maggiormente calato nella dimensione di forza che tu riscontri nel testo.

London Grammar: Il lavoro è sicuramente ben fatto, però ho l’impressione che nell’insieme non riesca a emergere tanto. La vedo come una esposizione puntuale di un testo che comunque di suo risulta essere piuttosto chiaro. Sento che manca un qualche dettaglio, un’idea, una riflessione un attimo più personale che mi avrebbe permesso di entrare un po’ di più nelle ragioni della tua scelta.

Oblivion.
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20 gennaio, 2021 - 17:46
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Ho trovato generalmente riuscito questo secondo gala, per me dominato da tre concorrenti donne in maniera netta. smitten

Volevo complimentarmi anche con Alabama e Scio, che sono riusciti a difendersi bene nonostante i limiti tangibili rappresentati dall'innesto del tema con le possibilità offerte dai repertori dei rispettivi artisti: a volte anche una lettura non convenzionale della consegna può risultare vincente se non elude il tema, ma semplicemente lo interpreta con una chiave di lettura ugualmente valida. E la bravura sta qui, nel non arrendersi all'evidente mancanza di un comfort theme.

In ascesa anche i percorsi di edorf e CrYs, un po' meno puntuale la performance personale di sparso a questo giro, dopo una partenza che ho suggellato con un meritato podio la volta scorsa.

alessandrino
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20 gennaio, 2021 - 17:52
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I risultati arriveranno intorno alle 18:30 laugh se potete siate presenti perché, come sempre, vi sarà da salvare un concorrente a rischio... Inoltre direttamente stasera avverrà la formazione delle squadre laugh 

Intanto se i concorrenti vogliono chiarire qualche punto con giudici/tutor rispetto ai commenti o in generale rispetto alla propria proposta, possono farlo laugh

@Iry8 @Scio16 @amers @Alabama Monroe @AbiuraDiMe @KassaD1 @sparso @edorf @xello @semota @CrYs 

Scio16
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20 gennaio, 2021 - 18:08
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Grazie a tutti come sempre per l'ascolto e la lettura delle nostre parole.

L'unica cosa che ci tenevo a chiarire, dato che l'ho letto in diversi commenti, è che io concordo pienamente col fatto che il brano non sia dirompente, non ho mai scritto che lo fosse. Avendo però letto che il testo doveva essere forte indipendentemente dalla musica, ho scartato tutti i brani che, pur avendo un testo chiaro e magari anche impegnato, si poggiassero comunque a melodia e arrangiamento per essere pienamente godibili. Ho cercato un testo che arrivasse dritto anche leggendolo senza conoscere la melodia. Tutto qua!

Poi che la scelta possa non piacere è più che legittimo, volevo chiarire solo che la mia intenzione era quella di restare in tema e ho cercato un modo per farlo, non ci sono furbizie dietro, forse ho solo preso la consegna in maniera troppo talebana rofl. Grazie ancora hug

sparso
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Secondo me, stasera si torna all'anticokisskisskiss

alessandrino
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Pronti per i risultati di questo Gala? excited

Vi sentite più così?

The Voice 2019 con Simona Ventura conduttrice - Spetteguless

O così?

Malissimo Simona Ventura GIF - Malissimo SimonaVentura TrashItaliano -  Discover & Share GIFs

Tra poco scoprirete tutto!

alessandrino
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MFS 3 GALA 2 - I RISULTATI

Parto annunciando il vincitore di questo secondo Gala che, come ben sapete, dovrà compiere molte scelte in relazione al Gala successivo che, vi ricordo, sarà una sfida a squadre! Il concorrente in questione era secondo nella classifica dei giudici ma grazie al bonus ottenuto dalla classifica del pubblico (per il quale è risultato primo) è passato in testa!

Vince il secondo Gala:

Best Caparezza GIFs | Gfycat

Caparezza & @AbiuraDiMe 

Complimenti party

AbiuraDiMe
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