Faccio anche io i miei complimenti ai due vincitori (anche se devo ammettere che non concordo moltissimo con questa double win ). Faccio anche un forte in bocca al lupo a Lukeyyy e a Krishoes. Ancora una volta sarà un ballottaggio tostissimo che ci farà perdere un ottimo impiegato, a mio avviso. 

Finalmente posso raccontarvi la scelta di Moses. Questo concerto per me era fondamentale, ci tenevo enormemente ad entrare in Top6, ma allo stesso tempo ci tenevo anche a distinguermi e ad osare un pochino, spinto anche dalla vittoria della scorsa volta e dal trend positivo. Alla pubblicazione del concerto ero abbastanza tranquillo. Sapevo di non essere nei 3 high. Non ho fatto una scelta scriteriata, ma una scelta che comportava comunque degli azzardi che potevano essere accolti bene così come no. Tutto sommato, però, credo di aver fatto comunque una scelta abbastanza con il paracadute. Un po' un "se tutto si allinea rischio di andare benissimo, ma sicuramente non andrò malissimo e una buona figura penso di farla". Queste le premesse, poi in topic mi sono un po' demoralizzato perché alcune cose non sono state colte, o sono passate in secondo piano. Sono contento di averle ritrovate apprezzare nei commenti dei giudici, mentre mi dispiace un pochino per il penultimo posto del pubblico. 

In questo concerto ho cercato di giocare su due livelli, come sempre l'attinenza al report, ma anche il tentativo di prefigurarmi il concerto nel suo complesso. I primi nomi che ho esplorato, trattandosi di un concerto strettamente legato al mondo della moda, sono stati inevitabilmente nomi di artiste femminili. Per un bel po' di tempo sono rimasto fermo su due nomi ma non mi era veramente scattata la scintilla che mi scatta sempre quando sento di aver fatto la scelta giusta. Dal punto di vista della moda sarebbero state perfette, visto che vantavano copertine prestigiose e partecipazioni ad evento di couture. Le canzoni però non mi dicevano assolutamente niente e non mi andava di portare qualcuno solo per la bella presenza e per la canzone una vale l'altra.

Mi sono un po' scoraggiato ma ad un tratto mi si è accesa la lampadina. Ho pensato che molto probabilmente avremmo avuto un concerto pieno di cantanti donne (come in effetti poi è stato) e che nell'economia del concerto sarebbe stato adeguato portare anche un discorso diverso. Ho pensato che questa potesse essere la chiave giusta per distinguermi, sia come proposta musicale, sia per quanto riguarda l'aspetto della moda. La Fashion Week riguarda anche la moda maschile e glissare tutto questo discorso sarebbe stato un peccato. 

Ho subito pensato a Virile di Moses Sumney. Innanzitutto si cercava un nome con un'immagine forte, riconoscibile e con un look di impatto. La parola look mi aveva fatto pensare al modo di vestire, ma l'immagine e il look di Moses sono veramente molto forti anche senza un abito. Come avete detto nei commenti Moses ha una presenza scenica significativa, quindi la spunta su quella casella c'era tutta. Lo stile musicale, in particolare in questa canzone, è senz'altro raffinato e ricercato, per palati un pochettino più chic, però allo stesso tempo è una ricercatezza che non crea distacco, ma che in un contesto come questo può risultare coinvolgente e dar vita ad una performance accattivante, come è stato effettivamente detto. Immaginandomi il concerto e ipotizzando il tipo di Lineup che poteva crearsi, puntavo al fatto che il momento Moses sarebbe stato qualcosa di diverso e per nulla anonimo. 

La canzone. Beccato il nome buono, non volevo cadere nell'errore di "una canzone vale l'altra" che rischiavo di fare con i nomi femminili. Virile è, come giustamente detto, uno schiaffo vero e proprio al patriarcato e ai cliché della mascolinità tossica. E qui è scattato il senso in cui artista, canzone e moda si incastravano (a mio avviso) perfettamente (tra l'altro con una sorta di crossover con il cocnerto AnorMALE, anche se qui con il plus dell'outfit). Il mondo della moda maschile è stato sempre avvolto del pregiudizio del poco virile. Io ho in mente moltissimi meme, ma anche dei pezzi su giornali e riviste, che quasi ridicolizzano alcune creazioni da uomo per il loro carattere troppo "femminile". Un discorso che, soprattutto nel 2021 non ha senso, dal momento che si va (si spera) verso una moda sempre più fluida dove non ha quasi importanza o rilevanza distinguere tra i capi da donna e i capi da uomo. Il mondo della musica e dei cantanti sempre più spesso abbatte questi stereotipi e poter disporre anche di una canzone che potesse avere un peso e un senso in questo preciso contesto mi ha fatto sembrare di avere in mano una sorta di progetto con del concetto. 

Mancava il vestito. L'outfit e il legame con la canzone è stato ciò su cui io e Moses siamo stati più bacchettati nelle critiche, ma la ragione di esistere di quell'outfit sta proprio in tutto ciò che ho appena spiegato. Innanzitutto, siamo sempre nell'ambito della Settimana della Moda. Volevo qualcosa di chic, di elegante, di raffinato, di non troppo simile ad un costume di scena, ma piuttosto simile ad un abito per l'occasione. Riguardo all'ipotesi di farlo esibire a torso nudo, penso che per vari motivi sarebbe stata una scelta sbagliata. Innanzitutto è il modo in cui è vestito nel videoclip di Virile e in quel caso il mio apporto creativo nel dare una suggestione sarebbe stato nullo. Un marcantonio come Moses a torso nudo mi sembra poi virilissimo ... e poi dato il contesto mi sembrava stridente farlo esibire senza nulla addosso, oltre che poco chic. Invece quel tipo di abito poteva giocare sull'assonanza al contesto e sulla dissonanza dai cliché della virilità e degli abiti virili, che quando si parla di moda e alta moda maschile ahimè tornano sempre. 

E niente, questo era il senso del mio progetto. Spero di aver reso un po' più chiaro il senso della mia scelta e che possa risultare un po' meno strana 

Ho appena realizzato che tra poco più di un mese non rientrerò più nel target ggggiovane del prossimo concerto